la straordinaria prosa di Supersex
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
capolavoro. i dialoghi sono sempre spiazzanti ed amabilmente scorretti.
l'epiteto negrotta è gaudente e gioioso. eh i 70..
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La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
- pontellino
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Supersex # 14
Leggermente in ritardo per problemi con Image Venue, ecco giungere a voi prodi il # 14 della testata erotica per eccellenza, "Assassination V.I.P."
Numero che ospita la sempre bella e coinvolgente Danièle Azzalini, protagonista di una scena in location sfasciacarrozze stile Pulp Fiction, la lentigginosa Frédérique Souchier, qua alle prese, oltre che con il tenente Pontello, anche con il manganello di Dominique Aveline. Seguono Claire (forse badabing saprà dirci il nome per esteso) che in questo numero passa più volte dai dolori delle torture ai piaceri della carne, la mora Marie Catala (che a onor del vero, piglia qualche schiaffone pure lei) per concludere con una bionda non menzionata nell'elenco delle attrici, che a me ricorda un poco una Karin Schubert stagionata, impegnata in un rapporto finto (per fortuna) con un pastore tedesco , oltre a una minima parte di bondage and blowjobs (si doveva pur giustificare la scritta "Gusto forte" in copertina, no?) Menzione speciale a chi saprà individuarne il nome!
Ma ora vi lascio alla lettura: (buona domenica)
Numero che ospita la sempre bella e coinvolgente Danièle Azzalini, protagonista di una scena in location sfasciacarrozze stile Pulp Fiction, la lentigginosa Frédérique Souchier, qua alle prese, oltre che con il tenente Pontello, anche con il manganello di Dominique Aveline. Seguono Claire (forse badabing saprà dirci il nome per esteso) che in questo numero passa più volte dai dolori delle torture ai piaceri della carne, la mora Marie Catala (che a onor del vero, piglia qualche schiaffone pure lei) per concludere con una bionda non menzionata nell'elenco delle attrici, che a me ricorda un poco una Karin Schubert stagionata, impegnata in un rapporto finto (per fortuna) con un pastore tedesco , oltre a una minima parte di bondage and blowjobs (si doveva pur giustificare la scritta "Gusto forte" in copertina, no?) Menzione speciale a chi saprà individuarne il nome!
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Grazie Pontellino.
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Grandissimo, pontellino!
Grazie!
Certo che lo sceneggiatore di questo numero aveva proprio una fissazione col tema dell’incesto…
Grazie!
Certo che lo sceneggiatore di questo numero aveva proprio una fissazione col tema dell’incesto…
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
pontellino, come sempre...
Nel '69 ho dato un taglio a donne e alcool. Sono stati i 20 minuti peggiori della mia vita.
Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l'ho sperperato.
(George Best)
Gli uomini si innamorano di quello che vedono e le donne di quello che ascoltano. E' per questo che le donne si truccano e gli uomini mentono.
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Numero a me totalmente ignoto e graditissimo.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Misteri filosofici del porno d'essai...
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Beh, mi pare non vedessero l'ora che glielo ficcasse in culo.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Forse immaginano che farebbe meno male se lo fai entrare veloce?
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Visto che con Pontello, il culo dovevano mollarglielo, si levavono subito il pensiero Onori a Pontellino per l'ennesimo inedito pubblicato
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Non sarà che avevano fretta perchè dopo tot. ore che stava sul set, faceva scattare la SUPER TARIFFA con contributi previdenziali, bonus produttività e IVA al 21%?
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Certo che in questo numero il “gusto forte” viene spinto fortemente in là rispetto ai numeri precedenti: oltre all’incesto padre-figlia (tra l’altro particolarmente trucolente in quanto, stando ai dialoghi, sarebbe stato un rapporto di abuso fin da quando la figlia era ragazzina) e al sado-maso (confesso che all’epoca trovai la scena della grattugia sulle chiappe particolarmente repellente), abbiamo persino la scena del cane. Che qui viene solo simulato (meno male!) ma che all’epoca, nelle edicole italiane, era tema tutt’altro che raro.
Infatti era il “far west” in quegli anni non tanto perché non c’erano leggi a proposito (c’erano), ma perché (come spesso accade in Italia) mancava qualsiasi sistematica applicazione delle leggi per bloccare situazioni scabrose: era del tutto tipico trovare in un’edicola del hinterland una copia di “Linus” (metti) esposta a fianco a una rivista straniera dove in copertina una signora disinibita maneggiava il membro turgido di un cavallo. Roba da pazzi.
Chi sia la vecchia bagascia in questione non saprei dire, sarà una di quelle puttane stra-stagionate che dovevano per forza offrire prestazioni “extra” per sperare di essere ingaggiate. Si sarà portata il proprio cane come attrezza scenico; infatti da lì a poco la Marina Hedman / Lotar (aka Frajese) si sarebbe specializzata nel ramo, dichiarando addirittura (secondo una intervista rilasciata nel 1980, se non erro) che si presentava sul set col proprio cane “partner” appositamente addestrato. Quelle pellicole sono oggi quasi introvabili (oppure hanno quelle scene rimosse), e le attrici coinvolte arrivarono, anni dopo, a negarne l’esistenza (oppure dicono che era tutto “simulato”) … ma chi di noi vecchi c’era, si ricorda. La bestialità era uno dei tanti filoni provati “a tentoni” nelle riviste all’epoca, nel cercare l’assetto vincente dei gusti del pubblico. E non solo nel cinema hard – una delle scene più sconcertanti con le bestie si trova in un film soft (sebbene assai spinto), “Top Sensation” del 1969, dove Edwige Fenech si fece leccare la fica da una capra (!!!!).
Sulle altre attrici in questa puntata, la Marie Catala è conosciutissima, ovviamente, a sappiamo già che Daniele Azzalini era meglio conosciuta come Daniele David. La faccia della “Claire” mi è dannatamente familiare ma non mi viene in mente suo nome “vero” d’arte (bell’ossimoro questo…), mentre se volete trovare notizie sulla “Frederique Souchier”, andate a cercare (su EGAFD ad esempio) sotto il nome “Evelyne Manta”.
A proposito del trucco/camuffamento di quest’ultima in questa puntata, impossibile non riconoscere l’ovvia strizzatina d'occhio al personaggio di pellicole, nonché di una serie televisiva ripetuta negli anni ’70 fino alla nausea, Pippi Calzelunghe. Con le sua assurde lentiggini dipinte e i capelli tirati in treccine doppie
In questo numero di Supersex, l’aggiunta di occhiali a questa caricatura enfatizza l’aspetto della ragazzina un po’ “nerd” (come si direbbe oggi nel gergo porno) a esaltazione estremo dello scenario d’incesto. (Ancora oggi l’idea trasgressiva di trombarsi quel personaggio televisivo non è rimasta isolata; il costume Pippi Calzelunghe in versione “per adulti” resta tra le offerte d’obbligo nei vari cataloghi per le feste di carnevale e per halloween)
Però …. Adesso che ci penso … Lentiggini, capelli rossi, treccine e … anche occhiali!
Eureka!
Oltre a Pippi Calzelunghe, gli sceneggiatori di Supersex si saranno mica ispirati alla pubblicità dell’aranciata amara San Pelligrini con la Manuela Blanchard, quella che in seguito avrebbe fatta la conduttrice dello spettacolo per ragazzi Bim Bum Bam???
OK, OK, lo so: i più pignoli fra voi mi diranno “Ma come? La pubblicità con la Blanchard appare 3 anni dopo l’uscita di questo numero di Supersex”. Giusto, ma allora vorrà solo dire che il regista della pubblicità avrà avuto in mente questo numero di Supersex, quando ha concepito il trucco della Blanchard! (Non esisteva uomo in Italia all’epoca, che non avesse visto Supersex — è solo che nessuno lo ammetteva... ).
Che deliziosa perversione!
Ciao a tutti, in attesa del nuovo post del nostro pontellino!
Infatti era il “far west” in quegli anni non tanto perché non c’erano leggi a proposito (c’erano), ma perché (come spesso accade in Italia) mancava qualsiasi sistematica applicazione delle leggi per bloccare situazioni scabrose: era del tutto tipico trovare in un’edicola del hinterland una copia di “Linus” (metti) esposta a fianco a una rivista straniera dove in copertina una signora disinibita maneggiava il membro turgido di un cavallo. Roba da pazzi.
Chi sia la vecchia bagascia in questione non saprei dire, sarà una di quelle puttane stra-stagionate che dovevano per forza offrire prestazioni “extra” per sperare di essere ingaggiate. Si sarà portata il proprio cane come attrezza scenico; infatti da lì a poco la Marina Hedman / Lotar (aka Frajese) si sarebbe specializzata nel ramo, dichiarando addirittura (secondo una intervista rilasciata nel 1980, se non erro) che si presentava sul set col proprio cane “partner” appositamente addestrato. Quelle pellicole sono oggi quasi introvabili (oppure hanno quelle scene rimosse), e le attrici coinvolte arrivarono, anni dopo, a negarne l’esistenza (oppure dicono che era tutto “simulato”) … ma chi di noi vecchi c’era, si ricorda. La bestialità era uno dei tanti filoni provati “a tentoni” nelle riviste all’epoca, nel cercare l’assetto vincente dei gusti del pubblico. E non solo nel cinema hard – una delle scene più sconcertanti con le bestie si trova in un film soft (sebbene assai spinto), “Top Sensation” del 1969, dove Edwige Fenech si fece leccare la fica da una capra (!!!!).
Sulle altre attrici in questa puntata, la Marie Catala è conosciutissima, ovviamente, a sappiamo già che Daniele Azzalini era meglio conosciuta come Daniele David. La faccia della “Claire” mi è dannatamente familiare ma non mi viene in mente suo nome “vero” d’arte (bell’ossimoro questo…), mentre se volete trovare notizie sulla “Frederique Souchier”, andate a cercare (su EGAFD ad esempio) sotto il nome “Evelyne Manta”.
A proposito del trucco/camuffamento di quest’ultima in questa puntata, impossibile non riconoscere l’ovvia strizzatina d'occhio al personaggio di pellicole, nonché di una serie televisiva ripetuta negli anni ’70 fino alla nausea, Pippi Calzelunghe. Con le sua assurde lentiggini dipinte e i capelli tirati in treccine doppie
In questo numero di Supersex, l’aggiunta di occhiali a questa caricatura enfatizza l’aspetto della ragazzina un po’ “nerd” (come si direbbe oggi nel gergo porno) a esaltazione estremo dello scenario d’incesto. (Ancora oggi l’idea trasgressiva di trombarsi quel personaggio televisivo non è rimasta isolata; il costume Pippi Calzelunghe in versione “per adulti” resta tra le offerte d’obbligo nei vari cataloghi per le feste di carnevale e per halloween)
Però …. Adesso che ci penso … Lentiggini, capelli rossi, treccine e … anche occhiali!
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Oltre a Pippi Calzelunghe, gli sceneggiatori di Supersex si saranno mica ispirati alla pubblicità dell’aranciata amara San Pelligrini con la Manuela Blanchard, quella che in seguito avrebbe fatta la conduttrice dello spettacolo per ragazzi Bim Bum Bam???
OK, OK, lo so: i più pignoli fra voi mi diranno “Ma come? La pubblicità con la Blanchard appare 3 anni dopo l’uscita di questo numero di Supersex”. Giusto, ma allora vorrà solo dire che il regista della pubblicità avrà avuto in mente questo numero di Supersex, quando ha concepito il trucco della Blanchard! (Non esisteva uomo in Italia all’epoca, che non avesse visto Supersex — è solo che nessuno lo ammetteva... ).
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
En attendant pontellino aggiungo che sul tema di Pippi calzelunghe c'è un film reperibilissimo sul mulo dal titolo Pippi cazzilunghi, di epoca comunque successiva a Supersex. Lo so per caso, avendone una mia amica bella fica ritrovatone un CD dietro il tergicristallo del parabrezza tornando dal mare due anni fa.
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Dopo il consueto approfondimento storico di badabing (geniale l'accostamento con Pippi Cazz... Calzelunghe) nel quale ho scoperto anche un aneddoto sulla Fenech abbastanza desueto, vado pedissequamente a proporvi questo #17, "Motori & morte".
Ispiratosi liberamente al film "Gli uomini preferiscono le bionde" (in questo numero l'unica mora che si vede per sbaglio è la segretaria della squadra VIP), il numero inizia subito al centro dell'azione, complice la stakanovista Marion Schulz, non bellissima ma, come molte altre delle attrici che apparivano sulla rivista, in grado di resuscitare anche un pitone in coma. Menzione particolare per il maggiordomo gay della signora, vero acrobata del sesso fai da te (don't try this at home). Vi starete chiedendo il perché dell'aggettivo "stakanovista" per la sensuale Marion, ed ecco la risposta: non sazia del pontellone, ce la ritroviamo tosto nella scena seguente, con altro attore di cui non riesco a ricordarmi il nome.
Suonino le trombe: nella scena seguente vediamo il ritorno dell'abilissimo caratterista Tony Morena, che, alla facciazza nostra, che lo prendiamo bonariamente un po' in giro, si diletta a coitare con la biondo platinata Marianne Fournier, giusto per rimetterci in riga.
Per non essere meno stakanovista della collega Marion, anche Marianne ci regala un immediato bis con lo stesso attore che già si era circuito la Schulz. Che dire: fino ad ora Pontello è presente in 1 scena su 4... avrà avuto l'influenza!
Ma ecco che il puma torna all'attacco, e purtroppo non c'è scampo per la platinata (ma va?) Marie Ange Précigout, che cade inevitabilmente preda del fluido erotico del nostro alieno prediletto.
Nella scena seguente troviamo un'altra bomba del sesso: con la micetta completamente depilata, ecco a voi Marie Claude Viollet, in una prestazione altamente energizzante. Molti di voi mi contesteranno il fatto che la Viollet non è bionda, solamente castana (chiara a tratti), ma che volete farci, non ho resistito all'incipit sulle bionde!
Per farmi perdonare vi dedico il mini inserto seguente, ospite Claude Loir, , che vestì anche lui i panni di Supersex nel lontano #5.
Per riprendere il tema incestuoso proprio dei numeri "Gusto forte" di quegli anni, anche se qui in maniera più "ironica", il numero si conclude degnamente con il buon tenente alle prese con il duo Marianne Fournier/Denise Lascene, un threesome da invidia perenne.
Beh, ora che vi ho illustrato le protagoniste non vi rimane che andare a leggere la storia!
Buon weekend a tutti.
Ispiratosi liberamente al film "Gli uomini preferiscono le bionde" (in questo numero l'unica mora che si vede per sbaglio è la segretaria della squadra VIP), il numero inizia subito al centro dell'azione, complice la stakanovista Marion Schulz, non bellissima ma, come molte altre delle attrici che apparivano sulla rivista, in grado di resuscitare anche un pitone in coma. Menzione particolare per il maggiordomo gay della signora, vero acrobata del sesso fai da te (don't try this at home). Vi starete chiedendo il perché dell'aggettivo "stakanovista" per la sensuale Marion, ed ecco la risposta: non sazia del pontellone, ce la ritroviamo tosto nella scena seguente, con altro attore di cui non riesco a ricordarmi il nome.
Suonino le trombe: nella scena seguente vediamo il ritorno dell'abilissimo caratterista Tony Morena, che, alla facciazza nostra, che lo prendiamo bonariamente un po' in giro, si diletta a coitare con la biondo platinata Marianne Fournier, giusto per rimetterci in riga.
Per non essere meno stakanovista della collega Marion, anche Marianne ci regala un immediato bis con lo stesso attore che già si era circuito la Schulz. Che dire: fino ad ora Pontello è presente in 1 scena su 4... avrà avuto l'influenza!
Ma ecco che il puma torna all'attacco, e purtroppo non c'è scampo per la platinata (ma va?) Marie Ange Précigout, che cade inevitabilmente preda del fluido erotico del nostro alieno prediletto.
Nella scena seguente troviamo un'altra bomba del sesso: con la micetta completamente depilata, ecco a voi Marie Claude Viollet, in una prestazione altamente energizzante. Molti di voi mi contesteranno il fatto che la Viollet non è bionda, solamente castana (chiara a tratti), ma che volete farci, non ho resistito all'incipit sulle bionde!
Per farmi perdonare vi dedico il mini inserto seguente, ospite Claude Loir, , che vestì anche lui i panni di Supersex nel lontano #5.
Per riprendere il tema incestuoso proprio dei numeri "Gusto forte" di quegli anni, anche se qui in maniera più "ironica", il numero si conclude degnamente con il buon tenente alle prese con il duo Marianne Fournier/Denise Lascene, un threesome da invidia perenne.
Beh, ora che vi ho illustrato le protagoniste non vi rimane che andare a leggere la storia!
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