Per quel che conta una laurea in filosofia...sanji_san ha scritto:...siamo in Italia...
Meno male che a volte (cosa molto rara in questa dittatura tacita) c'è qualcuno che cerca, almeno, di ribbellarsi....mi chiedo...dove andremo a finire?Barbara laureata con lode
Ma scoppia la polemica
Notizia del 22 luglio 2010 - 09:00Alla presenza del padre, la figlia di Silvio Berlusconi ha incassato un bel 110 e lode e la proposta del rettore Verzé di insegnare al San Raffaele. Ma una docente s'infuria: «Corporativismo, sistemi clientelari e affossamento di eccellenza e merito»
Una giornata da ricordare quella vissuta ieri dalla famiglia Berlusconi. All'Università San Raffaele di Milano, alla presenza dell'emozionato premier, la figlia Barbara ha ricevuto il diploma di laurea in filosofia. Per la 26enne e mamma di due bimbi la commissione ha deciso la votazione massima, 110 e lode, che ha strappato il plauso orgoglioso del padre: «Ho cinque figli uno più bravo dell'altro, non saprei fare la classifica: sono tutti bravissimi. Credo che sia merito dei genitori, anche loro, soprattutto loro, ma credo che anche i genitori abbiano contribuito a tirarli su bene». Un omaggio, questo, alla grande assente della celebrazione, Veronica, mentre a festeggiare Barbara c'erano gli amici, il compagno Giorgio Valaguzza e il fratello Luigi.
Ora per Barbara si potrebbero aprire le porte delle aziende paterne , come suggerisce il premier: «Credo che il mio gruppo sia così vasto da poter offrire molte occasioni a chi ha voglia di fare come Barbara. Vedremo. Sono cose che vengono fuori da sole». Anche se la neo-laureata frena e al Corriere dice: «Non vorrei fare un percorso già segnato perché sono la figlia di Silvio Berlusconi. Vorrei frequentare un master in Economia, magari all'estero».
Intanto, però, la giovane erede del Biscione una proposta di lavoro l'ha già ricevuta. E ha fatto infuriare una docente dell'università. A Repubblica la professoressa Roberta De Monticelli scrive: «Insegno filosofia della persona alla facoltà di Filosofia dell'Università Vita Salute San Raffaele. Scrivo queste righe per dire: non in mio nome. Non è certamente in mio nome che il nostro rettore, don Luigi Verzé, intervenendo come è suo diritto alla cerimonia delle proclamazioni delle lauree, si è rivolto alla sola candidata Barbara Berlusconi, che giungeva a conclusione del suo percorso triennale, chiedendole se riteneva che potesse nascere una facoltà di Economia del San Raffaele basata sul pensiero dell'autore sul quale verteva la sua tesi (Amartya Sen), e invitandola a diventare docente di questa Università, in presenza del presidente del Consiglio, il quale assisteva alla cerimonia».
«Intendo dissociarmi apertamente e pubblicamente da questa che ritengo una violazione non solo del principio della pari dignità formale degli studenti, non solo della forma e della sostanza di un atto pubblico quale una proclamazione di laurea, non solo della dignità di un corpo docente che il rettore dovrebbe rappresentare, ma anche dei requisiti etici di una istituzione universitaria d'eccellenza quale l'Università San Raffaele giustamente aspira a essere».
«Tengo a dissociarmi nettamente e pubblicamente e da queste parole e dalla logica che le sottende, logica che da una vita combatto, come combatto da sempre il corporativismo e i sistemi clientelari dell'Università italiana, e il progressivo affossamento di tutti i criteri di eccellenza e di merito, oltre che dell'Università stessa come scuola di libertà. Me ne dissocio individualmente, anche se spero che la deprecazione dell'accaduto sia unanime fra il corpo docente. Ma tengo a ribadire con questa mia serena dichiarazione che non sono né di principio né di fatto corresponsabile dell'andamento di questa cerimonia: non di principio per le profonde ragioni di dissenso che ho qui espresso, non di fatto, perché in effetti non figuravo fra i componenti della commissione relativa alla candidata in questione, e certamente non perché avessi chiesto di esserne esonerata».
notizia da libero.it
