Ai titoli di polizieschi/poliziotteschi (con risvolti tavolta noir, ma non sempre) citati aggiungerei, sempre dal catalogo Di Leo, ‘Il poliziotto è marcio’. Nonostante Luc Merenda, il film è molto interessante, introdotto - se non vado errato - da un bell’inseguimento lungo i navigli. Sempre grande Salvo Randone nel ruolo del padre del poliziotto corrotto, mentre versante femminile piuttosto dimesso, con una Delia Boccardo molto moglie e poco donna.
Ancora: ‘Uomini si nasce poliziotti si muore’ di Ruggero Deodato, film sopra le righe con un duo di simpatiche canaglie Ray Lovelock/Marc Porel e la bella Silvia Dionisio.
Ancora Marc Porel nel notevole ‘Porci con la P38’, a cui prende parte l’avvenente Laura Belli, già vista in un trittico poliziottesco di tutto riguardo: ‘La polizia ringrazia’, ‘La polizia sta a guardare’, ‘Milano odia’, oltre che ammirata in diversi sceneggiati RAI: ‘Il segno del comando’, ‘Gamma’, ‘Ho incontrato un’ombra’.
Laura Belli
A Maurizio Merli riconosco grandi titoli, quali ‘Roma a mano armata’ (titolo interessante anche per un altro motivo, poi spiegherò), quindi ‘Napoli violenta’, ‘Da Corleone a Brooklin’ (il ‘tour geografico’ di Umberto Lenzi, insomma), poi due tardi esempi di polizieschi quali ’Sbirro, la tua legge è lenta, la mia…no’ e ‘Poliziotto solitudine e rabbia’ (siamo ormai al 1980).
Grande Franco Nero poi, nel particolarmente duro ‘Il cittadino si ribella’ con Barbara Bach, tra l’altro.
Barbara Bach
