[O.T.] I cazzi dei forumisti
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
qui una volta era tutta campagna
sta vita te sfreggia, primo nun se cazzeggia
Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
boia faus, lasciate che continui a fare caldo che alla biondina piace quando la porto sul fiume...
Mi sento così rilassato, oggi. Così in pace con me stesso. Soddisfatto e senza pensieri. Cos'ho che non va?
Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
e comunque si stava meglio quando si stava peggio
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- Antonchik
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
"La cosa sbagliata al momento giusto" è una definizione abbastanza efficace, io direi che in realtà queste persone semplicemente fanno cose in opposizione per assimilarsi ad uno stile di vita.MauroG ha scritto:In questi giorni, mi capita sempre più spesso di incontrare sia realmente che tramite internet persone che si definiscono artisti. Queste persone, così profondamente umili si definiscono tali pur non avendo dato vita ad una benché minima opera che sia questa fotografica, su tela, o modellazione del metallo (per non parlare di altri materiali).
Gli stessi artisti, presumono di non dover studiare poiché l'arte ed il talento sono doni ricevuti per grazia divina che non devono essere imbrigliati da insegnanti repressi e tecniche claustrofobiche. Conducono una vita da artista, naif, sregolata in cui fare la cosa sbagliata al momento giusto è l'unica regola.
Buona parte degli esempi che ho, hanno accomunato talento a studio e lavoro, sia in campi artistici che sportivi. Ma ci sono anche mosche bianche che confutano questo mio pensiero.
Poichè io, mi reputo ben privo di qualsiasi talento e velleità artistica mi chiedo. Ma davvero si può diventare artisti in questo modo? ed anche, quale correlazione c'è tra il talento, lo studio e l'abnegazione?
Riconosco di averlo fatto in passato (liceo), anche se più verso la scia dei letterati che sembravano confortarmi in una visione del mondo in cui tutti gli sbagli vengono dall'esterno. A scanso di equivoci preciso che non mi definisco artista, o meglio preferisco investire le mie energie per sviluppare ed evolvere la mia sensibilità piuttosto che per farmi (giustamente) prendere per il culo.
E poi, modestia a parte, sono un modesto.

L'artista chi è? Le poco felici definizioni che descrivono, gira e rigira, l'artista come l'omnipotente degno di anni e anni di studi al microscopio, non mi hanno mai soddisfatto, per niente. Allora ho deciso di capire e dopo svariate letture e riflessioni al chiaro di luna (qui sto facendo la parte dell'artista forse), ho colto.
Sono culturalmente abbastanza ignorante, quindi la definizione di arte che più mi piace è la prima che si incontra su wikipedia: "l'Arte è un frammento di contemplazione caduto nella materia". A me fa venire la pelle d'oca.
E' interessante notare che gli spiriti contemplatori sono posti da Dante in un cielo molto vicino all'Empireo (mi pare il terzultimo prima di questo), pur essendo qualcosa che si avvicina vagamente a quei due cazzoni che si lasciano sbattere quà e là dal vento delle passioni (Paolo e Francesca?) in uno dei gironi meno pesanti dell'Inferno. I contemplatori infatti si fanno affascinare da piccoli particolari e ne sfruttano la corrente per rimanere a bocca aperta e naufragare in quel mare di pensieri, sensazioni, intuizioni, sentimenti che arrivano attraverso un'immaginazione controllata solo in parte, e solo in parte ancorata a quel La dato da una percezione ambientale sensoriale (e il naufragar m'è dolce in questo mare).
Lo stacco con l'artista però secondo me c'è ancora. Un artista deve saper inserire il frammento di contemplazione nella materia, quindi deve avere una qualche tecnica, un linguaggio, che gli permetta di esprimere quello che ha sintetizzato... Ore di lavoro, e di sperimentazione, sono più che necessarie. Ovviamente non parlo di un lavoro accademico, che rischia di imbrigliare per giunta l'espressività in regole troppo canoniche, ma di un lavoro individuale che trasformi il pennello, la penna o il pianoforte in un'estensione del corpo dell'individuo che faccia da voce supplementare.
Vi sono tre livelli, seguendo l'idea per nulla esauriente che mi sono fatto: vi è l'artista che opera per contemplazione e immaginazione, e l'artista che opera senza filtro immaginativo ma piuttosto con un filtro percettivo sottilissimo, perchè è in grado di cogliere la quintessenza (le cose così come sono, quell'infinito che prima faceva naufragare e ora atterrisce) in un modo più puro, sebbene mai totale per questioni di organicità del cervello: si dice che quest'organo sia una valvola che impedisce di vedere la realtà delle cose nella sua essenza ultima, e ci fa vivere in un "compromesso dimensionale". D'altronde senza cervello non potremmo vivere, nè esistere come esseri umani.
L'altro livello è il visionario, e faccio notare che William Blake non è necessariamente stato il più grande dei visionari, quello che possiamo dire di lui è che avesse una tecnica sufficiente per esprimere in modo esaustivo (e questa è un'ipotesi, come vedere ciò che lui vedeva?) quello che gli si manifestava.
In definitiva, la sensibilità artistica è un dono divino, biologico, o semplicemente la summa di una sofferenza in vita che genera una percezione diversa e la necessità di sentire sempre e comunque qualcos'altro (gli Alchimisti rappresentano la tristezza spesso con una fiammella, la luce che rischiara le idee, l'intuizione, la comprensione tramite la sofferenza).
Quello che non è un dono divino è la capacità di esprimere ciò che l'analisi percettiva porta alla luce, tranne rarissimi, geniali, autistici (letteralmente e metaforicamente) casi.
In generale penso che le tue conoscenze internettiane siano dei gran cagoni.

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
Ma ho sempre avuto fenomeni simili a dire il vero.XCLARAX ha scritto:dopo l'assunzione di sostanze arriveranno pure a te ne sono convinta!!!!!!!!Antonchik ha scritto:Invece per me è una giornata fantastica e non potrebbe andare meglio. E in più non ho nemmeno lo spettro delle mestruazioni.
(vediamo se così riesco a tirarti su, magari provocandoti ti scateno il classico senso di rivalsa femminile)
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
'sta giornata è una palla abominevole dio santo
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
potresti ingannare il tempo prendendo un funghetto
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti

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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
XCLARAX ha scritto:potresti ingannare il tempo prendendo un funghetto



Magari basta per un pò, se ne riparla al prossimo viaggio, conditio sine qua non superare l'ipocondria cosmica (tesi di leopardiana dignità).
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
No quelle si chiamano emorroidiAntonchik ha scritto:Ma ho sempre avuto fenomeni simili a dire il vero.
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
Non riesco a togliermi la biondina dalla testa!
Per fortuna il 5 ottobre diamo un altro esame insieme
Che l'hymenolepiasi colga il suo fidanzato!
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
a dire il vero ce le ho avute, anche se mai sanguinolente... sono un bel cagamento di cazzo, non puoi mangiare piccante e non puoi mangiare pesante e non puoi mangiare una sega in parole povere.Gambo192 ha scritto:No quelle si chiamano emorroidiAntonchik ha scritto:Ma ho sempre avuto fenomeni simili a dire il vero.
Le mie mestruazioni invece sono psichiche, constano in periodici flussi di pensieri ansiogeni incontrollati ed a generazione spontanea.
Ma è anche vero che se non fai una sega dalle 14 il flusso te lo stai chiamando a gran voce...
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
Ma sei serio o scherzi?MauroG ha scritto:In questi giorni, mi capita sempre più spesso di incontrare sia realmente che tramite internet persone che si definiscono artisti. Queste persone, così profondamente umili si definiscono tali pur non avendo dato vita ad una benché minima opera che sia questa fotografica, su tela, o modellazione del metallo (per non parlare di altri materiali).
Gli stessi artisti, presumono di non dover studiare poiché l'arte ed il talento sono doni ricevuti per grazia divina che non devono essere imbrigliati da insegnanti repressi e tecniche claustrofobiche. Conducono una vita da artista, naif, sregolata in cui fare la cosa sbagliata al momento giusto è l'unica regola.
Buona parte degli esempi che ho, hanno accomunato talento a studio e lavoro, sia in campi artistici che sportivi. Ma ci sono anche mosche bianche che confutano questo mio pensiero.
Poichè io, mi reputo ben privo di qualsiasi talento e velleità artistica mi chiedo. Ma davvero si può diventare artisti in questo modo? ed anche, quale correlazione c'è tra il talento, lo studio e l'abnegazione?

Quelli sono dei "poveri deficienti" non artisti.
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Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
il tono era di presa in giro, sono poveri deficienti ma convinti del loro essere, comunque il punto era un altro,
qual'è essenzialmente il rapporto tra talento e lavoro, fantasia ed abnegazione?
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Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)
Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
A parte fenomeni come è il caso di Dalì o Picasso, in cui alla consepevolezza si è aggiunta la capacità di promuovere la propria immagine, l'artista è un artigiano che perfeziona ogni giorno la propria tecnica. Se ti capita di leggere "On wrigting" di Stephen King, oltre a fare una lettura piacevole, ti schiarisci le idee sull'argomento.MauroG ha scritto:il tono era di presa in giro, sono poveri deficienti ma convinti del loro essere, comunque il punto era un altro,
qual'è essenzialmente il rapporto tra talento e lavoro, fantasia ed abnegazione?