Zidane: Cantalejo, ho visto tutto
Quarto uomo: nessuna prova tv, Zizou? Resta un campione (ANSA) - MADRID, 11 LUG - La prova televisiva non c'entrerebbe nell'espulsione di Zidane: 'ho visto tutto', afferma il quarto uomo Luis Medina Cantalejo. 'Ero l'unico in grado di vedere la scena: la palla era altrove - spiega lo spagnolo - e l'arbitro era molto lontano, mentre i guardalinee tornavano in posizione. Quando Buffon e gli altri sono andati a protestare e l'arbitro e' venuto da me, io gli ho riferito tutto l'accaduto, che giudico molto grave, ma che non mette in ombra una brillante carriera'.
"Lo sa? Mai nessun bipede al mondo ha mai avuto tanta urgenza di un pompino quanto lei".
(Robin Williams, Good Morning Vietnam)
"Nessuna conversazione presente nel Cestino. Chi ha bisogno di eliminare messaggi quando si hanno a disposizione 2000 MB di spazio?!" (Gmail)
- al 110° minuto correva e zampettava come un ragazzino (a 34 anni suonati), mentre i nostri boccheggiavano.. notare che i francesi avevano un giorno in meno di riposo di noi e hanno fatto praticamente giocare gli stessi 11 per tutto il mondiale (noi in confronto abbiamo fatto un turnover da basket);
- durante i supplementari si è sfasciato la spalla e ha richiesto il cambio, salvo rientrare in campo correndo più invasato di prima. Almeno Beckembauer nel 70 giocó con una fasciatura rigida....
....senza considerare la reazione alla provocazione di Materazzi, un raptus così improvviso e violento da ricordare le reazioni di un cocainomane in crisi di astinenza.
Detto chiaro e tondo, secondo me Zizou (e non solo lui..) era più bombato di un mulo, state a vedere che avremo ancora delle belle sorprese.
bof non credo che un doping "antifatica" ( presumo che nel calcio si usi quello no? ) condizioni più di tanto la performance di uno come zidane ( che è lento e tutto tocco di palla )...
il doping per i piedi buoni non esiste ancora
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
balkan wolf ha scritto:bof non credo che un doping "antifatica" ( presumo che nel calcio si usi quello no? ) condizioni più di tanto la performance di uno come zidane ( che è lento e tutto tocco di palla )...
il doping per i piedi buoni non esiste ancora
Il doping serve per correre, mica per toccare bene la palla e Zidane che al 110° minuto corre più del maratoneta Gattuso mi ha lasciato un pó perplesso.
Se tu lo vedevi lento.... o dici che correre per un giocatore coi piedi buoni non è importante... beh..... la tua è un'opinione, rispettabilissima, per carità ... ma ti posso assicurare che in realtà arrivare sulla palla una frazione di secondo prima, non avere le gambe pesanti quando gli altri sono stremati, etc etc, è importantissimo, non importante.
Vediamo se il Dott. Fuentes vuota il sacco o se ritratta tutto.
Nel frattempo, ecco a voi svelato il mistero della sacra ZINDONE
Leggete la ricostruzione del dialogo:
..."Ordinanza de tirare il costume !!" ("Arràªte de me tirer le maillot !"). Rèponse de Materazzi : "Taciti, enculo, hai solamente cio che merite..." ("Tais-toi enculè, tu ne reà§ois que ce que tu mèrites..."). "Si... e cio..." ("oui...c'est à§a..."), lui aurait rèpondu Zizou, qui s'èloigne quelque peu du dèfenseur italien, qui, lui, poursuit dans le dos du milieu franà§ais : "Meritate tutti ció, voi gli enculato di musulmani, sporchi terroristici" ("vous mèritez tous à§a, vous les enculès de musulmans, sales terroristes")....
Beh, direi che questi rottinculo potrebbero impararsi un pó la lingua di Dante, visto anche che la loro è una banale storpiatura della nostra
Ah.. dimenticavo... domenica avevo visto alla tele quel bigolo di Chirac che bofonchiava assurdità sulla Francia che avrebbe vinto la coppa grazie allo 'spirito della nazione francese' (...mmm... questa è la retorica che mi piace, la prossima volta che vedo un musulmano che brucia i cassonetti e le macchine glielo dico...)
Ma sono solo due tra i molteplici esempi sulla cialtroneria francese, che sta alla cialtroneria Italiana o itaGliana a dir si voglia come un oceano sta ad una goccia d'acqua.... (che poi è il motivo vero della goduria incommensurabile di questi giorni)
"Lo sa? Mai nessun bipede al mondo ha mai avuto tanta urgenza di un pompino quanto lei".
(Robin Williams, Good Morning Vietnam)
"Nessuna conversazione presente nel Cestino. Chi ha bisogno di eliminare messaggi quando si hanno a disposizione 2000 MB di spazio?!" (Gmail)
Offside: Perchè non cantate più
I francesi ci snobbavano, ora la Coppa ce l'abbiamo noi...
E cosi' viene il giorno in cui uno, che per i casi della vita si ritrova a Parigi, si sveglia e si dice: oggi è domenica, stasera c'è la finale della Coppa del Mondo. Italia-Francia. Il Journal de dimanche, popolarissimo quotidiano domenicale, presenta la partita in un lungo editoriale di prima pagina: il nome dell'Italia non è mai nominato, nemmeno per sbaglio. Francia contro nessuno. Per i nostri cuginetti gli avversari non esistono: esiste solo la Francia, il resto è simpatico folklore. C'è solo Zizou, formidabile, grandissimo, condottiero, eroe, senza dubbio il più grande di tutti i tempi (ma dove? Buon giocatore, certo, anzi buonissimo, ma insomma... vabbè, lasciamo perdere). Tutta la Francia è ai suoi piedi: la seconda coppa del mondo sta per arrivare. Si ode lo strombazzare dei clacson, perchè si sa, i francesi mica sono scaramantici, queste sciocchezze le lasciano a noi, popoli del sud, un po' stupidini ed emotivi. Bandiere al vento e strombazzate, Marsigliesi cantate a squarciagola: Parigi prepara la festa.
Platini dice che vinceremo nel 2030. O nel 2040? Comunque sia, ci vorrà tanto; e se lo dice lui, sarà vero. Sono fiduciosi; a loro faceva più paura la Germania. Del resto, nel '98 sono riusciti ad eliminarci, in casa loro, ai rigori, senza aver mai tirato in porta; con quella palla di Baggio su cui il palo si sposto' d'improvviso, ma mica di tanto; cosi', giusto per farla uscire, una ventina di centimetri. E poi nel 2000, hanno vinto la finale in gloria; Del Piero che si divora due gol fatti che avrebbero chiuso la partita, e poi a tempo scadutissimo una pallonzola dalla difesa buttata alla spera-in-Dio, Cannavaro in anticipo che sbaglia di un niente il tempo dell'intervento e spizzica, e il resto lo si sa.
La giornata passa in fretta, tra questi pensieri. Poi inizia la partita, un rigoretto per loro, forse c'è forse no; secondo me no, ma non importa. Zizou lo tira in maniera un po' buffonesca, ma segna. àˆ andata? No, perchè poi sale in cielo uno strano angelo dalla faccia sporca, un angelo un po' cattivello, si sa; che con molta perizia li riporta sulla terra, i galletti. Nel silenzio tombale, si ode un urlo spaventoso; non vi dico di chi è. Si soffre. Traversa di Toni, no, non puo' finire sempre cosi', perchè non deve mai andarcene bene una contro di loro? Pero' adesso giocano bene, i dannati. Mai visti giocar cosi' bene, con Spagna Brasile e Portogallo si erano fatti valere ma molto in chiave difensiva, invece stasera corrono e attaccano, i nostri a tratti sono un po' dei pulcini, poi si riprendono, poi si affievoliscono di nuovo, ma che sofferenza atroce.
Gol di Toni ma è offside, c'era? C'era. Di poco, di niente, ma c'era. Zidane si diletta a dar testate, cosa mai gli avrà detto Materazzi? Qualcosa di poco carino, vabbè, pero' non è che uno, per replicare alle offese, passa alle vie di fatto.Prego Zizou, si accomodi. Si va ai calci di rigore. E li' accade qualcosa di meraviglioso. La palla che decide la Coppa del Mondo ce l'ha Fabio Grosso, uno che fino a non molto tempo fa giocava su certi campetti di categoria, uno che sognava di arrivare forse un giorno in serie A, e adesso è sul tetto del mondo; è lui ad avere sul piede la palla della storia; non ce l'ha Ronaldinho, non ce l'ha Zizou il nervosetto, nè Ronaldo el gordo, nè nessun altro dei campioni da spot pubblicitario, quelli che fanno i giochetti, le finte e mossettine con la palla.
Fabio Grosso va sul dischetto senza tante scemenze da spot e calcia; non calcia nè da terzino, con una puntata, nè da campione borioso. Tira come tira chi gioca a calcio; di interno, benissimo, con tecnica e umiltà , senza mossettine odiose. La palla entra, entra; entra. Diversamente da quanto accadde a Rotterdam, Barthez non ha buone ragioni per rivolgere simpatici saluti ai tifosi italiani. E a Parigi, nella notte che scende, silenziosissima e quasi spettrale, adesso c'è un pazzo (non vi dico chi) che esce sul terrazzo con la bandiera italiana e si mette a cantare a squarciagola: "perchè non cantate più... perchè non cantate più...". Titolerà , con livore, il Figaro: l'Italie arrache la Coupe. L'Italia strappa la coppa. Qualcuno si spinge a dire che la conclusione ai rigori è antisportiva, in casi del genere bisognerebbe assegnare il titolo ex-aequo. Ma certo, anzi senz'altro: la prossima volta. Au revoir, les enfants.
Offside: Perchè non cantate più
I francesi ci snobbavano, ora la Coppa ce l'abbiamo noi...
E cosi' viene il giorno in cui uno, che per i casi della vita si ritrova a Parigi, si sveglia e si dice: oggi è domenica, stasera c'è la finale della Coppa del Mondo. Italia-Francia. Il Journal de dimanche, popolarissimo quotidiano domenicale, presenta la partita in un lungo editoriale di prima pagina: il nome dell'Italia non è mai nominato, nemmeno per sbaglio. Francia contro nessuno. Per i nostri cuginetti gli avversari non esistono: esiste solo la Francia, il resto è simpatico folklore. C'è solo Zizou, formidabile, grandissimo, condottiero, eroe, senza dubbio il più grande di tutti i tempi (ma dove? Buon giocatore, certo, anzi buonissimo, ma insomma... vabbè, lasciamo perdere). Tutta la Francia è ai suoi piedi: la seconda coppa del mondo sta per arrivare. Si ode lo strombazzare dei clacson, perchè si sa, i francesi mica sono scaramantici, queste sciocchezze le lasciano a noi, popoli del sud, un po' stupidini ed emotivi. Bandiere al vento e strombazzate, Marsigliesi cantate a squarciagola: Parigi prepara la festa.
Platini dice che vinceremo nel 2030. O nel 2040? Comunque sia, ci vorrà tanto; e se lo dice lui, sarà vero. Sono fiduciosi; a loro faceva più paura la Germania. Del resto, nel '98 sono riusciti ad eliminarci, in casa loro, ai rigori, senza aver mai tirato in porta; con quella palla di Baggio su cui il palo si sposto' d'improvviso, ma mica di tanto; cosi', giusto per farla uscire, una ventina di centimetri. E poi nel 2000, hanno vinto la finale in gloria; Del Piero che si divora due gol fatti che avrebbero chiuso la partita, e poi a tempo scadutissimo una pallonzola dalla difesa buttata alla spera-in-Dio, Cannavaro in anticipo che sbaglia di un niente il tempo dell'intervento e spizzica, e il resto lo si sa.
La giornata passa in fretta, tra questi pensieri. Poi inizia la partita, un rigoretto per loro, forse c'è forse no; secondo me no, ma non importa. Zizou lo tira in maniera un po' buffonesca, ma segna. àˆ andata? No, perchè poi sale in cielo uno strano angelo dalla faccia sporca, un angelo un po' cattivello, si sa; che con molta perizia li riporta sulla terra, i galletti. Nel silenzio tombale, si ode un urlo spaventoso; non vi dico di chi è. Si soffre. Traversa di Toni, no, non puo' finire sempre cosi', perchè non deve mai andarcene bene una contro di loro? Pero' adesso giocano bene, i dannati. Mai visti giocar cosi' bene, con Spagna Brasile e Portogallo si erano fatti valere ma molto in chiave difensiva, invece stasera corrono e attaccano, i nostri a tratti sono un po' dei pulcini, poi si riprendono, poi si affievoliscono di nuovo, ma che sofferenza atroce.
Gol di Toni ma è offside, c'era? C'era. Di poco, di niente, ma c'era. Zidane si diletta a dar testate, cosa mai gli avrà detto Materazzi? Qualcosa di poco carino, vabbè, pero' non è che uno, per replicare alle offese, passa alle vie di fatto.Prego Zizou, si accomodi. Si va ai calci di rigore. E li' accade qualcosa di meraviglioso. La palla che decide la Coppa del Mondo ce l'ha Fabio Grosso, uno che fino a non molto tempo fa giocava su certi campetti di categoria, uno che sognava di arrivare forse un giorno in serie A, e adesso è sul tetto del mondo; è lui ad avere sul piede la palla della storia; non ce l'ha Ronaldinho, non ce l'ha Zizou il nervosetto, nè Ronaldo el gordo, nè nessun altro dei campioni da spot pubblicitario, quelli che fanno i giochetti, le finte e mossettine con la palla.
Fabio Grosso va sul dischetto senza tante scemenze da spot e calcia; non calcia nè da terzino, con una puntata, nè da campione borioso. Tira come tira chi gioca a calcio; di interno, benissimo, con tecnica e umiltà , senza mossettine odiose. La palla entra, entra; entra. Diversamente da quanto accadde a Rotterdam, Barthez non ha buone ragioni per rivolgere simpatici saluti ai tifosi italiani. E a Parigi, nella notte che scende, silenziosissima e quasi spettrale, adesso c'è un pazzo (non vi dico chi) che esce sul terrazzo con la bandiera italiana e si mette a cantare a squarciagola: "perchè non cantate più... perchè non cantate più...". Titolerà , con livore, il Figaro: l'Italie arrache la Coupe. L'Italia strappa la coppa. Qualcuno si spinge a dire che la conclusione ai rigori è antisportiva, in casi del genere bisognerebbe assegnare il titolo ex-aequo. Ma certo, anzi senz'altro: la prossima volta. Au revoir, les enfants.