Lemmy ha scritto:Che le testimonianza dei poliziotti mancassero di particolari è indubbio, ma che gli amici dicano che era sobrio e poi due telefonate al 112 parlano di ''pazzo che urla come un indemoniato'' (poi vabbè, gli esami dicevano che aveva alcol keta e eroina nel sangue: già da soli ti annullano la soglia del dolore, figuriamoci mischiate), con pure la testimonianza dell'anziana madre della prima persona a chiamare, è ridicolo.
Sfido chiunque a essere massacrato a colpi di manganello e non urlare come un pazzo indemoniato
Lemmy ha scritto:
Ci sono tutti i riscontri provati (le impronte delle scarpe sul parafango, sulla griglia dei tergicritalli, lo sportello abbombato) che sia parito in quinta per massacrare i poliziotti
certo, certo hanno tutti paura a passare per la malefica Ferrara per paura di incontrare 18enni, SOLI E DISARMATI, dopo una serata in discoteca...
ma fammi il piacere.....
Cmq riflettete su questo fatto: oggi lo piangete tutti ma se uno nelle sue condizioni vi incrocia per strada è un'altra storia, preghereste di avere una pistola.
Non ammetterlo è l'apice di ogni ipocrisia.
vorresti sparare a tutti i coglioni o sfatti che becchi in giro?
oppure vorresti fare il forte con chi vuoi tu? ossia ragazzi soli ed indifesi
Lemmy ha scritto:Io, che sto a letto con 39 di febbre.
E l'idea è quella che ho sempre avuto: puoi essere il più bravo ragazzo del mondo ma succede una volta che tra alcol e altre merde ti trasfguri e diventi un vero e proprio mostro.
Che le testimonianza dei poliziotti mancassero di particolari è indubbio, ma che gli amici dicano che era sobrio e poi due telefonate al 112 parlano di ''pazzo che urla come un indemoniato'' (poi vabbè, gli esami dicevano che aveva alcol keta e eroina nel sangue: già da soli ti annullano la soglia del dolore, figuriamoci mischiate), con pure la testimonianza dell'anziana madre della prima persona a chiamare, è ridicolo.
Ci sono tutti i riscontri provati (le impronte delle scarpe sul parafango, sulla griglia dei tergicritalli, lo sportello abbombato) che sia parito in quinta per massacrare i poliziotti.
I poliziotti pagano il loro essere poliziotti (il non poter dire ''vaffanculo io me ne vado'' e il prenderle senza poterle ridare): fosse disgraziatamente passata da quelle parti un'altra persona bene che gli andava ci rimetteva qualche osso.
Cmq riflettete su questo fatto: oggi lo piangete tutti ma se uno nelle sue condizioni vi incrocia per strada è un'altra storia, preghereste di avere una pistola.
Non ammetterlo è l'apice di ogni ipocrisia.
Torto o ragione che tu abbia, non è questa la questione.
La questione è che nessuno merita di morire o essere ucciso, a prescindere da tutto.
Indubbio.
MA qui ci muoviamo sulle teorie e sui principi.
Ripeto un concetto a me caro: scendi scendi le cose vanno ricondotte al realismo, non alle teorie da salotto.
Ponetevi sta domanda: se per caso avesse incrociato un passante che sarebbe successo?
I poliziotti le hanno tentate tutte per fermarlo senza casini, sul serio, non sono andati per massacrarlo ma il tizio non c'era per niente con la testa: una furia umana con alcool ero e keta in corpo ad azzerargli la soglia del dolore.
Ad un certo punto ci vuole anche il cinico realismo di ammettere che in quel momento quel ragazzo non era un essere umano ma una scheggia, una bomba a orologeria e un pericolo.
E' morto, poveretto, ma nessuno, genitori compresi (che non ho capito se vogliono mantenere una falsa immagine delle ultime ore del figlio o la verità ), che si scagli contro il mix di merda che aveva nel sangue e che lo ha trasfigurato.
Ma cosa centra la soglia del dolore? In 4 persone puoi immobilizzare chiunque.
Diciamo piuttosto che i servi in divisa spesso sono più fatti ed esaltati di chi devono arrestare.
Ripeto un concetto a me caro: scendi scendi le cose vanno ricondotte al realismo, non alle teorie da salotto.
Ponetevi sta domanda: se per caso avesse incrociato un passante che sarebbe successo?
I poliziotti le hanno tentate tutte per fermarlo senza casini, sul serio, non sono andati per massacrarlo ma il tizio non c'era per niente con la testa: una furia umana con alcool ero e keta in corpo ad azzerargli la soglia del dolore.
Ad un certo punto ci vuole anche il cinico realismo di ammettere che in quel momento quel ragazzo non era un essere umano ma una scheggia, una bomba a orologeria e un pericolo.
E' morto, poveretto, ma nessuno, genitori compresi (che non ho capito se vogliono mantenere una falsa immagine delle ultime ore del figlio o la verità ), che si scagli contro il mix di merda che aveva nel sangue e che lo ha trasfigurato.
Avevo seguito distrattamente il caso a suo tempo; in base a quello che ho visto sabato sarei anche daccordo con lei mr Kilmister, ma aspetto di vedere la conclusione del processo la prossima settimana: la puntata si è conclusa con l'anticipazione di risvolti interessanti tra i quali una o più testimonianze che smentiranno di parecchio ció che è stato detto dagli imputati. Daltronde se tutti e quattro sono stati condannati, non credo che tutto quello che abbiano detto sia la pura verità , anzi... Sono convinto che il ragazzo con tutta la merda che aveva in corpo sarà pure stato una "furia umana", ma sono altrettanto convinto che, piuttosto che rispettare tutte le procedure del caso come hanno sempre sostenuto, una volta presa in mano la situazione, gli agenti gli avranno fatto sputare sangue... tanto per dirtene una: due manganelli rotti...
Alcool, ketamina ed eroina: una furia umana? Forse non sapete di che parlate...
Sono forse troppo sensibile, perché Federico lo vedo troppo come uno dei miei figli, per età, vicino come città, anche somigliante e so che sono iper sensibile.
Ma davvero non riesco a credere un sindacato che protesta e solidarizza, la madre che scende in piazza con la foto sul letto dell'obitorio e ribadisce che quelle foto non sono ritoccate. E poi quella foto.
Qualcuno mi aiuta a capire le ragioni di questo sindacato? Perché comportarsi così?
«Manganelli rotti sul corpo di Federico» Corriere della Sera
Posso capire che uno si sia rotto accidentalmente,ma 2 mi sembra già troppo.
La piantino di fare le vittime e accettino la condanna con dignità.
Codice identificativo su caschi e divise delle forze di polizia
“I poliziotti del caso Aldrovandi non devono essere in galera. Gli agenti sono vittime come il ragazzo che e’ morto e non vanno cacciati dalla Polizia. La manifestazione dei sindacati e’ legittima”. Parola di Carlo Giovanardi, che da ‘La Zanzara’ su Radio24 aggiunge: “La sentenza dice che dopo una battaglia di perizie in tribunale c’e’ stata una condanna per omicidio colposo. Nessuna tortura, Aldrovandi – afferma il senatore Pdl – non e’ morto per le botte, non e’ stato massacrato”.
ALDROVANDI E GIOVANARDI – Un paragone con altre vicende: “I poliziotti hanno avuto una condanna che non e’ neppure assimilabile – spiega infatti – a quella di Grillo che ha accoppato padre, madre e un figlio uscendo di strada con il fuoristrada, ma non e’ mai andato in carcere. Per omicidio colposo, cioa’ negligenza e imprudenza, non va in carcere nessuno”. Giovanardi offre una sua lettura di un altro aspetto ancora piu’ doloroso: “La foto che ha fatto vedere la madre – dice infatti – e’ vera ma la macchia rossa non e’ sangue. La madre del giovane dice che devono essere cacciati dalla Polizia, invece no. Omicidio colposo significa che non c’e’ dolo, e’ imprudenza. Se uno in macchina fa omicidio colposo non lo cacciano dal posto di lavoro. Anche in un incidente stradale muoiono delle persone. Anche il medico puo’ essere condannato per imperizia. Aldrovandi e’ una vittima ma per certi aspetti sono vittime anche i poliziotti, quelli che facendo il loro mestiere, magari male, si sono presi una condanna…”.
LA ZANZARA - “Aldrovandi – dice ancora Giovanardi – ha la responsabilita’ di una persona che era in una situazione di agitazione psicomotoria anche per ingerenza di sostanze stupefacenti. C’e’ stato uno scontro duro – spiega ancora – ed e’ accaduto l’imprevedibile, infatti e’ stato dato omicidio colposo. Era alterato, non era in grado di ragionare”, e’ la ricostruzione del parlamentare Pdl. “Andateci voi – dice rivolto ai conduttori della trasmissione – a bloccare una persona, trovate voi il sistema per cui durante una colluttazione con una persona robusta non succede niente. Invece qualcuno in Parlamento vuole introdurre il reato di tortura con l’ergastolo per gli agenti”. “I poliziotti hanno fatto un errore, ma erano li’ – osserva l’ex sottosegretario – perche’ i cittadini hanno telefonato per un’emergenza che, magari, hanno affrontato male e hanno dovuto chiedere rinforzi, perche’ non ce la facevano da soli.
Aldrovandi – ribadisce – era in una situazione di alterazione che ha provocato le telefonate dei cittadini e l’intervento della Polizia”. “Andateci voi a bloccare, chesso’, un ubriaco. Bisogna intervenire con la forza, se nella colluttazione questa persona ha un infarto… poi arriva un professore, un perito, che dice che l’infarto e’ stato provocato dal modo in cui l’hanno tenuto…”. E allora, “se dei poliziotti manifestano perche’ vengano dati gli arresti domiciliari ai colleghi non vedo cosa ci sia di scandaloso in un paese democratico…”. (AGI)
“I poliziotti del caso Aldrovandi non devono essere in galera. Gli agenti sono vittime come il ragazzo che e’ morto e non vanno cacciati dalla Polizia. La manifestazione dei sindacati e’ legittima”. Parola di Carlo Giovanardi, che da ‘La Zanzara’ su Radio24 aggiunge: “La sentenza dice che dopo una battaglia di perizie in tribunale c’e’ stata una condanna per omicidio colposo. Nessuna tortura, Aldrovandi – afferma il senatore Pdl – non e’ morto per le botte, non e’ stato massacrato”.
ALDROVANDI E GIOVANARDI – Un paragone con altre vicende: “I poliziotti hanno avuto una condanna che non e’ neppure assimilabile – spiega infatti – a quella di Grillo che ha accoppato padre, madre e un figlio uscendo di strada con il fuoristrada, ma non e’ mai andato in carcere. Per omicidio colposo, cioa’ negligenza e imprudenza, non va in carcere nessuno”. Giovanardi offre una sua lettura di un altro aspetto ancora piu’ doloroso: “La foto che ha fatto vedere la madre – dice infatti – e’ vera ma la macchia rossa non e’ sangue. La madre del giovane dice che devono essere cacciati dalla Polizia, invece no. Omicidio colposo significa che non c’e’ dolo, e’ imprudenza. Se uno in macchina fa omicidio colposo non lo cacciano dal posto di lavoro. Anche in un incidente stradale muoiono delle persone. Anche il medico puo’ essere condannato per imperizia. Aldrovandi e’ una vittima ma per certi aspetti sono vittime anche i poliziotti, quelli che facendo il loro mestiere, magari male, si sono presi una condanna…”.
LA ZANZARA - “Aldrovandi – dice ancora Giovanardi – ha la responsabilita’ di una persona che era in una situazione di agitazione psicomotoria anche per ingerenza di sostanze stupefacenti. C’e’ stato uno scontro duro – spiega ancora – ed e’ accaduto l’imprevedibile, infatti e’ stato dato omicidio colposo. Era alterato, non era in grado di ragionare”, e’ la ricostruzione del parlamentare Pdl. “Andateci voi – dice rivolto ai conduttori della trasmissione – a bloccare una persona, trovate voi il sistema per cui durante una colluttazione con una persona robusta non succede niente. Invece qualcuno in Parlamento vuole introdurre il reato di tortura con l’ergastolo per gli agenti”. “I poliziotti hanno fatto un errore, ma erano li’ – osserva l’ex sottosegretario – perche’ i cittadini hanno telefonato per un’emergenza che, magari, hanno affrontato male e hanno dovuto chiedere rinforzi, perche’ non ce la facevano da soli.
Aldrovandi – ribadisce – era in una situazione di alterazione che ha provocato le telefonate dei cittadini e l’intervento della Polizia”. “Andateci voi a bloccare, chesso’, un ubriaco. Bisogna intervenire con la forza, se nella colluttazione questa persona ha un infarto… poi arriva un professore, un perito, che dice che l’infarto e’ stato provocato dal modo in cui l’hanno tenuto…”. E allora, “se dei poliziotti manifestano perche’ vengano dati gli arresti domiciliari ai colleghi non vedo cosa ci sia di scandaloso in un paese democratico…”. (AGI)
l'ho sentita ieri sera l'intervista ,dava "fastidio" solo sentirla, pure cruciani era imbarazzato (e c'è nè vuole) x le cagate che diceva Giovanardi,
piccolo uomo che apre la bocca x prendere aria
"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
