[O.T.] NON VOTARE AI REFERENDUM

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Kaisersoze
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#211 Messaggio da Kaisersoze »

Squirto ha scritto:ma si, cosa è mai questa schifosa segretezza del voto?

ah, solo chi si astiene non è registrato tra chi è andato a votare...

DIO MIO!

ma che stai dicendo? mica ho capito....

io dico che se io non vado a votare nel registro del seggio mancherà  il timbro sul mionome per cui TUTTI sapranno che io NON sono andato a votare. E' una scelta trasparente. Non ho mai detto che la segretezza del voto è schifosa, tutt'altro: peró respingo categoricamente l'accusa di vigliaccheria o disimpegno.

La quota fisiologica di non votanti è un problema di Capezzone & co. non mio.

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Romeo
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#212 Messaggio da Romeo »

Nova ha scritto:
Questo è l'aborto e io, come ho già  scritto, sono favorevole all'aborto.
La sperimentazione è una strada del tutto diversa.
Certo che sei difficile da capire, Nova.
Sei favorevole all'aborto, e sei contraria all'uso delle cellule embionali per la cura....

L'aborto uccide una cellula embrionale sviluppata, quindi se sei contraria al referendum ergo sei contraria all'aborto. Tutti e due uccidono cellule embrionali sviluppate.

Si puó essere favorevoli alla sperimentazione, perchè non è una vera cellula ebrionale, una di quel tipo solo creata per cure scientifiche.

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tettonemaniaco
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#213 Messaggio da tettonemaniaco »

Non votare è un diritto... a proposito... se non si raggiungeil quorum non è vero che non si puó ripresentare il referendum.
L'istituto del referendum andrebbe salvato dai referendari, che ne stanno facendo un uso scellerato
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#214 Messaggio da Squirto »

tettonemaniaco ha scritto:L'istituto del referendum andrebbe salvato dai referendari, che ne stanno facendo un uso scellerato
già , io lo darei in mano a Ruini, che pare sappia meglio di tutti come si deve comportare un cittadino italiano.
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#215 Messaggio da Squirto »

PROCREAZIONE: BUTTIGLIONE, NON VOTO; D'ALEMA,COSI'GARA TRUCCATA

ROMA, 30 MAG - Faccia a faccia tra il ministro dei Beni Culturali Rocco Buttiglione e il presidente dei Ds Massimo D'Alema sul referendum del 12 e del 13 giugno. Su posizioni opposte Buttiglione e D'Alema, il primo non andra' a votare ed il secondo votera' si. Ma e' proprio sull'astensione che i due esponenti politici si sono confrontati durante la trasmissione di Maurizio Costanzo 'Tutte le mattine'. ''Nell'astensione - ha sottolineato D'Alema - c'e' un elemento di furbizia: si somma l'astensione per ignavia all'astensione per convinzione. Si vince la gara truccandola e su una questione cosi' importante un esito truccato lascerebbe traccia''. ''Il risultato - prosegue D'Alema - sarebbe viziato dalla furbizia e non si risolve una questione cosi' importante con una non scelta''. Immediata la replica di Buttiglione: ''Io non andro' a votare anche per protestare contro l'abuso del metodo referendario e sono indignato per la campagna di falsita' che c'e' stata''. ''Non e' vero che la fecondazione eterologa riguarda solo la donna si tratta anche di pensare ad un'altra vita. Per condannare a morte - prosegue Buttiglione - c'e' bisogno di certezza assoluta, per risparmiare una vita basta anche solo un ragionevole dubbio''. Buttiglione ha inoltre ricordato a D'Alema di aver in passato, in occasione di altri referendum, fatto ricorso all'astensione e ora di ''erigersi a giudici della moralita''. ''Noi - ha replicato D'Alema - ci siamo astenuti perche' non eravamo favorevoli alla difesa della norma esistente ma se avessimo avuto la convinzione che questa norma andasse cambiata l'avremmo fatto''. Il presidente dei Ds ha poi ricordato che in Italia ci sono 35 mila persone nate da donazione di gameti. ''Vogliamo rispettare le loro scelte''. Per Buttiglione, invece, la ricerca del padre e' un problema che da sempre si ripropone. ''Si potrebbe istituire - ha replicato allora D'Alema - un registro dei donatori''. Una proposta che e' piaciuta a Buttiglione il quale ha voluto pero' ribadire come non sia necessario per migliorare la legge ricorrere al referendum. D'Alema ha inoltre sottolineato che ''proibire per legge di fare ricorso alla procreazione assistita'' e' un errore. ''Se mia moglie ed io ci trovassimo nelle condizioni di fare questa scelta sceglieremmo di adottare un bambino, ma una cosa e' la nostra scelta un'altra e' proibire. Con questa legge - prosegue D'Alema - le persone ricche vanno all'estero mentre quelle povere non possono permetterselo''. ''Non lasciamo pero' - replica Buttiglione - che un altro paese piu' permissivo di noi decida al nostro posto''.


una volta tanto un D'Alema che mi piace...
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#216 Messaggio da Kaisersoze »

sono un elettore dell'Ulivo e mi fa tristezza veder D'alema che rinnega sè stesso per opportunità . Mi da egualmente fastidio essere sulla stessa posizione di un fesso come Buttiglione, che ha avallato la guerra all'Iraq.

Ad ogni modo leggete qui:

[size=18:6ce0e3a998][b:6ce0e3a998]Referendum: quando quelli del SI elogiavano il NON VOTO [/b:6ce0e3a998][/size:6ce0e3a998]

[img:6ce0e3a998]http://www.korazym.org/images/ph_logo-d ... ref_gr.jpg[/img:6ce0e3a998]

Non ce ne sarebbe bisogno, perché è ormai chiaro a tutti che il NON VOTO non è una furbata o una decisione dalla dubbia legittimità . Ma poiché la partita si gioca tutta su questo fronte, cioè sul raggiungimento o meno del quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto, non sarà male dare un'occhiata a ciò che, appena qualche anno fa, coloro che oggi attaccano la scelta del NON VOTO dicevano e, soprattutto, facevano.

Il cuore del discorso è che tutti, ma proprio tutti, hanno invitato, chi più chi meno, chi prima chi dopo, i cittadini italiani a non votare in occasione di un referendum. Chi lo ha fatto e perché dipende naturalmente dal singolo quesito, ma tutti, senza eccezione alcuna, lo hanno fatto.

Lo fece, udite udite, perfino Marco Pannella, che durante la campagna referendaria contro il referendum sulla scala mobile proposto dal Pci (9 giugno 1985) fece sorgere per primo l'arma del NON VOTO come modalità strategica per far fallire il referendum. In quell'occasione, dopo aver prospettato l'astensione, il leader radicale si convinse a cambiare strategia - e a chiedere dunque, nell'ultimo periodo di campagna elettorale, il NO. Ma lo fece in seguito alla decisione assunta dal presidente del Consiglio Bettino Craxi, che non volle investire sul NON VOTO puntando sulla vittoria dei NO, che poi ci fu (con il 54,3%).

Se Pannella pensò all'astensione, proponendola per primo, per poi (costretto) ripensarci e votare NO, tutti gli altri attuali sostenitori del SI hanno, chi prima chi dopo, utilizzato l'arma del NON VOTO. Concentriamoci sui due principali partiti della sinistra, i DS e Rifondazione Comunista.

A Fausto Bertinotti non piaceva il referendum che il 18 aprile 1999 il Patto Segni propose per l'abolizione della quota proporzionale alla Camera. La vittoria dei SI a quel referendum avrebbe significato gravi problemi per Rifondazione, "costretta" ad allearsi con il centro sinistra per avere rappresentanza parlamentare (ricordiamo che il governo Prodi era caduto, il 9 ottobre 1998, proprio per il ritiro della fiducia da parte di Rifondazione). Ebbene: Bertinotti non scelse il NO, ma il NON VOTO, chiedendo a tutti i cittadini di non andare a votare. E precisava: "Sono contrario a criminalizzare quello che decide di non votare, perché un referendum deve essere anche capace di guadagnare un consenso da parte degli elettori. E se non lo guadagna non è colpa dei cittadini, ma del referendum stesso" (Ansa, 9 aprile 1999).

Ma il materiale più ricco è quello riguardante il referendum del 15 e 16 giugno 2003, quello sull'art. 18, per il quale si dichiararono a favore la Cgil e i partiti della sinistra. I DS si spaccarono, con il "correntone" sulle posizioni di Rifondazione e la gran parte del partito schierato contro il quesito referendario. E il segretario Fassino scelse, in quella occasione, non il NO, ma il NON VOTO.

Volendo ripercorrere la vicenda occorre partire dal 29 aprile 2003, quando la segreteria nazionale dei DS diffonde un comunicato in cui giudica il referendum appena indetto per l'ultima domenica utile di giugno "un'iniziativa dannosa per il paese" e un "errore" perché portatore di "lacerazioni". Per questo ribadisce la "posizione critica verso la scelta di promuovere il referendum" confermando "la sua inutilità ". E annuncia che i DS assumeranno "una posizione del tutto coerente col giudizio politico negativo" espresso in quei mesi.

Il giorno dopo Fassino afferma nel corso di una intervista: "Non mi risulta che questo referendum sia stato voluto da noi ed è responsabilità di chi l'ha promosso spiegare agli elettori le proprie ragioni". E poi: "Ripeto: non siamo noi i promotori di questo referendum sbagliato e la nostra agenda politica non può e non deve essere dettata dalle scelte di altri". E allora perché non votare NO? "Perché", dice Fassino, "un «no» sarebbe meramente conservativo, un no inadeguato su problemi complessi che non si lasciano ridurre alla logica semplicistica del sì e del no». E se mai non fosse chiaro: "Deve essere chiaro che la nostra scelta non è la neutralità . Non siamo equidistanti, né indifferenti (...) [size=18:6ce0e3a998][b:6ce0e3a998]E' un referendum dannoso e bisogna renderlo inutile, vanificarlo, sterilizzarlo[/b:6ce0e3a998][/size:6ce0e3a998]". (fonte: sito DS).

La posizione dei DS verrà chiarita nelle settimane successive, con l'indicazione del NON VOTO al referendum. A quattro giorni dal voto il direttivo nazionale conferma: "I DS si asterranno", e Fassino invita ancora alla "astensione attiva". Si legge nei documenti ufficiali del partito: "Noi diamo una indicazione di astensione attiva, consapevole, forte. Non è un modo ipocrita di nascondere differenze di posizione interne, non è alchimia politica di bassa lega, non è un modo per non scegliere, per neutralità o equidistanza, o per confondere le idee. E' un preciso modo di scegliere e di indicare una posizione. E' proprio per questo che nei referendum abrogativi di leggi vigenti è richiesto il superamento del quorum. Per evitare che si decida sulla base della prevalenza di indicazioni di voto di una minoranza della popolazione". E ancora: "L'astensione attiva è una espressione di voto, che evita il pronunciamento qualora si consideri inadeguato o sbagliato sia il voto positivo che quello negativo". E alla domanda "perché non votare scheda bianca?", la ovvia risposta (che oggi sembra si siano dimenticati) è: "Perché in questo modo si contribuisce ad alzare il quorum". E gli stessi DS ricordano - in modo polemico - la posizione di Bertinotti nel 1999, che abbiamo visto più su.

Che la scelta dei DS fosse largamente condivisa è dimostrato dalle dichiarazioni di Sergio Cofferati, che meno di un anno prima aveva lasciato (dopo aver portato tre milioni di persone al Circo Massimo) la guida della Cgil. Quella Cgil che aveva proposto il referendum e che invitava al SI. Ebbene, affermava allora l'attuale sindaco di Bologna: "Non andare a votare è secondo me la strada migliore. Il referendum è uno strumento democratico dagli effetti semplificati, a volte addirittura rozzi, è un istituto di fronte al quale bisogna porsi laicamente scegliendo tra le tre ipotesi possibili: sì, no, non voto. Sono tre le ipotesi, a tal punto che lo stesso ordinamento costituzionale lo esplicita attraverso la fissazione di un quorum minimo per la validazione dell'esito referendario. Quorum che non è richiesto infatti a nessun altra modalità elettorale. Per questo penso che si possa decidere consapevolmente, ripeto consapevolmente, come esercizio attivo il non partecipare al voto e non capisco per quale ragione bisognerebbe sottostare alla semplificazione rozza di chi, come Rifondazione Comunista, si pone obiettivi strumentali».

E con piglio straordinario rispondeva così a chi sosteneva che in tal modo sarebbe cresciuta la disaffezione al voto: "Considero una mancanza di rispetto verso gli elettori l'insistenza sulla tesi che se non si vota si favorisce la disaffezione. In tempi passati, ma non lontani, gruppi di quesiti referendari hanno incontrato una scarsissima attenzione da parte degli elettori e gli stessi elettori sono tornati a votare nelle occasioni successive sia nelle elezioni politiche o amministrative che per altri voti referendari" (fonte: sito DS).

Che dire? Che non fa una grinza. E infatti immediatamente Giovanna Melandri, che in questi giorni di campagna per il SI si è particolarmente distinta, oltre che per le solite accuse sulla scelta del NON VOTO, anche per il "raffinato" tentativo di spostare l'attenzione sull'aborto, informando gli italiani, dalle colonne dell'Unità , che "c'è un quinto quesito" nascosto su cui votare (che riguarderebbe la 194), questa stessa Giovanna Melandri affermava convinta: "Cofferati ha ragione: non andrò a votare".

Sarebbe troppo facile oggi ironizzare sulle vecchie prese di posizione di chi oggi propaganda il SI e cerca di gettare discredito sulla scelta del NON VOTO. In fondo, peraltro, fa parte delle regole del gioco. Ognuno tira l'acqua al suo mulino, e fa quello che crede in base a quanto accade. Non ci rimane dunque che una semplice affermazione: chi ha scelto, consapevolmente, di non appoggiare i quesiti referendari del prossimo 12 e 13 giugno, chi insomma vuole difendere la legge 40 sulla fecondazione assistita, ha in teoria due scelte (il NO e il NON VOTO) e in pratica una sola (il NON VOTO) per difendere davvero la legge 40. Può (legittimamente) non piacere, ma la realtà è questa. Il NO aiuta il SI. Il NON VOTO difende la legge. Tutto il resto, davvero, sono solo chiacchiere.
Ultima modifica di Kaisersoze il 30/05/2005, 19:04, modificato 1 volta in totale.

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#217 Messaggio da Squirto »

appunto, speriamo che D'Alema si sia ricreduto.

che tristezza i tatticismi machiavellici all'italiana (e alla vaticana).

c'è tanto da imparare dai francesi, ragazzi...
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#218 Messaggio da Kaisersoze »

Squirto ha scritto:
c'è tanto da imparare dai francesi, ragazzi...
Immagine

vedo che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire....

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#219 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Kaisersoze ha scritto:sono un elettore dell'Ulivo e mi fa tristezza veder D'alema che rinnega sè stesso per opportunità . Mi da egualmente fastidio essere sulla stessa posizione di un fesso come Buttiglione, che ha avallato la guerra all'Iraq.
Sono d' accordo, non ho nessun problema a criticare D' Alema, per il quale pure ho una predilezione. Il quorum è una tale garanzia che l' astensione per ignavia passa in secondo piano.

Sull' identità  di vedute fra Kaiser e Buttiglione che dire, quando il voto è affidato alla coscienza individuale gli schieramenti sono sempre trasversali. Io ad es. voteró SI come quella "onesta" imprenditrice della Prestigiacomo. :DDD
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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#220 Messaggio da Squirto »

Kaisersoze ha scritto:vedo che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire....
non hai ancora scritto niente che sia convincente, per me. vedi di dare del sordo a qualcun'altro
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#221 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Squirto ha scritto:c'è tanto da imparare dai francesi, ragazzi...
Su questo non ci giurerei, il neonazista Jean-Marie Le Pen oscilla fra il 15-20% e solo 10 anni fa (non secoli) facevano esplodere una bomba atomica a Mururoa...
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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#222 Messaggio da Kaisersoze »

Squirto ha scritto:non hai ancora scritto niente che sia convincente, per me. vedi di dare del sordo a qualcun'altro
cavolo, adesso non so più se ridere o piangere.

Art. 75.
àˆ indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.

Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.

La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

La legge determina le modalità  di attuazione del referendum.




Inoltre hai potuto leggere coi tuoi occhi che tutti referendari almeno una volta nella vita hanno propugnato l'astensione.

Il resto sono solo chiacchiere da bar

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#223 Messaggio da Squirto »

Drogato_ di_porno ha scritto:
Squirto ha scritto:c'è tanto da imparare dai francesi, ragazzi...
Su questo non ci giurerei, il neonazista Jean-Marie Le Pen oscilla fra il 15-20% e solo 10 anni fa (non secoli) facevano esplodere una bomba atomica a Mururoa...
anche qui abbiamo Bossi e le mine, che c'entra? io parlo di cultura istituzionale. oggi raffarin forse si dimette, da noi prima che qualcuno lo faccia...

tipica impostazione che non sopporto: falsare cio' che l'altro dice.

ho scritto forse "i francesi non hanno mai sbagliato?". no, ho scritto che "abbiamo da imparare da loro", il rispetto che hanno verso l'istituto referendario qui ce lo scordiamo (da d'alema a buttiglione a berlusconi)
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#224 Messaggio da Kaisersoze »

Squirto ha scritto:il rispetto che hanno verso l'istituto referendario qui ce lo scordiamo (da d'alema a buttiglione a berlusconi)

aridaje....

QUELLO E' UN REFERENDUM ISTITUZIONALE!!!!!!!!!!!!!!!

non c'entra UN CAVOLO coi referendum abrogativi, ma come devo dirtelo?

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#225 Messaggio da Squirto »

Kaisersoze ha scritto:La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
kaiser, conosco l'art. 75 (forse da prima di te, non so se lo sei andato a cercare oggi per la prima volta).

dice che c'è bisogno del quorum, non dice affatto che non votare equivale al NO, altrimenti nella costituzione ci sarebbe scritto "chi entra al seggio vota si, chi non entra vota no", ti pare?

tu utilizzi l'astensione fisiologica per far fallire il referendum (cosa che la costituzione prevede, certo), ma non aspettarti che ti dica "bravo". penso sia una scelta meschina (e non mi importa se la fa D'Alema, Berlusconi, Buttiglione o lo Spirito Santo).
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