mmmh secondo me invece occasione mancata e film riuscito a metà .
Solita storia dell'occasione mancata... Ma che vuol dire? Nel film ci sono le componenti tipiche dell'orror: paranoia, isolamento, mostri vedo/non vedo, finale cinico...
Quanto ve piace dire: "Un'occasione mancata..."
Le tasse sono bellissime!
"Avete capito? Qui non serve un perito..." Bugo, Il Sintetizzatore
mmmh secondo me invece occasione mancata e film riuscito a metà .
Solita storia dell'occasione mancata... Ma che vuol dire? Nel film ci sono le componenti tipiche dell'orror: paranoia, isolamento, mostri vedo/non vedo, finale cinico...
Quanto ve piace dire: "Un'occasione mancata..."
hai letto il libro?non credo...
altrimenti non parleresti così.
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky
The Mist
Premetto che non ho letto il racconto, ma il film l'ho trovato più che dignitoso ed altamente simbolico; stilisticamente è una via di mezzo tra "La guerra dei mondi" e "E venne il giorno", peró è decisamente più tosto di entrambi (vedi la scena della farmacia). Credo che Darabont, e di rimando King col quale il regista ha un ferreo sodalizio, abbia voluto dar corpo alle paure recondite (neanche troppo) della società statunitense contemporanea, il terrore dell'ignoto, la diffidenza verso tutto ció che è diverso, il catastrofismo che spesso sfocia nell'integralismo apocalittico, il tutto incarnato dalla figura della santona, magistralmente interpretata da Marcia Gay Harden (sig.ra Eastwood), la quale non a caso fa proseliti vieppiù significativi. Ottima l'ambientazione claustrofobica nel supermarket (altro elemento evocativo...). Il finale spiazza, anche se un po' me l'aspettavo...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
mmmh secondo me invece occasione mancata e film riuscito a metà .
Solita storia dell'occasione mancata... Ma che vuol dire? Nel film ci sono le componenti tipiche dell'orror: paranoia, isolamento, mostri vedo/non vedo, finale cinico...
Quanto ve piace dire: "Un'occasione mancata..."
hai letto il libro?non credo...
altrimenti non parleresti così.
L'ho letto, il RACCONTO...
Comunque è uno di quei casi in cui ho trovato migliore il film del testo. E io AMO King.
Le tasse sono bellissime!
"Avete capito? Qui non serve un perito..." Bugo, Il Sintetizzatore
vertigoblu ha scritto:
mmmh secondo me invece occasione mancata e film riuscito a metà .
Solita storia dell'occasione mancata... Ma che vuol dire? Nel film ci sono le componenti tipiche dell'orror: paranoia, isolamento, mostri vedo/non vedo, finale cinico...
Quanto ve piace dire: "Un'occasione mancata..."
hai letto il libro?non credo...
altrimenti non parleresti così.
L'ho letto, il RACCONTO...
Comunque è uno di quei casi in cui ho trovato migliore il film del testo. E io AMO King.
arrrrrrrrrrrghhhh
vabbhè
abbiamo opinioni differenti...
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky
Film assolutamente imperdibile: La classe di Laurent Cantet
Onestamente, una di quelle poche pellicole che veramente riconciliano col cinema... tratto dal romanzo "Entre les murs" di Franà§ois Begaudeau, che è anche autore insieme allo stesso Cantet della sceneggiatura, nonchè inteprete prinicpale, il film narra per flash temporali un anno scolastico in un istituto del 20mo arrondissement parigino, vera e propria banlieu. La macchina da presa alterna scatti a voluti immobilismi, primi piani intensissimi, ma anche panoramiche "claustrofobiche"; in questo modo lo spettatore si addentra nelle intime vicende di studenti ed insegnanti e diviene in tal modo partecipe delle varie problematiche che afliggono un mondo così complesso. Cinema con la C maiuscola, cinema verità , mockumentary, chiamatelo come volete, ma Cantet, del quale si erano molto apprezzate le pellicole precedenti ("Risorse umane" e "A tempo pieno"), ci ha regalato un autentico capolavoro, vincitore sacrosanto dell'ultimo festival di cannes; e a questo proposito spiace sottolineare come il buon Garrone sia stato sfortunato ad avere un simile avversario nella corsa alla Palma.
Miglior film del 2008, senza dubbio, ma se si guarda inditetro di qualche anno difficilmente si trova di meglio, Cantet consacrato...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
radek66 ha scritto:
Film assolutamente imperdibile: La classe di Laurent Cantet
Onestamente, una di quelle poche pellicole che veramente riconciliano col cinema... tratto dal romanzo "Entre les murs" di Franà§ois Begaudeau, che è anche autore insieme allo stesso Cantet della sceneggiatura, nonchè inteprete prinicpale, il film narra per flash temporali un anno scolastico in un istituto del 20mo arrondissement parigino, vera e propria banlieu. La macchina da presa alterna scatti a voluti immobilismi, primi piani intensissimi, ma anche panoramiche "claustrofobiche"; in questo modo lo spettatore si addentra nelle intime vicende di studenti ed insegnanti e diviene in tal modo partecipe delle varie problematiche che afliggono un mondo così complesso. Cinema con la C maiuscola, cinema verità , mockumentary, chiamatelo come volete, ma Cantet, del quale si erano molto apprezzate le pellicole precedenti ("Risorse umane" e "A tempo pieno"), ci ha regalato un autentico capolavoro, vincitore sacrosanto dell'ultimo festival di cannes; e a questo proposito spiace sottolineare come il buon Garrone sia stato sfortunato ad avere un simile avversario nella corsa alla Palma.
Miglior film del 2008, senza dubbio, ma se si guarda inditetro di qualche anno difficilmente si trova di meglio, Cantet consacrato...
dissento su tutto, mi rendo conto di andare un po' controcorrente ma
visto oramai parecchi mese fa l'ho trovato un film -documentario- diario accettabile, onesto, ma nulla di più
Mi aggiungo anche io alle opinioni su questo film, essendo stato tra l'altro il primo a parlarne tempo addietro. Sinceramente mi ha lasciato un perplesso, ma è necessario aggiungere che il racconto mi aveva appassionato veramente tanto.
Inevitabilmente, per uno spettatore del genere, si passa un pó di tempo a fare i confronti tra la trasposizione e quanto già letto... penso sia normale, e credo che la reazione più ovvia sia pensare "il racconto è meglio".
Purtroppo mi sento di dire che anche io, nella mia ottica, ho trovato un film a metà , ma non che per questo debba essere disprezzato, anzi.
In origine di tratta di un racconto corale, in cui si intrecciano le vite di diversi personaggi, tracciando comunque più a fondo i contorni del fumettista e della predicatrice. Nel film i vari profili, per ovvie ragioni di tempo, sono stati limitati a breve sequenze, o dialoghi indiretti, dandomi l'impressione di un primo tempo gestito un pó in malomodo. Voglio dire, nella mia ottica di lettore il peso dei personaggi doveva essere ponderato meglio, ed è per questo forse che ritengo il film riuscito a metà .
Metà perchè il secondo tempo risolleva le sorti del film, in modo diametricalmente opposto.. non c'è più spazio per pensare alle differenze, il film incomincia a svegliare lo spettatore dal torpore in cui lo aveva lasciato alla fine del primo tempo, con l'assedio dei vari mostri e la (splendida) sequenza della farmacia. Non mi vergogno a dire che mi sono ritrovato alla fine di certe scene con tutti i muscoli tirati dalla tensione, nonostante sapessi già i vari esiti.
Più di tanto non si puó altro dire, a meno che non si vada a spoilerare.
Un paio di cose peró... il finale non mi è piaciuto. Preferivo l'originale, in stile lovecraftiano, una fine non fine, piuttosto che lo scenario drammatico e -in maniera diversa- apocalittico del film.
Poi... gli attori. Thomas Jane, che apprezzo perchè ha dato vita a un Punitore valido a mio parere, in questo film mi pare pecchi di pressapochismo in alcune scene (la prima del tentacolo, nel retrobottega in particolare) e non renda al meglio.. saranno impressioni, deviate da una mia alternativa immagine che mi ero fatto.
E poi sul lato tecnico, piace o non piace, ma il regista mi pare un sacco la camera a mano.. per me non è male come idea, consente allo spettatore di avere una prospettiva del panico e del caos più vicina.
C'è, nelle cose umane, una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna ma perduta, l'intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miseria. Ora noi navighiamo in un mare aperto dobbiamo dunque prendere la corrente finchè è a favore
oppure fallire l'impresa avanti a noi
radek66 ha scritto:
Film assolutamente imperdibile: La classe di Laurent Cantet
Onestamente, una di quelle poche pellicole che veramente riconciliano col cinema... tratto dal romanzo "Entre les murs" di Franà§ois Begaudeau, che è anche autore insieme allo stesso Cantet della sceneggiatura, nonchè inteprete prinicpale, il film narra per flash temporali un anno scolastico in un istituto del 20mo arrondissement parigino, vera e propria banlieu. La macchina da presa alterna scatti a voluti immobilismi, primi piani intensissimi, ma anche panoramiche "claustrofobiche"; in questo modo lo spettatore si addentra nelle intime vicende di studenti ed insegnanti e diviene in tal modo partecipe delle varie problematiche che afliggono un mondo così complesso. Cinema con la C maiuscola, cinema verità , mockumentary, chiamatelo come volete, ma Cantet, del quale si erano molto apprezzate le pellicole precedenti ("Risorse umane" e "A tempo pieno"), ci ha regalato un autentico capolavoro, vincitore sacrosanto dell'ultimo festival di cannes; e a questo proposito spiace sottolineare come il buon Garrone sia stato sfortunato ad avere un simile avversario nella corsa alla Palma.
Miglior film del 2008, senza dubbio, ma se si guarda inditetro di qualche anno difficilmente si trova di meglio, Cantet consacrato...
dissento su tutto, mi rendo conto di andare un po' controcorrente ma
visto oramai parecchi mese fa l'ho trovato un film -documentario- diario accettabile, onesto, ma nulla di più
dissento da entrambi, lol
non parlerei di 'capolavoro', di "cinema con la C maiuscola" o di 'consacrazioni', ma sinceramente non lo trovo neanche così poco interessante come la pimpi.
il film mostra una realtà scolastica (e sociale) che ha molto da insegnare a chi vive qui (penso anche ai francesi, ma su questo non posso esprimermi più di tanto).
differenze sociali, identitarie, culturali; differenze nella strutturazione del sistema-scuola (quanto sono distanti il sistema francese e quello italiano!), nessuna autocommiserazione ma la descrizione del tentativo di una sfida.
dal punto di vista prettamente cinematografico, mi pare davvero buona la regia, così come la sceneggiatura, e ottimo il ritmo. il film dura circa due ore e 10 minuti, ma quasi non si avverte.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Squirto ha scritto:
il film mostra una realtà scolastica (e sociale) che ha molto da insegnare a chi vive qui (penso anche ai francesi, ma su questo non posso esprimermi più di tanto).
differenze sociali, identitarie, culturali; differenze nella strutturazione del sistema-scuola (quanto sono distanti il sistema francese e quello italiano!), nessuna autocommiserazione ma la descrizione del tentativo di una sfida.
dal punto di vista prettamente cinematografico, mi pare davvero buona la regia, così come la sceneggiatura, e ottimo il ritmo. il film dura circa due ore e 10 minuti, ma quasi non si avverte.
Scusa, ma... ti pare poco?
Per un film le qualità che hai descritto sono mostruose: un film che dura due ore e dieci, girato tutto all'interno di una classe, che tuttavia ti vola...
Mah, io non so cosa pretendete...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
radek, è che non uso abitualmente termini come capolavoro, consacrazioni, etc... evito di parlare di Arte e cose del genere. mi riferisco ai prodotti dell'industria culturale valutandoli più pacatamente (come veltroni, LOL). per me ci sono prodotti buoni, meno buoni, grandi prodotti, etc...
è un film ottimo. va meglio?
You are what you is (Frank Zappa)
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Squirto ha scritto:radek, è che non uso abitualmente termini come capolavoro, consacrazioni, etc... evito di parlare di Arte e cose del genere. mi riferisco ai prodotti dell'industria culturale valutandoli più pacatamente (come veltroni, LOL). per me ci sono prodotti buoni, meno buoni, grandi prodotti, etc...
è un film ottimo. va meglio?
Hai perfettamente ragione...
Anche per me i capolavori sono altri (cinematograficamente parlando, es "La terra trema", "Rashomon", o, più recente, "Taxi Driver"...); tuttavia ritengo che il film di Cantet si stagli nettamente nella mediocrità contemporanea... ho sentito definire capolavori "Into the wild" e "A History of Violence", ma anche lo stesso "Gomorra", che pure, per dirla con te, è un ottimo film...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
Squirto ha scritto:radek, è che non uso abitualmente termini come capolavoro, consacrazioni, etc... evito di parlare di Arte e cose del genere. mi riferisco ai prodotti dell'industria culturale valutandoli più pacatamente (come veltroni, LOL). per me ci sono prodotti buoni, meno buoni, grandi prodotti, etc...
è un film ottimo. va meglio?
Hai perfettamente ragione...
Anche per me i capolavori sono altri (cinematograficamente parlando, es "La terra trema", "Rashomon", o, più recente, "Taxi Driver"...); tuttavia ritengo che il film di Cantet si stagli nettamente nella mediocrità contemporanea... ho sentito definire capolavori "Into the wild" e "A History of Violence", ma anche lo stesso "Gomorra", che pure, per dirla con te, è un ottimo film...
vero, la parola 'capolavoro' si spreca... in effetti anche Gomorra l'ho trovato molto ben fatto come film, peró credo che alla fine Entre les murs mi sia piaciuto di più...
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
stasera vado a vedere vicky crstina barcelona (woody allen) con quelle gnoccolone di scarlett johansson, rebecca hall e penelope cruz (+ il solito javier bardem). ho scelto in base al cast femminile spero non sia 'na strunzata
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Ehi drogato, com'è andata con Woody Allen? Ho visto il film sabato scorso: niente di memorabile, ma alcuni spunti di riflessione sull'amore interessanti. Scarlett troppo porcella! Bel ruolo per Penelope Cruz, anche se poco sfruttato. Immagino che Bardem abbia recitato gratis, visto il ben di Dio a sua disposizione.
"Non ti azzardare. Non con Campanellino!"
Charles Bukowski, Pulp