io invece credo che tale repressione possa incentivare sentimenti anti-regime di vario tipo.Fataputtina ha scritto:Esattamente ció che sostenevo sopra: in una Nazione dove si possono permettere di sparare sul mucchio c'è ben poco spazio sia per la microcriminalità che per la criminalità organizzata
prendi l'esempio della Spagna di Franco: è vero che l'ETA è stata presa di mira dal regime, ma non è scomparsa. Da wikipedia:
Sin dal 1959 ETA cominció a far sentire la propria voce con attentati, per lo più con obiettivi militari o politici. Le prime bombe furono piazzate a Bilbao, Vitoria e Santander, mentre la prima azione degna di nota fu il tentativo di far deragliare un treno carico di militanti franchisti diretto a San Sebastian, ma fallì in parte e non vi furono vittime. La prima vittima di ETA fu un agente di polizia ucciso nel giugno del 1968 per mano di Txabi Etxebarrieta, il principale dirigente della quinta assemblea del gruppo; questi sarà anche il primo caduto di ETA, ucciso poche ore dopo dalla polizia.
In agosto dello stesso anno ci fu la seconda vittima (il poliziotto torturatore Melità³n Manzanas) e quindi, da quel momento in poi, il regime franchista dichiaró lo stato d'emergenza. Nel 1973 vi fu un attentato "chiave" per la storia della Spagna. Viene, infatti, assassinato con un'autobomba l'ammiraglio Carrero Blanco, neonominato capo del governo da Franco, e questo impedirà quella continuazione del regime auspicato dallo stesso dittatore. Nel settembre del 1975 vi furono le ultime fucilazioni del franchismo che provocarono molte proteste in tutto il Paese. Un mese dopo Franco morì e fu incoronato re Juan Carlos, erede designato dal dittatore stesso.
http://it.wikipedia.org/wiki/Euskal_Herria