Nella mia esperienza trentennale, c'ho 'na lista di lasciate e perse per incompatibilità caratteriale/comportamentale/dialettica da far spavento. Non sapete quante volte ho braccato tipe che mi facevano sangue per poi dopo qualche appuntamento pisciarle di brutto o pisciarci a vicenda (di solito il distacco è reciproco perché entrambi captiamo la debolezza del segnale per comunicare in maniera soddisfacente). C'è un cazzo da fare, è così e basta. Poi c'è da distinguere il tipo di pisciata: quelle con cui non c'è feeling, però prima di staccarci comunque ci combinavo qualcosa, fosse anche solo due palmi di lingua in gola o mezzo dito nello scrigno dei segreti; quelle che invece erigevano un muro invalicabile o che comunque mi stimolavano poco a volermici arrampicare e quindi non c'era seguito al primo appuntamento (e di solito finisce con un
iononchiamotunonchiami).
Tuttimodi c'è da dire che la lista più ricca è sicuramente una terza, quella di quelle che considero pallose, senza sugo e svangacoglioni, ma che stimolandomi le gonadi, decidevo di frequentare per sane e soddisfacenti sedute di reciproco piacere. Ovvio che in tal caso bisogna stare attentissimi a non farsi incastrare o inculare, perché altrimenti l'unica via di fuga è darsi alla macchia o la soluzione finale (o entrambe, ma in ordine inverso).
Ricordo ad esempio i miei 10 giorni a New York sponsorizzato da una milf bisex, che lavorava per un'azienda che produceva dildi e vibratori. Bisex...ormai si era decisamente buttata sul genere lesbo, ma alla fine decise di invitarmi nella Grande Mela...e io c'andai per le sue grandi mele (vedi contributo qua sotto

):
Per telefono o chat andavamo molto bene, ma di persona non c'era un cazzo di intesa comunicativa...mi faceva due coglioni tanti. Il programma doveva essere stare una settimana a New York per poi trasferirsi dove abitava lei, a Syracuse, dove mi aveva organizzato una festicciola come regalo di Natale, in un appartamento affittato per l'occasione con 4-5 sue amiche dai gusti sessuali indecisi. Sarei stato al centro di una reverse gangbang. Ci sarei andato finlà anche in mongolfiera.
Il destino volle che un'ondata di gelo clamorosa rese impossibile lasciare la città in tempo per andare a combattere per la corona mondiale dei pesi massimi dell'intufata.
Non mi restò altro che sopportare le giornate noiose, bombandomela a più non posso e facendole ricredere che lappare una fiocca in esclusiva sia meglio di prendersi un punturone di manzo crudo dove meglio crede.
In fin dei conti, tutto spesato a New York per 10 giorni, anche se con una che spellava le palle, non fu poi così male...
La morale della storia è che, cagone o non cagone, bisogna sempre cercare di tapparsi le orecchie, far finta di passarsela e puntare al bersaglio. Diffido sempre di quelli che, con lo sbaffo di merda sotto al naso e con l'aria di chi la sa lunga, sentenziano che una è carina, ma stupida o pallosa o piendimerda, per cui non ne vale la pena. Cazzo serve una laurea o un dottorato di ricerca a una per martellarsela? A un cazzo, ecco a cosa serve! Mica me la devo portare ai seminari, che qua l'unico seme che conta è quello che si piglia la di cui sopra.
Poi per decidere di condividere
el buen retiro, quello è un altro paio di maniche. Lì è ovvio che serve qualcosa di più che l'andare semplicemente in buca.