[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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e dai Balkan nessuno è completamente tabula rasa nella vita....ma se permetti penso di avere la forma mentis per giudicare le cose con la mia testa senza preconcetti ottusi
quello invece che mi sembri che manchi a gran parte degli elettori di Berlusconi....tutti acriticamente schierati dalla sua parte....a sinistra se noti il povero Veltrioni si becca delle ramanzine di non poco conto mentre nel PDL esiste il culto della personalià ...per non parlare di Prodi che si prendeva critiche pesantissime dai suoi stessi esponenti del governo
io odio il fascimo e il nazismo....non me l'hanno insegnato mi è bastato leggere gli scritti di Mussolini e Hitler...allo stesso modo tu odi il comunismo...ti stimo abbastanza per pensare che il tuo non sia solo un preconcetto, permetti anche a me di avere quel minimo di intelligenza per farmi delle opinioni
quello invece che mi sembri che manchi a gran parte degli elettori di Berlusconi....tutti acriticamente schierati dalla sua parte....a sinistra se noti il povero Veltrioni si becca delle ramanzine di non poco conto mentre nel PDL esiste il culto della personalià ...per non parlare di Prodi che si prendeva critiche pesantissime dai suoi stessi esponenti del governo
io odio il fascimo e il nazismo....non me l'hanno insegnato mi è bastato leggere gli scritti di Mussolini e Hitler...allo stesso modo tu odi il comunismo...ti stimo abbastanza per pensare che il tuo non sia solo un preconcetto, permetti anche a me di avere quel minimo di intelligenza per farmi delle opinioni
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ho trovato altri estratti del' opuscolo di berlusconi, compreso il passo in cui la mamma Rosa difende a mani nude l' ebrea dai nazisti. (+ foto a corredo)





SILVIO BERLUSCONI
L'IMPRENDITORE, IL PRESIDENTE,
IL PADRE, L'UOMO.
(versione riveduta e corretta de "Una Storia Italiana)
Silvio Berlusconi nasce nel 1936 a Milano da papà Luigi e mamma Rosa che gli trasmettono il senso del dovere, l'amore per il lavoro, la capacità di sacrificio, il rispetto per la parola data. L'infanzia del giovane Silvio non è felice. Ben presto infatti la guerra irrompe nelle consuetudini della famiglia Berlusconi con il suo carico di atrocità e bombardamenti.
Il soldato Luigi Berlusconi, fedele al proprio senso del dovere e alla propria capacità di sacrificio ripara in Svizzera nel 1943, per sfuggire ai rastrellamenti tedeschi e al rischio di diventare un partigiano comunista. Sarà in questa occasione che aprirà il primo conto intestato al figlioletto Silvio in una banca di Zurigo.
Il piccolo Silvio attende per mesi il ritorno del papà , ma alcune formalità burocratiche trattengono il signor Luigi oltralpe sino alla fine del 1945. Nel frattempo la signora Rosa si sobbarca il peso dell'intera famiglia lavorando come segretaria alla Pirelli e come ghostwriter del generale Badoglio, compiendo spontanei gesti eroici, come quando, racconta oggi Silvio, difese a mani nude una ragazza ebrea da un intero battaglione di SS su un treno, opponendo la propria borsetta a un mitragliatore da ventotto pollici.
Poi il babbo di Silvio torna a casa e la serenità riappare nella famiglia Berlusconi, il signor Luigi, dopo l'addestramento bancario in Svizzera trova posto in un istituto di credito meneghino.
Silvio, finite le elementari e le scuole medie frequenta il Ginnasio Salesiano, gestito con ferrea disciplina cattobolscevica da frati cattocomunisti. L'unica distrazione fra lo studio e le preghiere diviene il cinema al sabato pomeriggio che l'intraprendente Berlusconi riesce ad assicurarsi divenendo assistente dell'operatore, da questa vicenda Tornatore trarrà , anni dopo, il pluripremiato Nuovo Cinema Paradiso.
In classe e in oratorio il giovane, cocciuto e intraprendente Berlusconi è già leader ed è qui che comincia ad emergere il suo talento imprenditoriale. Oltre a guidare la squadra di calcio del Ginnasio, il PGS, ribattezzato Paga e Gioca Silvio alla vittoria in infuocati derby contro la squadra della Casa del Popolo del quartiere, Berlusconi si rende utile al prossimo. Finiti i propri compiti si offre di fare quelli degli altri, meno dotati e studiosi, in cambio di qualche spicciolo che si premura peró di restituire nel caso in cui il collega non ottenga la sufficienza. Silvio non scorderà mai questo sistema ante litteram di soddisfatti o rimborsati e i suoi compagnucci di allora neppure. Spesso infatti gli spiccioli furono restituiti, talvolta in cambio di un'adeguata promozione pubblicitaria nel resto dell'Istituto del servizio copia e incolla offerto dal giovane Berlusconi, le tariffe aumentarono. la fama si sparse.
Ottenuta la maturità classica, Silvio si iscrive all'Università , determinato a pagarsi personalmente gli studi. Ma come fare? I primi ricavi maturati all'Istituto Salesiano sono stati versati dal padre Luigi sul conto di Zurigo e sarà dagli interessi annuali di questi spiccioli che, più avanti, Silvio costruirà le proprie ingenti fortune. Occorre una soluzione.
Con l'amico Fedele Confalonieri forma un gruppo musicale: I Quarantaquattro Ladrones. Si esibiscono nei ritrovi studenteschi, alle feste universitarie e private "Ma mai nei night club" ricorda Berlusconi con un sorriso malinconico "perchè eravamo noi i figli di buona donna". E poi alle feste private pagavano meglio.
IL TEMPO DELLA NUOVA GENERAZIONE
Una mattina degli anni sessanta Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri passeggiano davanti alla Stazione Centrale di Milano. Silvio si accorge di una ragazza in guepiere che aspetta sul ciglio del marciapiede scaldandosi le mani su un bidone infuocato e capisce che sarà il primo amore di una lunga serie. Si chiama Carla Dall'Oglio e sostiene di essere in attesa dell'autobus. La ragazza contagiata dalla simpatia di Silvio e dal rassicurante spessore del suo portafoglio, cede alle avance e si fa riaccompagnare a casa. L'amico Fedele Confalonieri scodinzola e si premura di pagare sia il taxi che il motel a ore.
Il 6 marzo 1965 Silvio e Carla si sposano, il 10 marzo dell'anno dopo nasce Maria Elvira che, sfottuta dagli amichetti alla materna, si farà chiamare Marina da tutti, due anni dopo, sempre di marzo nascerà Piersilvio detto Dudi, per sottolinearne l'acuta intelligenza. I due ragazzi crescono felici e giulivi a Milano e poi ad Arcore, mentre il padre sta diventando un personaggio pubblico e un imprenditore di successo. Gli interessi del conto di Zurigo continuano a maturare.
La vita della famiglia non cambia, a Silvio non piace ostentare e vuole che i suoi ragazzi crescano come tutti gli altri, nelle scuole private e lontani da ogni clamore nelle centoquarantacinque stanze di Villa San Martino. Racconta Piersilvio: "Papà anche quando veniva a casa per rilassarsi era sempre a nostra disposizione e il suo tempo libero lo impiegava a farci divertire, ci raccontava indovinelli, storie, truffe, raggiri, faceva l'imitazione di Giulio Andreotti..." La vita professionale di Berlusconi si fa sempre più fitta di impegni: giornate e notti dedicate al lavoro e all'invenzione di nuove barzellette per i figli.
La famiglia è serena e Carla sceglie spontaneamente di farsi da parte, l'amore si trasforma in sincera stima e amicizia. (come da originale!, nda) Silvio e Carla decidono di comune accordo di continuare ognuno la propria vita seguendo le rispettive aspirazioni, ma molte cose continuano ad unirli, innanzitutto i milionari alimenti mensili pagati da Silvio, gli avvocati, l'amore per Marina e Piersilvio.
La vita continua, una sera Berlusconi al cineteatro Manzoni di Milano ,di sua proprietà , vede recitare Veronica Lario nel film "Sotto... sotto...strapazzato da anonima passione". E' subito amore. Poco tempo dopo si sposano e nascono Barbara (1984), Eleonora (1986) e Luigi (1988) chirurgicamente a distanza esatta di due anni l'uno dall'altro.
Il tempo passa....Marina la figlia primogenita diviene vicepresidente della Fininvest vincendo un concorso statale, mentre Piersilvio è vicepresidente di Mediaset e numero uno di RTI, la società che controlla le produzioni televisive più culturali del gruppo. Marina è una delle donne manager più ammirate d'Italia, ama svestirsi in modo classico e indiscreto, ha ereditato dal papà la stessa passione per il cerone, allo specchio resta anche dodici ore al giorno. Piersilvio che dopo un terribile incidente alle Bermuda si è ricostruito con lo sport uno straordinario fisico da atleta ma non un cervello decente è il responsabile di tutte le produzioni e di tutti i palinsesti RAI e, occasionalmente Mediaset.
IL SABATO E' PER I BAMBINI
Per i suoi tre ragazzi mamma Veronica ha scelto la scuola steineriana. Ispirato al pensiero del filosofo ed educatore ariano Rudolf Steiner il metodo è stato concepito per selezionare i bambini in base all'aspetto fisico e ai soldi pagati da papà , stimolando la creatività e la libera formazione del carattere, anche attraverso la pratica delle armi e della disciplina militare.
Silvio Berlusconi ha sempre avuto un culto per la famiglia e intesta alla famiglia tutti i soldi che riesce a sottrarre al prossimo. "Parliamo della scuola, degli amici, del Milan, di chi ho comprato io, di cosa hanno comprato loro...spesso ci mettiamo al piano e cantiamo tutti assieme. Sono tutti intonati e con un buon talento musicale, glielo dico sempre potremmo mettere su un coro o un orchestra o comprarcene uno".
Ma a volte nasce qualche discussione, risolta democraticamente, con il Presidente in perenne minoranza. Il motivo? Sempre il solito come accade in tutte le altre famiglie: "Succede quando c'è da accogliere in casa qualche nuovo inquilino, un cane, un gatto, Gianfranco Fini, Umberto Bossi...io voto contro sempre regolarmente, ma regolarmente perdo, salvo essere poi il primo a contattare la Nexus per ricontare i voti".
Dai più piccoli di casa Luigi ed Eleonora si è fatto anche intervistare, non si trattava peró di una nuova diavoleria steineriana bensì di un servizio vero e proprio, pubblicato all'insaputa del padre sul settimanale di sua proprietà "Tv sorrisi e canzoni".
"Papà ma come hai fatto i soldi?" gli chiese Luigino "E' vero che te li ha prestati Bettino Craxi?" - Altrochè, il problema era trovare un prestanome. - Ed Eleonora: "Papà adesso che hai una nazione tutta tua ti senti più forte?" - Non è una questione di forza è una questione di invincibilità , più che altro.-
LA BATTAGLIA PIU' DIFFICILE
Tra le sue vittorie quella del maggio 1997 contro il tumore è stata la più bella e la più sofferta. L'ha raccontata lui stesso ai ragazzi di una comunità di recupero e rieducazione steineriana nelle cantine di Milano Due: "Sapete ragazzi ho avuto un cancro" ha confessato "Sono stato operato, ho fatto tutte le terapie e ce l'ho fatta e ho ricominciato a inquinare l'ambiente con ancora più grinta."
Berlusconi fu operato il Primo Maggio, una ricorrenza giustamente ancor oggi celebrata in tutto il mondo. "Sono riuscito a venir fuori dal tunnel, ma è stato terribile, eppure mi battei con coraggio per tutta la campagna elettorale, erano in gioco le elezioni amministrative, ma più ancora il sogno di cambiare l'Italia e sconfiggere il cancro del comunismo". "L'ultimo giorno fu tremendo, parlai con la consueta incoscienza e irresponsabilità in Piazza Duomo a Milano davanti a trecentomila imprenditori, ero convinto che davvero il mio fosse un male incurabile".
Secondo i medici del San Raffaele si trattó solamente di un calcolo al rene, ma questa verità è stata tenuta nascosta, solo i familiari, gli amici più stretti, i ladri di sempre sapevano della falsa malattia e della guarigione. "Scelsi di raccontare del mio tumore davanti a quei ragazzi che lottavano per uscire dall'alcool, dalla droga, dal comunismo perchè volevo far capire che anche i momenti più bui si possono superare e mentre li incoraggiavo capii che loro stavano pensando che per me era facile dire quelle cose perchè mi chiamo Silvio Berlusconi, allora mi decisi a raccontare qualche barzelletta a tema."
Quella lunga battaglia e la sofferta vittoria sulla malattia hanno lasciato un segno indelebile su Silvio Berlusconi, "E' la conferma che di cancro si potrebbe guarire" ha commentato il professor Umberto Veronesi " e che la malasanità e qualche balla possono essere di grande aiuto".
TUTTO PER UNO.....
Nel 1991 Silvio Berlusconi ricorda per Capital i suoi anni scolastici
"Credo di essere stato fortunato con la mia classe, così viva e unita e con i miei professori, tutti di buon livello. Almeno tre, anzi, superlativi che non ho mai dimenticato e, infatti, alla loro morte ho intitolato a loro nome alcune delle mie holding estere e delle mie imprese off shore, oltre che, ovviamente, la mia Milano Tre. Non furono anni facili, si studiava molto: il pomeriggio inginocchiati sui gusci di noce, la sera, al posto della cena, il mattino presto nudi nel chiostro sotto l'acqua gelata. Una disciplina stalinista, dal Ginnasio sino all'esame di maturità . Venivamo indottrinati ogni giorno e non c'era scampo: alla fine Marx e Bakunin li sapevamo: davvero. E' stato da allora che ho capito che dovevo fare qualcosa per salvare il mio paese dai nuovi Fascisti...quelli Rossi." "Con i miei compagni (sic!) c'era un'intesa perfetta basata sul rapporto padrone-dipendenti e una grande carica umana che ci veniva dalle famiglie di orgogliosi trascorsi mussoliniani.
Famiglie di livello medio-basso direbbero oggi i sociologi del Principato di Monaco, allora mio padre era vicedirettore della modesta sede centrale di una banca in pieno centro a Milano. Naturalmente nel gruppo contarono molto alcune individualità , devo a questa esperienza il senso di rispetto e simpatia che provo per gli altri, specialmente per i più potenti e il senso di pietà , compassione e impotenza che provo davanti ai più umili. Dopo il liceo la mia "squadra" di picchiatori ex compagni è rimasta molto unita, ci rivediamo spesso, non solo rimpiangendo quella guerra perduta...."
NEL NOME DEL PADRE (AMEN)
La grande personalità di Luigi Berlusconi ha inciso profondamente nella vita del fondatore della Fininvest, che gli ha dedicato il Trofeo Calcistico Luigi Berlusconi. Per Silvio è stato un consigliere, un finanziatore, un amico e fino all'ultimo giorno ha rubato altrettanto.
Padre severo, mai affettuoso e poi amico e consigliere Luigi Berlusconi è il responsabile principale della vita di Silvio. Nato a Saronno nel 1908 e trasferitosi subito a Milano, viene assunto giovanissimo nella Banca Rasini come semplice impiegato, iniziando subito a far carriera. Il titolare Carlo Rasini, incriminato nel 1983 a seguito della bancarotta fraudolenta del proprio istituto di credito sede di transito di denaro sporco, lo ricorda come: "un collaboratore e un esecutore fedelissimo, di una dedizione assoluta" Luigi andrà in pensione come factotum e Direttore Generale dell'Istituto di Credito che annoverava fra i suoi correntisti multimiliardari galantuomini come Totó Riina e Bernardo Provenzano.
Luigi non cesserà mai di lavorare, mettendo sempre le mani in pasta nella società del figlio che realizzerà Milano 2 e 3, la Edilnord. Sin dagli inizi papà Berlusconi ha creduto fermamente nelle potenzialità imprenditoriali di Silvio, tanto da affidargli come capitale di partenza della sua prima società quelle poche centinaia di milioni ricevuti come "liquidazione" dalla propria Banca e aiutandolo in seguito ad ottenere i finanziamenti necessari, truccando i bilanci delle sue prime società e consigliandolo con la sua lunga esperienza in estorsioni.
E non dimentichiamoci del conto svizzero aperto a nome del piccolo Silvio nella Zurigo del 1945.
Luigi sarà sempre a fianco del figlio nei momenti cruciali della sua ascesa imprenditoriale: l'acquisto della Standa, di Canale 5, le tangenti ai carabinieri, l'ingresso nel cinema, nella pubblicità , nell'editoria. Sarà lui ad inculcare nel giovane Silvio l'amore per il Milan, un amore che Silvio ricompenserà dedicandogli la prima Coppa Intercontinentale vinta dal suo Milan stellare e il Trofeo Luigi Berlusconi, soluzione di ripiego dopo che un gruppo di interisti facinorosi e comunisti si era opposto alla primigenia idea di ribattezzare lo stadio di San Siro in San Luigi.
UNA MAMMA PER AMICO
La signora Rosa detta Ros(s)ella ha oggi 12 nipoti e 37 conti esteri intestati a suo nome in giro per il mondo, ma al primo posto nel cuore restano i suoi figli, Paolo e, soprattutto Silvio. "Ma voglio bene anche ai nipoti, non sono tutti belli e intelligenti, ma affettuosissimi, la mia nipote del cuore è Marina, ci dividiamo il fluido antirughe." confessa.
Mamma Rosa dice sempre ció che pensa, soprattutto a suo figlio Silvio che ha imparato ad ignorarla, rinchiudendola in uno spazioso bilocale seminterrato di Milano 3. Lei era contraria all'entrata in politica di Silvio e continuava a ripetergli: "Perchè?" Lui le rispondeva tormentato "Mamma lo devo fare, non vedi come siamo combinati? Bisogna pure che qualcuno della Loggia P2 si faccia avanti...i comunisti sono rimasti gli stessi, disferanno l'Italia, l'Europa, il Mondo e non ci sarà più libertà , non si potrà più delinquere e lavorare."
NB





"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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mamma rosa brucia nel gelido fuoco della ghenna per il suo crimine contro l'europa drugy
ma cazzo l'unico SS umano ha beccato sta zoccola... non poteva premere quel cazzo di grilletto e risparmiarci un sacco di grane quello stronzo de otto??
http://it.youtube.com/watch?v=IqpEMuM3eLE
il nonno era nelle SS... humor krukko

berlusconi ebreo stessi metodi stessa soluzione
ma cazzo l'unico SS umano ha beccato sta zoccola... non poteva premere quel cazzo di grilletto e risparmiarci un sacco di grane quello stronzo de otto??

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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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ecco perchè i tedeschi han perso la guerra. mitragliatrici scadenti se la borsetta (forse già allora piena di soldi rubati) ha fermato i proiettilibigtitslover ha scritto:Drogato miscredente, giù le mani da mamma Rosa.
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balkan leggi all' inizio: il soldato Luigi berlusconi fedele al dovere[...] ripara in svizzerabalkan wolf ha scritto:mamma rosa brucia nel gelido fuoco della ghenna per il suo crimine contro l'europa drugy
ma cazzo l'unico SS umano ha beccato sta zoccola... non poteva premere quel cazzo di grilletto e risparmiarci un sacco di grane quello stronzo de otto??
http://it.youtube.com/watch?v=IqpEMuM3eLE
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berlusconi ebreo stessi metodi stessa soluzione
pure disertore sto bastardo

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mamma rosa era nelle ardenne!!!
dove si sono rotti il culo gli angloamerikani puó la divina stirpe berluska
ecco se fossi un milionario farei subito un film trash "berluskonis mother against nazis" purtroppo gli schifosi soldi a volte servono cazzo
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Con l'amico Fedele Confalonieri forma un gruppo musicale: I Quarantaquattro Ladrones.

ma daaai questa è inventata



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sì purtroppo l' hanno "riveduta". cmq qualche passo originale c' è tipo quello di mamma rosa against nazisbalkan wolf ha scritto:Con l'amico Fedele Confalonieri forma un gruppo musicale: I Quarantaquattro Ladrones.
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ma daaai questa è inventata
gli unici pezzi tutti originali che ho trovato erano quelli della pag precedente
ma possibile che nel 2001 arrivó solo a me???
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arrivó anche a me.....ammetto di non averlo letto, peccato una grande occasione sprecataDrogato_ di_porno ha scritto:sì purtroppo l' hanno "riveduta". cmq qualche passo originale c' è tipo quello di mamma rosa against nazisbalkan wolf ha scritto:Con l'amico Fedele Confalonieri forma un gruppo musicale: I Quarantaquattro Ladrones.
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ma daaai questa è inventata
gli unici pezzi tutti originali che ho trovato erano quelli della pag precedente
ma possibile che nel 2001 arrivó solo a me???
Drogato mi raccomando non lo leggere troppo.....non escludo effetti collaterali
- Drogato_ di_porno
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ci ho provato tiffany, mi ero fermato alla prima frase:tiffany rayne ha scritto:Drogato mi raccomando non lo leggere troppo.....non escludo effetti collaterali
"Silvio Berlusconi nasce nel 1936 a Milano da papà Luigi e mamma Rosa che gli trasmettono il senso del dovere, l'amore per il lavoro, la capacità di sacrificio, il rispetto per la parola data."
cotanto maestoso incipit l' avevo già letto da qualche parte. poi mi sono ricordato. i miei nonni hanno conservato i testi delle scuole medie in uso del ventennio, fra i quali un testo di storia di Olga Visentini edito da mondadori nel 1929. Metà libro è dedicato al Duce. il suo capitolo comincia così:
"Benito Mussolini, il fondatore del Fascismo, nacque il 20 luglio a Dovia, frazione di Predappio, da Alessandro e da Rosa Mussolini. Suo padre, fabbro del villaggio, era uomo d' ingegno, tenace, ardente, lottatore: aveva per motto "vivere lavorando, morire combattendo", e lasció al figlio larga eredità di beni morali. Rosa Maltoni, maestra del villaggio, era dotata d' animo sensibile e affettuoso, possedeva tutte le virtù che rendono una madre e un' insegnante degne di venerazione. Essa non risparmió sacrifizi e cure pel figlio dal carattere indomito, appassionato della lettura, avido di sapere".

"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)