Secondo me in prima battuta Silvio è rimasto spiazzato dall’inchiesta, i “berluscones” non si aspettavano un attacco di tale portata. L’altroieri nei servizi ho visto facce tese, mentre Crozza parlava Alfano era nervosissimo, in giornata aveva parlato solo Cicchitto. La Boccassini ha fatto intervenire qualche grosso specialista da fuori e sta sferrando il grande attacco. Lo dimostra il poderoso apparato, dal numero di uomini (1000) alla quantità di intercettazioni. Sembra che qualche scagnozzo di Silvio abbia detto “Se superiamo indenni anche questa governiamo altri 15 anni”, che è ciò che disse il maresciallo Von Rundstedt prima dello sbarco in Normandia il 6 giugno 1944 “se riusciamo a respingere l’invasione un tentativo del genere non potrà essere ripetuto prima di 3 anni”.
Tuttavia, dopo lo sbandamento iniziale, Silvio ha riordinato le idee ed è passato al contrattacco. Da canale 5, cuore dell'impero, è partita la controffensiva. Ruby “heartbreaker” o “heartstealer” in lacrime col fidanzato. Devo correggere Vertigo: il cane di Signorini non era narcotizzato; era stato fatto correre in cerchio per tutta la notte di modo che fosse stanchissimo, altrimenti a sentire quelle cazzate avrebbe azzannato Ruby alla giugulare. Peraltro Ruby ha detto delle falsità, ad es. che non è mai stata da Silvio più di 3gg consecutivi, invece le celle telefoniche provano che è stata lì dal 24 al 26 aprile. Un’altra falsità oggettivamente smentibile è che non sapessero che era minorenne:
“Lele Mora la cacciò via e avvertì Berlusconi. Berlusconi la chiamò intimandole di non farsi più vedere. Poi però, come si evince dai tracciati del cellulare, ritornò da lui parecchie volte.”
Sulle altre reti c’è stata l’intervista a Sabina Began e adesso Silvio fa addirittura il gradasso: “puniremo i giudici”, “mi sto divertendo”.
Dal punto di vista politico, Silvio ha convocato Bossi e i due si sono dati garanzie reciproche: Silvio ha assicurato che ci sono i numeri per il federalismo municipale, Bossi ha rassicurato Silvio sulla sua fedeltà dopo il voto sul federalismo. In parlamento si sono registrati i venti deputati di vantaggio nel voto sulla relazione sullo stato della giustizia, ed è già stata annunciata la costituzione del “gruppo di responsabilità”. Rispetto al 14 dicembre i numeri aumentano.
Come ho già detto la Boccassini non ha nessuna speranza. Per due motivi: il primo è che Silvio ha i soldi, e coi soldi ottieni il consenso e il potere politico; il suo esercito di avvocati solleverà una marea di contestazioni, ad es. i conflitti di competenze (territoriale, istituzionale ecc.), probabilmente sottrarrà il processo ai magistrati di Milano per darlo al tribunale dei ministri. Verrà negata la perquisizione dal rag. Spinelli, tutto sarà rinviato all’infinito e la bolla si sgonfierà (la GGGente è assuefatta, dimentica in fretta). Silvio potrebbe ammazzare qualcuno con tanto di video che lo riprende e farla franca, gode di impunità totale. Il danno è d’immagine ma tanto se gli butti addosso un barile di merda scivola via.
Secondo motivo: nonostante l’apparato dispiegato l’inchiesta è debole. Cito da un articolo:
Nella richiesta di autorizzazione a procedere, i giudici scrivono con sicurezza: «Un rilevante numero di giovani donne si sono prostituite con Silvio Berlusconi presso le sue residenze, dietro pagamento di corrispettivo in denaro da parte di quest’ultimo». Per affermare questo, le intercettazioni trapelate mi paiono insufficienti. Bisognerebbe dimostrare che c’è stata una sorta di contratto preventivo, come avviene quando si carica una prostituta in auto e si domanda prima: «Quanto?». Le prostitute vere si fanno pagare in anticipo. Queste disgraziate con i labbroni che andavano ad Arcore potrebbero solo essere delle sciroccate che speravano di ottenere qualcosa. È – tecnicamente parlando – prostituzione? Una sola telefonata mi pare capace di mettere in difficoltà il premier sul piano penale: a una ragazza l’entourage del Cavaliere avrebbe detto "O sei pronta a tutto o prendi il taxi e te ne vai". Tutte queste frasi potrebbero però anche contenere una dose di millanteria, come ha già avvertito Berlusconi nel suo messaggio di domenica. È pure strano che, dalle intercettazioni, abbiano spesso l’aria di essere cascate dal pero.
Parecchie hanno poi ottenuto qualcosa.
Potrebbe essere liberalità, riconoscenza. Sto parlando dal punto di vista della difesa e tenendomi lontano dal piano morale e del buon gusto. «Io non ho mai pagato nessuna donna» ha detto Berlusconi, e infatti le pagava Spinelli, fatto che però va provato. I pm hanno chiesto alla Camera di perquisire l’ufficio di Spinelli, area della presidenza del Consiglio, ma la Camera, dove c’è ancora la maggioranza di centrodestra, gli dirà di no.
Dal punto di vista della “dignità della donna” (HAHAHAHAHA!) è interessante la competizione sessuale tra le girls per essere la favorita del premier. Qui abbiamo “un individuo vizioso (Silvio) che passa il tempo nell’harem circondato da donne seminude, in un’atmosfera satura di profumi, tra fontane zampillanti, musiche dolci e suadenti e intemperanze correlate a ogni genere di vizio che le menti di tante donne gelose e colme di desiderio posso escogitare per il piacere del loro Signore” (cit.).
Il premier è molto volubile, la condizione di “preferita” è provvisoria. Ogni tanto spunta una che sembra sopravanzare le altre e la Minetti gelosa dice “non può essere, non fa quello che faccio io, vedrai…durerà poco”. Chissà quali arti erotiche avrà dispiegato la Minetti per resistere al vertice, sono tutte agguerrite ma lei lo è di più.
Qualcuno chiede a Ruby: «Ma tu per lui che cosa sei?» «Noemi è la pupilla io sono solo un culo». O Barbara Guerra (la ex di Balotelli che fa l’Europa League) che s’illude di essere la prescelta e poi Silvio le dice “Ok, puoi tornartene a casa” (ne aveva scelta un’altra). Molte parlano tra loro di soldi, della differenza di compensi qua e là.
Fa specie che la prostituzione sia divenuto l’unico ascensore sociale per raggiungere un determinato stato di benessere. Uso il termine “ascensore sociale” nell’accezione helmuttiana, liberista.
La frase più interessante è quella di Ruby:
“FINCHÉ C’È LUI SI MANGIA”, è la frase chiave dell’inchiesta. Ruffiani di ogni risma, senza arte nè parte, che sguazzano per anni all'ombra del sultano ottenendo privilegi, favori e ricchezza a prescindere dal merito e dalle capacità personali. A lui devono tutto: soldi, potere, benefici. Gli rimarranno a fianco finché potranno trarne vantaggi. Vi riporto anche la dichiarazione di Iva Zanicchi:
“Perché devo credere a tutte queste troiette, puttanelle che sono in giro e non al mio presidente? Silvio può andare a letto anche con una capra.”
Pensate a Veronica che diceva che Silvio è malato, con quel via-vai di ragazze per casa. Pensate al figlio, il piccolo Luigi, che di notte si alzava a far pipì e faceva la fila al cesso perché c’erano ragazze a nettarsi la vagina sul bidet o con la carta igienica. E non parliamo del frastuono proveniente dalla taverna. Veronica è scappata di casa soprattutto per salvare il piccolo Luigi da quelle donnacce vestite di un perizoma striminzito.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)