Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

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Drogato_ di_porno
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17911 Messaggio da Drogato_ di_porno »

la Muraro parla di "guerra fra bande"

fino a ieri la Muraro era strenuamente difesa dai grillini.

adesso immagino sia partito il "contrordine!"
È una guerra tra bande, non lavorano per Roma". Lo afferma l'ex assessora all'Ambiente al Comune di Roma Paola Muraro in un'intervista al quotidiano Il Messaggero a meno di due mesi dalle sue dimissioni dopo essere stata raggiunta da un avviso di garanzia. "Sono delusa ed amareggiata - aggiunge - non rivoterei Virginia. Resterei a casa".
Sulla vicenda Berdini si è espressa anche Muraro che nell'intervista ha spiegato che: "sono cose che Berdini ha sempre detto, anche in giunta davanti a tutti. Pure di me parlò in quei toni, so che chiese le mie dimissioni se fossi stata indagata. Ma poi si è scusato". Secondo l'ex assessora "in questa giunta manca coerenza. Mancano soprattutto delle risposte a chi ha votato Cinquestelle. Prima avevamo un programma che era considerato come un vangelo. Ora non mi sembra che sia più così. Quando ero assessore con il cosidetto Raggio magico non avevo molti contatti - continua Muraro - Questo gruppetto di fedelissimi aveva fatto la campagna elettorale con la sindaca. Si erano creati rapporti effettivamente molto stretti. E la sindaca si è appoggiata a loro. Alla fine è stato un errore. Alla luce di questi fatti anche io non so più con chi ho parlato. Sa, a Roma si fa fatica a capire di chi ci si può fidare...". "Io ho dato le dimissioni - conclude l'ex assessora - perché la mia vita non la lascio fare a brandelli da un gruppo di consiglieri e di politici. Loro si aspettavano le mie dimissioni ed io le ho date. Sono stata coerente. Oggi penso che le avrebbero dovute respingere come hanno fatto con Berdini - continua Muraro - ma non dipendeva nemmeno più dai consiglieri ma da altri: dai vertici del Movimento e dipendere dai vertici che non ho mai conosciuto, non è una bella cosa".
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17912 Messaggio da rufus t »

markome ha scritto:
pan ha scritto:
Drogato_ di_porno ha scritto:La stampa ha pubblicato l'audio delle parole di Berdini
Il colloquio tra Federico Capurso e l’assessore Paolo Berdini

http://disq.us/url?url=http%3A%2F%2Fwww ... id=1127999
Sul fatto che fossero amanti, da superzetiani, che ne pensate?
Un pò di invidia per chi se la t..... :026
in tutta sincerità, no
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)

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pan
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17913 Messaggio da pan »

markome ha scritto:Un pò di invidia per chi se la t..... :026
Più che altro nostalgia per una conosciuta in passato che le somiglia tantissimo fisicamente (e maestra di corna). Indubbiamente mi piace.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17914 Messaggio da pan »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Sta diventando quello che abbiamo sempre voluto: un happening grottesco da commentare, nell'illusione che tutto non abbia impatto sulla nostra qualità della vita. Anche sui giornali rari gli interventi di tipo sistemico , nessuno ama rivoluzioni serie, tutto centrato sul gossip. Marra, Raggi , Romeo, Ielo siamo noi, italiani.
Giustissimo. La nostra è una fuga dalla Realtà che dura da sempre ma sembra che stia giungendo a fine corsa.
Virginia's last gossip, parafrasando un titolo di Beckett.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17915 Messaggio da Drogato_ di_porno »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Sta diventando quello che abbiamo sempre voluto: un happening grottesco da commentare, nell'illusione che tutto non abbia impatto sulla nostra qualità della vita. Anche sui giornali rari gli interventi di tipo sistemico , nessuno ama rivoluzioni serie, tutto centrato sul gossip. Marra, Raggi , Romeo, Ielo siamo noi, italiani.
Non sono del tuo parere. La stampa è infotainment, la politica entertainment. Sono intrattenitori e noi vogliamo essere intrattenuti.

Vogliamo divertirci, non pensare alle cose brutte. Se poi l'oggetto del nostro divertimento è causa di cose brutte, vabbè, cercheremo altro divertimento per scacciarle.

tra poco è Carnevale ma nutro il sospetto che quello sia l'unico periodo dell'anno di autentica normalità.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17916 Messaggio da markome »

pan ha scritto:
markome ha scritto:Un pò di invidia per chi se la t..... :026
Più che altro nostalgia per una conosciuta in passato che le somiglia tantissimo fisicamente (e maestra di corna). Indubbiamente mi piace.
La Raggi ha un fascino che ha del diabolioco 8)


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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17917 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Lugi superfigo cuor di coniglio

Virginia la tipica acqua cheta che suscita amori e intrighi come Teodora di Bisanzio

Roberta e Paola le Menadi
Nonostante si dimostri pure lui mediocre, Luigi Di Maio continua a rappresentare il meno peggio del M5s. Come tale, Beppe Grillo insiste a considerare il vicepresidente della Camera un gioiello di famiglia. Ma siamo al classico ogni scarrafone è bello a mamma soja.
Fin dall' inizio, gli osservatori hanno elevato Di Maio sopra la massa grillina per pura disperazione. Gli si riconosceva la superiorità dell' orbo in terra dei ciechi. Ricordate gli M5s della prima ora?
Ragazzotti scostumati e ragazzette erinniche che a Montecitorio assaltavano il banco della presidenza, salivano sul tetto del Palazzo gridando ai passanti, insultavano in aula e fuori. Di fronte ai camisardi, il ventiseienne di Pomigliano d' Arco parve lord Brummel. Era educato, ben vestito, senza tatuaggi. Poiché si fermava a parlare con chi gli rivolgeva la parola - giornalisti o avversari politici - fu giudicato dialogante.
Andava in tv nonostante i divieti di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che per lui chiudevano un occhio, e fu considerato telegenico. Così, prese piede l' opinione che fosse il cavallo di razza del grillismo. Tanto che un giorno, lo stesso Beppe Grillo, ammirato dall' aplomb del giovanottello - nel frattempo invecchiato di due anni gli disse in pubblico, tra serio e faceto: «Maledetto Di Maio, tu sei il leader». Divenne per tutti il candidato premier dei grillini. L' uomo che, prima o poi, avrebbe incrociato la lama con Matteo Renzi contendendogli la leadership di questo disgraziato Paese.
Da allora, molte volte il sole è sorto e tramontato. Renzi è ormai avvolto nella nebbia e lo si intravede rimpicciolito sullo sfondo. I grillini, singolarmente e in mucchio, hanno perduto credibilità. Il guru Casaleggio è svanito nel cosmo, sostituito quaggiù dal figlio Davide, un mezzo muto, troppo insicuro per parlare con la stampa e farsi conoscere. Grillo, restato solo, gira a vuoto. Con la pirlata di Bruxelles - lasciare gli anti Ue per i filo Ue e tornare precipitosamente sui suoi passi - ha mostrato che dietro al comico c' era il comico. Per tacere dell' amara farsa recitata dal sindaco di Roma, Virginia Raggi. Una graziosa e incapace creatura che da otto mesi pasticcia nelle stanze del Campidoglio senza un briciolo di costrutto. La tipica acqua cheta che suscita amori e intrighi come Teodora di Bisanzio e, intanto, la spazzatura tracima in città.
Sulla vicenda romana è inciampato anche il nostro Luigino. Ha sostenuto Virginia contro un gruppo di suoi nemici, capeggiato da due menadi, le deputate Roberta Lombardi e Paola Taverna, che sono le punte del grillismo ortodosso. Quello pane e manette sul quale concordano tutti, finché la tagliola dei pm non scatta su uno di loro. A quel punto, cominciano distinguo ed eccezioni.
L' episodio che riguarda Di Maio è in sé insignificante ma ne ha rivelato il carrierismo meschino. Poiché Grillo lo aveva delegato per la questione romana, la Taverna ha scritto a lui una email avvertendolo siamo ai primi di agosto 2016 - che l' assessore all' Ambiente, Paola Muraro, era indagata per fatti poco chiari legati alle immondizie. Un modo per mettere in cattiva luce Raggi e comunque una brutta botta per la giunta. Di Maio, però, invece di rendere pubblica la denuncia, tenne l' email nel cassetto. Quando di lì a poco la storia venne fuori, si scatenò un can can. Mezzo M5s cominciò a guardarlo storto, accusandolo di tradire la trasparenza e di violare l' etica grillina. Lui che non ne aveva sbagliata una, stavolta aveva fatto la frittata. Al che si cosparse il capo di cenere, disse di avere capito male il messaggio ta " vernesco e farfugliò di un qui pro quo che non convinse nessuno.
Poi, per giorni piombò nell' abulia, come Mussolini dopo il delitto Matteotti. Annullò apparizioni tv e si rese irreperibile. La stampa lo ribattezzò Luigino il fuggiasco. Finché, per rompere l' accerchiamento, sbottò: «Io mi sono scusato perché ho sottovalutato l' email. A Roma c' è un sindaco, chiedete a lei se deve scusarsi, io ho risposto per me». Per salvare sé stesso, buttava a mare Virginia, che ora difende di nuovo perché glielo ha ordinato Grillo. Tutti capirono allora, dentro e fuori il movimento, che non era un leader ma un cuor di coniglio.
Sembra incredibile ma quando uno in auge fa un capitombolo è come se si rompesse l' incantesimo. Le negatività si susseguono e il grand' uomo è in breve ridotto una macchietta. Sentite a Luigino quante gliene sono capitate prima di ritrovare l' equilibrio.
Un giorno, attaccò Renzi sul blog paragonandolo al generale Pinochet, ma scrisse che il dittatore era venezuelano anziché cileno. Provenendo dal vicepresidente di un ramo del Parlamento, lo svarione scatenò il web. «È un po' debole in storia», scrisse uno . «È il suo tallone da killer». Apro una parentesi. Da un annetto, Luigino convive in Trastevere con Silvia Virgulti, un' affascinante signora di dieci anni maggiore di lui. È una glottologa, consulente della comunicazione di M5s.
«Che sia bella e sexy mi rende orgoglioso», dichiarò Di Maio a Vanity Fair informando che il loro accordo nel talamo era eccellente. Nonostante questa premessa, una sera del gennaio scorso, Di Maio si sedette, ahi lui, al computer anziché trascorrerla in coccole. Sentiva infatti l' impulso di commentare l' arresto dei fratelli Occhionero accusati di hackeraggio e ingaggiò invece un impari lotta col congiuntivo di spiare. In un primo tentativo delle 19,44 scrisse: «Se c' è il rischio che soggetti spiano le massime istituzioni dello Stato... ecc.». Alle rimostranze del web, azzardò alle 22,08 una nuova versione: «Se c' è il rischio che soggetti venissero spiati...ecc». Convinto stavolta di averla azzeccata, tornò di là da Silvia e passò la notte.
L' indomani, si accorse di essere stato sommerso di " improperi. Chi lo accusava di avere dato solo tre esami a Legge, chi di guadagnare troppo in Parlamento per essere il ciuccio che era. Punto nell' orgoglio e incaponito a non chiedere aiuto a Silvia, si buttò nel terzo conato, scrivendo: «Se c' è il rischio che due soggetti spiassero le massime...ecc». Fu la fidanzata a impedirgli di rendersi ridicolo una quarta volta, trascinandolo all' osteria per metterlo a suo agio.
Sono tutte, va detto, sciocchezze e non pregiudicano il nerbo di un uomo. Ma solo se il nerbo c' è e viene fuori. Purtroppo, in Di Maio - aldilà del riconosciuto garbo, della correttezza con cui conduce l' aula quando la presiede e di qualche qualità minore - tutto è piccolo cabotaggio. Mai un' idea sua. Ogni volta che apre bocca è il ventriloquo, orgoglioso di esserlo, della linea di Sant' Ilario, la villa di Grillo sul golfo di Zena. Ma se non ha un tocco suo, è intercambiabile. Il pappagallo oggi lo fa lui, domani un altro.
E così le mancanze di riguardo verso Luigino si moltiplicano. Tempo fa, il governatore campano, Vincenzo De Luca, gli ha dato della «mezza pippa». Due mesi orsono, mentre ripeteva in tv la solita tiritera del «popolo stufo di questa classe dirigente», Lucia Annunziata, lo ha interrotto: «Di Maio, abbiamo solo mezzora. Io non la reggo mezzora di frasi fatte». Un campanello d' allarme: quando un giornalista perde ogni untuosità verso un politico, quel politico è sull' orlo del precipizio. E non contare su Grillo, Luigino. Lui ti molla. Tanto, tra voi, un altro che sbagli il congiuntivo, lo trova.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17918 Messaggio da Tasman »

Drogato_ di_porno ha scritto:Lugi superfigo cuor di coniglio

Virginia la tipica acqua cheta che suscita amori e intrighi come Teodora di Bisanzio

Roberta e Paola le Menadi
[Scopri]Spoiler
Nonostante si dimostri pure lui mediocre, Luigi Di Maio continua a rappresentare il meno peggio del M5s. Come tale, Beppe Grillo insiste a considerare il vicepresidente della Camera un gioiello di famiglia. Ma siamo al classico ogni scarrafone è bello a mamma soja.
Fin dall' inizio, gli osservatori hanno elevato Di Maio sopra la massa grillina per pura disperazione. Gli si riconosceva la superiorità dell' orbo in terra dei ciechi. Ricordate gli M5s della prima ora?
Ragazzotti scostumati e ragazzette erinniche che a Montecitorio assaltavano il banco della presidenza, salivano sul tetto del Palazzo gridando ai passanti, insultavano in aula e fuori. Di fronte ai camisardi, il ventiseienne di Pomigliano d' Arco parve lord Brummel. Era educato, ben vestito, senza tatuaggi. Poiché si fermava a parlare con chi gli rivolgeva la parola - giornalisti o avversari politici - fu giudicato dialogante.
Andava in tv nonostante i divieti di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che per lui chiudevano un occhio, e fu considerato telegenico. Così, prese piede l' opinione che fosse il cavallo di razza del grillismo. Tanto che un giorno, lo stesso Beppe Grillo, ammirato dall' aplomb del giovanottello - nel frattempo invecchiato di due anni gli disse in pubblico, tra serio e faceto: «Maledetto Di Maio, tu sei il leader». Divenne per tutti il candidato premier dei grillini. L' uomo che, prima o poi, avrebbe incrociato la lama con Matteo Renzi contendendogli la leadership di questo disgraziato Paese.
Da allora, molte volte il sole è sorto e tramontato. Renzi è ormai avvolto nella nebbia e lo si intravede rimpicciolito sullo sfondo. I grillini, singolarmente e in mucchio, hanno perduto credibilità. Il guru Casaleggio è svanito nel cosmo, sostituito quaggiù dal figlio Davide, un mezzo muto, troppo insicuro per parlare con la stampa e farsi conoscere. Grillo, restato solo, gira a vuoto. Con la pirlata di Bruxelles - lasciare gli anti Ue per i filo Ue e tornare precipitosamente sui suoi passi - ha mostrato che dietro al comico c' era il comico. Per tacere dell' amara farsa recitata dal sindaco di Roma, Virginia Raggi. Una graziosa e incapace creatura che da otto mesi pasticcia nelle stanze del Campidoglio senza un briciolo di costrutto. La tipica acqua cheta che suscita amori e intrighi come Teodora di Bisanzio e, intanto, la spazzatura tracima in città.
Sulla vicenda romana è inciampato anche il nostro Luigino. Ha sostenuto Virginia contro un gruppo di suoi nemici, capeggiato da due menadi, le deputate Roberta Lombardi e Paola Taverna, che sono le punte del grillismo ortodosso. Quello pane e manette sul quale concordano tutti, finché la tagliola dei pm non scatta su uno di loro. A quel punto, cominciano distinguo ed eccezioni.
L' episodio che riguarda Di Maio è in sé insignificante ma ne ha rivelato il carrierismo meschino. Poiché Grillo lo aveva delegato per la questione romana, la Taverna ha scritto a lui una email avvertendolo siamo ai primi di agosto 2016 - che l' assessore all' Ambiente, Paola Muraro, era indagata per fatti poco chiari legati alle immondizie. Un modo per mettere in cattiva luce Raggi e comunque una brutta botta per la giunta. Di Maio, però, invece di rendere pubblica la denuncia, tenne l' email nel cassetto. Quando di lì a poco la storia venne fuori, si scatenò un can can. Mezzo M5s cominciò a guardarlo storto, accusandolo di tradire la trasparenza e di violare l' etica grillina. Lui che non ne aveva sbagliata una, stavolta aveva fatto la frittata. Al che si cosparse il capo di cenere, disse di avere capito male il messaggio ta " vernesco e farfugliò di un qui pro quo che non convinse nessuno.
Poi, per giorni piombò nell' abulia, come Mussolini dopo il delitto Matteotti. Annullò apparizioni tv e si rese irreperibile. La stampa lo ribattezzò Luigino il fuggiasco. Finché, per rompere l' accerchiamento, sbottò: «Io mi sono scusato perché ho sottovalutato l' email. A Roma c' è un sindaco, chiedete a lei se deve scusarsi, io ho risposto per me». Per salvare sé stesso, buttava a mare Virginia, che ora difende di nuovo perché glielo ha ordinato Grillo. Tutti capirono allora, dentro e fuori il movimento, che non era un leader ma un cuor di coniglio.
Sembra incredibile ma quando uno in auge fa un capitombolo è come se si rompesse l' incantesimo. Le negatività si susseguono e il grand' uomo è in breve ridotto una macchietta. Sentite a Luigino quante gliene sono capitate prima di ritrovare l' equilibrio.
Un giorno, attaccò Renzi sul blog paragonandolo al generale Pinochet, ma scrisse che il dittatore era venezuelano anziché cileno. Provenendo dal vicepresidente di un ramo del Parlamento, lo svarione scatenò il web. «È un po' debole in storia», scrisse uno . «È il suo tallone da killer». Apro una parentesi. Da un annetto, Luigino convive in Trastevere con Silvia Virgulti, un' affascinante signora di dieci anni maggiore di lui. È una glottologa, consulente della comunicazione di M5s.
«Che sia bella e sexy mi rende orgoglioso», dichiarò Di Maio a Vanity Fair informando che il loro accordo nel talamo era eccellente. Nonostante questa premessa, una sera del gennaio scorso, Di Maio si sedette, ahi lui, al computer anziché trascorrerla in coccole. Sentiva infatti l' impulso di commentare l' arresto dei fratelli Occhionero accusati di hackeraggio e ingaggiò invece un impari lotta col congiuntivo di spiare. In un primo tentativo delle 19,44 scrisse: «Se c' è il rischio che soggetti spiano le massime istituzioni dello Stato... ecc.». Alle rimostranze del web, azzardò alle 22,08 una nuova versione: «Se c' è il rischio che soggetti venissero spiati...ecc». Convinto stavolta di averla azzeccata, tornò di là da Silvia e passò la notte.
L' indomani, si accorse di essere stato sommerso di " improperi. Chi lo accusava di avere dato solo tre esami a Legge, chi di guadagnare troppo in Parlamento per essere il ciuccio che era. Punto nell' orgoglio e incaponito a non chiedere aiuto a Silvia, si buttò nel terzo conato, scrivendo: «Se c' è il rischio che due soggetti spiassero le massime...ecc». Fu la fidanzata a impedirgli di rendersi ridicolo una quarta volta, trascinandolo all' osteria per metterlo a suo agio.
Sono tutte, va detto, sciocchezze e non pregiudicano il nerbo di un uomo. Ma solo se il nerbo c' è e viene fuori. Purtroppo, in Di Maio - aldilà del riconosciuto garbo, della correttezza con cui conduce l' aula quando la presiede e di qualche qualità minore - tutto è piccolo cabotaggio. Mai un' idea sua. Ogni volta che apre bocca è il ventriloquo, orgoglioso di esserlo, della linea di Sant' Ilario, la villa di Grillo sul golfo di Zena. Ma se non ha un tocco suo, è intercambiabile. Il pappagallo oggi lo fa lui, domani un altro.
E così le mancanze di riguardo verso Luigino si moltiplicano. Tempo fa, il governatore campano, Vincenzo De Luca, gli ha dato della «mezza pippa». Due mesi orsono, mentre ripeteva in tv la solita tiritera del «popolo stufo di questa classe dirigente», Lucia Annunziata, lo ha interrotto: «Di Maio, abbiamo solo mezzora. Io non la reggo mezzora di frasi fatte». Un campanello d' allarme: quando un giornalista perde ogni untuosità verso un politico, quel politico è sull' orlo del precipizio. E non contare su Grillo, Luigino. Lui ti molla. Tanto, tra voi, un altro che sbagli il congiuntivo, lo trova.


Drugat questa roba che hai postato è merda pura. Non c'è rispetto nemmeno per i morti (sparito nel cosmo).
Dovresti vergognarti anche tu un pò ..o no?

Nessuno qui sta a dire che di Maio è un grande statista,ma è sicuramente il meglio che possiamo permetterci. Trovami uno più decente e parliamone.

La situazione di Roma è lo specchio riflesso dell'Italia e dei politici Italiani. Il più sano ha La ROGNA. Quindi questa merda di gente che scrive articoli come questi,andrebbe presa solo a calci nel culo,gente che ha il coraggio di tirare fuori De Luca,quel coglione che proprio oggi sul corriere del mezzogiorno,pretende
L'ASSUNZIONE di "200.000 " persone ,,e certo i voti glieli hanno dati..mo dacci il lavoro.

Che vergogna,che gente di merda che paese di schifosi viscidi e infami.
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17919 Messaggio da sensibilmente »

Tasman ha scritto:Che vergogna,che gente di merda che paese di schifosi viscidi e infami.
che i grullini siano esperti del mandare tutti affanculo già lo si sa ...
è la loro capacità di assumersi responsabilità amministrative o di governo che non trova concretizzazioni

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17920 Messaggio da sensibilmente »

markome ha scritto:La Raggi ha un fascino che ha del diabolioco
oppure angelica

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17921 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Tasman ha scritto:Nessuno qui sta a dire che di Maio è un grande statista,ma è sicuramente il meglio che possiamo permetterci.
Di Maio è quello che ha coperto il pentolone di merda. Il coperchio ce lo ha messo lui, è il primo responsabile di questo porcaio romano: ha responsabilità gravissime

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/0 ... 157899572/

e ha fatto tutto questo senza avere responsabilità di governo. Cosa sarebbe capace di coprire se ricoprisse qualche ruolo istituzionale?
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17922 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Tra l'altro faccio sommessamente notare che Berdini era già osteggiato nella Giunta in quanto unico vero ostacolo allo stadio della Roma.

Fatto fuori lui si va verso lo stadio costruito da Parnasi.

Poi vediamo se costruiscono lo stadio (e scandali annessi che usciranno) se i 5 stelle avranno la faccia come il culo di spacciarsi per "nemici dei palazzinari"

li attendo al varco sullo stadio della Roma.
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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17923 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Feltri ha fatto uno dei suoi soliti titoli

chissà cosa ne pensano quei grillini che votavano PDL...qualcuno c'era anche qui sul forum

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17924 Messaggio da gi.kappa. »

Sono dei Maestri, poche storie. Per me il titolo è fantastico.
Sogna una carne sinteticanuovi attributi eunmicrochipemozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale

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Re: Beppe Grillo lancia il " Vaffa..day"

#17925 Messaggio da rufus t »

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come dimenticare...

(io però non dimenticherei, quanto a classe ed eleganza giornalistica, nemmeno travaglio e la boschi che, secondo lui, si faceva trivellare dai magistrati... a proposito, qualcuno sa se poi la boschi è stata indagata per qualcosa?)
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