GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
W la figa pelosa, invece
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Gargarozzo ha scritto:W la figa pelosa, invece


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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Una recensione d’epoca del Corriere della Sera dice riguardo al film:Salieri D'Amato ha scritto: E visto che l'hai citato, ne approfitto per chiederti del cinema di Cavallone, di cui ho visto il solo Spell, che mi ha lasciato parecchio interdetto, mi è piaciuta la forza e la brutalità delle immagini, ma non sono riuscito a comprendere bene il senso del film, il messaggio che dovevo cogliere. Forse dovrei dedicargli una seconda o terza visione, o forse non possiedo le basi per poterlo leggere...
Ho pensato anche che fosse un pastiche, con rimandi e citazioni inseriti in una sua ottica, chiara solo a lui, ma leggo svariate recensioni tutte positive degli esperti, per cui propendo per una mia incapacità di decodifica. Una tua spiegazione "semplice" sarebbe molto gradita.
‘La presenza del sesso come motore dominante dell’uomo si identifica con l’idea di castrazione, di annientamento, di morte.
Girato a Castelnuovo di Porto, a due passi da Roma, il film ha per sfondo una festa religiosa da cui si stagliano svariati personaggi che vivono tra l’incubo e la realtà, dove però quest’ultima è assai più mortificante del sogno.’
Un mio commento a ’Spell’: in pratica la ricorrenza religiosa è la cornice del racconto, in cui si verifica l’esplosione di varie pulsioni da parte degli abitanti del paese: sesso, violenza, crudeltà, perversione diventano istinti irrefrenabili, tanto dionisiaci quanto degradanti. Il corteo sacro in realtà ha tutti i crismi di un carnevale laico, durante il quale vari personaggi si abbandonano alle bassezze più umilianti e alla lussuria più sfrenata, in quanto viene meno qualsiasi forma di morale e inibizione. In coincidenza della festa, uno straniero entra in paese, seminando a sua volta scompiglio e turbamenti di vario genere: ci si chiede se anche lui sia parte di questo sconvolgimento, o se magari ne sia il portatore…domanda naturalmente velleitaria.
Il film è dunque una sequela di episodi i cui protagonisti più o meno repressi vengono seguiti nelle loro perversioni. Il problema è che Cavallone, nella sua foga surrealista, mischia la realtà all’incubo, giustapponendo inquadrature riguardanti fantasie deliranti agli avvenimenti della realtà: diventa dunque difficile distinguere dove termina il vero e comincia l’incubo, ma la finalità è proprio quella, mostrare un’umanità disumana, capace di convertire le proprie ossessioni in fatti reali e aberranti.
Non aiuta - volutamente - neppure l’assenza di recitazione, per altro tipica in Cavallone: la potenza del film sta tutta nell’estremismo delle immagini. Così come non è casuale l’altro titolo con cui il film è noto ‘L’uomo La Donna e La Bestia’, perché tutt’e tre fanno parte di un medesimo universo comportamentale: l’uomo e la donna sono ‘bestiali’, il sesso perverso secondo Cavallone è una delle espressioni di questa bestialità. Successivamente, Alberto si servirà delle potenzialità del porno in modo straniante, caricandolo di significati rispondenti a percorsi psicologici più che moti corporali. Questi propositi si perderanno però nella sua produzione hard vera e propria, che andrà via via impoverendosi e banalizzandosi (questo è un discorso secondo me molto interessante, mi piacerebbe tornarci su perchè Cavallone è stato un bel pensatore).
Tornando al film, non è lineare, come già detto si procede secondo una ‘logica dello shock’ visivo che può disorientare, ma si tratta di una scelta precisa, utilizzata dal regista anche in altri film - quelli più ambiziosi. Il ‘dolce mattatoio’ è una dimensione paesana e popolare più che mai decadente, non solo per l’abbrutimento morale e sessuale, ma anche per altri aspetti: il disincanto politico, la deriva della civiltà contadina, l’oscenità racchiusa nelle pareti della casa borghese, l’inadeguatezza morale della Chiesa…tutti spunti sviluppati nelle vicende dei vari personaggi.
Non parlo con le pedine (Kyrie Irving)
Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley)
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Grandissimo Alec, ora inizio a capire, mi hai descritto perfettamente i vari passaggi del film e il loro simbolismo! E' proprio la continua mescolanza, per me inestricabile, di realtà e sogno che mi spiazzavano.
Debbo dire che, oltre ad essere un grande esperto di cinema, scrivi veramente bene e, particolare non trascurabile, in modo comprensivo.
Invece la recensione del Corriere mi sembra la classica supercazzola intellettualoide.
Mi incuriosiscono i tuoi rimandi al Cavallone hard, sarebbe interessante aprire un topic che parli di porno d'autore o meglio autoriale.
Debbo dire che, oltre ad essere un grande esperto di cinema, scrivi veramente bene e, particolare non trascurabile, in modo comprensivo.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Mi fa piacere che il commento ti sia servito
Riguardo al porno d’autore sto pensando a qualcosa, vediamo
Va detto che ‘Spell’ si ‘ferma’ alla manifestazione di un erotismo sfrenato, folle, perturbante e quant’altro, quindi tecnicamente è ‘soft’ se proprio vogliamo usare questo termine, e non ne è stata prevista una versione hard. Al contrario di altri film di Cavallone, che invece sono circolati in entrambe le versioni.
Per tornare in topic, un'altra bellissima Tina



Va detto che ‘Spell’ si ‘ferma’ alla manifestazione di un erotismo sfrenato, folle, perturbante e quant’altro, quindi tecnicamente è ‘soft’ se proprio vogliamo usare questo termine, e non ne è stata prevista una versione hard. Al contrario di altri film di Cavallone, che invece sono circolati in entrambe le versioni.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
ALEC da che film è presa la foto di copertina?Alec Empire ha scritto:Mi fa piacere che il commento ti sia servitoRiguardo al porno d’autore sto pensando a qualcosa, vediamo
![]()
Va detto che ‘Spell’ si ‘ferma’ alla manifestazione di un erotismo sfrenato, folle, perturbante e quant’altro, quindi tecnicamente è ‘soft’ se proprio vogliamo usare questo termine, e non ne è stata prevista una versione hard. Al contrario di altri film di Cavallone, che invece sono circolati in entrambe le versioni.
Per tornare in topic, un'altra bellissima Tina
La rivista sembra degli anni 70 così come l'aspetto dell'AUMONT, nei titoli leggo I CASANOVA DEL CINEMA ed allora presumo che sia del 1976 quando uscì il CASANOVA di FELLINI dove recitava proprio TINA ... ma non ricordavo una scena di BONDAGE nel film del Maestro ?!? Oppure si ... oppure è un servizio fotografico dell'epoca?
Quando qualche mese fa FUORI ORARIO ha dedicato il weekend ai CENTO ANNI di FELLINI durante la notte hnno anche mandato un intervista all'AUMONT dell'epoca per il lancio del film ... lei bellssima ma con quella sua vociona ROCA da TRANS o da una che fumava parecchio.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Stando all’immagine presente a pagina 4 del servizio (la rivista è "Ciné Girl" n°1, del 1977) credo che il film potrebbe essere ‘Il patto con il diavolo’ (‘Lifespan’), un giallo olandese dai risvolti scifi con Klaus Kinski e Hiram Keller databile al 1974 0 75. Ecco l’intero ‘phootage’ nelle splendide scan dell’uploader Joszka in altro forum







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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Hai ragione è il FILM con KINSKI che è anche uscito in DVD in Italia non molto tempo fa ...
Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
a proposito della Bouchet
qualcuno l'ha visto ?

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“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
c'è lei??
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
scena lesbo con la Neriwalter84 ha scritto:c'è lei??
https://www.nocturno.it/home-video/alla ... l-piacere/

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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Io l’ho visto, forse ce l’ho ancora nei miei archivi.
BB sul letto e Rosalba in piedi che poi sale sul letto. Pero’ non ci si deve aspettare niente di particolare, scena lesbo e’ un parolone.
E’ piu’ arrapante in “ anatra all’ arancia” o “le amiche di mia madre“
Per esempio io Rosalba Neri la prima volta l’ho vista in “ Totò’ Peppino e mi pare la malafemmina” dove non si spoglia quasi per nulla eppure sono impazzito ho cercato tutta la filmografia e non e’ niente di particolare.
L’arrapamento non e’ un fenomeno lineare, non si incrementa in maniera direttamente proporzionale ai centimetri di nudità, che nei film anni 70 sono sempre relativi. A volte un film con una maggiorata fine anni 50 e’ piu’ erotico
BB sul letto e Rosalba in piedi che poi sale sul letto. Pero’ non ci si deve aspettare niente di particolare, scena lesbo e’ un parolone.
E’ piu’ arrapante in “ anatra all’ arancia” o “le amiche di mia madre“
Per esempio io Rosalba Neri la prima volta l’ho vista in “ Totò’ Peppino e mi pare la malafemmina” dove non si spoglia quasi per nulla eppure sono impazzito ho cercato tutta la filmografia e non e’ niente di particolare.
L’arrapamento non e’ un fenomeno lineare, non si incrementa in maniera direttamente proporzionale ai centimetri di nudità, che nei film anni 70 sono sempre relativi. A volte un film con una maggiorata fine anni 50 e’ piu’ erotico
- SoTTO di nove
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Qualche secondo con un paio di tette della Bouchet e il culo della Neri.


Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Bellissima e, secondo me, discreta attrice. La ricordo in diversi film. Uno forse meno conosciuto ma molto interessante è ‘Valeria dentro e fuori’ (1972), psicodramma di Brunello Rondi (regista molto sottovalutato), in cui le sue doti recitative emergono in modo maggiore rispetto ad altre pellicole. Poi, oltre a ‘Non si sevizia’, anche ‘La dama rossa uccide sette volte’ - anche questo ben noto, ‘Una cavalla tutta nuda’ (un decamerotico se non erro, o roba simile), i suoi due noir con Di Leo (già citato ‘Milano calibro 9’ ma anche il crepuscolare ‘Diamanti sporchi di sangue’), quindi ‘La svergognata’ - film che vede la presenza di Leonora Fani, oltre ovviamente alle varie commedie dei 70s e degli 80s.
Da 'Valeria dentro e fuori'
Varie

Da 'Valeria dentro e fuori'





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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Dove Edvige Fenech appare piu’ convincente e’ sicuramente “ Il ladrone” con Enrico Montesano anni 80 , poi posto qualche immagine.
dove.Comunque sti filmetti anni 70 sono ridicoli 10 anni dopo arriva Tinto Brass che e’ qualcosa di assolutamente diverso per spessore erotico e qualità cinematografica. Eppure si parla piu’ di Alvaro Vitali , Lino Banfi e Edwige. Forse sono piu’ vicini alla gente Brass rimane un po’ avulso e non e’ mai entrato nell’immaginario collettivo, al contrario di questi guitti.
dove.Comunque sti filmetti anni 70 sono ridicoli 10 anni dopo arriva Tinto Brass che e’ qualcosa di assolutamente diverso per spessore erotico e qualità cinematografica. Eppure si parla piu’ di Alvaro Vitali , Lino Banfi e Edwige. Forse sono piu’ vicini alla gente Brass rimane un po’ avulso e non e’ mai entrato nell’immaginario collettivo, al contrario di questi guitti.