le prostitute cinesi-prima esperienza
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
centro massaggi cinese chiuso per sfruttamento della prostituzione a reggio emilia , per la seconda volta, tra l'altro il centro massaggi si trova nello stesso stabile della sede della polizia municipale.
http://www.reggionline.com/sesso-pagame ... ale-video/
http://sassuolo2000.it/2018/06/25/la-mu ... meridiana/
http://gazzettadireggio.gelocal.it/regg ... 1.17000259
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Avranno rifiutato lo sconto alle persone sbagliate....TeNz ha scritto:centro massaggi cinese chiuso per sfruttamento della prostituzione a reggio emilia , per la seconda volta, tra l'altro il centro massaggi si trova nello stesso stabile della sede della polizia municipale.

Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Prostituzione in due centri massaggi cinesi: la scoperta dei finanzieri
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Uno a Casavatore ed uno a Napoli, due centri massaggi cinesi sono finiti nel mirino della guardia di finanza. Secondo gli inquirenti erano offerte ai clienti anche prestazioni sessuali in cambio di denaro.
Durante l’ispezione all’interno degli ambienti, i finanzieri hanno trovato alcune piccole stanze, allestite con luci soffuse e musica di sottofondo, al cui interno erano istallati lettini o anche vasche idromassaggio.
I responsabili sono tre uomini di 45, 40 e 37 anni, ed una donna di 43 anni. Regolarmente residenti in Italia, sono accusati di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione. Sono in corso ulteriori accertamenti di natura fiscale finalizzati ad individuare anche eventuali reati di natura tributaria.
Nella fotografia si vede un intrepido milite sprezzante delle insidie addemntrarsi nel covo dei diabolici cinesi

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Uno a Casavatore ed uno a Napoli, due centri massaggi cinesi sono finiti nel mirino della guardia di finanza. Secondo gli inquirenti erano offerte ai clienti anche prestazioni sessuali in cambio di denaro.
Durante l’ispezione all’interno degli ambienti, i finanzieri hanno trovato alcune piccole stanze, allestite con luci soffuse e musica di sottofondo, al cui interno erano istallati lettini o anche vasche idromassaggio.
I responsabili sono tre uomini di 45, 40 e 37 anni, ed una donna di 43 anni. Regolarmente residenti in Italia, sono accusati di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione. Sono in corso ulteriori accertamenti di natura fiscale finalizzati ad individuare anche eventuali reati di natura tributaria.
Nella fotografia si vede un intrepido milite sprezzante delle insidie addemntrarsi nel covo dei diabolici cinesi

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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Giro di vite in arrivo per i centri massaggi a luci rosse della Lombardia e della città di Brescia. Le novità sono quelle contenute nel Regolamento Regionale pubblicato il 9 gennaio 2018, che disciplina i requisiti igienico-sanitari, di sicurezza e di decoro urbano per lo svolgimento dell’attività dei centri massaggi di esclusivo benessere (ad esclusione, dunque, degli estetisti). Un provvedimento che nel Bresciano riguarderà 136 attività, di cui 56 nella sola città di Brescia.
La normativa concedeva, infatti, sei mesi di tempo ai centri per l’adeguamento: termine che scadrà dunque entro la metà di luglio. Per quella data tutti i centri bresciani dovranno rispettare alcuni requisiti, tra cui quello in cui si spiega che il personale deve “informare preventivamente il cliente riguardo a controindicazioni rispetto a trattamenti manuali e a controindicazioni in caso di forme allergiche all’utilizzo di prodotti o altri materiali che vengano a contatto con la cute con il rilascio da parte del cliente di attestazione sottoscritta con firma leggibile dell’avvenuta informativa“.
Un passaggio pensato per tutelare i clienti, ma – visto che di fatto nei centri dovrà rimanere segno esplicito, scritto e nominativo del loro passaggio – anche per scoraggiare coloro che frequentano i centri massaggi cinesi e thailandesi in cui le pratiche si spingono ben oltre il dichiarato, arrivando fino a vere e proprie prestazioni sessuali.
Le vetrine, inoltre, dovranno essere tali da “non arrecare pregiudizio all’estetica complessiva dell’edificio in cui gli stessi sono collocati anche in rapporto agli edifici circostanti”. Mentre “gli elementi decorativi posti all’esterno del locale, il materiale pubblicitario ed ogni altro oggetto eventualmente esposto non devono essere contrari alla pubblica decenza”.
In caso di mancato rispetto scatteranno pesanti sanzioni e, nei casi più gravi, la chiusura dei centri.
La normativa concedeva, infatti, sei mesi di tempo ai centri per l’adeguamento: termine che scadrà dunque entro la metà di luglio. Per quella data tutti i centri bresciani dovranno rispettare alcuni requisiti, tra cui quello in cui si spiega che il personale deve “informare preventivamente il cliente riguardo a controindicazioni rispetto a trattamenti manuali e a controindicazioni in caso di forme allergiche all’utilizzo di prodotti o altri materiali che vengano a contatto con la cute con il rilascio da parte del cliente di attestazione sottoscritta con firma leggibile dell’avvenuta informativa“.
Un passaggio pensato per tutelare i clienti, ma – visto che di fatto nei centri dovrà rimanere segno esplicito, scritto e nominativo del loro passaggio – anche per scoraggiare coloro che frequentano i centri massaggi cinesi e thailandesi in cui le pratiche si spingono ben oltre il dichiarato, arrivando fino a vere e proprie prestazioni sessuali.
Le vetrine, inoltre, dovranno essere tali da “non arrecare pregiudizio all’estetica complessiva dell’edificio in cui gli stessi sono collocati anche in rapporto agli edifici circostanti”. Mentre “gli elementi decorativi posti all’esterno del locale, il materiale pubblicitario ed ogni altro oggetto eventualmente esposto non devono essere contrari alla pubblica decenza”.
In caso di mancato rispetto scatteranno pesanti sanzioni e, nei casi più gravi, la chiusura dei centri.
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Un tema che ti scalda il cuore
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
giornalismo d’inchiesta, dalle zone più difficili del paese, con un linguaggio crudo ed efficace. Mi chiedo solo perché sia finito il mettere L invece di R; un tempo avrebbe scritto “gilo di vite alla plostituzione”, che sia una concessione al politically correct?cicciuzzo ha scritto:Un tema che ti scalda il cuore
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Ah, pure vasche idromassaggio? Interessante.dostum ha scritto: Durante l’ispezione all’interno degli ambienti, i finanzieri hanno trovato alcune piccole stanze, allestite con luci soffuse e musica di sottofondo, al cui interno erano istallati lettini o anche vasche idromassaggio.
Che spreco di risorse utilizzare dipendenti pubblici per star dietro e chiudere questi posti che semplicemente fanno eiaculare la gente.
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Castelflanco Veneto
Casa d'appuntamenti con ragazze cinesi, blitz dei carabinieri
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Sequestrato un appartamento di Borgo Pieve a Castelfranco Veneto: a segnalare ai militari il viavai dei clienti sono stati alcuni residenti. Denunciata la maitresse, espulse due prostitute
CASTELFRANCO VENETO Scoperta e sequestrata dai carabinieri una casa d'appuntamenti in cui giovani e procaci ragazze cinesi vendevano il loro corpo. L'appartamento del sesso si trovava a Castelfranco in zona Borgo Pieve. Le indagini dei militari del nucleo radiomobile sono partite grazie alla segnalazione di alcuni residenti, stanchi del continuo viavai di clienti dall'abitazione.
Dopo alcune settimane di accertamenti è scattato il blitz dei carabinieri che ha portato a denunciare per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione una 43enne residente nel milanese, la maitresse del centro d'appuntamenti. Due prostitute cinesi di 33 e 38 anni, clandestine, sono state avviate all'espulsione. Sequestrato vario materiale "da lavoro" delle squillo oltre ai cellulari utilizzati per essere contattate dai clienti. Accertamenti saranno svolti anche nei confronti del proprietario dell'appartamento, un cittadino italiano che aveva affittato i locali alla maitresse.
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Casa d'appuntamenti con ragazze cinesi, blitz dei carabinieri
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Sequestrato un appartamento di Borgo Pieve a Castelfranco Veneto: a segnalare ai militari il viavai dei clienti sono stati alcuni residenti. Denunciata la maitresse, espulse due prostitute
CASTELFRANCO VENETO Scoperta e sequestrata dai carabinieri una casa d'appuntamenti in cui giovani e procaci ragazze cinesi vendevano il loro corpo. L'appartamento del sesso si trovava a Castelfranco in zona Borgo Pieve. Le indagini dei militari del nucleo radiomobile sono partite grazie alla segnalazione di alcuni residenti, stanchi del continuo viavai di clienti dall'abitazione.
Dopo alcune settimane di accertamenti è scattato il blitz dei carabinieri che ha portato a denunciare per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione una 43enne residente nel milanese, la maitresse del centro d'appuntamenti. Due prostitute cinesi di 33 e 38 anni, clandestine, sono state avviate all'espulsione. Sequestrato vario materiale "da lavoro" delle squillo oltre ai cellulari utilizzati per essere contattate dai clienti. Accertamenti saranno svolti anche nei confronti del proprietario dell'appartamento, un cittadino italiano che aveva affittato i locali alla maitresse.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Si!!!! Espulsioni per ste zozze!
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Non capisco dove e' il problema... entrambi i servizi si rivolgono a una clientela di maschi maggiorenni con soldi in eccesso da spillare...balkan wolf ha scritto:Bravo trivelle le gialle sono passate da economicamente convenienti al contrario
Esempi concreti? in meno di un kilometro trovi pompa di contadina cinese vs scopata con studentessa NORVEGESE ( master race )... Ha senso?
Io cado ogni tanto sul centro di pompaggio thai perché ha il suo perché... Ma é comunque una stronzata
Ottimo il parallelo con le sale slot... A Praga bordelli e casinò fighi a Milano slot e centli massaggi... Come diceva moretti? Continuiamo a farci del male!



Magari anche sperma

1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Massaclo continuale! Defliblillatole obbligatolio!!!!!!!!!!
- CREMONA, 29 GIU - Un uomo di 71 anni è stato colpito da malore, poco dopo le 17 di oggi, in un centro benessere gestito da cinesi nella zona di via Stazione a Crema (Cremona) ed è morto prima dell'arrivo dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia locale e il personale del 118, che ha soltanto potuto constatare il decesso. Ad effettuare il riconoscimento del cadavere è stata la figlia dell'uomo deceduto, accompagnata sul posto dai carabinieri. La salma del 71enne è rimasta a lungo all'interno del centro benessere, in attesa dell'autorizzazione della magistratura al trasporto alla camera mortuaria.

- CREMONA, 29 GIU - Un uomo di 71 anni è stato colpito da malore, poco dopo le 17 di oggi, in un centro benessere gestito da cinesi nella zona di via Stazione a Crema (Cremona) ed è morto prima dell'arrivo dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia locale e il personale del 118, che ha soltanto potuto constatare il decesso. Ad effettuare il riconoscimento del cadavere è stata la figlia dell'uomo deceduto, accompagnata sul posto dai carabinieri. La salma del 71enne è rimasta a lungo all'interno del centro benessere, in attesa dell'autorizzazione della magistratura al trasporto alla camera mortuaria.

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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Che morte ingloriosa
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
ma veramente
Crema, 30 giugno 2018
Niente autopsia e salma restituita ai familiari perché provvedano alle esequie. Fine della storia dell'uomo che è morto ieri mentre era nel centro massaggi la Farfalla di via Stazione, centro tenuto da personale cinese. L'uomo, 69 anni di Crema, è morto a causa di un malore probabilmente dovuto a un infarto fulminante. La vittima da qualche tempo soffriva a causa di un terribile torcicollo e proprio il giorno prima, parlando con il personale di un ufficio dove si era recato per sbrigare alcune pratiche, aveva fatto sapere di aver fissato un appuntamento proprio nel centro massaggi di via Stazione.
http://crema-news.it/articoli/niente-au ... o-massaggi
cazzo ma è una strage
https://www.cremonaoggi.it/2017/01/24/u ... rabinieri/
Crema, 30 giugno 2018
Niente autopsia e salma restituita ai familiari perché provvedano alle esequie. Fine della storia dell'uomo che è morto ieri mentre era nel centro massaggi la Farfalla di via Stazione, centro tenuto da personale cinese. L'uomo, 69 anni di Crema, è morto a causa di un malore probabilmente dovuto a un infarto fulminante. La vittima da qualche tempo soffriva a causa di un terribile torcicollo e proprio il giorno prima, parlando con il personale di un ufficio dove si era recato per sbrigare alcune pratiche, aveva fatto sapere di aver fissato un appuntamento proprio nel centro massaggi di via Stazione.
http://crema-news.it/articoli/niente-au ... o-massaggi
cazzo ma è una strage
https://www.cremonaoggi.it/2017/01/24/u ... rabinieri/
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Una Mulan Una Lady di Yue!
Ravenna, 4 luglio 2018 – Non era la prima volta che la beccavano proprio mentre in spiaggia tentava di offrirsi come massaggiatrice abusiva. E quando si è vista scoperta, ha dato in escandescenze insultando e minacciando gli agenti della polizia municipale per infine bersagliarli con gli oggetti che aveva nella borsetta. Ed è così che nel tardo pomeriggio di lunedì a Lido di Savio una cinese di 49 anni – Chen Ai Hong il suo nome – è stata arrestata per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Gli agenti di una pattuglia che stavano controllando l’arenile a piedi, l’hanno notata proprio nel corso di un servizio contro l’abusivismo commerciale, l’altezza dello stabilimento balneare Sole Luna. La donna, si avvicinava ai bagnanti per offrire loro massaggi. Una situazione del tutto simile a quella che sempre la municipale aveva riscontrato a maggio quando la donna era stata identificata dopo essere stata sorpresa a proporre massaggi ai turisti. Gli agenti le si sono allora avvicinati; a quel punto – secondo l’accusa – la 49enne si è però tolta repentinamente il cappello. E, passando tra i bagnanti, ha guadagnato il bagnasciuga e si è infilata in acqua.
I vigili sono però riusciti a raggiungerla. Ma, come presumibilmente già avvenuto anche all’identificazione precedente, quando le hanno chiesto di seguirli per tutti gli accertamenti del caso, la 49enne si è scatenata urlando contro gli agenti epiteti vari e – prosegue l’accusa – pronunciando minacce di questo tenore: «Noi cinesi siamo tanti, siamo combattenti e vi tagliamo la gola», il tutto proferito minando più volte il gesto del dito che passa sotto al mento.
Gli agenti sono poi riusciti a condurla nel retro di un vicino stabilimento balneare, là dove però le lamentate ostilità della cinese si sono accentuate. Al momento di esibire un documento, avrebbe infatti prima svuotato con rabbia la borsetta per terra per poi raccogliere gli oggetti caduti e scagliargli contro gli agenti: un vigile è stato colpito a un ginocchio dallo smartphone della donna mentre l’altro è stato centrato a uno zigomo da una bottiglia di olio per massaggi. A quel punto è intervenuta una seconda pattuglia e la 49enne è stata portata al comando di piazza Mameli per tutti gli accertamenti del caso. Dopo una notte in cella di sicurezza, ieri mattina per l’imputata, difesa dall’avvocato Francesco Furnari, davanti al giudice Beatrice Marini è arrivata la convalida dell’arresto con divieto di dimora sul territorio comunale.


Ravenna, 4 luglio 2018 – Non era la prima volta che la beccavano proprio mentre in spiaggia tentava di offrirsi come massaggiatrice abusiva. E quando si è vista scoperta, ha dato in escandescenze insultando e minacciando gli agenti della polizia municipale per infine bersagliarli con gli oggetti che aveva nella borsetta. Ed è così che nel tardo pomeriggio di lunedì a Lido di Savio una cinese di 49 anni – Chen Ai Hong il suo nome – è stata arrestata per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Gli agenti di una pattuglia che stavano controllando l’arenile a piedi, l’hanno notata proprio nel corso di un servizio contro l’abusivismo commerciale, l’altezza dello stabilimento balneare Sole Luna. La donna, si avvicinava ai bagnanti per offrire loro massaggi. Una situazione del tutto simile a quella che sempre la municipale aveva riscontrato a maggio quando la donna era stata identificata dopo essere stata sorpresa a proporre massaggi ai turisti. Gli agenti le si sono allora avvicinati; a quel punto – secondo l’accusa – la 49enne si è però tolta repentinamente il cappello. E, passando tra i bagnanti, ha guadagnato il bagnasciuga e si è infilata in acqua.
I vigili sono però riusciti a raggiungerla. Ma, come presumibilmente già avvenuto anche all’identificazione precedente, quando le hanno chiesto di seguirli per tutti gli accertamenti del caso, la 49enne si è scatenata urlando contro gli agenti epiteti vari e – prosegue l’accusa – pronunciando minacce di questo tenore: «Noi cinesi siamo tanti, siamo combattenti e vi tagliamo la gola», il tutto proferito minando più volte il gesto del dito che passa sotto al mento.
Gli agenti sono poi riusciti a condurla nel retro di un vicino stabilimento balneare, là dove però le lamentate ostilità della cinese si sono accentuate. Al momento di esibire un documento, avrebbe infatti prima svuotato con rabbia la borsetta per terra per poi raccogliere gli oggetti caduti e scagliargli contro gli agenti: un vigile è stato colpito a un ginocchio dallo smartphone della donna mentre l’altro è stato centrato a uno zigomo da una bottiglia di olio per massaggi. A quel punto è intervenuta una seconda pattuglia e la 49enne è stata portata al comando di piazza Mameli per tutti gli accertamenti del caso. Dopo una notte in cella di sicurezza, ieri mattina per l’imputata, difesa dall’avvocato Francesco Furnari, davanti al giudice Beatrice Marini è arrivata la convalida dell’arresto con divieto di dimora sul territorio comunale.



























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