Numero
splendido, per le ragazze che ci regala.
Tuttavia… mah…
È difficile non avvertire, nella realizzazione di questa puntata, qualche segno di stanchezza degli ideatori, che ha portato forse a una certa pigrizia …
Anche se ritroviamo qualche battuta divertente degna della “prosa straordinaria” (oggetto principale, dopotutto, di questo thread) negli scambi con la Werbecq, ad esempio, o con la Cathy Greiner/Stewart
non è che tuttavia questo numero brilli particolarmente di una sovrabbondanza di scambi o didascalie geniali in quanto (quasi) assurdi nella loro debordante fioritura linguistica.
Anche nelle pose plastiche — sebbene non manchino situazioni stuzzicanti e modelle stupende — difetta un poco dell’abituale sprizzo di fantasia; il caso più eclatante, le pose assunte per le due sborrate della scena con Cathy Greiner, che sono praticamente una la fotocopia dell’altra:
Ma dai! Cosa ci voleva a mischiare un po’ i “finali”, alternando magari la prima cumshot sul pelo con un “facial” per la seconda?
Che assieme a Pontello, anche lo sceneggiatore abituale si sia preso una pausa dal lavoro? Lo so, lo so, sono troppo critico…
Sul “macro tema” invece – quella della sostituzione di Pontello con Perrin – resta comunque interessante ipotizzare (e solo ipotizzare, dato che a distanza di 35 anni trovare notizie “attendibili” sul mondo del porno è impresa ardua se non impossibile) il perché dello scambio di protagonista a partire dal numero 41. Il motivo non era certo quello di tornare alla formula originaria, vigente dai nn. 1 al 6, di scambiare maschio ad ogni puntata, perché qui abbiamo comunque, in Patrick Perrin, un protagonista fisso.
Sul tema, ben 18 mesi fa su questo forum (come vola il tempo quando ci si sta diventendo!…), raccontai:
“Diversi anni fa […] su un blog italiano, qualcuno che dava l’impressione di saperla lunga sul “retroscena” delle faccende attorno a Supersex […] sostenne si trattasse di questioni di compensi. […] Pontello avrà capito di poter richiedere, dopo tre anni di successo nella serie, più soldi. I produttori, a loro volta, avranno fatto quello che ogni manager farebbe davanti ad una richiesta simile: rimpiazzarlo, sperando che le vendite non ne risentissero. […] Questa, una delle due teorie che ho letto. L’altra, apparsa sul web qualche anno dopo, sostenne invece che lui voleva avere più tempo per partecipare maggiormente al cinema […] Questa seconda tesi potrebbe anche funzionare, visto che nel 1980 uscirono (secondo il sito imdb) 15 film con Pontello, rispetto ai 9 film del 1979 e i 10 film del 1981. (I quattro numeri di Supersex dove viene sostituito da Patrick Perrin coprono appunto i primi mesi del 1980, dunque “prodotti” nell’autunno-inverno del 1979-80). […] dove sta la verità?”
Sulla prima ipotesi, quella di una richiesta di maggior compenso, vi rammento (sembra incredibile!) che all’epoca (non oggi di certo) alcuni attori porno maschili prendevano compensi ben più alti delle attrici – un caso per tutti, Harry Reems (il magro, peloso e francamene bruttino di “Gola Profonda” e in seguito di decine di pellicole “storiche”) che nel 1975 si vantava d’aver guadagnato $75,000 (in soldi equivalenti di oggi, quasi 330.000 Euro!!) con il cinema porno mentre l’attrice “di grido” americana più pagata di quell’anno, Annette Haven, ha guadagnato nemmeno un terzo (fu solo verso la metà degli anni 80 che attrici scaltre e buon “manager” di se stesse ribaltarono completamente la formula – pensa, una per tutte, all’“impero” che si è creato Jenna Jameson). Pontello avrà capito che il suo nome vendeva copie.
In questo scenario è divertente immaginare che forse i produttori si sono trovati, momentaneamente, con un budget più limitato, e dunque le (ipotetiche) richieste di Pontello, difficili da concedere. Una simile situazione si potrebbe dedurre osservando semplicemente le auto che la produzione poteva permettersi di noleggiare per le riprese, declassando le macchine in cui girava Supersex dalle fuoriserie, a un misero maggiolino guidato già dallo stesso Pontello nel n. 40 (per quanto modello “firmato”: “Jeans”

) e passato poi a Patrick Perrin in questo:
Un giro di vite sul budget ci sarà pure stato

. Ma forse solo momentaneo, visto che Pontello, al ritorno nel n. 45, si rimette alla guida di un bestione così:
Questioni finanziarie a parte, trovo più convincente la seconda ipotesi, cioè di una pausa richiesta da Pontello per potersi dedicare alle crescenti opportunità offertegli dal cinema. Dei 162 titoli (!!) a lui attribuiti dal base dati imdb, si vede una impennata di quelli emessi nel 1980 – i quali, dati i tempi della post-produzione cinematografica, saranno stati girati in buona parte verso la fine del 1979. Cioè la stessa epoca nella quale, sembrerebbe, fossero scattate le 4 puntate (dal 41 al 44); vedi ad esempio in questa, gli alberi privi di foglie
nonché gli addobbi natalizi su uno dei negozi.
E in questo secondo scenario credo
abbia pienamente pontellino, quando deduce che si era programmato fin da subito il fatto che la sostituzione sarebbe stata temporanea, e che era sempre nei piani far fare una “pausa” a Pontello solo di alcuni numeri, anziché provare a sostituirlo del tutto.
Diversi indicatori in questo senso sarebbero lo scherno con il quale viene accolto il personaggio “Tommy Taylor” dalla assistente di Supersex, Solange (recitata dalla focosa Flore Soler, colei dalla fiammeggiante chioma tiziana), nel numero 41
e il fatto che la sceneggiatura lo dipinge più come cafoncello e a volte persino imbranato, a differenza dell’“eroe che non sbaglia mai” impersonato da il mitico Gabriel. L’attore stesso, Patrick Perrin, ha un po’ la faccia da scemotto, non certo lo physique du rôle del uomo duro, sempre in commando della situazione; che fosse stata una scelta mirata, magari voluta dallo stesso Pontello, per far capire che la “sostituzione” non sarebbe stata permanente?
Vabbé, non diamo troppo addosso al povero Perrin, che come attore porno riesce comunque ad adempiere con onore il compito, e con la giusta durezza

lanciandosi generosamente a fornire diverse sborrate in questa puntata, anche se di volume “nella norma” e non certo da Guinness, come si mostra invece capace (ogni tanto) il nostro Pontello d.o.c. (Tuttavia—se la memoria non inganna—nel prossimo numero (l’ultimo prima del “rientro” di GP) Patrick Perrin chiude davvero in bellezza… Vedremo poi se mi sbaglio

)
Ma basta con le mie critiche pignole!! Questo numero ci offre una straordinaria rosa di fighe stupende. La burroso e dolce Jane Baker e la sempre divertita Marilyn Jess (colei dall’atteggiamento che sembra gridare “ma dio, quanto mi piace farmi scopare!!!”) sono divinità venute sulla terra per incantarci, due fantastiche rappresentanti del gruppo dei “seni più belli della storia del porno” (assieme ad esempio alla Lahaie e alla Moose). Poi l’insaziabile “cougar” Verbecq (che tanto mi ricorda la zia d’un mio amico d’infanzia la quale, secondo maligne voci che giravano, si era divorata una quantità indecente dei giovani bellimbusti del quartiere), la dolcissima Greiner e last but not least la deliziosa Malliol (apparsa in una quantità cospicua di film a riviste ma molto meglio conosciuta come France Lomay – “Malliol” è nom de scène affidatale solo sulle pagine di “Supersex”), carina da morire e divertentissima in diverse pellicole “soft” (una per tutte, in questo stesso anno1980, “Sechs Schwedinnen von der Tankstelle”:
e in quelle hard, arrapantissima ma sottovalutata (non mi risulta fosse mai protagonista, ma solo comparsa, nei tanti film in cui appare). Per i forumista che magari non l’hanno ancora vista nel cinema consiglio come primo incontro, la scena dove recita la parte della figlia che viene sverginata—a richiesta della sua madre!

—nel Rabatteuse.
Naturalmente la Maillol/Lomay è una faccia (e non solo

) ben conosciuta sulle pagine di Supersex, fin dal n. 9; come è stato
segnalato in precedenza su questo thread, qualora dovessimo avere la fortuna di vedere postato il numero 49 (solo il Grande Pontellino lo saprà…) vedremo la Maillol vestire i panni dell’assistente Solange:
E DUNQUE, a parte miei brontolii, è un numero eccezionale davvero, il 43.
Grazie pontellino!
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Addendum: prossimamente riprendo il filo saltato a causa di una mia momentanea defaillance, offrendo qualche osservazione sulla deliziosa Karine Gambier apparsa nel numero precedentemente postato, il 37.
À plus tarde, ragazzi…