Da piccolo volevo fare l'etologo, poi lo sfizio di capire le cose ancora più piccole e la voglia di distruggerle mi ha portato alla chimica.figlia ha scritto:Sinceramente non so quanto si puó ricollegare il comportamento sessuale del maschio con il godimento.
c'è qualche etologo qui?
del tipo:
l'uomo sapiens sapiens pensa.
se pensa rischia di non scopare.
allora facciamolo godere così si ricorda che deve fare i figli.
la donna: contenitore.
no?
Tornando a noi:
Fai caso ad una cosa, la donna nella grande maggioranza dei casi è multiorgasmica, l'uomo invece è sempre soggetto ad un periodo refrattario tra un orgasmo ed un altro.
Questo perchè l'animale in generale, facendo parte di un habitat ricco di predatori, ha poche occasioni di trombare in santa pace. Deve colpire una volta, e bene, in poco tempo (ecco perchè da eccitato viene tendenzialmente prima), spendendo se necessario molte energie. Il periodo refrattario serve a raccogliere nuove energie per un nuovo rapporto. La donna invece funge da contenitore come hai detto tu, ergo il rapporto le è piacevole perchè deve rimanere in stato di accoglimento sperma per tutto il tempo necessario al maschio, che siano due secondi o ottocentonovantasette secoli. Ecco perchè è multiorgasmica.
In teoria l'eiaculatore precoce è un individuo di successo perchè eiaculando subito puó scappare dalla situazione di inermità in cui si trova durante il rapporto, evitando di farsi puntare da tigri dai denti a sciabola o maschi più forti che possono distruggerlo di botte.
Il corpo femminile, gli odori e i suoni che emana fungono da eccitante per il raggiungimento dell'orgasmo, e devono essere facilmente percepibili, ecco il perchè della sessualità più "analitica" e "pragmatica" dell'uomo. Deve poter venire semplicemente strizzando una tetta, così eiacula e scappa.
In un altro post poi scrissi:
Antonchik ha scritto:Io penso che la donna come ruolo biologico ha la "monogamia a tempo incognito"
Mi spiego meglio, facendo una piccola digressione prendendo come standard l'uomo primitivo.
Per la perpetrazione della specie, gli individui sono tenuti (e l'istinto li guida) a produrre efficacemente prole.
Il maschio umano puó avere (in teoria) anche 1000 figli in un mese, supponendo che nove mesi precedentemente a quel mese abbia inseminato mille donne.
La femmina invece puó avere al massimo un figlio in un mese, supponendo che sia stata inseminata da 1000 uomini nove mesi precedentemente a quel mese.
Ora: il maschio quindi dà un contributo di quantità alla specie, inseminando (o cercando di) inseminare quante più donne puó. Su 1000 figli 300 possono sicuramente sopravvivere e continuare la sua linea genetica ad esempio. E' attratto peró dalla femmina che noi definiamo "bona", perchè certi canoni di bellezza fisica sono il riscontro di un fisico che puó portare a termine una gravidanza con successo.
La femmina invece non puó permettersi di sbagliare, e deve produrre il figlio quanto più vicino alla perfezione sia possibile, il prossimo tentativo è dopo 9 mesi infatti. Di conseguenza tende alla monogamia perchè una volta che ha trovato il maschio che istintivamente e/o razionalmente è il migliore nell'ottica della sua visione del mondo e dell'ambiente naturale (ora sociale), se lo tiene stretto. Una volta che avrà il dubbio che non sia più adatto a sè, istintivamente sarà portata a cercarne un'altro. Dipende dalla situazione.