in realtà no. Il grafico riguarda gli immigrati regolari: (i 650k di non-UE sono provvisti di VISA, dati ufficiali del governo britannico)SoTTO di nove ha scritto: ↑07/07/2024, 13:31Di nuovo. Qualsiasi governo inglese, anche dopo la Brexit, poteva decidere di fare quote di ingresso di stranieri provenienti dalla Ue (magari mettendolo sul piatto da bilanciare con accordi commerciali) e cercare di bloccare l'immigrazione clandestina.
Quel grafico dice solamente che hanno deciso di chiudere la porta all'immigrazione Ue (regolare, cioè di persone che vanno in Uk solo se lo possono fare in modo legale) mentre hanno sofferto il boom di immigrazione clandestina come successo ovunque in Europa.
La Brexit nei fatti può incidere sull'immigrazione legale (e si vede che ha "funzionato" per quanto possa essere un boomerang a fare i duri e puri) non su quella illegale. (magari hanno pure aperto le maniche per sopperire alla mancanza di manodopera per fare i duri e puri verso i cittadini Ue*)
* Che ripeto, è una scelta di chi ha governato il post Brexit. Nessuno gli vietava di far arrivare lo stesso i "camionisti dall'est europa" e nello stesso tempo contrastare l'immigrazione extra Ue.
Insomma quelli non sono FATTI da correlare con la Brexit in quanto tale, sono FATTI da correlare alle decisioni prese dai vari governi che si sono succeduti.
https://migrationobservatory.ox.ac.uk/r ... om-the-uk/
https://www.ons.gov.uk/peoplepopulation ... -migration
i politici di tutti gli schieramenti, anche i Labour in questo caso, sparano un mucchio di cagate (come i Tories col piano del Rwanda mai utilizzato, la Meloni farà la stessa fine in Albania). la de-globalizzazione è un mito, così come il "protezionismo" o le "sanzioni" (che danno origine al contrabbando o alle triangolazioni). merci ed esseri umani continuano a spostarsi. prima della Brexit UK cresceva di 0,5% più di EU mainland, ora cresce della metà. e ha stretto solo un paio di accordi con Australia e Nuova Zelanda (peraltro membri del Commonwealth) ma ha fallito gli accordi con USA India e Canada, non avendo sufficiente potere negoziale (che aveva stando in UE)
d'altro canto anche i "remainers" hanno sparato cazzate: dicevano che la City avrebbe perso 75k posti di lavoro che si sarebbero trasferiti a Francoforte, invece e hanno persi solo 7,5k (10 volte meno) perchè il know-how resta e non lo sostituisci da un giorno all'altro.