marziano ha scritto: ↑27/06/2023, 16:38
certamente; è talmente tanto vero che io - che pure non sono un complottista - sono tentato di credere che un complotto vi sia.
come possiamo spiegare razionalmente la follia europea? la commissione che ci vende alla cina? il fit for 2035 e per stocazzo?
sono dei programmi dirigisti folli come NON se ne erano mai visti prima nella storia umana (eccezion fatta per cina e russia cdn altre dittature concentrazionarie comuniste)
non ha nessun senso.
quindi si spiega solo col fatto che le elite politiche si siano vendute alla cina.
O più probabilmente, i tecnocrati di Bruxelles sono meno capaci di quanto molti pensino. Un conto sono gli obiettivi e le idee, un conto è la loro realizzazione pratica. Una rivoluzione in senso rinnovabile avrebbe a lungo termine vari vantaggi non solo ambientali, ma anche a livello politico ed economico. Non dipendere più da gas e petrolio russo e arabo non è cosa da poco. Per quanto riguarda l'aspetto ambientale, effettivamente la UE è il terzo inquinatore mondiale, ma USA e Cina ci sovrastano di parecchio e non mi pare che nessuno dei due, specialmente Pechino, abbia intenzione di cambiare direzione a breve.
Tuttavia, qui il rischio è spostare il monopolio da una cricca (Russia e Paesi arabi) ad un'altra (Cina). Non credo che molti a Bruxelles abbiano le idee chiare su cosa comporti una produzione massiccia di pannelli FV ed impianti eolici che per funzionare dipendono in modo molto pesante da elementi come litio, terre rare, silicio, cobalto, palladio e così via. Senza poi considerare le stesse infrastrutture, che sono ancora legate a materiali tradizionali come vetro, cemento e acciaio la cui produzione, oltre ad essere stata in gran parte delocalizzata (grazie, governo lungimiranti di qualsiasi colore politico), è costosa ed inquinante. Se poi ci si mettono date di scadenza come il 2035 per la fine dell'immatricolazione delle auto ibride e tradizionali e il 2050 come obiettivo (utopico) per la completa decarbonizzazione, in un quadro economico per di più precario e in un continente socialmente e demograficamente in declino, si rischia di fare moltissimi danni. Sono però anche convinto che le date sopra dette verranno spostate in avanti quando diventerà chiaro che sono appunto dettate da troppo ottimismo.
GeishaBalls ha scritto: ↑28/06/2023, 18:54
PS di quanto sarà più alto il livello del mare tra 100 anni? Questo fine settimana ero a Pianosa e ci sono dei resti romani dei tempi di Augusto, esattamente 2000 anni fa. Il mare era un metro più basso (più freddo, più ghiaccio, livello del mare più basso). Era la normale fluttuazione del clima sulla terra. In 100 anni di quanto cambia?
Problemi come questo dipendono dalle emissioni mondiali di CO2 nel loro complesso. Le uniche emissioni che influenzano localmente sono quelle di ossidi di azoto, polveri e altre porcherie emesse dai motori termici e dagli impianti di riscaldamento. Non si può pensare che l'innalzamento del mare a Pianosa dipenda dalle emissioni italiane, o almeno solo da quelle. Per il resto confermo quanto espresso sopra.