Apprezzo il tuo tentativo di analisi anti-europeista, anche se non concordo quasi su nulla di quello che hai scritto.OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑29/12/2020, 5:37[Scopri]SpoilerNon e’ ultroneo anzi e’ utile analizzare chi e’ dal punto di vista soggettivo un europeista italiano e soprattutto quali meccanismi mentali lo muovono.
Innanzitutto e’ un nerd con un educazione esterofilo- superficiale.Questa e’ una constatazione oggettiva molto importante che per il momento non voglio approfondire oltre.
Gli ingredienti principali sono: la sfiducia nelle capacità dell’Italia di gestire autonomamente se stessa, l’ammirazione verso altri paesi del centro/nord Europa , la voglia di essere assimilato e protetto, la paura di dover gestire le responsabilità che uno stato come l’Italia comporta e la voglia di delegarle, l’assenza ormai incancrenita di un educazione anche politico militare in favore di un approccio economicistico in toto, Nel dibattito pubblico L’Europeista non dice mai esplicitamente “ noi siamo una merda” così come non lo dice il Pd ma tutto converge logicamente verso questa conclusione. Questa misera realtà viene sottaciuta e coperta dal principio per il quale la dimensione europea e’ necessaria per affrontare i problemi odierni, sempre veicolata come slogan semplicistico perché non regge ad ulteriori approfondimenti che ne rivelano sia la natura di alibi per coprire la mancanza di autostima che la superficialità . Va detto che l’Italiano è sempre stato europeista, negli anni 50 era “ americanista’ ( vedi un americano a Roma di Alberto Sordi), poi filosovietico o terzomondista infine europeista.Anche buona part del centrodestra e’ stata ed e’ esterofila , con addentellati anglo-americani di vario genere.
Avevo iniziato a risponderti puntualmente, ma ho cancellato tutto, non mi pareva di grande utilità.
Trovo più utile sottoporre, e te a che interessa, questa riflessione.
Avevamo un’occasione: l’Inghilterra avrebbe dovuto uscire no-deal, piena di voglia “di gestire le responsabilità che uno stato comporta” (parole tue) senza delegarle ad organismi sovranazionali
Riusciva? Avevi ragione tu
Andava a sbattere? Avevano ragione gli altri (mi ci metto anch’io)
Con l’accordo, piccolo o grande che sia, Tu e i tuoi restate sulle vostre posizioni della grandezza imperiale e robe di questo genere.
Invece gli avversari penseranno (giustamente, secondo me) che senza l’accordo non sarebbe riuscita a sfangarla
Il No-Deal sarebbe stato un momento di chiarezza: occasione persa, peccato