Beh, è un contratto un po' più complesso.jhonnybuccia ha scritto:
il factoring è l'acquisto di un credito.
[O.T.] Crisi economica
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
- Vasco Rossi
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 2910
- Iscritto il: 12/12/2007, 12:13
- Località: sono meglio che voi
pè capìanxxur ha scritto:Beh, è un contratto un po' più complesso.jhonnybuccia ha scritto:
il factoring è l'acquisto di un credito.
ok, ok io compro un debito che vale 100 e lo pago 80....
poi se prendo 100 ce guadagno altrimenti lo prendo in saccoccia

XFactor nun c' entra allora?

ho un' appendice di dimensioni sopra la media
- Barabino
- Bannato
- Messaggi: 17014
- Iscritto il: 08/07/2001, 2:00
- Località: Un non-luogo vicino a Grosseto...
- Contatta:
Kronos ha scritto:Barabino ha scritto:Lunedi' comincio a lavorare in una societa' di factoring e recupero crediti...

Ultima modifica di Barabino il 18/03/2009, 18:44, modificato 1 volta in totale.
- jhonnybuccia
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 6603
- Iscritto il: 28/07/2007, 18:37
eddai era una definizione spannometricaquel pignolo di anxxur ha scritto:Beh, è un contratto un po' più complesso.

vasco ce ne sono di tanti tipi con possibilità più o meno ampie di inculata su uichipedia c'è di sicuro la paginetta.
a quanto mi consta i più sicuri e meno impegnativi sono gli acquisti di crediti iva da fallimenti.
incerto al 76%.
- Vasco Rossi
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 2910
- Iscritto il: 12/12/2007, 12:13
- Località: sono meglio che voi
- jhonnybuccia
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 6603
- Iscritto il: 28/07/2007, 18:37
- GaiusBaltar
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 5219
- Iscritto il: 11/10/2007, 21:31
- Località: Profondo Nord
Ora vi tiro su di morale, qualche tempo fa faccio la domanda di prassi ad un cliente:
Gaius: "scusi paga con carta di credito o in contanti?"
Cliente: "co li sordi te pago!"
Mi stavo cappottando dalle risate.
Gaius: "scusi paga con carta di credito o in contanti?"
Cliente: "co li sordi te pago!"
Mi stavo cappottando dalle risate.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE
.........e, se non sbaglio, il curatore ha maggior interesse ancora visto che il suo onorario è in funzione dell'attivo recuperato (revocato e non). Se è per questo si venderebbe anche il culo...........jhonnybuccia ha scritto:no la società di factoring acquista in toto il credito iva dal fallimento e poi lo riscuote dallo stato.
il fallimento ha interesse a vendere poichè ottiene un incasso immediato.
- jhonnybuccia
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 6603
- Iscritto il: 28/07/2007, 18:37
il curatore ha un compenso percentuale sull'attivo realizzato e sul passivo ammesso oltre alle spese prededucibili.
http://www.fallimentitribunalemilano.ne ... abelle.xls
http://www.fallimentitribunalemilano.ne ... abelle.xls
incerto al 76%.
- jhonnybuccia
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 6603
- Iscritto il: 28/07/2007, 18:37
- lone wolf
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 3931
- Iscritto il: 16/04/2008, 9:08
- Località: dove nacque la Pia
In tempo di crisi...tutto fa brodo!
Da La Stampa online:
"Saranno necessarie diverse settimane di lavoro, ma presto nel South Lawn della Casa Bianca, fra le estensioni di prato all'inglese e gli alberi secolari, inizieranno a cresecre frutta e verdura: Michelle Obama ha dato il via ieri alla creazione di un "orto presidenziale", rinverdendo - è il caso di dirlo - un'idea portata a Washington da Eleanor Roosevelt con il suo "victory garden", l'orto di guerra piantato durante il secondo conflitto mondiale.
Niente barbabietole e tanta rucola, ha ordinato il presidente per l'orto, che fornirà ortaggi, legumi e frutta, tutti biologici,sia per i pasti quotidiani della famiglia, sia per i pranzi ufficiali, ma che avrà anche un'importante funzione educativa: alla sua realizzazione parteciperanno anche 23 alunni di Bancroft Elementary School di Washington, che avranno così modo di conoscere le caratteristiche dei diversi prodotti coltivati e di imparare a nutrirsi in modo più sano, sfuggendo a quei problemi, come l'obesità e il diabete giovanile, divenuti ormai un'emergenza nazionale.
Gli intenti di patriottismo e puro autosostentamento di Lady Roosevelt sono lontani e lasciano spazio all'obiettivo di dare ai più giovani una misura di cosa significhi produrre il cibo e consumarlo in modo consapevole: "La mia speranza è che attraverso i bambini si possa cominciare a educare le famiglie e che queste, a loro volta, portino una nuova consapevolezza nell'intera comunità ", ha dichiarato la First Lady.
Malia e Sasha, le piccole di casa Obama, saranno le prime a dover imparare a mangiare meglio: pasti fuori casa almeno tre volte a settimana, pizze a domicilio o un sandwich per cena mettono a rischio la salute delle bambine, ha ammonito il pediatra di famiglia, che ha invitato i genitori a fare maggior attenzione al regime alimentare, nonostante gli impegni pressanti e il poco tempo.
La varietà sarà di certo garantita: con un investimento in semi di poco più di 200 dollari, nell'orto sono state piantate 55 differenti varietà di ortaggi e legumi, dall'insalata romana ai peperoncini piccanti, dagli spinaci ai fagioli neri. E per il dessert, sono previste piante di fragole e mirtilli, oltre al favo da cui il carpentiere della Casa Bianca ha intenzione di ricavare il miele.
L'iniziativa è carica anche di un forte significato politico e ambientale: gli Obama si sono avvicinati molto, negli ultimi mesi, alla posizione di chi sostiene che consumare cibo biologico e prodotto vicino alla zona di consumo possa aiutare a ridurre la dipendenza dai grossi produttori, che utilizzano grandi quantità di pesticidi e di carburante per il trasporto, con un impatto pesante sull'ambiente e la salute.
Dietro il progetto c'è anche l'entusiasmo di una star della gastronomia come Alice Waters: creatrice del celebre ristorante Chez Panisse, a Berkeley, in California, e rappresentante di punta di Slow Food International, Waters combatte dal 1993 perchè la coltivazione di un orto venga reintrodotta alla Casa Bianca. Il progetto lancia un messaggio chiaro sul fatto che "ognuno può crearsi un proprio orto per avere cibo gratis", ha dichiarato Waters, "Questo orto è da celebrare com un nuovo tipo di ‘giardino della vittoria'".
Ed ecco nel link sotto Michelle prima intenta a far lezione ai bimbetti sull' importanza e la bontà del cibo autoprodotto e poi a dar l'esempio con la vanga in mano.
Chissà ...magari tra qualche tempo l'invito fatto a tanti nostri politici di andare a zappare la terra non sarà più considerato offensivo...
http://www.youtube.com/watch?v=5c0digKKecg

Da La Stampa online:
"Saranno necessarie diverse settimane di lavoro, ma presto nel South Lawn della Casa Bianca, fra le estensioni di prato all'inglese e gli alberi secolari, inizieranno a cresecre frutta e verdura: Michelle Obama ha dato il via ieri alla creazione di un "orto presidenziale", rinverdendo - è il caso di dirlo - un'idea portata a Washington da Eleanor Roosevelt con il suo "victory garden", l'orto di guerra piantato durante il secondo conflitto mondiale.
Niente barbabietole e tanta rucola, ha ordinato il presidente per l'orto, che fornirà ortaggi, legumi e frutta, tutti biologici,sia per i pasti quotidiani della famiglia, sia per i pranzi ufficiali, ma che avrà anche un'importante funzione educativa: alla sua realizzazione parteciperanno anche 23 alunni di Bancroft Elementary School di Washington, che avranno così modo di conoscere le caratteristiche dei diversi prodotti coltivati e di imparare a nutrirsi in modo più sano, sfuggendo a quei problemi, come l'obesità e il diabete giovanile, divenuti ormai un'emergenza nazionale.
Gli intenti di patriottismo e puro autosostentamento di Lady Roosevelt sono lontani e lasciano spazio all'obiettivo di dare ai più giovani una misura di cosa significhi produrre il cibo e consumarlo in modo consapevole: "La mia speranza è che attraverso i bambini si possa cominciare a educare le famiglie e che queste, a loro volta, portino una nuova consapevolezza nell'intera comunità ", ha dichiarato la First Lady.
Malia e Sasha, le piccole di casa Obama, saranno le prime a dover imparare a mangiare meglio: pasti fuori casa almeno tre volte a settimana, pizze a domicilio o un sandwich per cena mettono a rischio la salute delle bambine, ha ammonito il pediatra di famiglia, che ha invitato i genitori a fare maggior attenzione al regime alimentare, nonostante gli impegni pressanti e il poco tempo.
La varietà sarà di certo garantita: con un investimento in semi di poco più di 200 dollari, nell'orto sono state piantate 55 differenti varietà di ortaggi e legumi, dall'insalata romana ai peperoncini piccanti, dagli spinaci ai fagioli neri. E per il dessert, sono previste piante di fragole e mirtilli, oltre al favo da cui il carpentiere della Casa Bianca ha intenzione di ricavare il miele.
L'iniziativa è carica anche di un forte significato politico e ambientale: gli Obama si sono avvicinati molto, negli ultimi mesi, alla posizione di chi sostiene che consumare cibo biologico e prodotto vicino alla zona di consumo possa aiutare a ridurre la dipendenza dai grossi produttori, che utilizzano grandi quantità di pesticidi e di carburante per il trasporto, con un impatto pesante sull'ambiente e la salute.
Dietro il progetto c'è anche l'entusiasmo di una star della gastronomia come Alice Waters: creatrice del celebre ristorante Chez Panisse, a Berkeley, in California, e rappresentante di punta di Slow Food International, Waters combatte dal 1993 perchè la coltivazione di un orto venga reintrodotta alla Casa Bianca. Il progetto lancia un messaggio chiaro sul fatto che "ognuno può crearsi un proprio orto per avere cibo gratis", ha dichiarato Waters, "Questo orto è da celebrare com un nuovo tipo di ‘giardino della vittoria'".
Ed ecco nel link sotto Michelle prima intenta a far lezione ai bimbetti sull' importanza e la bontà del cibo autoprodotto e poi a dar l'esempio con la vanga in mano.
Chissà ...magari tra qualche tempo l'invito fatto a tanti nostri politici di andare a zappare la terra non sarà più considerato offensivo...

http://www.youtube.com/watch?v=5c0digKKecg
"Dentro un grande uomo c'è sempre un bambino che vuole giocare"
"Non darmi del Voi prima di tutto. Quando parli con un interlocutore rivolgiti a lui e non generalizzare" (Il Fede)
"Non darmi del Voi prima di tutto. Quando parli con un interlocutore rivolgiti a lui e non generalizzare" (Il Fede)
Menomale che cè un settore ancora in tiro
Sesso e prostituzione, il mercato che non conosce crisi
Si parla di crisi economica, di aziende che chiudono e di operai licenziati. Ma a leggere l'ultima edizione di Io donna, l'inserto del Corriere della Sera di sabato 28 marzo scorso, emerge che sesso a pagamento e prostituzione sono un mercato in espansione sia di unità lavorative che di fatturato e che non conosce crisi.
Secondo quanto scrive la rivista in Italia vi sarebbero 38.000 prostitute delle quali, 23.000 praticano in strada e 15.000 esercitano la professione in casa.
Facendo un semplice calcolo la rivista ipotizza anche un pridente fatturato: 2 miliardi di euro l'anno la stragrande maggioranza dei quali non fatturato e senza alcun contributo alle casse dello Stato.
Allora la domanda sorge spontanea... sarebbe il caso di combattere il fenomeno del sesso a pagamento o regolamentarlo e obbligare le professioniste a pagare le tasse allo Stato come fanno tutti gli altri cittadini?
|
Sesso e prostituzione, il mercato che non conosce crisi
Si parla di crisi economica, di aziende che chiudono e di operai licenziati. Ma a leggere l'ultima edizione di Io donna, l'inserto del Corriere della Sera di sabato 28 marzo scorso, emerge che sesso a pagamento e prostituzione sono un mercato in espansione sia di unità lavorative che di fatturato e che non conosce crisi.
Secondo quanto scrive la rivista in Italia vi sarebbero 38.000 prostitute delle quali, 23.000 praticano in strada e 15.000 esercitano la professione in casa.
Facendo un semplice calcolo la rivista ipotizza anche un pridente fatturato: 2 miliardi di euro l'anno la stragrande maggioranza dei quali non fatturato e senza alcun contributo alle casse dello Stato.
Allora la domanda sorge spontanea... sarebbe il caso di combattere il fenomeno del sesso a pagamento o regolamentarlo e obbligare le professioniste a pagare le tasse allo Stato come fanno tutti gli altri cittadini?
|
- cimmeno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 5233
- Iscritto il: 19/07/2004, 2:21
- Località: milano
- Contatta:
2 miliardi diviso 38000 diviso 52 settimane diviso 5 giorni alla settimana fanno 200 euro al giorno a testa.dostum ha scritto:Secondo quanto scrive la rivista in Italia vi sarebbero 38.000 prostitute delle quali, 23.000 praticano in strada e 15.000 esercitano la professione in casa.
Facendo un semplice calcolo la rivista ipotizza anche un pridente fatturato: 2 miliardi di euro l'anno la stragrande maggioranza dei quali non fatturato e senza alcun contributo alle casse dello Stato.
|
mi pare un pó pochino.....
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!