tanto per capire la questione rete e mobile broadband
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... 1dc5.shtml
L'Europa impone il web trasparente
La commissaria Neelie Kroes promette controlli su velocità «ipotetiche» e sui
blocchi alle applicazioni Voip
wolf.55 ha scritto:
Nel periodo immediatamente precedente alla sua privatizzazione, Telecom aveva iniziato il programma "Socrates" per cablare le città maggiori., e non solo Milano, con la fibra ottica.
il progetto socrate, di cui ho accennato piu' volte in tempi non sospetti qui dentro, era partito con l'idea di dare fibra a tutto il paese come servizio universale : quando parti' la speriementazione si comincio' a macchia di leopardo, ma a seguito della privatizzazione della posa dei cavi del 1999 e in previsione della vendita telecom fu sospeso perche' giudicato troppo costoso da certi politicanti del menga.
A conti fatti se realizzato non solo sarebbe costato molto meno di ora, ma ci si sarebbe garantiti una 50ina di anni di infrastruttura di rete efficente e performante, quella che i sudcoreani hanno da qualche anno e che tutti gli altri si stanno sistemando ora come si deve.
Nella quasi generalità dei casi Fastweb si limita a gestire la fibra acquistata da Telecom a quattro soldi, e molto raramente ne ha istallata di nuova. L'ADSL che fornisce è erogato in modalità ULL, cioè utilizzando la rete in rame di Telecom per distribuire la propria ADSL mentre dove opera in modalità Wholesale si limita a rivendere l'ADSL che acquista all'ingrosso da Telecom.
si e no. corretto per quanto riguarda il discorso adsl (il wholesale di cui accennavo e' appunto quel giochino li, fatto peraltro da quasi tutti gli altri gestori). Discorso un pelo piu' complesso quello sulla fibra.
Fw non ha rilevato la fibra telecom, ha posato la sua in parte delle canalette predisposte per il socrate nelle grandi citta': telecom di suo in passato (fino alla disgraziata gestione tronchetti provera) ha messo in posa parecchia fibra nera (ovvero non utilizzata) anche nelle citta' di media grandezza, ma sempre in modo non uniforme e senza i macchinari necessari a monte e a valle per il funzionamento.
Solo ora ha cominciato a vendere come servizio Phibra, ma solo nelle grandi citta' italiane.
Per il resto dal 1999 una marea di soggetti ha messo giu' dorsali a fibra: dalle ferrovie alle societa' autostrade, passando per fiat e/o per le multiutility locali, solo che nessuno si prende la briga dell'ultimo miglio, ovvero di portare fisicamente la fibra casa per casa.
L'unica societa' che avrebbe potuto e' telecom, ma con gli attuali 35 miliardi di euro di debito dichiarato (e a quanto pare non corrispondente a quello reale) sul groppone temo non vada da nessuna parte.
A mio parere, se vogliamo veramente lo sviluppo della telefonia in Italia, si dovrebbe (A) definire questa strana situazione che vede il principale gestore telefonico italiano di proprietà del maggior fabbricante di cavi telefonici in Italia. Tanto per capirci, se oggi il gestore XYZ volesse costruire una propria rete alternativa i cavi li dovrebbe andare ad acquistare dalla Pirelli... (B) espropriare a Telecom (senza dargli un soldo perché la rete è stata costruita con fondi pubblici) la proprietà e la gestione della rete per mettere tutti i concorrenti in posizione di parità. Non portiamoci in giro...fino a qualche anno fà Telecom deteneva il 100% della rete in rame e l'80% dei clienti, la situazione sarà anche cambiata, ma di poco. In questa situazione non esiste concorrenza se non sulle tariffe, nessun privato investirà mai nulla.
No.
il problema non e' quello, ma l'approccio sbagliato a monte della vendita della telecom.
La privatizzazione telecom fatta da quel delinquente del baffino fu un doppio errore: primo perche' non vendettero alla telecom tedesca (che pagava in contanti tutto il prezzo pattuito) regalando il tutto in nome dell'italianita' a colaninno e gnutti che comprarono senza avere competenze concrete nel settore e soprattutto i soldi necessari (furono loro ad innescare il meccanismo debitorio che in due passate ha ridotto il gruppo a meno 44 miliardi dichiarati dalla gestone tronchetti), secondo perche' non si scorporo' rete (che doveva rimanere pubblica) dal gestore su modello inglese: casualmente (e per fortuna per certi versi) non fecero lo stesso errore con le ferrovie, dove invece divisero l'infrastruttura (RFI) dal gestore del servizio (convogli trenitalia).
L'unica possibilta' sarebbe una manovra stile alitalia con una societa' che detiene le infrastrutture in mano allo stato ed ua bad company gestore di telefonia da far fallire con tutto il debito pregresso.
Il problema che a prendersi l'inculata sarebbero principamente piccoli risparmiatori (una seconda volta) e un paio di grosse banche (che non mi spiacerebbe in se ma che tanto riverserebbero sui loro clienti la mazzata).
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995