[O.T.] TIBET NOW

[il toscano]

qualche gg. fa mi trovavo in un ristorante cinese e la tele stava accesa su un canale satellitare di Pechino....andava in onda un servizio sul Tibet ]

domanda da 1000000000000 di dollari...
(nel senso che e' difficile che tu possa avere una risposta..ma ci provo a chiedertelo..)

la reazione dei cinesi nel ristorante??

un conto e' la reazione dei turbokapitlisti in patria
contro la provincia ingrata (altissima crescita..turismo..treno nuovo nuovo..e ci fate sto casino..eccheppalle..)

un conto quella dei cinesi in italia..(che hanno accessi a varie fonti di informazione..)

assolutamente nulla...almeno davanti agli astanti clienti....nessun commento, un attenzione pari a quella che riserverei io all'ennesima morte collegata al calcio...a onor del vero devo dire che mi sono incuriosito perchè almeno 3 di loro vista la corporatura non dovevano essere nemmeno cinesi...a meno che non abbiano genitori misti (ecco mi sono fregato...ora Dostum dirà  che non sono compagni cinesi puri... )

Dai Dostum non te la prendere...prima o poi qualcuno te lo doveva dire che gli afghani si sono basati non solo sull'orgoglio ma anche su qualche manciata di missili con la bandiera a stelle e striscie...
ULTIME NOTIZIE
Richard Gere è stato visto aggirarsi in un supermarket di Lhasa...che aspetti il prossimo convoglio verde ramarro per bloccarlo ?

[Squirto]

un conto e' la reazione dei turbokapitlisti in patria
contro la provincia ingrata (altissima crescita..turismo..treno nuovo nuovo..e ci fate sto casino..eccheppalle..)

uso politico delle parole:

"provincia" = il tibet è 'provincia' solo per l'occupante, non evidentemente per i tibetani

"ingrata" = insomma, vecchia storia. prima ti invado, poi sei tu l'ingrato che non accetti la grandezza che ti porto. anche gli indiani con l'inghilterra, i nativi americani con gli europei, e tutta l'africa con ancora gli europei a depredarla, etc. Vecchia solfa: ti faccio ferrovie e strade per insediare meglio colonie straniere e per portarti via meglio le tue risorse e le tue ricchezze. e tu sei ingrato se non ti va a genio

[Drogato_ di_porno]

Richard Gere è stato visto aggirarsi in un supermarket di Lhasa...che aspetti il prossimo convoglio verde ramarro per bloccarlo ?

credo che le donazioni pro-tibet del bel richard siano un modo per scaricar le tasse.
non sottovalutare il contributo alla vittoria dei muli afghani. furono loro i veri protagonisti e pagarono un alto tributo (sempre dalla guerra di charlie wilson)

a proposito del film di tom hanks, il grande dostum ne parló nel topic sul cinema. se non erro disse che il conflitto URSS-Afghanistan fu l' equivalente sovietico dell' odierna lotta al terrorismo degli USA. concluse con "vediamo se gli americani sanno far meglio"

(per approfondire il dos pensiero)

[nik978]

un conto e' la reazione dei turbokapitlisti in patria
contro la provincia ingrata (altissima crescita..turismo..treno nuovo nuovo..e ci fate sto casino..eccheppalle..)

uso politico delle parole:

"provincia" = il tibet è 'provincia' solo per l'occupante, non evidentemente per i tibetani

"ingrata" = insomma, vecchia storia. prima ti invado, poi sei tu l'ingrato che non accetti la grandezza che ti porto. anche gli indiani con l'inghilterra, i nativi americani con gli europei, e tutta l'africa con ancora gli europei a depredarla, etc. Vecchia solfa: ti faccio ferrovie e strade per insediare meglio colonie straniere e per portarti via meglio le tue risorse e le tue ricchezze. e tu sei ingrato se non ti va a genio

esatto.
gli schemi applicati alla fine sono sempre gli stessi.
l'aggiunta pero' e' un aspetto di colonizzazione culturale molto spinto che nn e' comune (che e' diverso da quel che accadde nel vecchio west..)
che pero' ho scoperto essere tipicamente orientale..(in giappone credo abbiano fatto una cosa simile l'etnia odierna verso gli autoctoni ..)

[sigile]

Non porterà  la fiaccola olimpica, in segno di solidarietà  con le sofferenze del popolo tibetano. Una delle star del calcio indiano, Bhaichung Bhutia, buddista,
originario di uno stato, il Sikkim, incuneato tra Cina e Nepal, ha annunciato la sua clamorosa protesta con una lettera all'Associazione Olimpica Indiana.
"Sono solidale con la causa tibetana", ha scritto in una lettera pubblicata dal 'Times of India'. "Ho molti amici buddisti nel Sikkim.
Questo è il mio modo di essere accanto alla popolazione del Tibet e alla loro lotta".
"Penso che non sia giusto quel che sta accadendo in Tibet e, nel mio piccolo, voglio mostrare la mia solidarietà ".

http://www.repubblica.it/2008/03/sezion ... atore.html

Chissà  se qualcuno ne seguirà  l'esempio. Bah

[dostum]

Questo è cordiale invito al Dalai affinchè non faccia troppe buddhanate

balcani in Cina

di Ernesto Felli e Giovanni Tria

su Il Foglio del 21/03/2008

Siamo tutti tibetani? No, noi no Perchè non sappiamo di quali tibetani si parla

Siamo tutti "tibetani"? No. Noi no. Non perchè ci siano antipatici i tibetani o non crediamo al diritto dei monaci tibetani di vivere in pace la loro religione. Ma perchè non sappiamo di quali tibetani si parla. Di coloro che rimpiangono una teocrazia medioevale non propriamente democratica, dei rivoltosi pacifisti o degli irredentisti che saccheggiano o bruciano negozi? O dei tibetani che forse aspettano di vedere se i risultati dei massicci investimenti cinesi per lo sviluppo della regione (sì parla di 18 miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture dal 2000 a oggi in una regione con circa tre milioni di abitanti) porteranno con la crescita economica benefici anche alle popolazioni autoctone (non sempre il colonialismo è stato dannoso per lo sviluppo sia economico sia sociale di paesi arretrati)? Quindi, senza che ce ne vogliano i tanti amici che hanno creduto (capiamo che ci sono pure le elezioni) dì allinearsi gratuitamente nelle file delle anime belle "tibetane", noi non siamo tibetani. E diversamente da molti tibetani nostrani, noi non abbiamo interessi economici da difendere in Cina, ma neppure abbiamo interessi minacciati in Italia. Noi non siamo tibetani, ma neppure anti-tibetani, perchè in Cina si sta giocando una partita difficile ma entusiasmante per gli equilibri economici e politici che dovrebbe interessare tutti noi. La Cina non è la Birmania. Il governo autoritario cinese è l'unico ad avere contribuito alla diminuzione della povertà  del mondo.
Senza i progressi cinesi le statistiche mondiali non riporterebbero risultati positivi su questo fronte. Questi sono i dati reali da cui bisogna partire e che si accompagnano e stanno dietro alla potenza economica e finanziaria cinese che oggi molti temono. E questi progressi non sono soltanto il frutto dello sfruttamento di manodopera a basso prezzo, ma di massicci investimenti in alta istruzione e in ricerca scientifica che i nostri governi si sognano al di là  delle litanie sulla strategia di Lisbona. E anche il risultato di investimenti di sostegno all'apertura agli scambi scientifici e culturali, oltre che economici, con il resto del mondo. Si tratta di guidare in pochi decenni un miliardo e trecento milioni di persone dal quasi medioevo ad una società  moderna e aperta. Gli squilibri interni ed esterni che fenomeni di queste dimensioni quantitative inevitabilmente generano sono altrettanto grandi e potenzialmente esplosivi. E richiedono un ripensamento dei sistemi di coordinamento macroeconomìco dell'economia mondiale, a partire da quello che impatta i mercati finanziari e delle valute. Ma è da irresponsabili sognare una crisi cinese, per i contraccolpi che questa porterebbe all'economia mondiale ed in primo luogo alle centinaia di milioni di cinesi (tra cui i tibetani) ancora sotto la soglia della povertà  che sembrano, a chiacchiere, interessare alle nostre anime belle "tibetane". Che tanto belle non ci sembrano. Pensiamo ad esempio alle grida sul pericolo cinese che vengono da pensatori del calibro di Giulio Tremonti o di Marco Fortis (vedi il Sole 24 Ore, 1 marzo 2008) che sostanzialmente accusano la crescente domanda cinese di generi alimentari, energia e di altre materie prime di essere la causa dell'aumento dei prezzi internazionali. Naturalmente questo è vero. Ma che cosa si vuole? Che i cinesi continuino a morire di fame per fare un piacere a noi (ovviamente tutti "tibetani")? 0 non si vede che l'unica soluzione possibile è quella di un ulteriore sviluppo dell'economia cinese che veda l'aumento della produttività  nell'agricoltura e lo sviluppo di nuove fonti energetiche nello stesso paese?

Le spinte disgregatrici
Noi quindi non siamo tibetani, perchè il problema tibetano è quello di un potenziale innesco di spinte disgregatrici in un paese enorme di cui le minoranze nazionali rappresentano una componente quantitativa molto rilevante. Immaginiamo cosa significherebbe fronteggiare una disgregazione di tipo balcanico nelle dimensioni cinesi, un'Europa che non è riuscita a evitare i massacri nella penisola balcanica e che non riesce oggi a gestire decentemente la crisi del piccolo Kosovo non ha forse molto titolo per fare lezioni morali. Ma questo non significa che il rispetto dei diritti umani anche in Cina non debbano interessarci. Ma meno spazio e coperture internazionali si danno ad ambigui fenomeni autonomistici più facile è il compito che si vorrebbe assolto dalle autorità  cinesi: mantenere la stabilità  e l'ordine pubblico nel rispetto dei diritti civili, entrambi fattori necessari per la crescita economica e sociale. Un compito necessario ma non sempre facile. I riferimenti storici sono sempre pericolosi e fuorvianti, ma un'Europa che scatena la guerra dell'oppio per i propri interessi economici è un ricordo che non ci piace. Ci tranquillizza che la Cina oggi incuta rispetto. Se l'Europa sembra incutere meno rispetto cerchi in sè stessa le proprie responsabilità , senza scorciatoie sul pericolo esterno, tipico mezzuccio di democrazie in crisi di fantasia.

[theathxxx]

Ciao,

Ho appena firmato una petizione urgente che chiede al governo Cinese di rispettare i diritti umani in Tibet ed aprire un dialogo con il Dalai Lama.

http://www.avaaz.org/it/tibet_end_the_v ... _tf_sign=1

Dopo quasi 50 anni di governo Cinese i Tibetani chiedono con forza al mondo il cambiamento. Ma la violenza si sta ora diffondendo in Tibet e nelle regioni confinanti, ed il governo Cinese e' davanti alla scelta cruciale se aumentare la brutalita' della repressione o aprire un dialogo. Il Presidente Hu Jintao ha bisogno di sentire che le esportazioni "Made in China" e le Olimpiadi di quest'estate a Pechino avranno il supporto delle genti del mondo solo se sceglie il dialogo. Ma ci vorrà  una valanga di persone da tutto il mondo per ottenere la sua attenzione. Clicca qui sotto per firmare la petizione - in soli sette giorni la campagna e' quasi a meta' dell'obiettivo di 2 milione di firme!

http://www.avaaz.org/it/tibet_end_the_v ... _tf_sign=1

Grazie davvero per il tuo aiuto -

[il toscano]

fatto...speriamo che serva...speriamo che come ritorsione non veda un proliferarsi di insulsi dipinti propagandistici cinesi o altre foto ariane...questo topic senza diventerebbe di 4 pagine....

[Scorpio]

dai su, Dostum !

I tibetani saranno anche feudali come i cinesi son social-comunisti!

qui il discoso è più semplice; i cinesi hanno invaso il Tibet, e lo hanno fatto col loro solito stile, quello demografico.

Quando i russi invasero l'Afganistan, diedi ragione al grande Geymonat che ci ricordava come i russi fossero degli occidentali mentre gli afgani erano al medioevo.

è vero che la storia la fanno i vincitori e bla bla bla...

Ma qui i cinesi sono francamente indifendibili....

Anzi, fossi di sx, dovresti aiutare chi mina nell'interno sti finti comunisti, ma reali capitalisti da Rivoluzione industriale che stanno sfruttando dei poveracci, pure a danno delle nostri classi più deboli.

[dostum]

http://blog.myspace.com/index.cfm?fusea ... =368296267

Cambiamo genere di foto questa fa + ridere

[nik978]

il succo del problema cmq Mondial e' un sostanziale dialogo tra sordi

un cinese medio pensa in un modo diverso dal nostro..

perche' e; cosi'

e' un dato di fatto
che i piaccia o no...e' un sistema sociale e culturale diverso..non si possono almeno adesso schiacciare i tasti che possiamo schiacciare in europa

ci vuole cautela nell'attaccare perche' non e' in grado (per motivi storici e culturali) di comprendere cosa gli viene detto

e io per questo spesso tengo posizioni un po piu' sfumate..so bene che difficolta' ci sia per comprendere ogni singolo gesto fatto in europa o da altre parti del mondo..
purtroppo il 99% delle persone mi equivoca e non si rende conto che se io parlo e' perche' cerco di rapportare una nostra civilta' odierna on la loro..tutti i giorni


fin dalle cose piu' insignificanti le differenze sono ENORMI...se solo aveste la possbilita' di viverle capireste come i tempi per quel cambiamneto che tutti aspettano NON ci sono....ma arriveranno..


e infatti FINALMENTE sul blog del corriere arriva il post (o megli i due post) che aspettavo.


sono ILLUMINANTI..
per chi giustamente non e' in contatto con un certo mondo e' utilissimo leggerli.
per me sono delle cose ovvie che non mi stupiscono affatto (visto che in termini simili me le sono sentite dire da cinesi "colti" dal vivo)

la cina e' questa.che ci piaccia o no..
e se cambiera' lo fare nai temp e nei modi che la sua stuttura gli permettera'..seguendo le solite regole generali di ogni paese che si e' avviato verso la democrazia..(niente di piu'...e niente di meno).

ma per me si sta sbagliando tutto come impostazione della critica visto che (come si sono resi conto pure i lettori del blog del corriere) il rischio e' un dialogo tra sordi


noi come europa abbiamo dovuto compiere un cammino lungo...rendiamoci conto che e' assurdo pensare che in cina facciano tutto questo in 20 anni
e' assurdo e presuntuoso.....

ecco il link ai post illuminanti...
http://lanostracina.corriere.it/

sono gli utlimi due di oggi.


non possiamo calare la democrazie (che noi eruopa abbiamo costruito in secoli) in un paese dove non ce' ancora la capcita' di comprenderla a pieno....

non possiamo mettere in mano ad un bambino di 10 anni una ferrari...(e invece e' quello che si cerca di imporre adesso..)

il danno sarebbe ben piu' grosso della soluzione che si pensa di ottenere..

[dostum]

Adesso capisco la tua premura Baalkaan
http://www.geocities.com/societathule/nazitibet1/

[Steiner74]

Il sito ufficiale delle forze armate cinesi ha pubblicato un elenco di giornalisti stranieri (con tanto di numero di cellulare e indirizzo) rei, secondo loro, di aver fornito un quadro della situazione, riguardo gli scontri di Lhasa, falso e tendenzioso...

dal linciaggio virtuale ad un (possibile) linciaggio "reale"...nel silenzio sempre più grottesco di America e Europa...

[Squirto]

un cinese medio pensa in un modo diverso dal nostro..

non possiamo calare la democrazie (che noi eruopa abbiamo costruito in secoli) in un paese dove non ce' ancora la capcita' di comprenderla a pieno....

nik, tutto bene, tutto ok, ma sul tibet dovremmo anche vedere come pensa il 'tibetano medio' e non solo il 'cinese medio'.

d'altronde, sempre per rimanere sulla questione tibetana, qui non si tratta di cose poi così incomprensibili ai più: il tibet è stato invaso e poi controllato per i soliti vecchi motivi di tutti i nazionalismi della storia. Risorse, beni preziosi, potere, ideologia imperialista, etc.

non capisco perchè si parli di 'disgregazione', quando si dovrebbe parlare di aggiustamento di un torto, di semplice giustizia e diritto all'autogoverno.

qui la democrazia non c'entra niente, imho. non sono in discussione le forme di governo cinese e tibetana (democrazia, non democrazia, totalitarismo, feudalesimo, etc.). qui è in discussione l'occupazione di un territorio da parte di una entità  straniera.

[il toscano]

http://blog.myspace.com/index.cfm?fusea ... =368296267

Cambiamo genere di foto questa fa + ridere]

hai ragione cambiamo...




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ps: Dostum non è che la foto che hai messo fa ridere...è solo BUSH che fa ridere...