GeishaBalls ha scritto: ↑30/07/2025, 11:26
giorgiograndi ha scritto: ↑30/07/2025, 9:22
Dopo l'entrata delle truppe russe in ucraina, Draghi, Ursola e altri hanno affermato sostanzialmente che la russia sarebbe fallita dopo poche settimane. La maggior parte dei media hanno fatto proselitismo senza NESSUN contraddittorio. Quei pochi che hanno alzato il dito, argomentando i motivi per i quali tali affermazioni fossero delle cazzate (propaganda), sono state derisi se non tagliati fuori dai media. Sono rimasti i social, dove gia' al tempo era chiaro che Ursola e Draghi facevano propaganda (dovrebbero risponderne, btw)
La storia del bambino nero, e' la stessa cosa. Mi ricordo benissimo come su un giornale a larghissima tiratura fosse spiegato che il fatto era avvenuto con certezza, ma se poi leggevi il giornale locale, era palese che non si era nemmeno sicuri che il fatto fosse in effetti avvenuto (stadio, partita giovanile, decine di genitori, molti con il telefonino in mano e nessuno aveva sentito un cazzo). Nuovamente, i media, su un fatto che non ci sa nemmeno se sia di certo avvenuto, avevano fatto proselitismo.
Sulla maggior parte dei quotidiani, fino al covid, era possibile lasciare commenti online. Da allora, non si puo' piu'. La possibilita' di arrivare il piu' possibile vicino alla verita', arriva con il confronto di punti di vista differenti, anche quelli totalmente errati e fuori luogo.
I social network sono fondamentali per compensare il proselitismo sia politico e sia mediatico. Infatti, per un liberale, non sono le autorita' a dover monitorare le persone, ma sono le persone che hanno il diritto/dovere di monitorare cioe' che fanno le autorita' (in primis i giornalisti se fossero tali, ma visto che sono nati e cresciuti con certe idee, sono parte integrante del sistema propagandistico, spesso pure in maniera inconsapevole)
Tornando all'ucraina, giusto per spiegarlo e chi ha due lauree, chiaramente c'e' un invaso e un invasore, ma il punto non e' solo quello. E' ridicolo che ogni qualvolta qualcuno faccia una affermazione non pro-ucraina, anche ragionevole, la risposta dell'interlocutore e' sempre e comunque "eh si, ma c'e' un invaso e un invasore". Se non ti accorgi che e' proprio propaganda e proselitismo sei ritardato. E' una frase fatta apposta per smontare qualunque discussione.
Ci vogliono piu' social e piu' liberta' sui social. Piu' liberta' di dire a gente come te di andare a farsi fottere e magari un social virtuale dove prendi delle sberle virtuali che si tramutano in scosse elettriche ogni qualvolta parli di moderare i social (che sono moderati), senza mai considerare che la maggior parte delle minchiate degli ultimi anni sono state riportate CONSAPEVOLMENTE dai media che non rispondono a nessuno se non al proprio editore.
Vedi Giorgio, tu qui puoi dire che Draghi abbia affermato che la Russia sarebbe fallita dopo poche settimane. È una cazzata, è una opinione fuorviante ma non diffamatoria, di fronte ad un giudice potresti sostenere che hai detto “sostanzialmente” e non “letteralmente” ecc. ecc.
Se tu avessi affermato che Draghi stupra i bambini e avessi messo immagini create con l’AI per farlo credere, invece sarebbe stato un reato di diffamazione e sarebbe giusto che tu ne rispondessi, indipendentemente se metti dei poster per strada, se lo dici in tv o sui social.
Che tu sia “libero” di dire delle cose non confligge con il fatto che tu sia “responsabile” delle cose che dici, anzi pulisce il campo da gioco, permette di capire che le opinioni espresse siano realmente opinioni di persone reali che se ne assumono la responsabilità, che i fatti raccontati da qualcuno siano in qualche modo dimostrabili sotto la loro responsabilità.
Puntate il dito contro l’Occidente che richiederebbe di assumersi la responsabilità. Che è un principio che a me pare opportuno.
E non c’entra nulla con le censure preventive e le incarcerazioni dei giornalisti che si vedono nei regimi che tanto ammirate
Draghi ha detto testualmente all'assemblea dell' ONU: "
Sanzioni hanno avuto effetto dirompente su macchina bellica russa..."
Ursola al parlamento europeo "«Questa è una guerra contro la nostra energia, la nostra economia, i nostri valori. È una guerra che colpisce il nostro futuro, dove si scontrano democrazia contro autocrazia.
Con il coraggio necessario Putin fallirà e Ucraina ed Europa vinceranno. Il coraggio ha un nome, è Ucraina»"
Entrambe affermazioni basate su ZERO fatti, quindi hanno entrambi detto il falso. E non me la menare con il "non potevano sapere", se non potevano sapere avrebbero potuto dire cose molto diverse, per esempio "le sanzioni potrebbero avere un impatto devastante, ma in realta' non sappiamo se saranno efficaci oppure no".
Visto che a parlare, in entrambi i casi, e' un rappresentante delle istituzioni, anche se e' libero di dire qualunque cosa gli passi per la testa, non toglie il fatto che abbia detto il falso.
Come quanto Draghi diceva che "i vaccini sono l'unico modo per creare ambienti sicuri, ecc ecc". Altra affermazione falsa a priopri perche' quando lo disse erano da mesi che anche i sassi sapevano fosse una panzana.
Ognuno e' responsabile delle cose che dice e ne dovrebbe rispondere in base alle sedi dove queste cose vendono dette. Se uno dice una panzana su twitter e' una cosa, se uno lo dice all'assemblea dell'onu, e' una cosa molto, ma molto diversa. Se poi quello detto dalle istituzioni non viene mai ne confutato ne discusso e nemmeno analizzato in maniera realistica, il problema non sono solo le istituzioni ma anche i media.
Quel'e' il problema maggiore? Che Draghi ha detto "le sanzioni hanno avuto effetto devastante" (FALSO) oppure Giorgio che scrivendo un post su un forum ha riassunto con "le istituzioni hanno detto che la russia sarebbe fallita dopo poche settimane" (PARAFRASANDO UN CONCETTO PER NON METTERMI A CERCARE LE PAROLE ESATTE).
Vogliamo parlare dei video/foto pubblicate dai media italiani che vengono da un videogioco? (TG2). Tu credi che non lo sapessero?
Ma figurati.
Per dio riprenditi
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.