tiffany rayne ha scritto:Belnudo ha le idee un pò confuse, sostiene un governo composto da democristiani (tipo Giovanardi) e comunisti (tipo Bondi).
Dice che lo fa per quel simpatico puttaniere di Berlusconi, ma qualcuno lo avverta che viene dipinto in questa maniera dai comunisti e dai loro potenti mezzi di comunicazione di massa. I giornali, le televisioni neutrali e tutti quelli del PDL lo dipingono come un esempio di rettitudine, castità e sani principi morali, difensore della vita e della "sana" famiglia tradizionale. Insomma un vero cattolico come dice Zio.
Belnudo cercati un altro idolo.
capisco l'ironia e l'accetto.
una botta di qua, una di là. così come per caso. ma siccome poi in molti prendono sul serio parole dette in ironia e finiscono per acclamare a verità le battute di un comico, meglio precisare.
l'unico vero cattolico che conosco e riconosco è il Papa. il resto è fatto da persone che più o meno cercano di seguire, per come possono, per come capiscono, per come agiscono.
e poi c'è la politica, che è una grande responsabilità e un nobile lavoro.
ma soprattutto è un tentativo di dare risposta e attuazione al benessere di un popolo.
dunque ci sono i punti, più o meno chiari, che una persona reputa siano alla base del benessere di un popolo. e la scelta di voto va verso chi può difendere tali punti da ciò che lui considera stare all'antitesi. magari ci fosse un politico che riassume perfettamente quei punti. non c'è. e quindi si va a premiare chi può lavorare per essi. sia quello che sia.
tutto qui.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
dostum ha scritto:No, IMHO la soluzione migliore è l'abolizione del Copyright la produzione artistica deve essere proprietà della collettività cioè
dello Stato poi potete fare tutte le copie che volete.
l'idea che lo stato sia il proprietario delle idee d'autore è leggermente statalista e ultimamente non serve alla collettività.
lo stato l'idea d'autore la fa pagare. sono i brevetti tecnici e artistici.
cioè lo stato viene pagato perchè garantisce il rispetto della proprietà.
che internet abbia messo in discussione tutto questo è chiaro.
ma non è annullando il diritto d'autore o statalizzandolo che si risolve.
dunque: come garantirlo? la legge è un mezzo. è un prelievo "a corpo" sui contenitori, indipendentemente da come vengano usati.
non è nuova come idea. è ad esempio la rata per la RAI sul televisore, indipendentemente dal fatto che io non guardi mai la Rai. ma è solo un esempio. credo, fra l'altro che sia già applicata da altri paesi. cmq se verranno idee migliori, avanti.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
dostum ha scritto:No, IMHO la soluzione migliore è l'abolizione del Copyright la produzione artistica deve essere proprietà della collettività cioè
dello Stato poi potete fare tutte le copie che volete.
ecco perché sono terrorizzato dai COMUNISTI come te, tu sei un SUDDITO non un uomo libero
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
Ieri sera Bondi è stato letteralmente massacrato a Ballarò, un tiro al bersaglio col povero Sandro che non riusciva a schivare i colpi. Era solo contro tutti, oltre a Di Pietro Tabacci, Giannini, la prof. Saraceno e la scrittrice Rasì, c'era il finiano Urso che gli ha dato addosso senza pietà. Di fronte alle due evidenze (la casa crollata e Lele Mora pappone bulgaro) non ha potuto negare, ha balbettato il refrain "voi comunisti volete il male dell'Italia, dite che va tutto male perchè volete il male del paese" ma lo ha fatto in maniera stanca, poco convinta.
Rapidamente la trasmissione è diventata una presa per il culo: Bondi ha detto "da una parte ci sono i comunisti con la politica delle polemiche, dall'altra noi con la politica reale" e si è sentito Tabacci dietro "sì...la politica del bunga bunga" e tutti che ridevano.
hanno chiamato la prof. Saraceno in collegamento da Berlino per chiederle "Come ci vedono all'estero?" lei ha risposto "Devo proprio dire le verità?"; Bondi ha tentato di incalzarla "Prof. saraceno ora voglio dirle io due cose" e lei "Per l'amor di Dio non mi dica niente" (ridevano perfino quelli di destra, la claque che si era portato dietro Bondi).
Si è difeso meglio il direttore del Tempo Mario Sechi (madonna quant'è brutto porello, pure lì mi sa che Silvio invia parecchie escort).
Alla fine Bondi faticava ad articolare le parole, ha scelto delle espressioni infelici che hanno prodotto altre sghignazzate. Sembrava un cencio afflosciato, mi ha fatto un po' pena e tenerezza.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Drogato_ di_porno ha scritto:Ieri sera Bondi è stato letteralmente massacrato a Ballarò, un tiro al bersaglio col povero Sandro che non riusciva a schivare i colpi. Era solo contro tutti, oltre a Di Pietro Tabacci, Giannini, la prof. Saraceno e la scrittrice Rasì, c'era il finiano Urso che gli ha dato addosso senza pietà. Di fronte alle due evidenze (la casa crollata e Lele Mora pappone bulgaro) non ha potuto negare, ha balbettato il refrain "voi comunisti volete il male dell'Italia, dite che va tutto male perchè volete il male del paese" ma lo ha fatto in maniera stanca, poco convinta.
Rapidamente la trasmissione è diventata una presa per il culo: Bondi ha detto "da una parte ci sono i comunisti con la politica delle polemiche, dall'altra noi con la politica reale" e si è sentito Tabacci dietro "sì...la politica del bunga bunga" e tutti che ridevano.
hanno chiamato la prof. Saraceno in collegamento da Berlino per chiederle "Come ci vedono all'estero?" lei ha risposto "Devo proprio dire le verità?"; Bondi ha tentato di incalzarla "Prof. saraceno ora voglio dirle io due cose" e lei "Per l'amor di Dio non mi dica niente" (ridevano perfino quelli di destra, la claque che si era portato dietro Bondi).
Si è difeso meglio il direttore del Tempo Mario Sechi (madonna quant'è brutto porello, pure lì mi sa che Silvio invia parecchie escort).
Alla fine Bondi faticava ad articolare le parole, ha scelto delle espressioni infelici che hanno prodotto altre sghignazzate. Sembrava un cencio afflosciato, mi ha fatto un po' pena e tenerezza.
Ahia. Quindi per i fans è stato un triste programma di parte in cui non l'hanno lasciato parlare, poverino.
si vedono le ragazze agghindate in modo decisamente succinto (ma si sono cambiate a casa di lele? ) e Floris ha detto "ministro Bondi dice che magari sono due professoresse?"
lo studio veniva giù dalle risate
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
i soliti comunisti...dicono che le ragazze entrano ad Arcore senza essere perquisite dalla polizia.
e allora? ci pensa Silvio poi ad ispezionarle accuratamente.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Gerda ha scritto:prendersela con bondi è come menare a uno che sta cacando..
Per me BOMDI il Silvio l'ha messo apposta in lista per fare da pungiball in queste occasioni di tutti contro uno,
alla fine ti metti dalla sua parte per pietà
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
quindi i poliziotti che scortavano le escort non erano incazzati per i doppi turni ma per il divieto di perquisirle?
una sorta di Ius primae noctis
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
'Azzo, ma questo è troppo! Oltre ad essere incompetente e presuntuso, il Pdl è anche permaloso:
da il Corriere della Sera
Bondi si difende alla Camera
«Non merito le dimissioni»
Il ministro dei Beni culturali aggiunge: «Il problema vero non è una mancanza di fondi ma la loro gestione»
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Bondi si difende alla Camera
«Non merito le dimissioni»
Il ministro dei Beni culturali aggiunge: «Il problema vero non è una mancanza di fondi ma la loro gestione»
Sandro Bondi a Pompei dopo il crollo (Fotogramma)
ROMA - «Se avessi responsabilità per ciò che è accaduto sarebbe giusto chiedere le mie dimissioni, anzi le avrei date io. Se invece facciamo prevalere serietà, obiettività e misura, allora sarebbe giusto riconoscere che i problemi di Pompei come le situazioni in cui versa il patrimonio artistico si trascinano da decenni senza che nessuno sia riuscito a risolverli definitivamente e a impostare una strategia efficace». Lo dice il ministro dei beni culturali Sandro Bondi nel suo intervento alla Camera sul crollo della Domus dei gladiatori a Pompei. «È comodo addossare responsabilità a me o al governo per i pochi investimenti. Dobbiamo avere tutti il senso della misura ed evitare strumentalizzazioni di carattere politico. - prosegue - Chiedere le mie dimissioni non sarebbe politicamente e moralmente giusto, non lo merito, sarebbe un segno di incattivimento della lotta politica in Italia. Se devo esplodere come una mina, come dice d'Urso, non è problema che riguarda il patrimonio».
Pompei, le immagini del crollo
RISORSE - La mancanza di fondi non è la causa di ciò che è accaduto a Pompei afferma il ministro. «Se lo dicessi - sottolinea - non sarei onesto. Pompei, a differenza di altre aree archeologiche, è una soprintendenza speciale e gli incassi non vanno all'erario, ma entrano tutti nelle casse della soprintendenza. Nel 2002 le giacenze di cassa a fine anno erano di 52 milioni, nel 2003 58 milioni, nel 2004 66 milioni e così via fino ai 25 milioni di euro del 2009». Il problema vero, dunque, per il ministro, è assicurare «una gestione capace di investire al meglio le risorse». I soprintendenti, sottolinea, hanno fatto un lavoro straordinario: «Dobbiamo lasciare ai soprintendenti la tutela, che deve sempre rimanere allo Stato, mentre la gestione va assegnata a nuove figure gestionali. Per questo - annuncia - il ministero sta predisponendo le linee guida per una fondazione per Pompei: sovrintendenti e manager dei beni culturali devono lavorare insieme». Troppo poco considerata la cultura in Italia dice Bondi, tornando a ribadire il livello troppo basso di investimenti statali per la cultura, aggiungendo che c'è anche un problema di considerazione della cultura, da parte anche delle classi dirigenti del paese. Nei prossimi giorni, annuncia il ministro dei beni culturali Bondi alla Camera, a Pompei cominceranno i lavori su cinque altre domus della città antica, compresa la Villa dei Misteri.
NON C'ERA ALLARME - «Il crollo di un edificio non può cancellare i risultati del lavoro fatto in due anni», dice alla Camera il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, che sottolinea come, a giudizio della soprintendenza, «niente faceva presagire l'allarme». Un sopralluogo qualche giorno prima, aggiunge, «non aveva segnalato pericoli visibili». Per la Schola, spiega, «è collassata la copertura di cemento provocando il crollo. Verosimilmente il crollo ha interessato le murature verticali ricostruite e la copertura. Si sarebbe conservata la parte bassa, quella con le decorazioni che potranno essere restaurate. Si esclude che il danno della copertura sia dovuto a infiltrazioni nel solaio. Dai primi accertamenti il disastro sarebbe dovuto alla pressione delle murature perimetrali dal terrapieno a ridosso della costruzione imbevuto dalle piogge di questi giorni». Poi il ministro ha ribadito che «non si possono escludere altri crolli».
ESPERTI - Un comitato di esperti, ha confermato mercoledì in aula il ministro, affiancherà a Pompei il lavoro della soprintendenza. La commissione sarà diretta dal professor Andrea Carandini, presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, e composta da Stefano de Caro ,direttore generale per l'archeologia, Roberto Cecchi, segretario generale del ministero e dall'archeologa Francesca Ghedini, anche lei esponente del Consiglio superiore dei beni culturali. Il gruppo, precisa Bondi, «valuterà lo stato di degrado» facendo fare rilievi in tutta la città antica, e «detterà le linee di intervento».
VELTRONI - Walter Veltroni parlando alla Camera dopo l’informativa del ministro dei Beni culturali Sandro Bondi definisce il crollo di Pompei «una metafora» dello sfarinamento del Paese e della chiusura di un «ciclo», quello del Governo. «Quel crollo - aggiunge Veltroni - racconta come una metafora lo sfarinamento del nostro Paese. Non siamo a chiederle un atto di responsabilità per un episodio specifico, le si chiede un atto di responsabilità per lo stato di abbandono della cultura italiana: il cinema, la lirica, la serrata dei musei... Noi le chiediamo le dimissioni, si è chiuso un ciclo. Si dice che bisogna spegnere la luce. La luce è già spenta». Poi si apprende da fonti parlamentari che il Pd presenterà una mozione di sfiducia contro il ministro.
GRANATA - A Sandro Bondi «non chiedo le dimissioni ma un atto di coraggio per assumersi fino in fondo le sue pesantissime responsabilità politiche», dice Fabio Granata, Fli. Anche Granata, come Veltroni, ha criticato «l’ossessione di valorizzazione del patrimonio» rispetto a «tutela dinamica, ricerca, manutenzione, prevenzione. Si è passati da una fase dove prevaleva la sapienza priva di managerialità ad una managerialità priva di sapienza e conoscenza» e ora Bondi dovrebbe pensare «a limitare i danni arrecati» sapendo che «la mancanza di fondi aggrava la sua responsabilità
"Una società di persone che non sognano non potrebbe esistere. Sarebbero morti in due settimane."
William S. Burroughs
Ahia. Quindi per i fans è stato un triste programma di parte in cui non l'hanno lasciato parlare, poverino.
