[O.T.] Parliamo di argomenti originali
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- Antonchik
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Re: [O.T.] Parliamo di argomenti originali
Grazie pan
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
- Paperinik
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Re: [O.T.] Parliamo di argomenti originali
Ecco perché passano i giorni e mi sento sempre più rincoglionito...
La Rete ti ruba la memoria (quella vera)
Uso di Internet, studio di «Science» sui danni alla mente
MILANO - Perché dovremmo fare uno sforzo mnemonico se c’è qualcuno che lo fa per noi? Al pari del calcolatore, che ha impigrito le abilità matematiche, ora la Rete sta infiacchendo significativamente la memoria degli esseri umani che delegano sempre più ogni sforzo di apprendimento ai motori di ricerca. Il che preoccupa molto gli esperti che in uno studio americano della Columbia University di New York delineano il ritratto di un mondo futuro malato di amnesia e sostenuto da una grande memoria collettiva e digitale. Come spiega Betsy Sparrow, autrice della ricerca, la Rete è divenuta una sorta di memoria transattiva: una memoria esterna, comoda e utilissima che fa tutto al posto nostro.
LO STUDIO - Un team di ricercatori ha effettuato infatti alcuni test su un gruppo di giovani, verificando sul campo come la memoria e la capacità di apprendimento si siano adattate a Internet. In un primo test sono state fatti a 46 studenti della Harvard University una serie di quesiti su argomenti sparsi, riscontrando che quanto più le domande erano attinenti a termini legati a Internet (come Google, Yahoo, ecc), quanto più i ragazzi si dimostravano lenti e inefficaci nelle risposte, mentre alla vista di parole estranee alla Rete (come nike o target) si registrava nelle risposte maggior prontezza. Nel secondo e nel terzo esperimento gli studiosi hanno sottoposto ai volontari alcuni quiz sui quali sarebbero stati poi interrogati per verificare le informazioni ricordate. Nel corso dell’esperimento i ragazzi avevano il permesso di prendere appunti su un pc (offline), ma a un gruppo è stato detto che gli appunti sarebbero stati salvati, mentre all’altro gruppo è stato sottolineato che le note sarebbero state cancellate. Come prevedibile i due gruppi hanno reagito in modo differente e il gruppo sicuro del salvataggio ha automaticamente dimenticato maggiori informazioni, forte del sostegno del computer. Mentre gli altri, facendo di necessità virtù e aguzzando l’ingegno, hanno trattenuto una maggiore quantità di dati.
NUOVI PARADIGMI - Secondo la ricerca, pubblicata su Science, il web ha rivoluzionato anche il modo in cui la nostra mente organizza e archivia i ricordi e a forza di rivolgerci ai motori di ricerca ci stiamo abituando anche a memorizzare le informazioni utilizzando nuovi paradigmi. Dunque non solo il cyberspazio sta mandando in pensione la memoria, ma sta anche sovvertendo l’ordine delle informazioni in fatto di importanza. E così del film Casablanca, anziché ricordare il regista (Michael Curtiz) è probabile che rimarrà impresso il nome del sito consultato per saperne di più. Inutile dire che sarebbe più importante ricordare Curtiz, ma tutto è relativo. In un mondo che ragiona per parole chiave e in cui il lavoro di archiviazione che dovrebbe fare il nostro cervello viene svolto da Google e colleghi, è forse più utile tenere a mente il modo in cui ritrovare un’informazione dell’informazione in sé. Michael Curtiz in fin dei conti è «solo» l’autore di uno dei film che ha fatto la storia del cinema. Ma a cosa serve ricordarlo? Google lo sa benissimo.
http://www.corriere.it/salute/11_luglio ... 5f96.shtml
La Rete ti ruba la memoria (quella vera)
Uso di Internet, studio di «Science» sui danni alla mente
MILANO - Perché dovremmo fare uno sforzo mnemonico se c’è qualcuno che lo fa per noi? Al pari del calcolatore, che ha impigrito le abilità matematiche, ora la Rete sta infiacchendo significativamente la memoria degli esseri umani che delegano sempre più ogni sforzo di apprendimento ai motori di ricerca. Il che preoccupa molto gli esperti che in uno studio americano della Columbia University di New York delineano il ritratto di un mondo futuro malato di amnesia e sostenuto da una grande memoria collettiva e digitale. Come spiega Betsy Sparrow, autrice della ricerca, la Rete è divenuta una sorta di memoria transattiva: una memoria esterna, comoda e utilissima che fa tutto al posto nostro.
LO STUDIO - Un team di ricercatori ha effettuato infatti alcuni test su un gruppo di giovani, verificando sul campo come la memoria e la capacità di apprendimento si siano adattate a Internet. In un primo test sono state fatti a 46 studenti della Harvard University una serie di quesiti su argomenti sparsi, riscontrando che quanto più le domande erano attinenti a termini legati a Internet (come Google, Yahoo, ecc), quanto più i ragazzi si dimostravano lenti e inefficaci nelle risposte, mentre alla vista di parole estranee alla Rete (come nike o target) si registrava nelle risposte maggior prontezza. Nel secondo e nel terzo esperimento gli studiosi hanno sottoposto ai volontari alcuni quiz sui quali sarebbero stati poi interrogati per verificare le informazioni ricordate. Nel corso dell’esperimento i ragazzi avevano il permesso di prendere appunti su un pc (offline), ma a un gruppo è stato detto che gli appunti sarebbero stati salvati, mentre all’altro gruppo è stato sottolineato che le note sarebbero state cancellate. Come prevedibile i due gruppi hanno reagito in modo differente e il gruppo sicuro del salvataggio ha automaticamente dimenticato maggiori informazioni, forte del sostegno del computer. Mentre gli altri, facendo di necessità virtù e aguzzando l’ingegno, hanno trattenuto una maggiore quantità di dati.
NUOVI PARADIGMI - Secondo la ricerca, pubblicata su Science, il web ha rivoluzionato anche il modo in cui la nostra mente organizza e archivia i ricordi e a forza di rivolgerci ai motori di ricerca ci stiamo abituando anche a memorizzare le informazioni utilizzando nuovi paradigmi. Dunque non solo il cyberspazio sta mandando in pensione la memoria, ma sta anche sovvertendo l’ordine delle informazioni in fatto di importanza. E così del film Casablanca, anziché ricordare il regista (Michael Curtiz) è probabile che rimarrà impresso il nome del sito consultato per saperne di più. Inutile dire che sarebbe più importante ricordare Curtiz, ma tutto è relativo. In un mondo che ragiona per parole chiave e in cui il lavoro di archiviazione che dovrebbe fare il nostro cervello viene svolto da Google e colleghi, è forse più utile tenere a mente il modo in cui ritrovare un’informazione dell’informazione in sé. Michael Curtiz in fin dei conti è «solo» l’autore di uno dei film che ha fatto la storia del cinema. Ma a cosa serve ricordarlo? Google lo sa benissimo.
http://www.corriere.it/salute/11_luglio ... 5f96.shtml
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
- Vasco Rossi
- Veterano dell'impulso
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Re: [O.T.] Parliamo di argomenti originali
domani me tocca andà a Ortisei
e mi è sorto un dubbio
prima 'sta gente erano Asburgici
cosa è successo per coloro che erano rei sotto le carceri asburgici nel passaggio allo Stato Italiano?
ad es io ero in galera a Bozen per vedermi un porno
ora dopo la prima guerra mondiale si passa sotto lo Stataccio italiano e vedere i porno è consentito
a chi era al gabbio toccava di finire le pene inflitte dallo Stato Asburgico o itaglia liberò tutto?
sò curioso
e mi è sorto un dubbio
prima 'sta gente erano Asburgici
cosa è successo per coloro che erano rei sotto le carceri asburgici nel passaggio allo Stato Italiano?
ad es io ero in galera a Bozen per vedermi un porno

a chi era al gabbio toccava di finire le pene inflitte dallo Stato Asburgico o itaglia liberò tutto?
sò curioso

ho un' appendice di dimensioni sopra la media
- CianBellano
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Re: [O.T.] Parliamo di argomenti originali
Che uomo straordinario.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
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