Berlusconi nella posizione di potere in cui si trova dispone dell'equivalente della CIA italiano, ma a parte questo ot informatico non ricordo la vicenda dei giornalisti. Paolo Guzzanti aveva minacciato di chiamare a deporre dei parlamentari che ne erano a conoscenza (fra cui, pare, la Boniver) e non dei giornalisti. A scopo di sensazionalismo i giornalisti possono millantare senza doverne rendere conto, a loro basta diffondere una "voce".Fred Connelly ha scritto:I metodi esistono eccome, hanno delle analogie con le transazioni finanziarie nelle società offshore tipo scatole cinesi. Alla fine dei passaggi su IP di terzi, l'IP originario diviene pressochè irrintracciabile. Se ci si mette di mezzo la C.I.A. probabilmente riescono a venirne a capo ma nella normalità delle cose il metodo è sicuro. Lo usano ad esempio nei paesi dove vigono regimi totalitari ed Internet è sotto controllo. Ma pensiamo anche solo a quanti creatori di virus lavorano indisturbati senza mai venire presi nonostante tutti i danni miliardari che provocano.Drogato_ di_porno ha scritto:Non credo che l'anonimato esista in rete, le forze dell'ordine hanno i mezzi per risalire a qualunque indirizzo. E poi un giornalista non ha competenze da hacker
Ricordo che durante l'ultimo Governo Prodi vennero messe online le dichiarazioni dei redditi degli Italiani e ben presto finirono sui circuiti p2p: dopo qualche giorno fecero marcia indietro e chiusero le pagine del sito del Ministero da cui era possibile visionare le dichiarazioni dei redditi ma sul p2p ci rimasero ancora per un bel po'. Minacciarono coloro che condividevano sul p2p quei file ma non mi risulta che qualcuno venne condannato. Chissà perchè però nessun giornalista freelance si è messo in testa di regalare agli Italiani un po' di dialoghi zozzi fra ministre e pure fra Berlusconi e ministre.Diversi giornalisti dissero che c'erano cose di una crudezza sconvolgente anche considerando il linguaggio della politica a cui ci stanno abituando certi movimenti: roba piccante ed esplicita a livelli che mai in passato aveva visto come protagonisti dei potenti italiani della politica (di voci e fatti confermati ce ne sono stati tanti anche nella 1a Repubblica ma di dialoghi scabrosi intercettati e pubblicati mai).
All'epoca fra le ricerche TOP di Google c'erano query del tipo "intercettazioni Berlusconi Carfagna", "intercettazioni Carfagna Gelmini", "intercettazioni Berlusconi", "intercettazione Berlusconi pompino" e così via...
La tua considerazione è corretta: esce tutto sui giornali ma non quello. Però è altrettanto strano che la Carfagna, dopo il pene, non abbia insistito col penale. In Itagglia non passa giorno che si sentano politici querelarsi, politici che querelano giornali e giornalisti, se la Carfagna non avesse avuto nulla da temere dov' era l'inghippo? E perchè dopo questo fatto specifico si è deciso di vietare le intercettazioni? perchè sono state distrutte? Una vicenda strana, la prima che non ha voluto far chiarezza è stata la pompimara. Certo in quel caso Silvio non avrebbe potuto smentire sè stesso, come sua abitudine, dicendo che non era lui bensì un omonimo al telefono, nè che si trattasse di un complotto di una escort.
Detto questo, ovviamente, non abbiamo la certezza che i colloqui esistano. Quello che mi puzza è che una che il giorno prima faceva calendari sexy e mostrava il culo negli stacchetti di Magalli diventi ministro senza uno straccio di competenza, di gavetta. Dice di essere laureata in legge: e la Finocchiaro? Doveva diventare presidente della repubblica?
Le prime apparizioni televisive di pompimara (rigorsamente al tg4) erano imbarazzanti, mi vergognavo per lei. Bastava prendere una ragazzina qualsiasi dalla strada e sbatterla in tv: avrebbe detto le stesse cose, uguale. Adesso un pochino è migliorata (a parte l'occhio pallato da eroinomane), nel senso che riepete a memoria una lezione su cui si è preparata prima, ma in un contraddittorio con un politico scafato sarebbe macellata.
Non mi irrita che una velina diventi ministro succhiando cazzi o faccia quelle dichiarazioni sugli omosessuali, mi da fastidio la sfrontatezza di Silvio. Poteva aspettare a farla ministro almeno qualche anno, Berlusconi non ha un briciolo di modi e maniere. Voglio dire, neppure Clinton ha fatto subito ministro la Lewinsky: ce la vedevate la burrosa Monica al posto di Madeleine Albright?
Cmq queste furono le dichiarazioni di Paolo Guzzanti:
"In Parlamento (dove per inciso voterò contro le nuove norme sulla prostituzione proposte dalla Carfagna) ho incontrato più persone che mi hanno assicurato di aver preso visione di testi relativi ad intercettazioni. In quattro hanno avuto accesso a documenti in possesso di un giornalista. Credo a Milano sia avvenuta la lettura. Fonti attendibili e informatissime. Io non le ho lette e dunque non posso dire altro".
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Farò i nomi. In mattinata Guzzanti aveva dichiarato: «Mi è capitato di imbattermi in persone, parlo di membri del parlamento, che mi hanno raccontato di avere letto le intercettazioni e di avere da esse tratto certe sensazioni e a loro parere fondate sulla vicenda. Se dovessi essere chiamato da un magistrato per difendermi sarei pronto a dire i nomi di questi autorevoli membri del parlamento», ha detto Guzzanti, padre di Sabrina, che dal ministro delle Pari opportunità è già stata querelata per alcune dichiarazioni fatte dal palco di piazza Navona lo scorso luglio.
«Il ministro Carfagna ha annunciato una querela nei miei confronti - ha detto ancora il deputato del Pdl a Radio 24, durante il programma «La Zanzara» -. L'esperienza insegna che tra una querela annunciata e una querela fatta non dico ci passi il mare, ma insomma, staremo a vedere. Se e quando la querela diventasse un processo e io diventassi un imputato che si deve difendere, naturalmente a quel punto mi difenderei». Alla domanda se questo prefiguri una rottura con il suo partito, Guzzanti ha risposto: «Io nego di avere posizioni di rottura nei confronti del mio partito. Io ho sollevato brutalmente un problema senza voler investire personalmente il ministro Carfagna anche se poi, di fatto, l'ho investita. Parlavo di una questione più generale: se i ministri debbano essere nominati solo perché in rapporti molto personali, lasciamo perdere il sesso, col primo ministro».
Il deputato del Pdl poi invece porge «idealmente in segno di pace una rosa bianca» a Carfagna. «C'è stata la questione delle voci sulle intercettazioni», scrive Guzzanti in un nuovo lungo intervento sul blog, spiegando che a lui «ne hanno riferito ampiamente i contenuti». «Ho provato un senso di sgomento, di nausea, di panico. Io non so quelle trascrizioni chi riguardino. Lo ignoro. So che altri lo sanno».