la straordinaria prosa di Supersex
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- pontellino
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Supersex #8
Hic iacet meo manuali:
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Grazie mille Pontellino.
Pero' mancano le pagine 127 e 128.
Ciao
			
			
									
									
						Pero' mancano le pagine 127 e 128.
Ciao
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				massimomarini
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Purtoppo non possiedo piu' il numero 39. Non so se la Denon e la Billot siano la stessa persona
			
			
									
									
						Re: la straordinaria prosa di Supersex
Ringraziando ancora tutti quanti ci hanno regalato diverse versioni di questa meraviglia di puntata n. 8 di Supersex, puntata che all’epoca ha portato agli occhi del pubblico italiano per la prima volta la bellezza mozzafiato della Brigitte Lahaie (i mitici suoi primi films girati in quello stesso anno, come Cathy, fille soumise oppure Parties fines non avevano ancora, che mi ricordi, scavalcato le alpi per arrivare nei cinema a luci rosse italiche) offro qui qualche spunto di riflessione (leggasi: stupidata) per una domenica preautunnale. Spunto a proposito di un piccolo “mistero”, ovvero: Chi, invero, regala quella gorgogliante sborrata di densa sperma alla deliziosa guancia delle Brigitte, nella prima scena?
Premessa: conosciamo tutti (e se n’è parlato brevemente anche sulle pagine di questo forum) il concetto del “fluffer,” ossia la donna fuori campo dell’obbiettivo che prepara oppure “mantiene in tiro” l’arnese del maschietto mentre i membri dell’équipe fotografico posizionano le luci, aggiustano il trucco della donna, ecc prima di essere pronti a scattare o a girare. E da lì, di conseguenza, anche il concetto di “stunt cunt”, ovvero della controfigura “hard” che in qualche film si presta a sostituire, nei primi piani ravvicinati, la propria fica nel caso di attrici provenienti dal mondo “soft” che appaiono in una produzione “hard” ma che si rifiutano di girare una scena di sesso vero (oppure si limitano al pompino davanti alla cinepresa senza però concedere la fica, o forse si fanno sostituire nella scena di penetrazione anale).
Ebbene, esisteva (forse esiste ancora) anche il ruolo di “stunt cock” (cock = cazzo, e “stunt” dal concetto di “stunt man”, ovvero l’atleta o ginnasta professionista che sostituisce, nelle spericolate scene d’azione, il protagonista il quale non può rischiare di sfregiarsi la faccia o peggio facendo le scene d’azione in prima persona). I motivi per richiedere un “stunt cock” erano diversi: nei primi anni del porno “artigianale” dai budget ristretti, ingaggiati alcuni autori per la giornata, si giravano quante più scene o singoli “loops” possibili nel giro del giorno e mentre (ovviamente) una donna può scoparsi una mandria, fingendo ogni volta un orgasmo, i limiti di prestazione del maschio sono ovvi. Anche se l’attore in questione riusciva a mantenersi eretto, la capacità di sborrata era, fisiologicamente, limitata.
Nei fotoromanzi (e in una quantità veramente seccante di films francesi dell’epoca “d’oro”) si ricorreva dalla sborrata finta (in alcuni films con Richard Allan e Guy Royer sono convinto che forse neanche la metà delle eiaculazioni siano vere), ma quando invece si voleva proprio mostrare “il vero”, ecco inserirsi per il “primo piano” un cazzo altrui per la venuta di spermatozoi. Nel 1988 ho letto sulla rivista Adam Film World un’intervista con un operatore di cinepresa che aveva lavorato con registi quali Radley Metzger nei primi anni ’70, intervista in cui questo raccontava che in qualche caso, arrivati verso la fine di una lunga giornata, con l’attore giunto ormai (dopo diverse prestazioni) a “serbatoio vuoto”, veniva richiesto a inserirsi lui, l’operatore (uomo non fotogenico, ma dal cazzo di tutto rispetto) per lo schizzo finale.
OK, dunque: Guardate la primissima scena con le due sorelline Lahaie e Lemoine assieme al belloccio anonimo che fa la parte del cattivo. Di quest’ultimo non vediamo mai il cazzo nei panelli in cui si vede anche la sua faccia:
 
 
mentre l’arnese appare invece solo il primo piano
 
Altro dettaglio importante: questo stesso belloccio non lo si vede mai, altrove in questo numero, svestito, tantomeno in una scena di sesso.
Infine, nell’immagine della sborrata, i dettagli della struttura facciale dell’uomo sono assolutamente identici a quelli di Pontello:
 
Mia teoria, dunque (e non solo di oggi, anche all’epoca mi era venuto un dubbio) è che il recitante del ruolo del cattivo Robert Malot in questa puntata trattasi di attore dal mondo dei fotoromanzi “soft” oppure addirittura fotomodello di moda (entrambi, per inciso, mestieri esercitati dallo stesso Pontello prima di darsi al porno) che si è prestato ad apparire in questa rivista ma senza concedersi alle scene hardcore.
E che dunque – questa la mia conclusione – la cremosa sborrata sulla guancia divina della nostra Lahaie sia una fontana di semenza pontelliana D.O.C.
 
questo è tutto, signori giudici.
Sempre in tema di scemenze (anziché semenza), noterete che sono stato bravo a non tediarvi con le mie solite osservazioni sull’ennesima rara muscle car statunitense che spunta nel numero precedentemente postato.
 
Tuttavia (abbiate pazienza…) qui nel n. 8 appare un’auto americana non solo d’epoca, ma di lusso, una Cadillac Eldorado del 1952:

(Il fatto che appaino regolarmente auto del genere nei primi numeri di Supersex porta a pensare che tra i facoltosi produttori dell’iniziativa editoriale ci sarò stato senz’altro un appassionato collezionista di tali veicoli.)
Orbene, nulla di particolare di quest’auto (a parte che sarebbe costato un patrimonio mantenerla a regime, a Parigi) dal punto di vista delle prestazioni, ma un particolare del suo design merita segnalazione: la curiosa soluzione adottata dagli stilisti per nascondere la bocca del serbatoio di carburante, cui si accedeva mediante il sollevamento di un fanale posteriore:

Naturalmente, mi sembra lecito (anzi scontato) immaginare che era proprio a questo particolare del metodo d’infilamento del beccuccio nella tanica, cui pensavano (metaforicamente) gli sceneggiatori di questa puntata quando concepirono questa parte della scena con la Marie José Loyer:

 
  
  
 
Buona domenica a tutti…
			
			
									
									
						Premessa: conosciamo tutti (e se n’è parlato brevemente anche sulle pagine di questo forum) il concetto del “fluffer,” ossia la donna fuori campo dell’obbiettivo che prepara oppure “mantiene in tiro” l’arnese del maschietto mentre i membri dell’équipe fotografico posizionano le luci, aggiustano il trucco della donna, ecc prima di essere pronti a scattare o a girare. E da lì, di conseguenza, anche il concetto di “stunt cunt”, ovvero della controfigura “hard” che in qualche film si presta a sostituire, nei primi piani ravvicinati, la propria fica nel caso di attrici provenienti dal mondo “soft” che appaiono in una produzione “hard” ma che si rifiutano di girare una scena di sesso vero (oppure si limitano al pompino davanti alla cinepresa senza però concedere la fica, o forse si fanno sostituire nella scena di penetrazione anale).
Ebbene, esisteva (forse esiste ancora) anche il ruolo di “stunt cock” (cock = cazzo, e “stunt” dal concetto di “stunt man”, ovvero l’atleta o ginnasta professionista che sostituisce, nelle spericolate scene d’azione, il protagonista il quale non può rischiare di sfregiarsi la faccia o peggio facendo le scene d’azione in prima persona). I motivi per richiedere un “stunt cock” erano diversi: nei primi anni del porno “artigianale” dai budget ristretti, ingaggiati alcuni autori per la giornata, si giravano quante più scene o singoli “loops” possibili nel giro del giorno e mentre (ovviamente) una donna può scoparsi una mandria, fingendo ogni volta un orgasmo, i limiti di prestazione del maschio sono ovvi. Anche se l’attore in questione riusciva a mantenersi eretto, la capacità di sborrata era, fisiologicamente, limitata.
Nei fotoromanzi (e in una quantità veramente seccante di films francesi dell’epoca “d’oro”) si ricorreva dalla sborrata finta (in alcuni films con Richard Allan e Guy Royer sono convinto che forse neanche la metà delle eiaculazioni siano vere), ma quando invece si voleva proprio mostrare “il vero”, ecco inserirsi per il “primo piano” un cazzo altrui per la venuta di spermatozoi. Nel 1988 ho letto sulla rivista Adam Film World un’intervista con un operatore di cinepresa che aveva lavorato con registi quali Radley Metzger nei primi anni ’70, intervista in cui questo raccontava che in qualche caso, arrivati verso la fine di una lunga giornata, con l’attore giunto ormai (dopo diverse prestazioni) a “serbatoio vuoto”, veniva richiesto a inserirsi lui, l’operatore (uomo non fotogenico, ma dal cazzo di tutto rispetto) per lo schizzo finale.
OK, dunque: Guardate la primissima scena con le due sorelline Lahaie e Lemoine assieme al belloccio anonimo che fa la parte del cattivo. Di quest’ultimo non vediamo mai il cazzo nei panelli in cui si vede anche la sua faccia:
mentre l’arnese appare invece solo il primo piano
Altro dettaglio importante: questo stesso belloccio non lo si vede mai, altrove in questo numero, svestito, tantomeno in una scena di sesso.
Infine, nell’immagine della sborrata, i dettagli della struttura facciale dell’uomo sono assolutamente identici a quelli di Pontello:
Mia teoria, dunque (e non solo di oggi, anche all’epoca mi era venuto un dubbio) è che il recitante del ruolo del cattivo Robert Malot in questa puntata trattasi di attore dal mondo dei fotoromanzi “soft” oppure addirittura fotomodello di moda (entrambi, per inciso, mestieri esercitati dallo stesso Pontello prima di darsi al porno) che si è prestato ad apparire in questa rivista ma senza concedersi alle scene hardcore.
E che dunque – questa la mia conclusione – la cremosa sborrata sulla guancia divina della nostra Lahaie sia una fontana di semenza pontelliana D.O.C.
questo è tutto, signori giudici.
Sempre in tema di scemenze (anziché semenza), noterete che sono stato bravo a non tediarvi con le mie solite osservazioni sull’ennesima rara muscle car statunitense che spunta nel numero precedentemente postato.
Tuttavia (abbiate pazienza…) qui nel n. 8 appare un’auto americana non solo d’epoca, ma di lusso, una Cadillac Eldorado del 1952:
(Il fatto che appaino regolarmente auto del genere nei primi numeri di Supersex porta a pensare che tra i facoltosi produttori dell’iniziativa editoriale ci sarò stato senz’altro un appassionato collezionista di tali veicoli.)
Orbene, nulla di particolare di quest’auto (a parte che sarebbe costato un patrimonio mantenerla a regime, a Parigi) dal punto di vista delle prestazioni, ma un particolare del suo design merita segnalazione: la curiosa soluzione adottata dagli stilisti per nascondere la bocca del serbatoio di carburante, cui si accedeva mediante il sollevamento di un fanale posteriore:
Naturalmente, mi sembra lecito (anzi scontato) immaginare che era proprio a questo particolare del metodo d’infilamento del beccuccio nella tanica, cui pensavano (metaforicamente) gli sceneggiatori di questa puntata quando concepirono questa parte della scena con la Marie José Loyer:
Buona domenica a tutti…
- pontellino
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Supersex #8
gitra ha scritto:Grazie mille Pontellino.
Pero' mancano le pagine 127 e 128.
Ciao
Rimediamo (quasi) subito:
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
La copertina non è originale, la copia in mio possesso è una ristampa su carta opaca di qualità davvero scadente. Ho cercato di regolare lo scanner al fine di ottenere la miglior qualità e credetemi ...... è stata dura!
In ogni caso, godetevi "La banda Bouchon"

			
			
									
									
						In ogni caso, godetevi "La banda Bouchon"

[Scopri]Spoiler
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Grazie Stress
			
			
									
									
						- 
				trasfer operation
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Scusate,in piedi per favore, accostare il metodo di rifornimento del carburante con la foto a pecorina sotto ,descrivendo il metodo di introduzione del beccuccio della pompa. Questo è arte pura, la pornografia viene baypassata a piè pari da questo stato di arte allo stato puro. Già secondo me supersex e' il più artistico e di molte spanne rispetto ai giornaletti crudi che come osservava giustamente qualcuno hanno decretato la fine del nostro preferito, ma i commenti di voi tutti e questo sublime del mitico Badabing sono l'esaltazione e la spiegazione che dietro questo nostro misticismo per questa rivista non c'è solo il ricordare i bei tempi che furono, la nostra gioventù ma l'esaltazione di un idea vincente ed originale. Saluti a tutti i forumisti.
			
			
									
									
						- Prepuzio
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 - Località: verso il triangolino che ci esalta
 
Re: la straordinaria prosa di Supersex
stress....

			
			
									
									Nel '69 ho dato un taglio a donne e alcool. Sono stati i 20 minuti peggiori della mia vita. 
Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l'ho sperperato.
(George Best)
Gli uomini si innamorano di quello che vedono e le donne di quello che ascoltano. E' per questo che le donne si truccano e gli uomini mentono.
						Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l'ho sperperato.
(George Best)
Gli uomini si innamorano di quello che vedono e le donne di quello che ascoltano. E' per questo che le donne si truccano e gli uomini mentono.
- pontellino
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Innanzitutto, come giustamente fatto notare da trasfer, un applauso in standing ovation a badabing per il superlativo post di cui sopra.
Nel caso ci fossero i SZ awards di quest'anno che dire, se non chapeaux!
Badabing sei il nostro vate!!!
 
viewtopic.php?f=2&t=8973&start=1711
Mi dispiace per lo sbattimento che hai dovuto sopportare nel fare gli scan! Se per caso sei in possesso di altre ristampe di supersex e non sei sicuro se sia già stato postato o meno (lo dico solo per evitarti la fatica di scan "doppi", fosse per me si potrebbero replicare i Supersex all'infinito
 ) puoi sempre postare le prime 2 pagine (cover, quella degli interpreti e magari la prima del fotoromanzo) prima di imbarcarti nell'intera scansione: senz'altro qualcuno dei forumisti che seguono questo thread ti saprà dire se la tua copia è inedita (come la ristampa del #62, uno dei miei preferiti, ancora grazie) o meno.
			
			
									
									Nel caso ci fossero i SZ awards di quest'anno che dire, se non chapeaux!
Badabing sei il nostro vate!!!
Stress, grazie 1000 per lo sforzo, ma era già stato postato da mimmo62 qua:stress ha scritto:La copertina non è originale, la copia in mio possesso è una ristampa su carta opaca di qualità davvero scadente. Ho cercato di regolare lo scanner al fine di ottenere la miglior qualità e credetemi ...... è stata dura!
In ogni caso, godetevi "La banda Bouchon"
viewtopic.php?f=2&t=8973&start=1711
Mi dispiace per lo sbattimento che hai dovuto sopportare nel fare gli scan! Se per caso sei in possesso di altre ristampe di supersex e non sei sicuro se sia già stato postato o meno (lo dico solo per evitarti la fatica di scan "doppi", fosse per me si potrebbero replicare i Supersex all'infinito
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Un piccolo, semplice ma doveroso GRAZIE a tutti quelli che arricchiscono questa discussione sia col materiale fotografico che con le osservazioni storiche e di costume. 
Viva Superzeta, porno e non solo...
			
			
									
									
						Viva Superzeta, porno e non solo...
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Seguirò il tuo consiglio, purtroppo sono stato ingannato dal fatto che l'episodio è lo stesso, ma il titolo è diverso!!pontellino ha scritto:Innanzitutto, come giustamente fatto notare da trasfer, un applauso in standing ovation a badabing per il superlativo post di cui sopra.
Nel caso ci fossero i SZ awards di quest'anno che dire, se non chapeaux!
Badabing sei il nostro vate!!!
Stress, grazie 1000 per lo sforzo, ma era già stato postato da mimmo62 qua:stress ha scritto:La copertina non è originale, la copia in mio possesso è una ristampa su carta opaca di qualità davvero scadente. Ho cercato di regolare lo scanner al fine di ottenere la miglior qualità e credetemi ...... è stata dura!
In ogni caso, godetevi "La banda Bouchon"
viewtopic.php?f=2&t=8973&start=1711
Mi dispiace per lo sbattimento che hai dovuto sopportare nel fare gli scan! Se per caso sei in possesso di altre ristampe di supersex e non sei sicuro se sia già stato postato o meno (lo dico solo per evitarti la fatica di scan "doppi", fosse per me si potrebbero replicare i Supersex all'infinito) puoi sempre postare le prime 2 pagine (cover, quella degli interpreti e magari la prima del fotoromanzo) prima di imbarcarti nell'intera scansione: senz'altro qualcuno dei forumisti che seguono questo thread ti saprà dire se la tua copia è inedita (come la ristampa del #62, uno dei miei preferiti, ancora grazie) o meno.
In ogni caso, grazie!
Re: la straordinaria prosa di Supersex
Hold on! 
È vero che il numero appena postato da stress ricalca un numero già offerto in queste pagina, in originale (grazie, pontellino!).
Tuttavia, trattandosi non delle riproposte “Replay” ristampate a distanza di pochi anni (come questa recentemente proposta dallo stesso stress) ma prodotte dalla stessa impresa, dove al limite mancavano qualche pagina o panello rispetto all’originale,

in questo nuovo caso, si tratta di quelle raffazzonate ristampe rilanciate, 20 anni dopo (il primo proprio nel 1996, se rammento bene) e in numero ridotto (solo una trentina di puntate in tutto, credo) e in ordine sparso, con titoli e copertine che non c’entravano nulla ma soprattutto con rimaneggiamenti dei contenuti, con (a volte) diverse pagine saltata ma soprattutto con interventi nei testi.
Com’è stato segnalato altrove (e anche in questo forum da pontellino e altri) ci troviamo con un personaggio diverso, certo “Homerus Callaghan”. I motivi (secondo alcuni forumisti che scrissero moltissimo tempo fa su vecchi siti italici, tra cui anche, brevemente, Delta di Venere) pare queste ristampe ritoccate fossero riconducibili a motivi di proprietà contestata – sembra che gli stampatori originali protestavano mancati pagamenti, ma che qualcuno (forse lo stesso Pontello?) avesse acquistato il diritto di utilizzo, diritto che però gli venne contestato da altri. Boh… Insomma, un casino.
Ma ecco che “qualcuno” ristampa alcuni numeri, su carta di bassa qualità e partendo (ovviamente, data la scadente stampa) da copia scansite anziché da impianti originali, e inoltre, questo “qualcuno” ritocca i dialoghi per evitare causa per “pirateria” diretta. Operazione fatta a cazzo di cane, comunque, come vediamo confrontando questi due panelli tra la versione originale e la ristampa “ritoccata”. In un caso la didascalia è stata modificata per cambiare i nomi di “Pontello” e “Supersex” in quello di “Homerus”:
originale
 
rifacimento
 
ma in alcuni panelli precedenti si erano invece dimenticati di farlo:
 
lasciando invariati le parole “pontello” e “supersex”. Un’operazione alla carlona. O forse neanche tanto: avranno modificato quel tanto che servisse per poter dire, nel caso di una causa, che era un’iniziativa “modificata” e non una pirateria diretta.
Comunque sia, le modifiche qua e là ai testi (e non solo del nome “Homerus”) ha prodotto, in queste ristampe, dei risultati a dir poco bizzarri. Un esempio per tutti, mi ricordo che nella ristampa del n. 3 “Il feretro di Parigi”, nel momento in cui Pontello sborra in faccia alla Joan Koehler (aka Dawn Cummings) dice, nell’originale:
 
ma nella ristampa, per sostituire la frase “Ifix tcen tcen” troppo conosciuta (praticamente un “marchio di fabbrica”) modificano invece il dialogo per fargli gridare “Tanta sborra non l’hai vista mai!” E beh certo, cretino! Nel contesto di quella scena la Koehler recitava la parte di una lesbica che non era mai stata con un uomo, dunque quanto sperma vuoi che avesse visto? Pirla lo scrittore del nuovo dialogo: ma leggiti anche gli altri panelli prima di intervenire, no?
  
 
Per cui, parlando dalla parte di noi “fanatici completisti”, a me non dispiace affatto avere sia una “versione” sia l’altra in archivio.
E grazie, stress!
			
			
									
									
						È vero che il numero appena postato da stress ricalca un numero già offerto in queste pagina, in originale (grazie, pontellino!).
Tuttavia, trattandosi non delle riproposte “Replay” ristampate a distanza di pochi anni (come questa recentemente proposta dallo stesso stress) ma prodotte dalla stessa impresa, dove al limite mancavano qualche pagina o panello rispetto all’originale,
in questo nuovo caso, si tratta di quelle raffazzonate ristampe rilanciate, 20 anni dopo (il primo proprio nel 1996, se rammento bene) e in numero ridotto (solo una trentina di puntate in tutto, credo) e in ordine sparso, con titoli e copertine che non c’entravano nulla ma soprattutto con rimaneggiamenti dei contenuti, con (a volte) diverse pagine saltata ma soprattutto con interventi nei testi.
Com’è stato segnalato altrove (e anche in questo forum da pontellino e altri) ci troviamo con un personaggio diverso, certo “Homerus Callaghan”. I motivi (secondo alcuni forumisti che scrissero moltissimo tempo fa su vecchi siti italici, tra cui anche, brevemente, Delta di Venere) pare queste ristampe ritoccate fossero riconducibili a motivi di proprietà contestata – sembra che gli stampatori originali protestavano mancati pagamenti, ma che qualcuno (forse lo stesso Pontello?) avesse acquistato il diritto di utilizzo, diritto che però gli venne contestato da altri. Boh… Insomma, un casino.
Ma ecco che “qualcuno” ristampa alcuni numeri, su carta di bassa qualità e partendo (ovviamente, data la scadente stampa) da copia scansite anziché da impianti originali, e inoltre, questo “qualcuno” ritocca i dialoghi per evitare causa per “pirateria” diretta. Operazione fatta a cazzo di cane, comunque, come vediamo confrontando questi due panelli tra la versione originale e la ristampa “ritoccata”. In un caso la didascalia è stata modificata per cambiare i nomi di “Pontello” e “Supersex” in quello di “Homerus”:
originale
rifacimento
ma in alcuni panelli precedenti si erano invece dimenticati di farlo:
lasciando invariati le parole “pontello” e “supersex”. Un’operazione alla carlona. O forse neanche tanto: avranno modificato quel tanto che servisse per poter dire, nel caso di una causa, che era un’iniziativa “modificata” e non una pirateria diretta.
Comunque sia, le modifiche qua e là ai testi (e non solo del nome “Homerus”) ha prodotto, in queste ristampe, dei risultati a dir poco bizzarri. Un esempio per tutti, mi ricordo che nella ristampa del n. 3 “Il feretro di Parigi”, nel momento in cui Pontello sborra in faccia alla Joan Koehler (aka Dawn Cummings) dice, nell’originale:
ma nella ristampa, per sostituire la frase “Ifix tcen tcen” troppo conosciuta (praticamente un “marchio di fabbrica”) modificano invece il dialogo per fargli gridare “Tanta sborra non l’hai vista mai!” E beh certo, cretino! Nel contesto di quella scena la Koehler recitava la parte di una lesbica che non era mai stata con un uomo, dunque quanto sperma vuoi che avesse visto? Pirla lo scrittore del nuovo dialogo: ma leggiti anche gli altri panelli prima di intervenire, no?
Per cui, parlando dalla parte di noi “fanatici completisti”, a me non dispiace affatto avere sia una “versione” sia l’altra in archivio.
E grazie, stress!
- pan
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Ho perso il conto dei numeri postati. Questo c'è?
			
			
									
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Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
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Re: la straordinaria prosa di Supersex
Scusatemi se intervengo a spiovere, ma il n. 28 che ho io (Operazione profughi) è completamente diverso !!! Come si spiega ?
			
			
									
									
						
















































































































