Ma assolutamente no. "Semplicemente", il problema andrebbe affrontato politicamente, permettendo la ricostruzione (economica e sociale) di questi stati. Basterebbe non armare più i terroristi o i dittatori a convenzienza, agire politicamente insomma con questo e altri sistemi.manigliasferica ha scritto:ok l'europa e gli usa hanno depredato violentato l'africa il medio oriente e l'asia per secoli.
tutti daccordo.
ma adesso?
accogliamo tutti i profughi, immigrati, rifugiati etc perchè i nostri bisnonni sono stati cattivi e quindi dobbiamo sdebitarci?
Va bene.
C'è posto per tutti in Italia? ci sono i fondi per aiutare tutti? lavoro per tutti? possibilità di fare una vita dignitosa per tutti?
Perchè a farli entrare non è difficile...ma poi cosa gli offri? che vita offri loro? tenendo conto che anche tanti italiani giovani adulti e anziani fanno fatica a campare e a mettere insieme il pranzo e la cena...
(O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
capisco.
ma ora come ora, con tutti queste migliaia di persone che ogni giorno arrivano in italia, in europa...cosa fai?
gli dici: abbiamo spazio per 1000...i primi 1000 li facciamo entrare...gli altri ci dispiace ma non vi facciamo entrare.
oppure: li prendiamo tutti e affrontiamo il problema (ricostruendo i loro stati etc etc)? ok ma nel frattempo che affrontiamo il problema queste persone dove le mettiamo? non è che sono pupazzi che li metti in una fabbrica vuota e li lasci li anche x anni...
ma ora come ora, con tutti queste migliaia di persone che ogni giorno arrivano in italia, in europa...cosa fai?
gli dici: abbiamo spazio per 1000...i primi 1000 li facciamo entrare...gli altri ci dispiace ma non vi facciamo entrare.
oppure: li prendiamo tutti e affrontiamo il problema (ricostruendo i loro stati etc etc)? ok ma nel frattempo che affrontiamo il problema queste persone dove le mettiamo? non è che sono pupazzi che li metti in una fabbrica vuota e li lasci li anche x anni...
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
Chiedi,
sul fatto che per far cessare questo flusso bisogna risolvere il problema nelle nazioni/stati/regioni, da dove partono questi disperati, siamo tutti d'accordo ?
sul fatto che una volta risolti i problemi, che hanno innescato questi esiti bibblici, i migranti preferiranno starsene a casa loro siamo tutti d'accordo ?
sul fatto che per far cessare questo flusso bisogna risolvere il problema nelle nazioni/stati/regioni, da dove partono questi disperati, siamo tutti d'accordo ?
sul fatto che una volta risolti i problemi, che hanno innescato questi esiti bibblici, i migranti preferiranno starsene a casa loro siamo tutti d'accordo ?
Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
Siamo d'accordo che non riusciamo a risolvere i nostri di problemi, figurarsi quelli degli altri? 
Si scherza eh, ma manco tanto...

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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
Concordo e sono d'accordo.
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
Weidmann ha detto che i profughi tornano utili come forza lavoro nelle fabbriche, come forze vitali per contrastare il calo demografico e aumentare il reddito con cui pagare le future pensioni. Riflette la concezione tedesca dei profughi: li vedono come macchine bipedi e donatori di sperma.
In Italia potremmo impiegarli nell'atletica per vincere gli ori olimpici o accogliere solo le profughe fighe da far lavorare nell' asfittica industria porno.
In Italia potremmo impiegarli nell'atletica per vincere gli ori olimpici o accogliere solo le profughe fighe da far lavorare nell' asfittica industria porno.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
chi farà le selezioni per valutare su una profuga e figa o meno ?
magari un forumista , a caso, un poco critico in fatto di bellezza di SZ ?
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
Se ce ne sono, si fermano o le fermano prima di arrivare da noi.Drogato_ di_porno ha scritto: o accogliere solo le profughe fighe da far lavorare nell' asfittica industria porno.

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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
In discoteca funziona cosìmanigliasferica ha scritto:capisco.
ma ora come ora, con tutti queste migliaia di persone che ogni giorno arrivano in italia, in europa...cosa fai?
gli dici: abbiamo spazio per 1000...i primi 1000 li facciamo entrare...gli altri ci dispiace ma non vi facciamo entrare.
oppure: li prendiamo tutti e affrontiamo il problema (ricostruendo i loro stati etc etc)? ok ma nel frattempo che affrontiamo il problema queste persone dove le mettiamo? non è che sono pupazzi che li metti in una fabbrica vuota e li lasci li anche x anni...
I want to run. I want to hide. I want to tear down the walls that hold me inside. I want to reach out and touch the flame. Where the streets have no name.
----------------------- Trad. -------------------------------
Voglio scappare. Voglio nascondermi. Voglio demolire le mura che mi rinchiudono. Voglio uscir fuori e toccare la fiamma. Dove le strade non hanno nome.
U2
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
esattamente questa sarebbe la ricettacriptico ha scritto:Se ce ne sono, si fermano o le fermano prima di arrivare da noi.Drogato_ di_porno ha scritto: o accogliere solo le profughe fighe da far lavorare nell' asfittica industria porno.
ma chi è contrario stia tranquillo: non la applicheranno mai (badate a prescindere da chi sia al governo, qui le casacche non contano)
Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
In ogni caso il vero problema è che la politica “occidentale”, che sostiene il fondamentalismo in Siria mentre lo combatte in Irak, sia del tutto schizofrenica e legata a una rappresentazione del tutto inadeguata della situazione, questo è un fatto evidente.
Naturalmente, quando si parla di politica “occidentale”, si intende politica statunitense. Gli stati europei a cominciare dall’Italia, del tutto proni agli Stati Uniti e a Israele, fanno solo finta di avere una politica estera.
Il dato più rilevante è forse un fatto di costume: sembra che vi siano centinaia di giovani “europei” fra cui una quarantina di “italiani” che combattono con i ribelli siriani e il “califfato” ISIS.
Questo ci porta a una serie di riflessioni: l’islam ha, ha sempre avuto una capacità di proselitismo in ambiente occidentale molto limitata, anche se probabilmente negli ultimi tempi si è accresciuta perché la dottrina del Profeta appare oggi meno inverosimile di quella del Discorso della Montagna, ma soprattutto perché oggi il nostro continente in conseguenza dell’immigrazione appare disseminato di sacche, ambienti, metastasi islamiche, e quindi qua e là si creano quelle situazioni ambientali che possono premere in modo determinante sulle personalità più deboli.
Tuttavia, io credo che questi casi siano ancora relativamente eccezionali, e che la netta maggioranza di questi “europei” e di questi “italiani” sia costituita da ragazzi magari nati o cresciuti sul nostro suolo, ma da famiglie islamiche o miste, immigrati di seconda o di terza generazione.
Questo significa in altre parole il fallimento dell’integrazione: i ragazzi arabi e islamici cresciuti in Europa, che hanno frequentato amici nativi, che hanno fatto le nostre scuole e via dicendo, rimangono nondimeno arabi e islamici e in genere, se possibile, in modo ancora più radicale dei loro genitori, per la tendenza a mitizzare le proprie origini e a provare per esse un orgoglio immotivato come reazione del fatto di crescere in un ambiente a esse estraneo, a cui si aggiunge spesso e volentieri la violenza contro i nativi vista come mezzo per affermare la propria identità.
Si tratta di una casistica ben nota a sociologi e psicologi, ma di cui si preferisce non parlare al grosso pubblico, perché il fallimento dell’integrazione implica il fallimento della democrazia. La democrazia, lo sappiamo, non è semplicemente un metodo di confronto politico, ma si sostanzia in una serie di assunti, di dogmi che i “buoni democratici” devono accettare. Uno di questi, è che non esisterebbe alcun rapporto fra mentalità e cultura da una parte, eredità biologica dall’altra, che “natura” e “cultura” sarebbero realtà estranee e contrapposte, ragion per cui un magrebino o un nero subsahariano cresciuti dalle nostre parti, esposti alla nostra cultura, in definitiva sarebbero italiani o europei dalla pelle più scura.
Questo dogma delle democrazie occidentali non urta solo contro l’esperienza e il buon senso, ma soprattutto contro la logica.
Proprio il fallimento delle cosiddette primavere arabe, certamente eterodirette dagli USA, che sono sfociate solo in nuovi fondamentalismi, dimostra non solo l'impossibilità di estendere il regime democratico al mondo islamico, ma anche che essa non è affatto universale, che essa è radicalmente estranea a quelle popolazioni (con buona pace di Voltaire e di chi ancora crede negli "immortali principi" del 1789).
Naturalmente, quando si parla di politica “occidentale”, si intende politica statunitense. Gli stati europei a cominciare dall’Italia, del tutto proni agli Stati Uniti e a Israele, fanno solo finta di avere una politica estera.
Il dato più rilevante è forse un fatto di costume: sembra che vi siano centinaia di giovani “europei” fra cui una quarantina di “italiani” che combattono con i ribelli siriani e il “califfato” ISIS.
Questo ci porta a una serie di riflessioni: l’islam ha, ha sempre avuto una capacità di proselitismo in ambiente occidentale molto limitata, anche se probabilmente negli ultimi tempi si è accresciuta perché la dottrina del Profeta appare oggi meno inverosimile di quella del Discorso della Montagna, ma soprattutto perché oggi il nostro continente in conseguenza dell’immigrazione appare disseminato di sacche, ambienti, metastasi islamiche, e quindi qua e là si creano quelle situazioni ambientali che possono premere in modo determinante sulle personalità più deboli.
Tuttavia, io credo che questi casi siano ancora relativamente eccezionali, e che la netta maggioranza di questi “europei” e di questi “italiani” sia costituita da ragazzi magari nati o cresciuti sul nostro suolo, ma da famiglie islamiche o miste, immigrati di seconda o di terza generazione.
Questo significa in altre parole il fallimento dell’integrazione: i ragazzi arabi e islamici cresciuti in Europa, che hanno frequentato amici nativi, che hanno fatto le nostre scuole e via dicendo, rimangono nondimeno arabi e islamici e in genere, se possibile, in modo ancora più radicale dei loro genitori, per la tendenza a mitizzare le proprie origini e a provare per esse un orgoglio immotivato come reazione del fatto di crescere in un ambiente a esse estraneo, a cui si aggiunge spesso e volentieri la violenza contro i nativi vista come mezzo per affermare la propria identità.
Si tratta di una casistica ben nota a sociologi e psicologi, ma di cui si preferisce non parlare al grosso pubblico, perché il fallimento dell’integrazione implica il fallimento della democrazia. La democrazia, lo sappiamo, non è semplicemente un metodo di confronto politico, ma si sostanzia in una serie di assunti, di dogmi che i “buoni democratici” devono accettare. Uno di questi, è che non esisterebbe alcun rapporto fra mentalità e cultura da una parte, eredità biologica dall’altra, che “natura” e “cultura” sarebbero realtà estranee e contrapposte, ragion per cui un magrebino o un nero subsahariano cresciuti dalle nostre parti, esposti alla nostra cultura, in definitiva sarebbero italiani o europei dalla pelle più scura.
Questo dogma delle democrazie occidentali non urta solo contro l’esperienza e il buon senso, ma soprattutto contro la logica.
Proprio il fallimento delle cosiddette primavere arabe, certamente eterodirette dagli USA, che sono sfociate solo in nuovi fondamentalismi, dimostra non solo l'impossibilità di estendere il regime democratico al mondo islamico, ma anche che essa non è affatto universale, che essa è radicalmente estranea a quelle popolazioni (con buona pace di Voltaire e di chi ancora crede negli "immortali principi" del 1789).
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
Questi ormai hanno capito che conviene più campare dei sussidi che ricevono dai vari Stati europei non facendo un cazzo e sfornando figli ad minchiam, che non rimanere lì anche in situazioni normali (vedi i migranti che non scappano da guerre). Vanno dove più conviene.profAN ha scritto:Ma assolutamente no. "Semplicemente", il problema andrebbe affrontato politicamente, permettendo la ricostruzione (economica e sociale) di questi stati. Basterebbe non armare più i terroristi o i dittatori a convenzienza, agire politicamente insomma con questo e altri sistemi.manigliasferica ha scritto:ok l'europa e gli usa hanno depredato violentato l'africa il medio oriente e l'asia per secoli.
tutti daccordo.
ma adesso?
accogliamo tutti i profughi, immigrati, rifugiati etc perchè i nostri bisnonni sono stati cattivi e quindi dobbiamo sdebitarci?
Va bene.
C'è posto per tutti in Italia? ci sono i fondi per aiutare tutti? lavoro per tutti? possibilità di fare una vita dignitosa per tutti?
Perchè a farli entrare non è difficile...ma poi cosa gli offri? che vita offri loro? tenendo conto che anche tanti italiani giovani adulti e anziani fanno fatica a campare e a mettere insieme il pranzo e la cena...
La Danimarca ad esempio ha tagliato del 50% i sussidi agli immigrati, quelli sono arrivati lì e hanno detto... che ce frega, abbiamo fatto tanti km a piedi, ce ne andiamo in Svezia...
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Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
ovviamente usare i maschi dotati per una dogfart italica, trasformare la sicilia nella san fernando valley italiana.Leone ha scritto:esattamente questa sarebbe la ricettacriptico ha scritto:Se ce ne sono, si fermano o le fermano prima di arrivare da noi.Drogato_ di_porno ha scritto: o accogliere solo le profughe fighe da far lavorare nell' asfittica industria porno.
ma chi è contrario stia tranquillo: non la applicheranno mai (badate a prescindere da chi sia al governo, qui le casacche non contano)
dobbiamo riconsiderare il fenomeno in termini di industria pornografica.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
Si potrebbe anche fare, ma ci vorrebbe una classe dirigente pragmatica, diretta, competente e con una visione generale delle cose.Drogato_ di_porno ha scritto:Weidmann ha detto che i profughi tornano utili come forza lavoro nelle fabbriche, come forze vitali per contrastare il calo demografico e aumentare il reddito con cui pagare le future pensioni. Riflette la concezione tedesca dei profughi: li vedono come macchine bipedi e donatori di sperma.
In Italia potremmo impiegarli nell'atletica per vincere gli ori olimpici o accogliere solo le profughe fighe da far lavorare nell' asfittica industria porno.
La vedo dura

Re: (O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati
finalmente qualcuno scrive le cose come stannoAlessandro1976 ha scritto:Questi ormai hanno capito che conviene più campare dei sussidi che ricevono dai vari Stati europei non facendo un cazzo e sfornando figli ad minchiam, che non rimanere lì anche in situazioni normali (vedi i migranti che non scappano da guerre). Vanno dove più conviene.profAN ha scritto:Ma assolutamente no. "Semplicemente", il problema andrebbe affrontato politicamente, permettendo la ricostruzione (economica e sociale) di questi stati. Basterebbe non armare più i terroristi o i dittatori a convenzienza, agire politicamente insomma con questo e altri sistemi.manigliasferica ha scritto:ok l'europa e gli usa hanno depredato violentato l'africa il medio oriente e l'asia per secoli.
tutti daccordo.
ma adesso?
accogliamo tutti i profughi, immigrati, rifugiati etc perchè i nostri bisnonni sono stati cattivi e quindi dobbiamo sdebitarci?
Va bene.
C'è posto per tutti in Italia? ci sono i fondi per aiutare tutti? lavoro per tutti? possibilità di fare una vita dignitosa per tutti?
Perchè a farli entrare non è difficile...ma poi cosa gli offri? che vita offri loro? tenendo conto che anche tanti italiani giovani adulti e anziani fanno fatica a campare e a mettere insieme il pranzo e la cena...
La Danimarca ad esempio ha tagliato del 50% i sussidi agli immigrati, quelli sono arrivati lì e hanno detto... che ce frega, abbiamo fatto tanti km a piedi, ce ne andiamo in Svezia...
è consolante
