[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

[smoke]

direi dagli anni novanta, mancando Gentile, Cabrini, Scirea...

[Ronzinante]

Si, potrebbe essere da Italia 90 in poi

[SoTTO di nove]

Ok ma Bergomi era soprattutto un terzino destro. Anche Maldini chiuse la carriera da centrale (per più anni e meglio di Bergomi stesso) ma vanno presi entrambi come terzini.

[Ronzinante]

Credo che la divisione corretta tra terzini e centrali possa essere questa:

BERGOMI
GROSSO
ODDO
MALDINI
TASSOTTI
ZAMBROTTA

CANNAVARO
NESTA
VIERCHOWOD
BONUCCI
FERRARA
BARZAGLI
CHIELLINI
COSTACURTA
BARESI
MATERAZZI

quindi io azzardo un TASSOTTI - NESTA - CHIELLINI - MALDINI da destra a sinistra

[Salieri D'Amato]

Ok ma Bergomi era soprattutto un terzino destro. Anche Maldini chiuse la carriera da centrale (per più anni e meglio di Bergomi stesso) ma vanno presi entrambi come terzini.

Non mi sembra, Bergomi nasce marcatore e il meglio lo ha dato in quel ruolo, in nazionale poi se non sbaglio ha sempre giocato da centrale. Maldini fu adattato quando non ebbe più il fisico per le sue proverbiali sgroppate lungo la fascia, poi che anche lì si sia dimostrato un fenomeno è un altro discorso. Anche Chiellini ha giocato tanti anni terzino, ma il meglio lui lo ha dato dopo il passaggio in marcatura.

Il fatto è che i grandi giocatori, se hanno doti fisiche, senso della posizione, della lettura del gioco e capacità di anticipo, riescono ad essere duttili e a spiccare in tutti i ruoli della difesa. Ricordo pure Thuram, uno dei più grandi terzini che ricordi, anche lui passato adattato per esigenze tattiche a fare il centrale, divenne in breve tempo un gigante anche in quel ruolo.

[Ronzinante]

Per come me la ricordo io, e non è detto me la ricordi bene, Bergomi ha cominciato da libero, per poi passare subito a terzino destro. Poi ha giocato anche terzino sinistro, direi con Hodgson, per terminare la carriera da centrale. In nazionale credo abbia sempre giocato terzino,
fino a che non è stato fatto fuori dall'Arrigo. Poi, quando è tornato in nazionale, dopo diversi anni, con Cesarone Maldini, c'è tornato da centrale.

Maldini avrebbe potuto giocare anche in porta. Troppo più forte di tutti. Tanto forte da giocatore, quanto scarso da dirigente, giusto per non passare giorno senza ripeterlo.

[Gargarozzo]

essere stati grandi giuocatori in molti casi si ritorce contro sia le capacità tecniche da allenatore, sia le capacità gestionali da dirigente.
Viceversa, essere stati grandi giuocatori (dei campioni naturali, insomma) aiuta come carisma, e quindi per la capacità gestionale (da allenatore... vedi Guardiola, Ancelotti, Zidane, Capello) che come uomo immagine dirigenziale (Alfredo Di Stefano, Johan Cruyff (che fu, caso raro, anche grande allenatore), Karl Heinz Beckenbauer...). (Inserire anche i nomi di battesimo per i dirigenti non ha alcuna valenza, credo)
Esistono anche casi di clamorosi fallimenti, e lì ha giocato il contesto ma anche la presunzione insuperabile di chi ha fatto la storia del calcio o comunque, del campionato di appartenenza. Anche in altri sport, chi non ha avuto la capacità di andarsene ed ha voluto restare a tutti i costi a sfogare le proprie voglie e a prendersi il grado, ha fatto figure barbine vedi Michael Schumacher prima della tragedia

[Ronzinante]

Franchino Baresi credo sia un esempio in questo senso: grandissimo giocatore, bandiera, capitano, fedele ai colori, poi, smesso di giocare, mai avuto ruoli in società, se non minori ed esclusivamente legati all'immagine. Purtroppo la grande timidezza o forse parecchi limiti caratteriali, e comunque probabilmente non eccezionali doti di comunicatore né da trascinatore fuori dal campo hanno fatto si che non sia mai stato coinvolto in alcun progetto. E dire che di ex giocatori nell'ambiente Milan in questi anni se ne sono visti. Non so se per colpa della società o per volontà sua. Me lo sono sempre chiesto.

[Gargarozzo]

Anche io: in campo era un leader, inoltre mi era simpatico perché assomigliava di viso a Ciccio Ingrassia, che invece mi stava sulle balle perché somigliava a Baresi

[TeNz]

Baresi è stata una delle vittime di cicciuzzo, nella sua carriera di spezzapollici.

[Gargarozzo]

in effetti, è una buona spiegazione scientifica

[SoTTO di nove]

Ok ma Bergomi era soprattutto un terzino destro. Anche Maldini chiuse la carriera da centrale (per più anni e meglio di Bergomi stesso) ma vanno presi entrambi come terzini.

Non mi sembra, Bergomi nasce marcatore e il meglio lo ha dato in quel ruolo, in nazionale poi se non sbaglio ha sempre giocato da centrale. Maldini fu adattato quando non ebbe più il fisico per le sue proverbiali sgroppate lungo la fascia, poi che anche lì si sia dimostrato un fenomeno è un altro discorso. Anche Chiellini ha giocato tanti anni terzino, ma il meglio lui lo ha dato dopo il passaggio in marcatura.

Il fatto è che i grandi giocatori, se hanno doti fisiche, senso della posizione, della lettura del gioco e capacità di anticipo, riescono ad essere duttili e a spiccare in tutti i ruoli della difesa. Ricordo pure Thuram, uno dei più grandi terzini che ricordi, anche lui passato adattato per esigenze tattiche a fare il centrale, divenne in breve tempo un gigante anche in quel ruolo.

Grande marcatore perchè una volta marcavano anche i terzini. Era un calcio diverso, oggi sono tutti ottime ali e pessimi difensori. Ma è nato terzino destro.

[Salieri D'Amato]

Ci sta che mi sbagli. In effetti marcavano forse più i terzini che il libero.

[Gargarozzo]

A me quei terzini mancano e credo manchino anche al calcio, inteso come movimento e non come "opinione pubblica"

... L'opinione pubblica, fatta da giornalisti e tifosi, generalmente infatti massacra i difensori con velleità di marcatura: li paragona (senza nesso) coi fluidificanti e li declassa a giocatori da serie cadetta,
.
Leggi: De Sciglio, D'Ambrosio (che comunque ha doti anche offensive, e s'impegna come pochi), ecc...

E i marcatori della situazione, infatti, vedi Rugani e anticamente Chiellini, hanno sempre fatto mal volentieri i terzini.

[Ronzinante]

So che susciterò l'ilarità di qualcuno, ma di quelli che ho visto io, dal vivo, il più grande terzino italiano, inteso in senso lato, sia marcatore che di spinta, è stato Maurino Tassotti. A maggior ragione se si considera la crescita strepitosa che ha avuto da quando è stato preso dalla Lazio, con quella testa di capelli e, soprattutto, quei due piedi, impresentabili. Pare che abbia cominciato a prendere confidenza con il pallone grazie ai tanti muri che gli ha imposto il Barone.