Ed io non posso aime essere daccordo con te( e magari lo vorrei ) ma troppo e troppo spesso qui in Italia ( anche se in altri Paesi ma in forma minore ) Giustizzia fa rima con soldi chi ha soldi di pagarsi avvocati megagalattici che ne sanno una piu del Diavolo purtroppo la fanno franca e troppo lunga qui la giustizzia e sta gente a tutto il tempo di organizzarsi depistare pagare ingigantire e coinvolgere sempre piu i media, questo un povero Cristo non lo potrà mai fare e per le Carceri è un fato grave il sovraffolamento ma se ne possono costruire altre e cosi via penso che vada trovata una via che non ne troppo da una parte ne troppo da l'altra e penso ciò proprio per il fatto che si ha tutti sti diritti troppi via ,questa non è domocrazia e nemmeno Civiltà .zio ha scritto:filippotto non sono d'accordo. lo sai. la presunzione di innocenza è un punto fermo dello stato di diritto italiano.
e poi pensa: sono stato a favore dell'indulto e sarei pronto a riconfermarlo vista la situazione delle carceri italiane dove anche una pena ad un anno rischia di diventare sovradimensionata per il luogo e l'affollamento. i radicali hanno perfettamente ragione.
qualcuno dirà: cazzo! ma ce le ha tutte!!!
[O.T.] DELITTI
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Re: [O.T.] DELITTI
Recati all'Inferno alla svelta e li possa Osmodeo in persona succhiare dalle tue Mammelle malate .
Poni strategicamente le tue Labbra sul Culo e bacialo ripetutamente .
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Re: [O.T.] DELITTI
Naaa se prima l'assassino era sempre il maggiordomo adesso.....Gerda ha scritto:attendo con ansia la confessione dello zio michele in gita a perugia nel 2007
ma probabilmente meredith è stata uccisa dall'attentatore di belpietro..

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [O.T.] DELITTI
vabbè..il bello di aver opinioni diverse sta proprio nel fatto che c'è libertà di pensiero.filippotto ha scritto: Ed io non posso aime essere daccordo con te( e magari lo vorrei ) ma troppo e troppo spesso qui in Italia ( anche se in altri Paesi ma in forma minore ) Giustizzia fa rima con soldi chi ha soldi di pagarsi avvocati megagalattici che ne sanno una piu del Diavolo purtroppo la fanno franca e troppo lunga qui la giustizzia e sta gente a tutto il tempo di organizzarsi depistare pagare ingigantire e coinvolgere sempre piu i media, questo un povero Cristo non lo potrà mai fare e per le Carceri è un fato grave il sovraffolamento ma se ne possono costruire altre e cosi via penso che vada trovata una via che non ne troppo da una parte ne troppo da l'altra e penso ciò proprio per il fatto che si ha tutti sti diritti troppi via ,questa non è domocrazia e nemmeno Civiltà .
okkio però a mitizzare il poverello in carcere con pena per forza ingiusta.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
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Re: [O.T.] DELITTI
Sono daccordo.Drogato_ di_porno ha scritto: che sia figa non si discute:

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Re: [O.T.] DELITTI
Ma io non la trovo tanto Figa piu ragazza della porta accanto in Amerika ma in un epoca che anche le Ciospe se la tirano come Pornostar anni 90 vista da questo lato allora è senza dubbio una bella Topolona e considerando anche il fatto come diceva sempre un mio ex collega che buco è buco e seguiva lui non vede degustibus.baroccosiffredi ha scritto:Sono daccordo.Drogato_ di_porno ha scritto: che sia figa non si discute:
Recati all'Inferno alla svelta e li possa Osmodeo in persona succhiare dalle tue Mammelle malate .
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Re: [O.T.] DELITTI
la classica americanotta wasp un po' troia
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Re: [O.T.] DELITTI
filippotto ha scritto: e considerando anche il fatto come diceva sempre un mio ex collega che buco è buco e seguiva lui non vede degustibus.
Mah, rivolto a lei mi sembra un po' una forzatura, poi oh, i gusti non si discutono, certo è un bel "buco".

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Re: [O.T.] DELITTI
...Il tasto cancella non lo trovo. 

Re: [O.T.] DELITTI
decisamente. La tipa che sul lavoro è una stronza di prima categoria, anche abbastanza perfida volendo, ambiziosa ed arrivista.Drogato_ di_porno ha scritto:la classica americanotta wasp un po' troia
poi il venerdì sera si fa venire a casa un nero, un bianco e un'amichetta innocente e si diverte così.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: [O.T.] DELITTI
Ieri nella diretta le sorelle di amanda mi sembravano da film porno..non so perché ma tutte le ammerikane mediamente mi sembrano da film porno, con quella vocina nasale da topogigio e quelle fazze troppo simili a molte già viste nei pornazzi.
Vabbè..e intanto meredith aspetta giustizia.
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"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
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06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Re: [O.T.] DELITTI
il livoriano resta ancora dentro ???
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
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Re: [O.T.] DELITTI
E si lui mica c'ha i soldi di pagare mega avvocati e super Periti che mettano in dubbio le prove e poi è pure nato di colore cazzo la sfiga a volte che è.apache ha scritto:il livoriano resta ancora dentro ???

Recati all'Inferno alla svelta e li possa Osmodeo in persona succhiare dalle tue Mammelle malate .
Poni strategicamente le tue Labbra sul Culo e bacialo ripetutamente .
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Re: [O.T.] DELITTI
apache ha scritto:il livoriano resta ancora dentro ???
16 anni di gabbio
Re: [O.T.] DELITTI
beh però non si dimentichi, anche, che la presenza e le tracce di Guedee erano\sono abbastanza certe
e anche che, se ci fosse stata condanna di tutti e tre Rudy era quello che pagava meno, il rito abbreviato elimina la possibilità dell'ergastolo e diminuisce qualunque condanna di un terzo.
quindi per un reato che preveda , ad esempio, al massimo 21 anni di carcere, per il solo fatto di scegliere il rito abbreviato la condanna massima non può essere superiore a 14 anni, avendo da subito uno sconto di 7 anni senza colpo ferire.
comunque sono d'accordo con le, evidenti, minori possibilità di Guedee e la probabilissima disparità di trattamento...
però Guedee e il proprio avvocato hanno scelto che andasse cosi, il paradosso delle sentenze contrastanti è colpa della giustizia italiana, dato che è evidente che, avendo un risultato del genere , c'è qualcosa di errato nel meccanismo...
e anche che, se ci fosse stata condanna di tutti e tre Rudy era quello che pagava meno, il rito abbreviato elimina la possibilità dell'ergastolo e diminuisce qualunque condanna di un terzo.
quindi per un reato che preveda , ad esempio, al massimo 21 anni di carcere, per il solo fatto di scegliere il rito abbreviato la condanna massima non può essere superiore a 14 anni, avendo da subito uno sconto di 7 anni senza colpo ferire.
comunque sono d'accordo con le, evidenti, minori possibilità di Guedee e la probabilissima disparità di trattamento...
però Guedee e il proprio avvocato hanno scelto che andasse cosi, il paradosso delle sentenze contrastanti è colpa della giustizia italiana, dato che è evidente che, avendo un risultato del genere , c'è qualcosa di errato nel meccanismo...
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
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Re: [O.T.] DELITTI
Il caso mediatico di Amanda Knox
Amanda è libera, l’America esulta.
Negli Stati Uniti l’avventura di Amanda Knox nelle carceri italiane è stata presentata dai media come una specie di viaggio nel medioevo da parte di una “turista accidentale”. Una ragazza venuta in Italia per studiare, piena di vita e di buone intenzioni, si trova improvvisamente coinvolta in una ragnatela di perversione, menzogne e trappole giudiziarie dalla quale esce con una condanna a vita per un delitto che non ha commesso.
Quando fu emessa la sentenza di primo grado, nel 2009, non ci fu rete televisiva in USA che non abbia lamentato apertamente l’ingiusta condanna subita dalla giovane americana ad opera dei giudici italiani. Tutti i reporter partivano dallo stesso presupposto, che Amanda “non potesse” essere colpevole, per poi esibirsi in acrobatiche spiegazioni di tipo social-filosofico, tese a giustificare in qualche modo questo “impossibile” verdetto. La più ricorrente di queste spiegazioni era che “Perugia non è Roma o Milano, Perugia è una cittadina di provincia, culturalmente arretrata, per la quale Amanda rappresentava la quintessenza dei mali del mondo: americana, libera ed emancipata, venuta a “portar via” i loro bei ragazzi, Amanda rappresentava in tutto e per tutto quello che le madri di Perugia temono di più”.
E quindi, secondo i media americani, la giuria non avrebbe fatto che rispecchiare questo sentimento, provinciale e distorto, condannando insieme ad Amanda tutti i mali che lei rappresentava. (Da cui si dovrebbe dedurre che Pietro Valpreda, che fu invece processato nella modernissima Milano, fosse davvero colpevole).
Poi emerse la personalità un pò ambigua del procuratore Mignini, sulla cui figura si allungavano le ombre irrisolte del mostro di Firenze. Lentamente diventava lui “il cattivo” di turno, …
… e la colpa della condanna di Amanda si spostava sulla personalità contorta di un uomo alla ricerca di una rivincita, dopo il fallimento imbarazzante delle indagini sul “mostro”.
Nel frattempo Perugia passava da una specie di bolgia medioevale ad una ridente cittadina di provincia, mentre il vero “mostro” – mediatico, in questo caso – diventava Mignini.
A rimetterci era sempre l’immagine dell’Italia, il cui sistema giuridico – ci raccontavano i media americani – permette ad uno come Mignini di inventarsi colpevoli inesistenti, e se per caso ti provi a criticarlo ti becchi pure una denuncia per offesa a pubblico ufficiale. (In America invece se offendi un pubblico ufficiale vinci un viaggio alle Bahamas con Pamela Anderson).
Insomma, l’Italia ne usciva come un paese in cui i Torquemada la fanno ancora da padrone, e il sistema giuridico rimane un giocattolo nelle mani dei potenti e dei corrotti.
Poi ci fu la riscossa dell’appello. Mentre il vero assassino veniva arrestato e condannato, le prove del DNA contro Amanda risultavano “contaminate”, o comunque non più valide. Il frammento umano trovato sul coltello risultava essere una semplice mollica di pane – ci fu detto - mentre il video della Scientifica che preleva e depone più volte sul pavimento il “pezzetto di reggiseno” veniva passato e ripassato all’infinito dai telegiornali americani, come se fosse lo spezzone di un film di Ridolini. Guardate con quale inaccuratezza – dicevano i commentatori indignati – la polizia italiana tratti elementi probanti di importanza cruciale come quello.
Ora il “cattivo” non era più l’ambiguo Mignini, ma la totale incompetenza della nostra polizia, che confondeva il pane con i frammenti umani e conservava i reperti probanti insieme alle salsicce nel frigo della caserma.
Nel frattempo crescevano le speranze per un annullamento della pena, e quindi agli occhi del pubblico americano il nostro sistema giuridico passava da un residuato dell’Inquisizione ad un “moderno sistema giuridico che permette addirittura di fare un processo ex-novo in fase di appello”.
Come dire, provateci soltanto, a confermare la condanna, e vi rovesciamo addosso 300 milioni di americani imbestialiti.
Ma non era finita. Quando sembrava che Amanda fosse ormai alle soglie della liberazione, restava ancora da demonizzare l’opinione pubblica italiana, “pesantemente influenzata dai nostri media”, che ormai presentavano regolarmente la ragazza come una “strega con la faccia d’angelo”. In questo modo, se per caso Amanda non fosse stata assolta, rimaneva sempre qualcuno a cui dare la colpa.
Invece per fortuna le cose sono finite bene, e Amanda potrà presto tornare nel paese della libertà e della giustizia. Paese che ovviamente si è dimenticato di stracciarsi le vesti e di montare una simile campagna mediatica per un certo Troy Davis, che sulla carta risultava innocente almeno quanto Amanda Knox.
Ma Amanda è stata condannata dal sistema giudiziario antiquato e corrotto di un paese lontano, e quindi costa poco criticarlo. Mentre il nostro sistema funziona benissimo – si dicono gli americani – e non ci passerebbe nemmeno per la testa di metterlo in discussione.
Ma soprattutto - non dimentichiamolo - Amanda Knox è bianca, allegra e piena di vita. Amanda è una di noi, rappresenta il nostro futuro, e noi non meritiamo in ogni caso di andare in galera, nemmeno per interposta persona. A “loro” invece può capitare. Loro sono diversi da noi, loro rappresentano il passato, sono un ingombro per la società, e ogni tanto con loro le ingiustizie capitano. Che cosa ci vuoi fare?
Massimo Mazzucco
Amanda è libera, l’America esulta.
Negli Stati Uniti l’avventura di Amanda Knox nelle carceri italiane è stata presentata dai media come una specie di viaggio nel medioevo da parte di una “turista accidentale”. Una ragazza venuta in Italia per studiare, piena di vita e di buone intenzioni, si trova improvvisamente coinvolta in una ragnatela di perversione, menzogne e trappole giudiziarie dalla quale esce con una condanna a vita per un delitto che non ha commesso.
Quando fu emessa la sentenza di primo grado, nel 2009, non ci fu rete televisiva in USA che non abbia lamentato apertamente l’ingiusta condanna subita dalla giovane americana ad opera dei giudici italiani. Tutti i reporter partivano dallo stesso presupposto, che Amanda “non potesse” essere colpevole, per poi esibirsi in acrobatiche spiegazioni di tipo social-filosofico, tese a giustificare in qualche modo questo “impossibile” verdetto. La più ricorrente di queste spiegazioni era che “Perugia non è Roma o Milano, Perugia è una cittadina di provincia, culturalmente arretrata, per la quale Amanda rappresentava la quintessenza dei mali del mondo: americana, libera ed emancipata, venuta a “portar via” i loro bei ragazzi, Amanda rappresentava in tutto e per tutto quello che le madri di Perugia temono di più”.
E quindi, secondo i media americani, la giuria non avrebbe fatto che rispecchiare questo sentimento, provinciale e distorto, condannando insieme ad Amanda tutti i mali che lei rappresentava. (Da cui si dovrebbe dedurre che Pietro Valpreda, che fu invece processato nella modernissima Milano, fosse davvero colpevole).
Poi emerse la personalità un pò ambigua del procuratore Mignini, sulla cui figura si allungavano le ombre irrisolte del mostro di Firenze. Lentamente diventava lui “il cattivo” di turno, …
… e la colpa della condanna di Amanda si spostava sulla personalità contorta di un uomo alla ricerca di una rivincita, dopo il fallimento imbarazzante delle indagini sul “mostro”.
Nel frattempo Perugia passava da una specie di bolgia medioevale ad una ridente cittadina di provincia, mentre il vero “mostro” – mediatico, in questo caso – diventava Mignini.
A rimetterci era sempre l’immagine dell’Italia, il cui sistema giuridico – ci raccontavano i media americani – permette ad uno come Mignini di inventarsi colpevoli inesistenti, e se per caso ti provi a criticarlo ti becchi pure una denuncia per offesa a pubblico ufficiale. (In America invece se offendi un pubblico ufficiale vinci un viaggio alle Bahamas con Pamela Anderson).
Insomma, l’Italia ne usciva come un paese in cui i Torquemada la fanno ancora da padrone, e il sistema giuridico rimane un giocattolo nelle mani dei potenti e dei corrotti.
Poi ci fu la riscossa dell’appello. Mentre il vero assassino veniva arrestato e condannato, le prove del DNA contro Amanda risultavano “contaminate”, o comunque non più valide. Il frammento umano trovato sul coltello risultava essere una semplice mollica di pane – ci fu detto - mentre il video della Scientifica che preleva e depone più volte sul pavimento il “pezzetto di reggiseno” veniva passato e ripassato all’infinito dai telegiornali americani, come se fosse lo spezzone di un film di Ridolini. Guardate con quale inaccuratezza – dicevano i commentatori indignati – la polizia italiana tratti elementi probanti di importanza cruciale come quello.
Ora il “cattivo” non era più l’ambiguo Mignini, ma la totale incompetenza della nostra polizia, che confondeva il pane con i frammenti umani e conservava i reperti probanti insieme alle salsicce nel frigo della caserma.
Nel frattempo crescevano le speranze per un annullamento della pena, e quindi agli occhi del pubblico americano il nostro sistema giuridico passava da un residuato dell’Inquisizione ad un “moderno sistema giuridico che permette addirittura di fare un processo ex-novo in fase di appello”.
Come dire, provateci soltanto, a confermare la condanna, e vi rovesciamo addosso 300 milioni di americani imbestialiti.
Ma non era finita. Quando sembrava che Amanda fosse ormai alle soglie della liberazione, restava ancora da demonizzare l’opinione pubblica italiana, “pesantemente influenzata dai nostri media”, che ormai presentavano regolarmente la ragazza come una “strega con la faccia d’angelo”. In questo modo, se per caso Amanda non fosse stata assolta, rimaneva sempre qualcuno a cui dare la colpa.
Invece per fortuna le cose sono finite bene, e Amanda potrà presto tornare nel paese della libertà e della giustizia. Paese che ovviamente si è dimenticato di stracciarsi le vesti e di montare una simile campagna mediatica per un certo Troy Davis, che sulla carta risultava innocente almeno quanto Amanda Knox.
Ma Amanda è stata condannata dal sistema giudiziario antiquato e corrotto di un paese lontano, e quindi costa poco criticarlo. Mentre il nostro sistema funziona benissimo – si dicono gli americani – e non ci passerebbe nemmeno per la testa di metterlo in discussione.
Ma soprattutto - non dimentichiamolo - Amanda Knox è bianca, allegra e piena di vita. Amanda è una di noi, rappresenta il nostro futuro, e noi non meritiamo in ogni caso di andare in galera, nemmeno per interposta persona. A “loro” invece può capitare. Loro sono diversi da noi, loro rappresentano il passato, sono un ingombro per la società, e ogni tanto con loro le ingiustizie capitano. Che cosa ci vuoi fare?
Massimo Mazzucco
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!