Storia di un ex bambino fottuto dal porno

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Drogato_ di_porno
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2026 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Sapevo che prima o poi lo avrebbero cuzzato
Firenze, coppia fa sesso in strada davanti a un portone: paparazzati da un passante
Indignato l'autore dello scatto: "E' assurdo che si verifichino episodi del genere. Erano ubriachi o forse drogati"


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Come lo scorso anno, a luglio. Un altro teatrino a luci rosse nel cuore di Firenze. In via Fiesolana, non lontano da piazza della Signoria, in pieno centro città, due ragazzi sono stati pizzicati mentre si concedevano effusioni d'amore piuttosto esplicite... e pubbliche: sdraiati per terra su un marciapiede, davanti al portone di un palazzo. Erano le tre di notte, non un un orario di punta certo, ma poco importa. Perché qualche passante in agguato, pronto a "paparazzare" le scene erotiche con un telefonino in mano, si può sempre trovare: "Erano visibilmente ubriachi - ha raccontato a La Nazione ­l’autore dello scatto - o forse addirittura drogati. E’ assurdo che si verifichino episodi del genere, sembra quasi che ognuno si possa permettere qualunque cosa. Il degrado ormai è generalizzato, anche se in questo caso di costume e di educazione".
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Drogato_ di_porno
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2027 Messaggio da Drogato_ di_porno »

«La dipendenza dal porno? Non esiste»
Secondo uno studio mancano le prove scientifiche necessarie a definire la patologia


L’Indipendent ci parla di una ricerca che dimostra come la dipendenza dal porno non sia poi così vera. Quindi non ci sarebbe un modo per definire in maniera chiara una specie di sottomissione ad immagini e contenuti pornografici e, di conseguenza, tale patologia non esiste. Il dottor David Ley, psicologo clinico e direttore di un programma di salute comportamentale, sostiene che non esiste un’evidenza in grado di dimostrare che una persona possa essere o meno dipendente dalla pornografia. Lo studioso ha analizzato documenti relativi a studi sul genere scoprendo che solo il 37 per cento di questi definisce l’uso del porno come una vera ossessione, mentre in un altro 27 per cento dei casi non si stabilisce una diretta correlazione tra pornografia e dipendenza.
Lo studio, pubblicato sulla rivista «Current Sexual Health Reports» suggerisce anche che non esistono effetti collaterali negativi per una persona che usa eccessivamente materiali pornografici e che soprattutto non esiste alcun legame tra ossessione e disfunzione erettile. Il dottor Ley ha poi aggiunto che gli esperimenti studiati su questo tema sono quindi eseguiti male e sono privi di qualsiasi rigore scientifico. Il risultato è che nonostante le prove si combinino per dimostrare la dipendenza dal porno, questa si rivela oggettivamente molto bassa.

Secondo il dottor David Ley «abbiamo bisogno di metodi migliori per aiutare persone che lottano contro l’alta frequenza degli stimoli sessuali visivi». Secondo lo studioso, poi, a causa della mancanza di dati scientifici oggettivi, la condizione non è neanche elencata nell’ultima edizione del «Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder», il compendio di malattie e disturbi approvato dalla American Psychiatric Association. Secondo Ley il porno può aumentare e migliorare l’atteggiamento verso la sessualità oltre al miglioramento della qualità della vita e del piacere nelle relazioni a lungo termine, perché il porno sfoga i desideri repressi e diminuisce i reati sessuali.

Tuttavia queste conclusioni vengono contestate da Paula Hall, psicoterapeuta sessuale esperta di relazioni a dipendenza da sesso, nonché presidente dell’Associazione per il trattamento della dipendenza del sesso e compulsività, secondo cui la dipendenza della pornografia devasta non solo la vita della persona che la subisce ma anche l’esistenza di coloro che la circondano. «Siamo sommersi dalle richieste di aiuto -ha spiegato la Hall- di persone che vogliono riappropriarsi della propria vita. La dipendenza da pornografia influenza gli impatti relazionali, la vita sociale, il lavoro, gli studi e la sfera finanziaria, visto che spesso la persona in questione paga per vedere certi contenuti. È ridicolo affermare che questo problema non esiste. le persone non bevono solo perché sono assetate».
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EternalSunshine
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2028 Messaggio da EternalSunshine »

Io combatto la mia verginità con il porno, è da 4 anni che guardo porno quasi ogni giorno e che mi trastullo ogni volta all'inizio mi sentivo oppresso, provavo una sensazione di frustazione dopo ogni atto esplicito adesso ho preso consapevolezza della normalità e quindi non provo più la frustazione di un tempo quel desiderio di evasione ce l'ho ancora che era una patologia dato che senza porno diventavo aggressivo e quando uscivo mi sentivo più maniaco del solito quando mi si trovava davanti una ragazza.
La sensazione che si prova con i porno è una videodipendenza che poi sfocia nell'assumere certi atteggiamenti pischici pericolosi come anche la pedo-pornografia.
Parlo per me, il porno da come la vedo io ha i suoi limiti come ogni cosa. L'esagerazione genera esasperazione e un senso di malattia.
Quindi per me tutti questi studi sono troppo individuali per essere presi sul serio.

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Drogato_ di_porno
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2029 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Chi guarda troppi porno è stupido, lo dice uno studio tedesco

Il porno probabilmente non brucerà le sinapsi, ma secondo uno studio tedesco c'è un legame tra il consumo di materiale pornografico e il volume della materia grigia dell'emisfero destro. Come riporta l'Huffingtonpost, i ricercatori dell'Istituto Max Plank di Berlino hanno preso in esame 64 uomini dai 21 ai 45 che in media guardavano porno per 4 ore a settimana. Lo studio ha dimostrato che quelli che tra loro passavano più tempo a guardare immagini porno, stando alle risonanze magnetiche, avevano un corpo striato più piccolo, ovvero quella parte del cervello che con il cervelletto regola l'equilibrio, la coordinazione e il movimento. Come succede ai malati di Parkinson. I soggetti con lo striato più piccolo avevano bisogno di maggiori stimoli e sollecitazioni per provare piacere, ma la ricerca non ha chiarito se siano stati i porno a ridurre quella parte di cervello, o se i fruitori assidui di porno fossero già più stupidi prima del test.

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Barabino
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2030 Messaggio da Barabino »

Va detto che in germania paradossalmente ma non tanto, e' piu' facile trovare una prostituta che un dvd porno... :lol:

Se uno vuole proprio masturbarsi invece di farsi fare un pompino, spende di meno ma deve sforzarsi di piu' (dico in Germania eh)
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
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Il Fede
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2031 Messaggio da Il Fede »

Troppo porno restringe il cervello

Un alto consumo di materiale pornografico è collegato ad un minore volume di materia grigia nel nel nucleo caudato destro dello striato, un area del cervello coinvolta nei meccanismi di ricompensa

È allarme per i fan di Pornhub: troppo porno potrebbe influire sulle dimensioni… del cervello. Sembrerà strano, ma non è uno scherzo: il risultato arriva da uno studio pubblicato sulle pagine di JAMA Psychyatric da due ricercatori del Max Planck Institute for Human Development di Berlino, che hanno analizzato cosa succede nel cervello quando si consumano grandi quantità di materiale pornografico. Trascorrere molto tempo sui video a luci rosse sembrerebbe infatti collegato ad una diminuzione del volume di diverse aree cerebrali, ma gli autori ammettono che serviranno ulteriori studi per comprendere se il fenomeno sia una causa o una conseguenza della fruizione di immagini pornografiche.

Lo studio ha preso il via dall’ipotesi che il consumo massiccio di pornografia abbia delle caratteristiche in comune con le dipendenze, e che possa quindi determinare delle modifiche a lungo termine in alcune strutture cerebrali. Per verificare la loro ipotesi, i due ricercatori tedeschi hanno reclutato 64 volontari tra i 21 e i 45 anni. I partecipanti hanno risposto ad un questionario realizzato per accertare il loro consumo settimanale di materiale pornografico (che è risultato in media di circa 4 ore), ed il loro cervello è stato quindi analizzato con una morfometria basata sui voxel, strumento che permette di analizzare con precisione la morfologia cerebrale.

Analizzando i risultati, i ricercatori hanno notato un collegamento importante tra il consumo settimanale di materiale pornografico e il volume di alcune aree del cervello. “I nostri risultati – scrivono gli autori nello studio – indicano che il volume della materia grigia presente nel nucleo caudato destro dello striato è minore in chi utilizza un’alta quantità di pornografia”.

Utilizzando una tomografia a risonanza magnetica (strumento che permette di analizzare quali aree del cervello sono attive in un determinato momento) i ricercatori hanno quindi analizzato cosa succedeva nel cervello dei partecipanti quando venivano messi di fronte ad immagini a luci rosse. Dall’esame è emersa una minore attivazione delle aree del cervello che regolano l’autocontrollo e una attivazione anomala del circuito cerebrale della ricompensa, una parte del nostro sistema nervoso centrale coinvolta nello sviluppo dei fenomeni di dipendenza.

Più piccolo è lo striato, dunque, maggiore è il consumo di porno. I risultati dello studio però non permettono di rispondere ad una domanda importante: il porno è la causa o la conseguenza di queste alterazioni nella morfologia cerebrale? “Gli individui con un minore volume di materia grigia nello striato potrebbero necessitare di una maggiore stimolazione esterna per sperimentare il piacere – chiariscono infatti i due ricercatori – e per questo potrebbero trovare il consumo di materiale pornografico più gratificante, indulgendo quindi più a lungo in questi comportamenti”.


http://www.wired.it/scienza/2014/05/30/ ... -cervello/
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

Stickman
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2032 Messaggio da Stickman »

Naa io ero scemo anche prima.

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Il Fede
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2033 Messaggio da Il Fede »

Stickman ha scritto:Naa io ero scemo anche prima.
Peggiora
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2034 Messaggio da super_super »

Nonostante tutto sono riuscito a laurearmi, chissà senza avrei vinto già un nobel :lol:

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Drogato_ di_porno
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2035 Messaggio da Drogato_ di_porno »

vibratore per il pene

“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2036 Messaggio da dboon »

Si son dimenticati delle palle ...
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2037 Messaggio da pan »

Il Fede ha scritto:Troppo porno restringe il cervello

Un alto consumo di materiale pornografico è collegato ad un minore volume di materia grigia nel nel nucleo caudato destro dello striato, un area del cervello coinvolta nei meccanismi di ricompensa

È allarme per i fan di Pornhub: troppo porno potrebbe influire sulle dimensioni… del cervello. Sembrerà strano, ma non è uno scherzo: il risultato arriva da uno studio pubblicato sulle pagine di JAMA Psychyatric da due ricercatori del Max Planck Institute for Human Development di Berlino, che hanno analizzato cosa succede nel cervello quando si consumano grandi quantità di materiale pornografico. Trascorrere molto tempo sui video a luci rosse sembrerebbe infatti collegato ad una diminuzione del volume di diverse aree cerebrali, ma gli autori ammettono che serviranno ulteriori studi per comprendere se il fenomeno sia una causa o una conseguenza della fruizione di immagini pornografiche.

Lo studio ha preso il via dall’ipotesi che il consumo massiccio di pornografia abbia delle caratteristiche in comune con le dipendenze, e che possa quindi determinare delle modifiche a lungo termine in alcune strutture cerebrali. Per verificare la loro ipotesi, i due ricercatori tedeschi hanno reclutato 64 volontari tra i 21 e i 45 anni. I partecipanti hanno risposto ad un questionario realizzato per accertare il loro consumo settimanale di materiale pornografico (che è risultato in media di circa 4 ore), ed il loro cervello è stato quindi analizzato con una morfometria basata sui voxel, strumento che permette di analizzare con precisione la morfologia cerebrale.

Analizzando i risultati, i ricercatori hanno notato un collegamento importante tra il consumo settimanale di materiale pornografico e il volume di alcune aree del cervello. “I nostri risultati – scrivono gli autori nello studio – indicano che il volume della materia grigia presente nel nucleo caudato destro dello striato è minore in chi utilizza un’alta quantità di pornografia”.

Utilizzando una tomografia a risonanza magnetica (strumento che permette di analizzare quali aree del cervello sono attive in un determinato momento) i ricercatori hanno quindi analizzato cosa succedeva nel cervello dei partecipanti quando venivano messi di fronte ad immagini a luci rosse. Dall’esame è emersa una minore attivazione delle aree del cervello che regolano l’autocontrollo e una attivazione anomala del circuito cerebrale della ricompensa, una parte del nostro sistema nervoso centrale coinvolta nello sviluppo dei fenomeni di dipendenza.

Più piccolo è lo striato, dunque, maggiore è il consumo di porno. I risultati dello studio però non permettono di rispondere ad una domanda importante: il porno è la causa o la conseguenza di queste alterazioni nella morfologia cerebrale? “Gli individui con un minore volume di materia grigia nello striato potrebbero necessitare di una maggiore stimolazione esterna per sperimentare il piacere – chiariscono infatti i due ricercatori – e per questo potrebbero trovare il consumo di materiale pornografico più gratificante, indulgendo quindi più a lungo in questi comportamenti”.


http://www.wired.it/scienza/2014/05/30/ ... -cervello/
Chissà cosa sarà successo al cervello chi ha guardato Mediaset per trent'anni?
Non credo ad una virgola di questo studio, evidentemente commissionato da chi ha interesse a deviare verso altri consumi il fruitore di porno.
Ormai tutta la ricerca scientifica funzione così, altrimenti non sarebbero venticinque anni che non si produce un nuovo antibiotico.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2038 Messaggio da bellavista »

Lo studio ha preso il via dall’ipotesi che il consumo massiccio di pornografia abbia delle caratteristiche in comune con le dipendenze,
Lo dicono già loro. ;)
Sono gli "studi" fatti per confermare un'ipotesi già pre-esistente.

Se voglio confermare l'ipotesi che farsi le seghe rende ciechi faccio uno studio commissionato a questo scopo e troverò chi me lo dimostra
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2039 Messaggio da L'Eternauta »

nella vita bisogna avere molti interessi, se uno si fissa solo su uno chiaro che il cervello può perdere colpi, ma la cosa riguarda tutto, non solo il porno

anche la troppa politica a certuni restringe il cervello e la visione della vita, cosi come la troppa religione

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#2040 Messaggio da Il Fede »

L'Eternauta ha scritto:nella vita bisogna avere molti interessi, se uno si fissa solo su uno chiaro che il cervello può perdere colpi, ma la cosa riguarda tutto, non solo il porno

anche la troppa politica a certuni restringe il cervello e la visione della vita, cosi come la troppa religione
E' dura vedere il porno come interesse. Sarebbe un interesse farsi le seghe? Mi suona un po' strano concettualmente, anche perché le seghe se le fanno tutti a prescindere proprio dagli interessi e gusti personali. L'interesse direi che si può circoscrivere agli addetti ai lavori (e anche in quel caso bisognerebbe vedere da caso a caso), ma per tutto il resto parlare di "interesse" o di "hobby" mi pare totalmente fuori luogo.
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