A proposito delle attrici in questa puntata:
Sulla Genevieve Hue (che vedremo di nuovo nel n. 23 di
Supersex),
e sulla Francette Maillol (anch’essa tutt’altra che una “one time appearance” sulle pagine patinate delle avventure dello sborratore extraterrestre – come abbiamo segnalato qualche tempo fa su questo stesso forum, nel numero 49 “Supersex Sconvolge il Mondo della Droga”, la Maillol recitava la parte dell’assistente di Pontello)
non è il caso di soffermarci – facile assai trovare una moltitudine di immagini, notizie e filmati sul web, sebbene queste due le troverete più comunemente elencate, per la prima, sotto il nome di “Samantha”, e per la seconda, come “France Lomay”.
Poi, su Martine Semo ossia Barbara Mosse, che altro dire? Fa parte di quella ristretta schiera di “grandissime” della stagione d’oro francese del porno. Recitò in una quantità inverosimile di pellicole (sia porno sia “soft erotico”), loops, riviste ecc, fece anche un salto negli Stati uniti a provare a entrare in quel giro finanziariamente più lucroso di quello europeo (ma apparve in un solo film, “Girls U.S.A.", tra l’altro recitando una scena con il nauseabondo Ron Jeremy, del quale diverse l’attrici dissero fosse uno stronzo totale. Addirittura Angel Kelly in un’intervista del 1988 per la rivista
Hustler disse che Ron era un “maiale disgusto”, e persino che “il suo sperma puzzava, una cosa nauseante”. Pensare che la povera Moose, nel film, si prese – sempre sorridente per la cinepresa, da brava attrice – una sborrata in bocca da Jeremy! Ma d’altra parte, adesso che arriva questa notizia, per me nuova, che la Moose era fidanzata con Pjotr Stanislas, magari il dover fare un pompino a Ron Jeremy non le sarà sembrato neanche tanto schifoso

.) Anche sulla Moose, l’internet è stracolma di notizie e immagini, per cui, ho poco da aggiungere; mi limito a segnalare che quel mitico 1977, anno di pubblicazione di questo numero, era anche l’anno del suo esordio nel mondo hard (notate bene: l’EGAFD dà una sua presenza in qualche film girato prima del 1977 – ad es. “Je suis une belle salope” dato in alcune fonti come emesso nel 1976 mentre l’emissione “ufficiale” è invece del 1977 – e qualche sito la elenca nel film “Vierges et debauchees” del 1976 [come versioni soft e hard, poi riemessa nel 1980], dove invece la Moose non c’è: chi ha dato la notizia sembra averla confusa con Sophie Guers

. Inoltre, per quanto riguarda il film “Règlements de femmes à OQ Corral” del 1974, si tratta di inserti fatti successivamente, in un preesistente film “soft”.) La luminosa freschezza di questa splendida fanciulla nel Supersex n. 9 è data anche dalla giovanissima età: secondo due fonti “attendibili” (le virgolette sono di rigore in questa casi, dato che nel mondo del porno i dati certi sono pochi – basti pensare all’Annette Haven, per la quale diverse fonti “attendibili” danno ben quattro diversi anni di nascita, che spaziano dal 1949 al 1956!) la Moose nacque nel 1958 o nel 1959. Dato che questa puntata n.9 fu fotografata, a giudicare dagli alberi sfogliati e cieli grigi delle riprese esterne, d’inverno
se la Moose nacque nel 1958 aveva al massimo 19 anni ma forse anche solo 18; se invece nacque nel 1959 (e dunque coetanea di Marilyn Jess) poteva avere addirittura solo 17 anni quando questa puntata fu prodotta. In ogni caso, in età di liceale: una splendida (vera!) teenager.
Dato che nel mondo del porno le attrici che recitano la parte di presunte “teenagers” hanno sovente ben più di vent’anni, che bel regalo poter vedere la Moose,
effettivamente a quell’età, scopare. Che bastardo fortunato, Pontello!!
E dunque?…. Per questo numero invece, puntando come al mio solito sulle notizie nuove o comunque meno conosciute, concentriamoci sulla bella e dolce attrice poco conosciuta
dal risucchio feroce e impegnato
e dal “culo che è un burro” (tra l’altro, l’unica in questa puntata che ci dona un “anal” non simulato)
elencata qui col nome d’arte assurdo di Sylvie De Bouvry.
Dico “assurdo” non perché, come sovente accade nei “cast lists” di Supersex, trattasi banalmente di grafia storpiata oppure di nome inventato di sana pianta e usato solo sulle pagine di Supersex. Ma invece, perché trattasi di nome che già appartenne ad
altra attrice. Infatti “Sylvie De Bouvry” era un nome d’arte alternativo di Elisabeth Buré, attrice già conosciuta all’epoca (e anche lei attivissima nel 1977). L’assegnazione di quel nome, a questa attrice di Supersex 9, è dunque indice semplicemente della più scialba pigrizia redazionale. Che vergogna!
Tuttavia l’identità della nostra bella mora del n. 9 non è (più) un mistero: trattasi di Sophie Bullé (nome scritto indifferentemente, secondo la fonte, con la “l” singola o doppia, e con o senza accento sulla “e”), attrice dalla carriera breve ma tutt’altro che esigua. (Tempo fa ho segnalato all’EGAFD il suo nome, desunto da diversi film, per cui la sua filmografia è ricercabile su quel sito, anziché elencata sotto “sconosciuta”).
Eccola a sfoggiare un talento formidabile da “gola profondista” alle prese con un bastone d’ebano dalle misure notevoli nel cortometraggio “Rage porno”:
a condividere generosamente una boccata di sborra nel film “Der erste Schrei”
a concedersi un momento di autosoddisfazione in “Caresses infernales”
e a saggiare un marito altrui in questa scena da “Les Queutardes”
Tornando alla sua masturbata “in cucina” del film “Caresses infernales” citata appena sopra, quella scena poi prosegue in modo divertente quando due idraulici si danno prima addosso alla Bullé, contentissima
ma poi – beffa delle beffe! – scoprono d’essere più attratti uno all’altro anziché alla fanciulla, la quale si deve accontentare di assisterli nella loro scena omosex!!!
Cos’altro aggiungere?
Grandissimo numero, questo. Peccato che nell’ultima scena Pontello aveva già esaurito le proprie riserve di sborra dopo la schizzata “per aria” che vediamo nella pagina 115 (purtroppo mal ripresa dal fotografo, che scattò la sparata un microsecondo troppo tardi) e dunque la scena non conclude con un soddisfacente cumshot finale negli ultimi panelli. E peccato soprattutto, quella sborrata finta

nel bicchiere di champagne nella scena stuzzicante di stupro della Moose. Come al solito, per ragioni di economia di produzione, avranno, nella stessa “seduta”, girato con gli stessi attori anche qualche scena da “fotoromanzo” e l’attore in questione si sarà risparmiato la venuta “vera” per quella ulteriore successiva “set” ma – che occasione persa!
Se invece avessero fatto sborrare nel bicchiere davvero non uno, ma tutti e tre gli attori di quella scena, e riversato il contenuto di sperma vero nella bocca della Moose (specie di “gokkun / bukkake” ante litteram) ne sarebbe risultata una scena addirittura mitica, degna delle enciclopedia degli “firsts”. E poi la Moose non era certo attrice da disdegnare una boccata di seme con l’ingoio, anzi! Vabbé, accontentiamoci comunque di una gran bella puntata.
Grazie, pontellino!!!