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Detergente intimo o connilinguus da parte di un golosone?Greata ha scritto:Svegliarsi e sentire l'odore della cannella per tutta la cosa, penso che sia uno dei motivi per cui vale la pena vivere : )
VolpeGrigia ha scritto:Detergente intimo o connilinguus da parte di un golosone?Greata ha scritto:Svegliarsi e sentire l'odore della cannella per tutta la cosa, penso che sia uno dei motivi per cui vale la pena vivere : )
Buonissime anche fritte... con l'involucro che resta intero e il ripieno che diventa cremoso e amarissimo...scb ha scritto: Rimanendo nell'ambito "cibi della tradizione" conoscete le olive dolci?
Sono le olive appena raccolte, non passate in salamoia e quindi amare, ma non amarissime come quelle che si usano per fare l'olio (di lì olive dolci). Credo siano tipiche della Puglia come preparazione.
Le si fa seccare al sole per una settimana. Quando sono un pò rinsecchite, si condiscono con olio sale origano e scorzetta di agrumi. Sono una poesia.
Conosco le due varianti in umido e in brodo. La prima, se ben fatta, la trovo eccezionale. La seconda non mi convince del tutto, perché in brodo risulta un po' più "gommosa", mentre in umido rimane morbida. Ma son gusti personali.scb ha scritto:La trippa, per quanto possa sembrare ripugnante, è una vera e propria delizia, ed un piatto di grandissima cultura gastronomica per la preparazione.
Mia madre la prepara in due modi. Quella migliore (la chiama millefogli) la fa al sugo con le patate, e d'inverno è un toccasana eccezionale.
Quella comune la fa bollita e poi la condisce semplicemente con olio sale e limone. Si mangia anche fredda ed è ottima anche come antipasto, oltre che come secondo.
Anche se la cannella viene considerata la regina delle spezie, il suo aroma non mi piace granché.Greata ha scritto:Svegliarsi e sentire l'odore della cannella per tutta la cosa, penso che sia uno dei motivi per cui vale la pena vivere : )
idem, fabri aveva pure una candela alla cannella...anxxur ha scritto:Anche se la cannella viene considerata la regina delle spezie, il suo aroma non mi piace granché.Greata ha scritto:Svegliarsi e sentire l'odore della cannella per tutta la cosa, penso che sia uno dei motivi per cui vale la pena vivere : )
La tollero solo nel vin brulè o nello strudel.
Personalmente adoro il lampredotto toscano ed è un vero peccato vivere a 300 km dal più vicino spacciatore di questa delizia (una trippa delicatissima, lessata e servita sul panino con salsine a piacimento)anxxur ha scritto:Conosco le due varianti in umido e in brodo. La prima, se ben fatta, la trovo eccezionale. La seconda non mi convince del tutto, perché in brodo risulta un po' più "gommosa", mentre in umido rimane morbida. Ma son gusti personali.scb ha scritto:La trippa, per quanto possa sembrare ripugnante, è una vera e propria delizia, ed un piatto di grandissima cultura gastronomica per la preparazione.
Mia madre la prepara in due modi. Quella migliore (la chiama millefogli) la fa al sugo con le patate, e d'inverno è un toccasana eccezionale.
Quella comune la fa bollita e poi la condisce semplicemente con olio sale e limone. Si mangia anche fredda ed è ottima anche come antipasto, oltre che come secondo.
Chi si ricorda quanto erano buoni i chewing-gum della Brooklyn gusto Cinnamon (cannella)?Pimpipessa ha scritto:idem, fabri aveva pure una candela alla cannella...anxxur ha scritto:Anche se la cannella viene considerata la regina delle spezie, il suo aroma non mi piace granché.Greata ha scritto:Svegliarsi e sentire l'odore della cannella per tutta la cosa, penso che sia uno dei motivi per cui vale la pena vivere : )
La tollero solo nel vin brulè o nello strudel.
è sparita
donegal ha scritto: Altrimenti sono anch'io per la trippa in umido, che preparo saltuariamente con soffritto leggero in cui buttare la trippa e fare cuocere qualche minuto con vino bianco e poi pomodoro, fagioli borlotti, tanto peperoncino e una spolverata di parmigiano e origano a fine cottura.
io la faccio solo in umidodonegal ha scritto:Personalmente adoro il lampredotto toscano ed è un vero peccato vivere a 300 km dal più vicino spacciatore di questa delizia (una trippa delicatissima, lessata e servita sul panino con salsine a piacimento)anxxur ha scritto:Conosco le due varianti in umido e in brodo. La prima, se ben fatta, la trovo eccezionale. La seconda non mi convince del tutto, perché in brodo risulta un po' più "gommosa", mentre in umido rimane morbida. Ma son gusti personali.scb ha scritto:La trippa, per quanto possa sembrare ripugnante, è una vera e propria delizia, ed un piatto di grandissima cultura gastronomica per la preparazione.
Mia madre la prepara in due modi. Quella migliore (la chiama millefogli) la fa al sugo con le patate, e d'inverno è un toccasana eccezionale.
Quella comune la fa bollita e poi la condisce semplicemente con olio sale e limone. Si mangia anche fredda ed è ottima anche come antipasto, oltre che come secondo.
A me piace quella parte di trippa che sembra un collo di tacchino (o un fallo gigante senza glande) : tagliata a fette sottili e condita con olio, limone e pepe (volendo anche aglio e sedano) è un ottimo piatto poco calorico, bisogna solo essere certi che sia freschissima.
Altrimenti sono anch'io per la trippa in umido, che preparo saltuariamente con soffritto leggero in cui buttare la trippa e fare cuocere qualche minuto con vino bianco e poi pomodoro, fagioli borlotti, tanto peperoncino e una spolverata di parmigiano e origano a fine cottura.