non per noi europei,che abbiamo avuto il finale originale, ma il finale per il mercato americano era diverso (non so come fosse, ma credo ci fosse un happy end).
io non riesco a credere che siano riusciti a rovinare un film, con un finale del genere...
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
Beh, il cosiddetto happy ending tanto happy non è, e tra l'altro non è alternativo... è solo tagliato prima. Il finale con la torta di compleanno è decisamente bello, sa molto da Lovecraft, con un finale non finale, che proietta verso l'infinito l'inquietudine di tutto il film.
C'è, nelle cose umane, una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna ma perduta, l'intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miseria. Ora noi navighiamo in un mare aperto dobbiamo dunque prendere la corrente finchè è a favore
oppure fallire l'impresa avanti a noi
Il 22 Agosto esce questo filmetto ( che in realtà è del 2006 ) nei cinema. Qualcuno l'ha già visto? io sono abbastanza curioso...
Un gruppo di giovani americani si reca in Irlanda a trovare un amico del posto. Questi li conduce in un campeggio situato in una zona boschiva, sulla quale gravano alcune sinistre leggende, alla ricerca di alcuni funghi "magici" di cui si favoleggia. Trovati e degustati i tanto desiderati funghi, per il gruppo di giovani comincia un trip allucinogeno senza eguali. Sarannno perseguitati e attaccati da creature spettrali e sanguinarie, senza riuscire a capire se si tratta solo di allucinazioni e delirio o se la realtà sta giocando lore un brutto scherzo...
San Valentino, sangue e follia in 3D Il primo splatter tridimensionale: «Lo spettatore partecipa all'orrore»
ROMA " Siete avvertiti: quel piccone maledetto sembra che vi arrivi addosso per davvero, mentre siete inchiodati alla sedia. Lo spettatore è dentro quella catena di omicidi, come un testimone oculare. La ciliegina sulla torta è che il film si svolge in un ambiente claustrofobico, l'aria è irrespirabile, siamo in miniera.
Aiuto, c'è un serial killer in sala. Al cinema, il giorno di San Valentino, o ci si bacia o ci si massacra. Il nostro caso rientra nella seconda opzione. Immersi nel rosso della passione e del sangue. In San Valentino di sangue 3D (nell'originale My Bloody Valentine 3D) che Medusa distribuisce dall'8 maggio in 200 copie, c'è un picconatore pazzo. Svegliatosi dal coma, uccide brutalmente 22 persone col suo arnese. àˆ il remake di Il giorno di San Valentino, cult movie del 1981 per gli amanti dell'horror. Quentin Tarantino lo ha definito «il miglior splatter di tutti i tempi».
Qui l'incubo torna tra noi in modo molto più realistico, essendo il primo horror in 3D. Muniti di appositi occhialoni, vedrete schizzi di sangue frammisti a materia cerebrale e cuori strappati negli omicidi dell'uomo nero, il picconatore in tuta, elmetto e autorespiratore che lo rendono irriconoscibile. Il regista Patrick Lussier non s'è fatto mancare niente e ha utilizzato ogni progresso tecnologico a disposizione, è come se l'uomo nero che brandisce il piccone ti sfiorasse: «Lo spettatore partecipa all'orrore».
In una pacifica comunità americana che vive della miniera, nel giorno di San Valentino, torna dopo dieci anni un giovanotto (Jensen Ackles) ossessionato dal rimorso d'aver causato per insipienza un incidente mortale in una galleria sotterranea. Nel frattempo la sua ex (Jaime King) s'è sposata con il suo migliore amico, oggi sceriffo della città (Kerr Smith). Dal triangolo sentimentale fra i tre vecchi compagni di liceo alla catena di omicidi il passo è breve. La polizia vorrebbe minimizzare, il pazzo di dieci anni prima è morto e sepolto, questa sarà la follia omicida di ladri di biciclette, per dirla con i cinefili. Niente è scontato, solo all'ultimo si chiarirà l'identikit del killer. «Al classico terrore vecchio stampo " dice il regista ", abbiamo aggiunto un tocco nuovo, c'è molto di più: perchè è un film in 3D, e perchè ricorre a uno stile sconosciuto agli horror. Che in genere si limitano a essere una serie di trucchi ed effetti speciali per sorprendere il pubblico, la narrazione è totalmente assente. Invece nel nostro film la storia è fondamentale».
Quanto alla location, è il terrore nel terrore: «La miniera " racconta Lussier " è un luogo ristretto, limitato. E terribilmente umido. Inoltre ha i suoi suoni, la senti respirare, gocciolare, gridare. Ti senti intrappolato e immagini il terrore provato dai minatori nel momento in cui le pareti cominciano a crollare. Abbiamo girato in compagnia di piccoli pipistrelli che ci impaurivano, e dovevamo stare attenti a non sbattere la testa al soffitto ». Manco fosse la scientifica, Lussier fornisce dettagli tecnici sul piccone dello squilibrato: «La punta è a scalpello ed è perfetta per strappare via frammenti di ossa. Inoltre ha una punta così affilata che gli permette di staccare anche le mandibole».
Il cinema horror ha sempre attinto alle tecnologie più innovative. «Con delle macchine da presa digitali all'avanguardia, abbiamo usato il nuovo formato HD 4K in grado di registrare 4000 pixel in 30 fotogrammi al secondo contro i 2000 pixel della tecnica standard ». E poi l'orizzonte tridimensionale. Quest'anno i film in 3D si sono riaffacciati nelle due estremità cinematografiche, dagli splatter ai film d'animazione per bambini, con i nuovi episodi di Shrek, Cars, Kung Fu Panda e Toy Story ». La dimensione 3D era caduta nell'oblio alla metà degli Anni '80 a causa degli ingenti costi. Che la «nuttata» della crisi economica al cinema sia già passata?
Valerio Cappelli
28 aprile 2009
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
trailer e' il link nella macchietta di sangue in posizione centrale..
continua l'aspetto giappo dell'attrie porno "versatile" (e non parliamo di una che ha fatto 3 film soft....alla ozawa manca solo lo scat e il puke e ha fatto praticamente tutto)
vediamo se come la collega sora aoi (che pare abbia avuto un buon successo, stupendo pure gli addetti ai lavori con una professionalita' non comune) la nostra maria avra' una buona riuscita..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
trailer e' il link nella macchietta di sangue in posizione centrale..
continua l'aspetto giappo dell'attrie porno "versatile" (e non parliamo di una che ha fatto 3 film soft....alla ozawa manca solo lo scat e il puke e ha fatto praticamente tutto)
vediamo se come la collega sora aoi (che pare abbia avuto un buon successo, stupendo pure gli addetti ai lavori con una professionalita' non comune) la nostra maria avra' una buona riuscita..
fermo restando che adoro la ozawa non posso esimermi dal farti una domanda nick... ma pkè sti jappocinesi amano tanto lo splatter?
non solo loro
se vai a vedewre i film orientali (giappo/corea/taiwan) spesso non vanno per il sottile...
non ho mai indagato sul perche'....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
In realtà , non credo ci sia una ragione particolare. Per fare un po' di psicologia spicciola si potrebbe affermare che un generico gusto per l'estremo e l'eccesso (forse presente più nel cinema giapponese, che in quello coreano o di hong kong) rappresenta una reazione, uno sfogo ai limiti imposti da un tipo di società particolarmente esigente e costrittiva.
Fermo restando che la passione per le tematiche horror è da sempre caratteristica tipicamente giapponese (noi abbiamo scoperto i cosiddetti J-Horror da poco, ma andate a recuperare lo splendido "Kwaidan" del 1964 e "Onibaba" dello stesso anno).
E' l'elemento meramente granguignolesco, forse, ad essere recente. Storicamente l'horror giapponese ha sempre mostrato un orrore psicologico, con storie ispirate al folclore e alle leggende, come nel caso dei recenti J-Horror, basati sulla figura degli onryÅ
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
nik978 ha scritto:non solo loro
se vai a vedewre i film orientali (giappo/corea/taiwan) spesso non vanno per il sottile...
non ho mai indagato sul perche'....
A tal proposito consiglio the grudge...se non è già stato consigliato...
C'è anche il prequel uscito qualche anno fa di "non aprite quella porta"non ricordo il titolo...Qualcuno puó aiutarmi?
Ad ogni modo..per gli amanti del genere...IMPERDIBILE!!!!