(o.t.)Il lavoro è un diritto?

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scb
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#211 Messaggio da scb »

Vero Helmut: un'economia del tutto priva della produzione di beni è difficilmente sostenibile.

E ancora una volta sono costretto a concordare con Helmut: di questo passo dove andremo a finire?
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
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Drogato_ di_porno
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#212 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Ringraziamo quelle merde del PDL e dei loro elettori se siamo l'unico paese europeo senza una legge anti-corruzione. Si sa che a Silvio e la sua crikka darebbe un tantinello fastidio.
Le tangenti e gli investimenti stranieri come una «tassa» del 20 per cento

Gli effetti del processo civile lento: meno credito e aziende in sofferenza


Nella percezione della corruzione (Trasparency international), infatti, siamo ultimi in Europa. Davanti solo alla Grecia.
E tanto per far comprendere le dimensioni del fenomeno, il ministro cita tre dati impressionanti: con una lotta efficace alla corruzione, il reddito potrebbe essere superiore del 2-4% (Banca mondiale); nelle regioni in cui la corruzione è più bassa, il settore delle imprese cresce fino al 3% annuo in più; la corruzione in Italia corrisponde a una «tassa» del 20% sugli investimenti stranieri. Ma c'è anche un «effetto domino» della corruzione che inquina tutti i pozzi dell'economia e del commercio: «La corruzione infatti altera il flusso del denaro in entrata (reato presupposto per creare i fondi) ed in uscita (il "nero" porta a spesa "illecita") generando una sorta di effetto domino».
Va da sé, insiste il ministro, che la nuova legge anticorruzione non è più rinviabile: per imporre una efficace disciplina di trasparenza nella Pubblica amministrazione e per rendere «effettive e credibili» le sanzioni comprese quelle nuove, previste dalla legge ora all'esame del Senato, contro la corruzione tra privati e contro il traffico di influenze illecite (il lobbismo fuori dalle regole).


http://www.corriere.it/cronache/12_sett ... primopiano
Investimenti stranieri in Italia in calo del 53%

Permessi, burocrazia e regole incerte. Questi sono i fattori causa del calo degli investimenti stranieri in Italia, che nel 2011 hanno mostrato una riduzione del 53%. Il calo del reddito nazionale previsto per il 2012 (1-2%), a confronto, sembra non essere incisivo sull’economia nazionale.

http://www.taxandadvise.it/societa-in-u ... lo-del-53/
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Giulio Tremonti
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#213 Messaggio da Giulio Tremonti »

Helmut ha scritto:Caro Giulio, cosi’ non é.
Un’economia di soli “servizi”, è impensabile, non creerebbe ricchezza, dal momento che sono pagati con il sovraprofitto della produzione.
Gli sforzi dei governi di USA e UE vanno nella direzione di “reindustrializzare”, sottrarre risorse al “ciclo del debito” per riportarle nella produzione: concentrazione, produttività, taglio dei costi generali (principalmente pubblici)

Non è vero che i paesi occidentali riducono la quota di produzione dell'industria a favore dei servizi?
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)

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Helmut
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#214 Messaggio da Helmut »

Giulio Tremonti ha scritto:Non è vero che i paesi occidentali riducono la quota di produzione dell'industria a favore dei servizi?
Al massimo 70%-30%, non di più.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

Giulio Tremonti
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#215 Messaggio da Giulio Tremonti »

...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)

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Giulio Tremonti
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#216 Messaggio da Giulio Tremonti »

repeat ha scritto: Una cosa è perdere il lavoro a 20 o 30 anni, un'altra è perderlo a 40 o a 50. Capisci bene che il concetto di "futuro" cambia molto anche in base agli anni che hai e alla salute che ti ritrovi. Se poi ci sono pure dei figli da mantenere e il tuo stipendio era l'unica fonte di reddito familiare, la cosa può diventare drammatica.
È l'altra faccia della rigidità del lavoro: è più difficile perderlo ma quando succede si è spasso per anni. Le garanzie non sono gratuite, qualcun altro e/o in un altro tempo le pagherà.

Questi psicodrammi collettivi da licenziamento sono una cosa tutta italiana dato che da noi la disoccupazione di lunga durata è più elevata che altrove.
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nik978
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#217 Messaggio da nik978 »

l'italia ha ancora la 2a quota manifatturiera dell'eurozona dopo la germania (sticazzi)......

Quindi le basi ci sono.. ma si deve abbassare il costo del lavoro, favorire la flessibilità e investire in ricerca ed ingresso dei giovani del mercato del lavoro..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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wolf.55
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#218 Messaggio da wolf.55 »


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Trez
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#219 Messaggio da Trez »

Ortheus ha scritto:
Super Zeta ha scritto:
Parakarro ha scritto:io ho detto che se lavori in una ditta perennemente in perdita, forse, non dovresti far piani per il futuro se non quello di cercarti un'alternativa.
Benvenuto nel club dei reietti Parakarro

Nel frattempo gli eroi hanno trovato il tempo di occupare un traghetto e promettono una azione al giorno

Sarò facile profeta: mamma stato ancora una volta parerà il culo a questi eroi e visto che fare casino paga ci saranno emulazioni a catena


Tu hai la tua idea sul tema e l'hai argomentata.
Non sei un reietto. Per quanto mi riguarda, hai solo torto ( e viceversa io per te ).

E su questo argomento non ho altro da dire.

Forrest Ortheus
..una volta si andava in lambretta, ora si va in giro per il mondo, ora si sentenzia che lavoratori che perdono il lavoro sono "zucche vuote" perchè non hanno saputo programmare/prevedere il loro futuro, i manager di tali aziende, invece superpagati anche quando vanno in fallimento, non contano nulla, ecco perchè il pd è peggio del pdl..manco per il cazzo darò il voto a questi trasformisti, e veder helmut e Nick dialogare mi fa pensare che il modello perfetto sia quello del lavoro da schiavi di una volta, aumentare la produttività del lavoro, cita proprio oggi rigor montis o meglio full monty , per aumentare le retribuzioni che sono ferme, bloccate anzi retrocesse da 10 anni e passa, ma i manager, i direttori generali, gli amministratori, i presidenti di una paccata di società o pseudotali non si toccano, meno che meno la "casta politica"...manco i portaborse si riescono a mettere in regola e poi parlano di legalità
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Trez
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#220 Messaggio da Trez »

" sono un lavoratore dell'RDB di Piacenza, mio padre geometra ha finito la sua bella carriera in questa ditta negli ani 80, ed io e mio fratello siamo entrati, prima come operai ai forni, poi come impiegati, questo è andato avanti per 20 anni, poi è arrivata la quotazione in borsa visto che RDB era una garanzia, poi sono arrivati i capitali stranieri e poi è arrivata la crisi edilizia, i conti dei manager non tornavano più, solo i loro tornaconti, la parola crisi si faceva sempre più strada, la cassa integrazione, la chiusura di stabilimenti, un nuovo assetto societario..belle parole e promesse, intanto io e mio fratello abbiamo io 53 e lui 40 cazzo facciamo??abbiamo famiglia, un 53 enne chi cazzo lo prende??..manco il 40 enne...intanto viene dichiarato il fallimento dell'RDB, vengono nominati dei commissari..sottopagati sicuramente, che devono relazionare la situazione della società e per fortuna sulla stampa cittadina di oggi si legge "Rdb,nuova chance:arriva il commissario Amministrazione straordinaria al posto del fallimento. Sindacati: notizia positiva"..vero dovevamo guardarci intorno e prendere altre strade"
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GeishaBalls
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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#221 Messaggio da GeishaBalls »

repeat ha scritto:
Parakarro ha scritto:
Ortheus ha scritto:Quelli che Fabrizio chiama zucche vuote, oggi stanno lottando per mantenere aperta una fabbrica che , ove chiusa, non aprirebbe mai più perché quelle zucche vuote sanno che uno stabilimento siderurgico, una volta spento, non si riaccende più .
Quelle zucche vuote non vogliono pesare su tutti Noi con la cassa integrazione, anche se poi forse finiranno per accettarla.
Quelle zucche vuote lottano non per mantere un privilegio, ma per il futuro di una vasta area che per politiche industriali ITALIANE e' stata destinata, appunto, all'industria.

Saranno persone umili, semplici, ignoranti, ma non zucche vuote.

E la loro resistenza dovrebbe solo inorgoglirci .
perché chi lotta ,anche in una battaglia senza speranza, e' un eroe .
però...
non è che sia stato proprio un fulmine a ciel sereno.
se in quella miniera negli anni gli occupati sono scesi del 10\20\30\50\80% forse qualcosina per preoccuparsi c'era. forse visto che lavorano in passivo da lustri, qualcosina per preoccuparsi c'era.

eppure negli anni molti hanno continuato a far come se il posto fosse sicuro,lo stipendio certo ed il Domani assicurato.

adesso, stretti in un angolo menano pugni..ok, meglio loro che i tifosi di calcio che protestano per la retrocessione della squadra del cuore, ok, non saranno zucche vuote, ma non sono grandi cime...
Interessante teoria...
Un po' come dire che se la FIAT non vende macchine la colpa è degli operai, e non di chi le progetta (le CIME, appunto) e poi non riesce a venderle.

A proposito di "cime" e di FIAT... com'è finita, poi, con il piano Marchionne?
:roll:
Come se chi progetta le macchine fosse diverso da chi monta uno sportello, quindi uno ha la colpa e uno no.

Come se l'azienda fosse altro dalla somma di chi ci lavora o ci mette i soldi, come se poi l'azienda andasse male dovrebbe comunque pagarti lo stipendio perché eri innocente a montare lo sportello e quindi hai diritto a montare gli sportelli anche se le macchine non si vendono.

Mentalità da servo, a servizio di un padrone da fregare.

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#222 Messaggio da GeishaBalls »

E comunque non "zucche vuote".

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#223 Messaggio da Trez »

beh certo che se una "zucca pensante" mette sul mercato una cagata come la duna ImmagineImmagine(dei bei tempi statali che furono per la FIAT), è giusto che la paghi la "zucca vuota"
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#224 Messaggio da Artie »

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Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?

#225 Messaggio da Parakarro »

state scrivendo a caso. se rileggete ve ne accorgete.

In questo caso specifico però , secondo me siete un po' annebbiati dalle vostre convinzioni e non capite:
una multinazionale vede che un suo stabilimento è in passivo da anni. non può piu' trarre profitto da un suo sito produttivo.
dice che nel giro di qualche anno lo stabilimento chiuderà
passano 2 anni.
arriva il giorno della chiusura.
scattano le porteste
gli operai del suddetto stabilimento vogliono il lavoro e lo chiedono allo stato.

ora, premettendo che chi lotta per salvaguardare il proprio lavoro merita rispetto (almeno un po') e che meglio loro di 4 dementi tifosi di calcio che scendono in piazza per salvare la loro squadra dalle retrocessione o per stare al fianco di Doni, non vi sembra che ci sia qualche cosa di sbagliato?

perchè non vanno fuori dalla sede centrale dell'azienda che li licenzia?
perchè deve essere lo stato (e quindi io e voi con le tasse) a garantire lavoro ai licenziati? non bastano gli ammortizzatori sociali?
perchè i sindacati si svegliano oggi?
perchè sapendo che tra qualche anno l'azienda ti licenzierà non hai cercato alternative o non ti sei creato un bagaglio per un nuovo lavoro?
perchè qualcuno dovrebbe comperare latua azienda se lavora in passivo?

davvero voi sareste disposti a tenere al lavoro e pagare di tasca vostra 450 operai che lavorano in perdita?

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