La questione non è che Apple ha politiche ostili nei confronti del porno ma che censura a sua discrezione qualunque cosa voglia. Non sono solo le app relative al porno ad essere filtrate (lo sono ad esempio anche app con contenuti ritenuti da Apple violenti ma gli esempi sono molti di più) e poi è una questione di principio: non succederà ma ad esempio se oggi mi censurano il porno magari domani mi censureranno qualcosa d'altro, magari che mi interessa moltissimo (mettiamo ad esempio app sviluppate da un movimento politico scomodo che opera in uno stato del mondo turbolento, tipo l'Egitto durante la rivoluzione anti zio di Ruby, qualora il sultano di turno faccia accordi con Apple).Loris Batacchi ha scritto:pur avendo giga su giga di pornazzi in sul hd, non sento la necessità di averli/guardarli anche sul telefono, ma se uno volesse anche app "piccanti" dovrebbe avere la libertà di scegliere.
Poi su Apple ho visto che molte applicazioni di rete sono a pagamento (ssh, FTP, ecc.). Su Android dicono che si trovano gratis. E' chiaramente una politica voluta da Apple quella di disincentivare un pieno utilizzo del dispositivo (poteva mettere questi software inclusi nel sistema operativo viste le cifre che chiede per l'acquisto dei suoi dispositivi portatili: sai usarle? ti servono? le troveresti. Invece non le mettono e ti costringono ad arrangiarti o a pagare. Chi non sa usarle non le userebbe comunque quindi non vedo il problema a metterle...).
Apple ha una filosofia di rapporto col consumatore del tipo: fai solo quello che voglio io. E mi paghi tantissimo nonostante queste limitazioni (spesso assurde).