Chi? Il popolo itaGliano?tetsuya31 ha scritto:stanno caricando sempre di piu la molla per una bella rivolta di piazza...e io francamente non vedo l'ora.
Aspetta e spera.
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Chi? Il popolo itaGliano?tetsuya31 ha scritto:stanno caricando sempre di piu la molla per una bella rivolta di piazza...e io francamente non vedo l'ora.
http://www3.lastampa.it/costume/sezioni ... tp/278772/Sono più gli uomini o più le donne che perdono la testa a quell'età?
«Tutti e due. Ma è più facile che un uomo trovi una partner più giovane. E allora sì che gli si può ribaltare la vita. Prenda il caso di Fini: era un uomo con una sua tradizione, delle sue radici culturali ben precise. Si è innamorato di una donna più giovane con idee politiche diverse dalle sue, e si è avvicinato anche lui a quelle idee».
Vuol dire che tutto 'sto casino politico dipende da...
«Fini si sente ringiovanito, fresco, e fa disperare Berlusconi».
Ma anche Berlusconi non scherza in fatto di femmine più giovani, no?
«Certo. Ma Berlusconi non si è mai innamorato. Ha avuto solo rapporti sessuali».
continua pure con il "va tutto bbenee!"Helmut ha scritto:Sono brutte cose il pregiudizio ideologico e la disinformazione.Dario83 ha scritto:autostrada Roma-L'Aquila: 60 Km d'autostrada passati da 4.10 euro a 5.30 euro!
non venite a dirmi che Silvio non centra nulla!
quando c'è lui...sarà un caso ma sono già 2 volte che aumentano l'autostrada...![]()
Gli aumenti autostradali sono prefissati a scadenze fisse, secondo il Contratto stipulato tra l'Anas e il concessionario, che nel caso di Autostrade Spa, è un privato.
finalmente...il tuo amico potra continuare indisturbato a rovinare l'italiabocha ha scritto:Durissimo documento dell'ufficio di presidenza contro Fini: "Grave l'abbandono del suo ruolo istituzionale, non c'è più fiducia". Il premier: "Noi responsabili, suo il dissenso. Dopo la manovra era indifferibile fare chiarezza". Deferiti ai probiviri Bocchino, Granata e Briguglio. I finiani verso i gruppi autonomi: numeri e forze in campo. Bersani: "E' crisi, il premier venga in parlamento". Editoriale di Minzolini al Tg1: il divorzio fa chiarezza. E' bufera
RETROSCENA Berlusconi: "Mi piange il cuore". Donna Assunta: "Bravo" CONVIVENZA Dallo sdoganamento al predellino: 17 anni tra alti e bassi Commenti Condividi la tua opinione con gli altri lettori de ilGiornale.it
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aiuto Roma - Fuori Fini e i suoi dal Pdl. Un documento durissimo dell'ufficio di presidenza del Pdl e le parole di Silvio Berlusconi che chiudono la porta al "cofondatore" e ai suoi fedelissimi. La rottura si consuma così, in serata. Basta mediazioni e invito a lasciare il partito e la presidenza della Camera. "I coordinatori hanno svolto una relazione e hanno deciso di deferire ai probiviri gli onorevoli Briguglio, Granata e Bocchino, con la condivisione dell'ufficio di presidenza" esordisce il premier nella conferenza stampa al termine del vertice del partito. "Si è presentato un dissenso da parte di Fini e degli uomini a lui vicini nei confronti del governo, della maggioranza e del presidente del Consiglio. Io non ho mai risposto, anzi ho sempre smentito i virgolettati che mi hanno attribuito. Abbiamo tenuto un comportamento responsabile, visto il momento di crisi che viviamo. "Dopo l'approvazione di una manovra assolutamente indispensabile che ci ha richiesto l'Europa, abbiamo ritenuto fosse arrivato il momento non più differibile di fare chiarezza sulla situazione nel partito".
Partito diviso, prezzo troppo alto "Abbiamo tutti ritenuto che il Pdl non potesse pagare il prezzo troppo alto di mostrarsi un partito diviso" ha detto ancora il premier rispondendo in conferenza stampa a chi chiedeva se la nascita di gruppi finiani non si un prezzo troppo alta da pagare per la maggioranza. "I tifosi si distaccano da una squadra se la vedono litigiosa, tanto più se i litigi avvengono in campo aperto. Trentatre su trentasei membri dell'ufficio di presidenza hanno ritenuto che non si potesse più continuare in questa situazione".
Ministri finiani nell'esecutivo "Questa decisione sarà assunta nella sede del governo ma per quanto mi riguarda non ho nessuna difficoltà a continuare una collaborazione con validi ministri. Risponde così il premier Silvio Berlusconi, a chi gli chiede se dopo la rottura con Fini dovranno lasciare l'esecutivo i componenti vicini al presidente della Camera.
Governo non a rischio "C'é stata un'altalena di numeri, ma non si poteva più restare in questa situazione" aggiunge Berlusconi rispondendo ai giornalisti che gli chiedono indicazioni sul numero dei parlamentari finiani. "Non c'é nessun rischio" ribadisce il premier.
Fini: non mi dimetto La presidenza della Camera non è nella disponibilità del presidente del Consiglio, io non mi dimetto. Così il Fini, parlando con i suoi ha commentato le pressioni che vengono dal Pdl e dal premier per sue dimissioni. Ma neanche lasciando Montecitorio il presidente della Camera ha commentato con i cronisti che lo incalzavano il documento dell'ufficio di presidenza del Pdl. Fini è uscito da Montecitorio accompagnato dal sottosegretario al Welfare, Pasquale Viespoli.
Il documento: posizioni incompatibili "L'ufficio di presidenza considera le posizioni di Fini assolutamente incompatibili con i principi ispiratori del Popolo della Libertà, con gli impegni assunti con gli elettori e con l'attività politica del Popolo della Libertà" si legge nella bozza del documento finale dell'ufficio di presidenza del Pdl.
Venuta meno la fiducia L'ufficio di presidenza del Pdl, a fronte dei "comportamenti incompatibili" di Fini con i principi ispiratori del partito, sostiene che "di conseguenza viene meno anche la fiducia del Pdl nei confronti del ruolo di garanzia di presidente della Camera indicato dalla maggioranza che ha vinto le elezioni". L'ufficio di presidenza del Popolo della Libertà ha condiviso la decisione del comitato di coordinamento di deferire ai probiviri gli onorevoli Bocchino, Granata e Briguglio.
Finalmente........
Non sono convinto che la distribuzione dei parlamentari rispecchi la distribuzione dell'elettorato... conosco molti elettori di destra che sono decisamente sulle posizioni finiane.super_super ha scritto:Sembra che stiano stanando Fini .. ma non mi aspetto nulla di buono o riescono a governare lo stesso oppure si torna alle urne e rivincono ..
cosi si tolgono Fini dai piedi
Poi mi spiegherai come possa una persona che si dice di destra preferire le idee di Berlusconi (i problemi del Paese non sono disoccupazione, stipendi delle fasce deboli, istruzione e così via... ma le intercettazioni e i SUOI processi, dato che la legge sul processo breve giace in un cassetto da quando c'è il lodo Alfano) a quelle di Fini.bocha ha scritto:Durissimo documento dell'ufficio di presidenza contro Fini: "Grave l'abbandono del suo ruolo istituzionale, non c'è più fiducia". Il premier: "Noi responsabili, suo il dissenso. Dopo la manovra era indifferibile fare chiarezza". Deferiti ai probiviri Bocchino, Granata e Briguglio. I finiani verso i gruppi autonomi: numeri e forze in campo. Bersani: "E' crisi, il premier venga in parlamento". Editoriale di Minzolini al Tg1: il divorzio fa chiarezza. E' bufera
RETROSCENA Berlusconi: "Mi piange il cuore". Donna Assunta: "Bravo" CONVIVENZA Dallo sdoganamento al predellino: 17 anni tra alti e bassi Commenti Condividi la tua opinione con gli altri lettori de ilGiornale.it
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aiuto Roma - Fuori Fini e i suoi dal Pdl. Un documento durissimo dell'ufficio di presidenza del Pdl e le parole di Silvio Berlusconi che chiudono la porta al "cofondatore" e ai suoi fedelissimi. La rottura si consuma così, in serata. Basta mediazioni e invito a lasciare il partito e la presidenza della Camera. "I coordinatori hanno svolto una relazione e hanno deciso di deferire ai probiviri gli onorevoli Briguglio, Granata e Bocchino, con la condivisione dell'ufficio di presidenza" esordisce il premier nella conferenza stampa al termine del vertice del partito. "Si è presentato un dissenso da parte di Fini e degli uomini a lui vicini nei confronti del governo, della maggioranza e del presidente del Consiglio. Io non ho mai risposto, anzi ho sempre smentito i virgolettati che mi hanno attribuito. Abbiamo tenuto un comportamento responsabile, visto il momento di crisi che viviamo. "Dopo l'approvazione di una manovra assolutamente indispensabile che ci ha richiesto l'Europa, abbiamo ritenuto fosse arrivato il momento non più differibile di fare chiarezza sulla situazione nel partito".
Partito diviso, prezzo troppo alto "Abbiamo tutti ritenuto che il Pdl non potesse pagare il prezzo troppo alto di mostrarsi un partito diviso" ha detto ancora il premier rispondendo in conferenza stampa a chi chiedeva se la nascita di gruppi finiani non si un prezzo troppo alta da pagare per la maggioranza. "I tifosi si distaccano da una squadra se la vedono litigiosa, tanto più se i litigi avvengono in campo aperto. Trentatre su trentasei membri dell'ufficio di presidenza hanno ritenuto che non si potesse più continuare in questa situazione".
Ministri finiani nell'esecutivo "Questa decisione sarà assunta nella sede del governo ma per quanto mi riguarda non ho nessuna difficoltà a continuare una collaborazione con validi ministri. Risponde così il premier Silvio Berlusconi, a chi gli chiede se dopo la rottura con Fini dovranno lasciare l'esecutivo i componenti vicini al presidente della Camera.
Governo non a rischio "C'é stata un'altalena di numeri, ma non si poteva più restare in questa situazione" aggiunge Berlusconi rispondendo ai giornalisti che gli chiedono indicazioni sul numero dei parlamentari finiani. "Non c'é nessun rischio" ribadisce il premier.
Fini: non mi dimetto La presidenza della Camera non è nella disponibilità del presidente del Consiglio, io non mi dimetto. Così il Fini, parlando con i suoi ha commentato le pressioni che vengono dal Pdl e dal premier per sue dimissioni. Ma neanche lasciando Montecitorio il presidente della Camera ha commentato con i cronisti che lo incalzavano il documento dell'ufficio di presidenza del Pdl. Fini è uscito da Montecitorio accompagnato dal sottosegretario al Welfare, Pasquale Viespoli.
Il documento: posizioni incompatibili "L'ufficio di presidenza considera le posizioni di Fini assolutamente incompatibili con i principi ispiratori del Popolo della Libertà, con gli impegni assunti con gli elettori e con l'attività politica del Popolo della Libertà" si legge nella bozza del documento finale dell'ufficio di presidenza del Pdl.
Venuta meno la fiducia L'ufficio di presidenza del Pdl, a fronte dei "comportamenti incompatibili" di Fini con i principi ispiratori del partito, sostiene che "di conseguenza viene meno anche la fiducia del Pdl nei confronti del ruolo di garanzia di presidente della Camera indicato dalla maggioranza che ha vinto le elezioni". L'ufficio di presidenza del Popolo della Libertà ha condiviso la decisione del comitato di coordinamento di deferire ai probiviri gli onorevoli Bocchino, Granata e Briguglio.
Finalmente........
Drogato_ di_porno ha scritto:illusi, non è con gli insulti che combatterete il CULTO DELLA PERSONALITA'.