Paolo Gentiloni un premier x tutte le stagioni/occasioni OT

[manigliasferica]

Giallo sul titolo di studio del neo ministro dell'istruzione

Il giallo della laurea della Fedeli: “Sta mentendo”. Dal sito spariscono la dicitura e il curriculum

http://www.lastampa.it/2016/12/14/itali ... agina.html

interessante questo comportamento della ministra. in pratica da oggi qualunque studente può sentirsi in diritto di:
insegnante: Giovanni perchè mi hai detto di aver fatto i compiti quando invece non è vero?
Giovanni: beh si, ho detto una bugia ne ho fatti solo 1 su 10. D'altronde anche il ministro dell'istruzione Valeria Fedeli ha mentito, quindi non mi rompa tanto le balle!"

chissà se Andrea è preoccupato di questo clima di "imbroglieria e io sono io mentre voi non siete un cazzo" che pervade il nuovo governo

[Rand Al'Thor]

L'oligarchia è una gran camurria
Ma a volte uno strappo è una ne-cessità!

[El Diablo]

Certo che é partito proprio bene sto governo Gentiloni

[ariva ariva]

Tu hai tirato in ballo Facebook. Come dire: "il livello del forum è calato tantissimo che ha raggiunto il livello di Facebook. Facebook noto per essere un ricettacolo di esaltati invasati ignoranti con notizie false a tutte birra".

e fin qui tutto bene. aggiungo che la comunicazione politica su facebook è il regno della bile, della superficialità, della mancanza di pensiero analitico.

Ho fatto notare che FB viene demonizzato quando si perde, ma quando si vince invece viene esaltato come la "nuova arma vincente" della comunicazione.

O FB fa schifo sempre sia che si perda o che si vinca, oppure FB non è così schifoso come lo si dipinge.

è qui ricomincia il delirio...
io che c'entro con queste affermazioni?
mi trovi un mio quote dove affermo ste cose?
voglio il quote

Come poi fai a dire che il livello delle discussioni è calato?
Scommettiamo che se tutti scriviamo le cose che pensi tu, diresti che il livello delle discussioni è il migliore mai letto prima su questo forum?

hai perso la scommessa.
è fastidioso che il tuo interlocutore non ti ascolti, non ti capisca, travisi scientificamente o per deficit personale ciò che dici, ti metta in bocca cose che non hai mai detto. come tu appena sopra.
non che abbia pensieri diversi, quello non è così fastidioso e pesante.
imho, non solo non avete l'arte della dialettica, ma non avete neanche il piacere della discussione.
quindi perché state su un forum?
è tutto vomitatoio di bile, un ridondante j'accuse su tutto e tutti. un autistico parlare con le voci che sentite in testa, piuttosto che con degli interlocutori reali.
zero confronto, zero informazioni. mi sono letto il topic sul referendum perché volevo farmi una prima opinione: a parti soliti noti, facebook pieno.

[walter84]

[Magath]

Mussolini è stato messo lì dagli industriali, dai proprietari terrieri and last but not least dal re.
Giusto per precisione storica.

Manca l'Esercito, anche se con sfumature diverse. Fine OT.

[apache]

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 42561.html. Il PD teme un altra grande figura di merda ma magari ( temono il nostro voto sono dei parculi)

[manigliasferica]

hai perso la scommessa.
è fastidioso che il tuo interlocutore non ti ascolti, non ti capisca, travisi scientificamente o per deficit personale ciò che dici, ti metta in bocca cose che non hai mai detto. come tu appena sopra.
non che abbia pensieri diversi, quello non è così fastidioso e pesante.
imho, non solo non avete l'arte della dialettica, ma non avete neanche il piacere della discussione.
quindi perché state su un forum?
è tutto vomitatoio di bile, un ridondante j'accuse su tutto e tutti. un autistico parlare con le voci che sentite in testa, piuttosto che con degli interlocutori reali.
zero confronto, zero informazioni. mi sono letto il topic sul referendum perché volevo farmi una prima opinione: a parti soliti noti, facebook pieno.

in pratica stai scrivendo che la maggior parte del forum che scrive sui topic di politica è composto da autistici che vomitano bile pieni di odio come appunto il fb.
beh a questo punto se ci consideri non al tuo livello, puoi anche evitare di scrivere/partecipare in quei topic, ce ne faremo una ragione e tu avrai il fegato meno infastidito.

ti apri un topic e lo chiami: "qui può scrivere/partecipare solo:" e poi fai un elenco di forumisti a te gradito ed insieme parlate e discutete in piena armonia di tutte le cose che più vi aggradano

[Drogato_ di_porno]

Le cazzate sulla laurea non sono esclusiva PD o Giannino. Ricorderete il caso M5S di Marta Grande e Elena Bianchi. Certo questa del PD fa impressione perché trattasi di ministro della pubblica istruzione. Inoltre prima del referendum la Fedeli diceva che in caso di sconfitta non si sarebbe ripresentata al governo...

Anche la stronzata del "se perdo abbandono la politica" non è esclusiva del PD (Boschi, Renzi, Fedeli): trattasi di radicata consuetudine italica sfruttando la scarsa memoria di questo popolo di gonzi

Non solo Boschi, da Grillo a Berlusconi: ecco chi ha detto «Se perdo lascio la politica»

«Se perdo, mi ritiro per sempre». Non c’è solo l’ex ministro delle Riforme Maria Elena Boschi tra gli esponenti e i capi di partito che negli ultimi anni hanno disatteso la promessa di lasciare una volta per tutte la politica in caso di sconfitta elettorale. Negli anni scorsi, prima della madrina della riforma costituzionale sonoramente bocciata con il referendum del 4 dicembre, avevano già garantito e poi evitato l’addio dalla scena anche leader come Beppe Grillo e Silvio Berlusconi.
«Se gli italiani avranno fiducia, sacrificherà altri cinque anni. Altrimenti andrò in una bellissima barca a Tahiti e ringrazierò la fortuna per avermi assolto da questa responsabilità», disse nel settembre 2005 il leader di Forza Italia, allora presidente del Consiglio, alla platea del Workshop Ambrosetti di Cernobbio. Pochi mesi dopo, nell’aprile 2006, Romano Prodi vincerà le elezioni politiche a capo di un’ampia coalizione di centrosinistra. Berlusconi resterà in campo, alla guida dell’opposizione. Riuscendo a farsi rieleggere alle successiva tornata utile, nell’aprile 2008, contro Walter Veltroni.
Beppe Grillo invece, il suo abbandono della politica in caso di sconfitta, lo annunciò alla vigilia delle Europee 2014, elezioni che il Movimento 5 Stelle perse rovinosamente raccogliendo solo il 21% dei consensi, contro il 41 del Partito Democratico. «Se perdiamo? Me ne torno a casa, dirò: scusate ho sbagliato. Se vinciamo invece mettiamo in Europa delle persone che cambieranno l’Italia», ripeteva in quei giorni il comico genovese davanti alle telecamere. Anche quella volta, però, non arrivò né l’addio né un’ondata di indignazione per la promessa non mantenuta. A riprova che la tradizione del «se non vinco lascio per sempre» è così radicata da riguardare anche i movimenti anti-establishment e non solo i partiti tradizionali.
Un partito tradizionale era anche Alleanza Nazionale. Il suo leader storico, Gianfranco Fini, nel 2010, dopo aver rotto con il centrodestra berlusconiano e aver fondato Futuro e Libertà, ai tempi in cui era presidente della Camera, fu travolto dalla vicenda della ‘casa di Montecarlo’, un immobile che An aveva ereditato da una contessa e che era poi finito nella disponibilità del cognato di Fini, Giancarlo Tulliani, dopo essere stato venduto ad una società offshore. Fini fu travolto da una violenta campagna di stampa, capeggiata da Libero, Il Giornale e Panorama. ma riuscì a mantenere il suo posto con le unghie e con i denti. «Se dovesse emergere con certezza che Tulliani è il proprietario e che la mia buona fede è stata tradita – disse l’ex leader di An in un videomessaggio diffuso via web – non esiterei a lasciare la presidenza della Camera. Non per personali responsabilità, ma perché la mia etica pubblica me lo imporrebbe». Non c’erano di mezzo elezioni e vittorie o sconfitte, quella volta. Ma l’addio, anche quella volta, non arrivò. Fini mantenne la prestigiosa terza carica dello Stato e continuò a difendersi. «Non ho mai mentito agli italiani, vado avanti a testa alta. [...] Non intendo farmi condizionare dalla ciclica comparsa di documenti, più o meno autentici», ripeterà per molto tempo.
Poi, gli ultimi esempi. Il premier Matteo Renzi ha ribadito più volte nel corso della lunga campagna referendaria la volontà di lasciare in caso di vittoria del ‘No’ sia l’esperienza alla guida dell’esecutivo che nel partito. «Se perdo considererò fallita la mia esperienza politica», affermava nella conferenza stampa di fine anno alla Camera il 29 dicembre 2015. Ha ribadito lo stesso anche nei mesi successivi, nel corso di interviste alla radio e in tv. A ruota lo hanno seguito sia compagni di partito che di governo. «Se fallisco la promessa elettorale vado a casa, ho un lavoro fuori dalla politica», diceva ad esempio il deputato Ernesto Carbone, membro della segreteria Pd, il 26 maggio scorso, nel corso del programma di La7 ‘L’aria che tira’. «Se le riforme non si fanno – affermava invece tre giorni dopo il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini in un’intervista a Repubblica – chiude bottega il governo e chiude anche la legislatura, mi pare ovvio». E a pochi giorni dal voto, la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, nuovo ministro dell’Istruzione nel governo Gentiloni, ancora a ‘Laria che tira’ garantiva: «Se il giorno dopo ha vinto il ‘No’ non possiamo andare avanti, non avremmo l’autorevolezza, sarebbe giusto rimettere il mandato. Tolgo l’alibi a chi pensa che resteremo lì fino al 2018». Le botteghe però sono ancora aperte. Tutte. Come sempre. Nel rispetto della tradizione italica.

[ariva ariva]

hai perso la scommessa.
è fastidioso che il tuo interlocutore non ti ascolti, non ti capisca, travisi scientificamente o per deficit personale ciò che dici, ti metta in bocca cose che non hai mai detto. come tu appena sopra.
non che abbia pensieri diversi, quello non è così fastidioso e pesante.
imho, non solo non avete l'arte della dialettica, ma non avete neanche il piacere della discussione.
quindi perché state su un forum?
è tutto vomitatoio di bile, un ridondante j'accuse su tutto e tutti. un autistico parlare con le voci che sentite in testa, piuttosto che con degli interlocutori reali.
zero confronto, zero informazioni. mi sono letto il topic sul referendum perché volevo farmi una prima opinione: a parti soliti noti, facebook pieno.

in pratica stai scrivendo che la maggior parte del forum che scrive sui topic di politica è composto da autistici che vomitano bile pieni di odio come appunto il fb.
beh a questo punto se ci consideri non al tuo livello, puoi anche evitare di scrivere/partecipare in quei topic, ce ne faremo una ragione e tu avrai il fegato meno infastidito.

ti apri un topic e lo chiami: "qui può scrivere/partecipare solo:" e poi fai un elenco di forumisti a te gradito ed insieme parlate e discutete in piena armonia di tutte le cose che più vi aggradano

certo che sei un bel fascistone.
mi basta e mi avanza lo scroll, per te et simili. come e quando scriverò continuerà a non riguardarti.
però regalami una gentilezza, evita di quotarmi, che poi mi tocca leggerti e risponderti.
lo sai che ho il fegato fragile.

[manigliasferica]

hai insultato più di mezzo forum e adesso fai l'offeso e la vittima? che coraggio.
puoi scrivere ovunque a me fa piacere leggerti anche se non sono sempre daccordo con te, senza insultarti.
dare ad uno del fascistone dietro un pc fa sempre il suo effetto vero? ti senti più forte. ci siamo passati tutti.

[Drogato_ di_porno]

certo che l'eventuale referendum sul jobs act rischia di sparigliare le carte. Renzi rischia la seconda batosta (stavolta tutti a favore del SI') e l'unico modo per evitarla sarebbe il voto anticipato (non si possono tenere nello stesso anno referendum ed elezioni politiche). Oppure reintrodurre l'articolo 18 ma equivarrebbe a sconfessare in modo clamoroso il jobs act che Renzi spacciava per il fiore all'occhiello. Verrebbero annientate tutte le "riforme" del cazzaro di Rignano..

la Boldrini ha detto che non si può andare al voto anticipato solo per evitare un referendum.

A questo punto spero che si tenga il referendum, che Renzi perda ma che non si vada a votare. FORZA VITALIZIO!

[rufus t]

ricordo che quello sul jobs act sarebbe un referendum abrogativo, e quindi necessiterebbe del quorum (cosa che non sarebbe avvenuta se fosse stata approvata la riforma costituzionale...)

[Mister Dick]

Dura lotta tra Referendum e elezioni anticipate...

Mi piacerebbe vedere Renzi e PD come reagirebbero a una seconda debacle. Probabilmente il Bomba direbbe: <<Ecco, vedete!! Io appena ho "abbandonato" la politica, il PD ha perso consensi. Devo tornare immediatamente!>>

Però tornare al più presto a votare per un nuovo parlamento, è necessario. E qui sono mosso da una grandissima curiosità di come e cosa voteranno gli elettori.

[apache]

Questi ministri che tipo di qualifica esperienza tengono?. Esempio Beatrice Lorenzin ministro sanità ( almeno fosse un medico che sa i vari problemi ).