Leone ha scritto:Questi ormai hanno capito che conviene più campare dei sussidi che ricevono dai vari Stati europei non facendo un cazzo e sfornando figli ad minchiam, che non rimanere lì anche in situazioni normali (vedi i migranti che non scappano da guerre). Vanno dove più conviene.
La Danimarca ad esempio ha tagliato del 50% i sussidi agli immigrati, quelli sono arrivati lì e hanno detto... che ce frega, abbiamo fatto tanti km a piedi, ce ne andiamo in Svezia...
La situazione è più complicata di come la fate voi. Dopo anni di socialdemocrazia in Danimarca ha appena vinto una coalizione di destra con forti componenti xenofobe (la Danimarca era il paese delle vignette su Maometto che anni fa fecero provocarono rivolte): http://www.askanews.it/esteri/danimarca ... 538294.htmfinalmente qualcuno scrive le cose come stanno
è consolante
Secondo: in Danimarca sono arrivati poche centinaia (300 secondo i giornali) siriani, afghani e iraqueni, tutti provenienti da paesi in guerra.
terzo: vorrei capire che differenza c'è tra le due categorie. se uno vive in un paese martoriato coma la Siria dove le attività economiche sono rese più difficili dalle bombe è da considerarsi "migrante economico" o "profugo di guerra"? Dov'è la distinzione in un paese in guerra? E come si fa ad accertarlo? Gli chiedi "perdoni sig. migrante, lei è qui per scappare dalla guerra o per scroccare il celebre european welfare?"
qualche giorno fa hanno intervistato una signora danese di estrema destra che definiva i profughi "scimmie". sempre a quella manifestazione di destra strema c'era un uomo danese che ha sputato sui profughi
