

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Veramente la Juve ha quasi sempre avuto media spettatori piu' alte del Torino, solo negli anni settanta all'epoca del Toro di Radice, dei gemelli del gol e del poeta del gol avete avuto piu' spettatori ma di poco. Non ho dati ma forse anche all'epoca del Grande Torino facevate piu' spettatori, ma negli ultimi trentanni siete stati sempre di meno allo stadio rispetto agli juventini. D'accordo che lo spettacolo in molte occasioni non valeva la pena ma i dati sono quelli.Johnny Ryall ha scritto:Per il derby di un mesetto fa un biglietto nel settore con vista peggiore di tutto lo stadiolo Olimpico di Torino costava 45 euri.sonny ha scritto:devono alzare il prezzo dei biglietti, tipo il tottenham, ha uno stadio da 38.000 ed 1 biglietto costa almeno 40 sterline, 45 €
altrimenti incasserebbero troppo poco
E sto parlando di biglietto per distinti/Maratona latarale.
Il problema del nuovo Olimpico sono le curve TROPPO piccole.
Al Delle Alpi sono le 2 curve tenevano circa 20000 persone ed erano qasi sempre piene. Il Comunale ne tiene in tutto 25000.
Comunque a vedere la Juve anche in anni migliori non c'è mai andato nessuno. A vedere il Toro poco di più.La dimensione perfetta per Torino sarebbe uno stadio da 40000/45000 posti con 2 bei curvoni capienti.
resto della mia idea. mi auguro che non fossero milanisti. perchè il fatto che abbiano tentato di aggredire fester NON PERCHE' sta facendo fare una fine di merda alla squadra più titolata del mondo, MA PERCHE' non passa più i biglietti "a gratis" per le trasferte, andrebbe a detrimento ulteriore della loro già scarsa "milanistità ".Lonewolf ha scritto:Cazzo,Galliani e Marzullo in un colpo solo!!! Ma quando cazzo mai ricapiterà ???!!!Mr. G ha scritto:Azz... c'ho presonorrin2007 ha scritto:a giudicare da come continuano ad abbonarsi, facendo il gioco di fester, non li farei proprio così cazzuti...Mr. G ha scritto: C'è da dire che ieri sera c'erano anche i tifosi del Milan....
Non è che son stati loro?![]()
Far finta di essere napoletani poteva essere una bella furbata...![]()
Ora spunta la pista degli ultrà milanisti
NAPOLI - I responsabili dei quindici minuti di paura vissuti da Adriano Galliani all'esterno dello stadio San Paolo di Napoli potrebbero non essere napoletani, bensì milanisti. E' solo una voce di corridoio proveniente da via Turati, la sede del Milan e riportata oggi in prima pagina dal «Riformista», ma questa nuova ipotesi è destinata a far molto discutere dopo le scuse accorate portate per l'aggressione all'amministratore delegato del Milan dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e del presidente della società azzurra De Laurentiis.
Secondo questa nuova ricostruzione dei fatti (che la Digos di Napoli non smentisce), Adriano Galliani, a bordo di un Audi con l'amico e conduttore napoletano Gigi Marzullo, nel traffico verso la rampa della tangenziale di Fuorigrotta sarebbe stato aggredito da un gruppetto di tifosi rossoneri. Un piccolo assembramento, in dodici senza sciarpe nè simboli di riconoscimento, eppure in numero sufficiente a bloccare per un brutto quarto d'ora Galliani tentando di infrangere i vetri e forando gli pneumatici dell'auto su cui viaggiava il vicepresidente del Milan.
Una spedizione punitiva per un rapporto raffreddatosi da tempo con la curva rossonera. Rapporto incrinato dai contatti sempre più radi tra le parti e lo stop alla concessione di biglietti gratuiti per le partite ai gruppi del tifo organizzato. Divergenze acuite da striscioni di critica alle scelte della società esposti ultimamente dalla curva sud di San Siro.
Questa ricostruzione d'altra parte non collima con il racconto del grave episodio di teppismo fornito dallo stesso Galliani: «Non ce l'avevano con me per il risultato della partita con il Napoli. Non hanno mai nominato il gol annullato. Mi rinfacciavano di non poter più fare le trasferte – divieto imposto ai tifosi del Napoli dal ministero dell'Interno – come se fossi responsabile io delle restrizioni per i tifosi». Corriere del Mezzogiorno.
hum e ri-hum....
Secondo questa nuova ricostruzione dei fatti (che la Digos di Napoli non smentisce), Adriano Galliani, a bordo di un Audi con l'amico e conduttore napoletano Gigi Marzullo, nel traffico verso la rampa della tangenziale di Fuorigrotta sarebbe stato aggredito da un gruppetto di tifosi rossoneri. Un piccolo assembramento, in dodici senza sciarpe nè simboli di riconoscimento, eppure in numero sufficiente a bloccare per un brutto quarto d'ora Galliani tentando di infrangere i vetri e forando gli pneumatici dell'auto su cui viaggiava il vicepresidente del Milan.
d'istinto, ho avuto le tue stesse perplessità ... nè mi persuade il fatto che la digos di napoli non smentisca. mah... peró fester uno sputo in un occhio, onestamente, lo meriterebbe eccome!Antonchik ha scritto:hum e ri-hum....Secondo questa nuova ricostruzione dei fatti (che la Digos di Napoli non smentisce), Adriano Galliani, a bordo di un Audi con l'amico e conduttore napoletano Gigi Marzullo, nel traffico verso la rampa della tangenziale di Fuorigrotta sarebbe stato aggredito da un gruppetto di tifosi rossoneri. Un piccolo assembramento, in dodici senza sciarpe nè simboli di riconoscimento, eppure in numero sufficiente a bloccare per un brutto quarto d'ora Galliani tentando di infrangere i vetri e forando gli pneumatici dell'auto su cui viaggiava il vicepresidente del Milan.
Ultras del Milan liberi di muoversi in città fino alla rampa della tangenziale di Fuorigrotta senza essere aggrediti celermente dagli Ultras del Napoli?
Lo trovo a dir poco inverosimile, a meno che il capo del suddetto presunto gruppetto milanista non sia uno stratega militare di guerriglia urbana esperto in agguati ed aggiramenti...Poi si parla di "traffico"... mi sembra troppo strano, ripeto, che degli ultras di una squadra come il Milan possano agire indisturbati in territorio "nemico".
![]()
L'unica spiegazione sarebbe un gemellaggio tra le curve, cosa improbabile visto il lancio di petardi e bengala nella curva ospiti durante tutta la partita.
Ad ogni modo preciso che non difendo nessuno e non mi schiero con nessuno, le azioni violente degli ultras non le condivido per niente indipendentemente dallo schieramento, anzi.
caro anton, ti condivido in alcuni punti, ma in altri la tua "difesa d'ufficio" di fester fa letteralmente a cazzotti con la realtà . se la strategia era quella del "mantenimento" (dovuto alla scarsità di investimenti di berlusconi) ed i risultati sono rappresentati dal milan di oggi, tale strategia è, evidentemente fallita (e tu lo riconosci). ma allora, se l'analisi è questa, definire galliani un "buon dirigente" o uno "che ha lavorato bene quando berlusconi non voleva investire", è una chiara "contraddizione in termini".Antonchik ha scritto: Norrin io seppur sia napoletano, tifo milan da quando ho 6 anni e mi ritengo un milanista puro al 100% ... e negli anni ho sviluppato da tifoso un'opinione particolare di Galliani.
Ritengo che sia il più grande conoscitore delle dinamiche del calcio italiano ed europeo, e ha sempre lavorato bene rattoppando nei momenti in cui Berlusconi non voleva investire.
Tuttavia ora il progetto di "mantenimento", che ha rovinato la squadra del 2004 (l'unica squadra che in 20-25 anni ha vinto il campionato italiano dominando e facendo calcio spettacolo sul serio) negandole i progressivi innesti che l'avrebbero resa grande nel tempo, è ampiamente fallito e non ci sono scusanti per questo.
Galliani in quanto grande conoscitore del calcio, si arrampica su argomenti validi come la tassazione elevata che impedisce gli investimenti, ma comunque è stata sbagliata tattica, visto e considerato che soltanto una squadra in difficoltà compra giocatori che possano autofinanziarsi con il merchandising, e organizza 5 amichevoli per pagare lo stipendio di Dida con i soldi guadagnati.
Berlusconi a differenza di Moratti non vuole proseguire con gli autofinanziamenti, e comunque i ghirigori che si facevano qualche tempo fa evidentemente ora non si posson più fare.
Per arrivare al sodo, ritengo Galliani un buon dirigente, ma le ultime vicende dimostrerebbero il contrario, testimoniando la situazione di una squadra che si è lanciata ed impantanata nel baratro, con difficoltà sempre maggiori nel cercare di uscirne.
La cosa che mi sta profondamente sul cazzo è l'insieme di tatticismi improntati sulla comunicazione, ovvero i movimenti che puntano soltanto al ritorno d'immagine piuttosto che sfruttare quest'ultimo come supporto a dei movimenti concreti in termine di gestione della società . In parole povere: si difende l'immagine e nulla più.
Di solito si parte dall'immagine ma si lavora sul concreto per far sì che le promesse coincidano poi con il realizzarsi futuro degli obbiettivi.