Frontier(s)
Un discreto film horror francese, che prende a piene mani da "Non aprite a quella porta" a "Le colline hanno gli occhi", passando per il sadismo di "Hostel".
E' un collage di tanti film, nulla di particolarmente originale, ma tutto il film è pervaso da un senso profondo di claustrofobia, di solitudine, che rende maggiormente partecipe lo spettatore.
Non c'è da aspettarsi nulla di particolarmente ispirato, ma il film di per sè non è male.
L'incipt non sarebbe nemmeno malissimo tutto sommato, un gruppo di rapinatori che scappano dalle banlieu parigine, si ritrovano a pernottare presso un albergo condotto da una famiglia di nazisti. Basta, il resto è tutto carneficina, ma in un paio di punti mi sono allontanato dal monitor per paura che il sangue schizzasse fuori.
C'è, nelle cose umane, una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna ma perduta, l'intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miseria. Ora noi navighiamo in un mare aperto dobbiamo dunque prendere la corrente finchè è a favore
oppure fallire l'impresa avanti a noi