[O.T.] Aria di fascismo
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
Esoterici e fascisti, chi erano i mostri di Firenze?
Nuove indagini sul mostro di Firenze. Una pista conduce all’ipotesi di una setta esoterica di fascisti. Sullo sfondo la strategia della tensione
Mostro di Firenze, una storia che riaffiora dagli anni 70 e 80. In questi giorni di canicola stagionale si è letta una notizia che a molti è sembrata enfatizzata dalla ricerca di notizie bomba estive che sovente in realtà rivelano delle bufale.
Parliamo delle nuove indagini e delle nuove piste sugli omicidi operati dal “Mostro” di Firenze negli anni ‘70 e ’80: in effetti, trattandosi di omicidi plurimi volontari e aggravati, il reato è imprescrittibile. Gli omicidi del Mostro in qualche misura si inserirebbero nella cosiddetta strategia della tensione di quel periodo. Le agenzie di stampa informano che è indagato tale Giampiero Vigilanti, il quale già venne perquisito nel settembre 1985, tre giorni avanti la prima perquisizione a Pietro Pacciani. Sembra fosse stato segnalato da alcuni vicini come possibile Mostro. Nella sua abitazione furono trovati alcuni ritagli di giornali sui delitti delle coppiette.
Nove anni più tardi, nel 1994, si legge ancora sui quotidiani, dopo una lite con un vicino di casa l’ex legionario fu perquisito una seconda volta e in casa i carabinieri gli trovarono 176 proiettili calibro 22 di marca Winchester serie H, gli stessi usati dal Mostro di Firenze. Gli accertamenti non portarono comunque a niente e Vigilanti venne scagionato. La Adn kronos riporta testualmente:
”Giampiero Vigilanti, 87 anni, originario di Vicchio del Mugello, conterraneo di Pacciani: la Procura e i carabinieri del Ros battono una nuova pista, che cerca contatti tra un estremista di destra e i personaggi già al centro del processo ai cosiddetti ‘compagni di merende’. Un ex legionario è indagato: si tratta, come riferisce il “Corriere Fiorentino”, di Giampiero Vigilanti, 87 anni, residente a Prato ed originario di Vicchio del Mugello (Firenze), che ha conosciuto Pietro Pacciani, il sospettato numero uno per i delitti delle otto coppie di fidanzati commessi nelle campagne intorno a Firenze fra il 1968 e il 1985. Vigilanti fu già perquisito nel settembre del 1985, tre giorni prima della perquisizione in casa di Pacciani. Ma Vigilanti non sarebbe il solo indagato in questa nuova inchiesta affidata dalla Procura di Firenze al procuratore capo di Pistoia, Paolo Canessa, l’ex pm fiorentino che da sempre cerca la verità sul mistero del killer delle coppiette massacrate. Sono state passate al setaccio le relazioni di Vigilanti con Pacciani, con un defunto imprenditore di origini tedesche a suo tempo investito dalle indagini e con Salvatore Vinci, ma anche con altri elementi delle destra più estrema. L’ipotesi – scrive l’edizione fiorentina di “La Repubblica” che dà conto dei nuovi sviluppi – è che ci siano stati contatti con la strategia della tensione e con la volontà di aumentare la pressione sulla Procura di Firenze che all’epoca indagava sugli attentati ai treni”.
L’ipotesi dei delitti del Mostro come elemento della cosiddetta strategia della tensione sembrerebbe fare a cazzotti con la realtà. Chi conosce le metodiche del Mostro di uccisione e di taglio con precisione quasi chirurgica delle parti intime delle vittime, praticamente pezzi di carne escissi come feticci, difficilmente può ritenerle come confacenti a delitti “politici” (tipo attentati e stragi sui treni e sulle piazze), anzi ne evidenzia l’aspetto paranoico rituale.
Eppure ci sono delle assonanze neanche troppo sotto traccia. Si parla in questo nuovo filone di indagine di un ex legionario e di ambienti di estrema destra. Chi è Giampiero Vigilanti? Nel 1952 entra nella Legione Straniera, combattendo in Vietnam e Algeria, dove si vantava di avere ucciso addirittura centinaia di nemici; un fatto effettivamente lo rende ancora oggi leggendario nella Legione: fu catturato, torturato dai vietnamiti e sepolto vivo, ma in circostanze rocambolesche viene salvato da altri legionari. Vigilanti vanta amicizie fraterne con moti nazifascisti, tra cui Rolf Reinecke, residente a Prato negli anni ’80. Sembra quasi la trama di un noir della serie africana di Grangè, che ben conosce le porcherie della Legione Straniera e dell’Armée di quegli anni ingarbugliate da strane commistioni esoteriche quasi stregonesche. Ma la realtà non è un romanzo, è ben oltre.
Per certi aspetti alcuni dei macabri rituali del Mostro sono assimilabili a quelli di alcune stragi naziste commesse in Italia durante la Resistenza. Anzi scrive Selvatici su Repubblica:
“Colpisce in primo luogo l’efferatezza del delitto del Mostro del 14 settembre 1974. Stefania Pettini, figlia di un partigiano e attivista comunista, fu sorpresa in auto con il fidanzato Pasquale Gentilcore. Ucciso lui, l’assassino estrasse ancora viva dalla macchina la giovane donna e infierì su di lei con 96 coltellate e infine, in segno di estremo oltraggio, la penetrò in vagina con un tralcio di vite. Il suo corpo straziato ricordava quelli delle donne massacrate dalle SS di Walter Reder nel corso dell’eccidio di Vinca (24 agosto 1944). Alcune di loro erano state impalate e a una era stato strappato il bambino il feto che portava in grembo”.
E’ d’altronde ben nota e storicamente appurata l’appartenenza di non pochi ufficiali delle SS al nazismo magico in connessione a orrendi rituali. Inoltre un libro recente, Internazionale Nera di Andrea Sceresini, apre un potente faro di squarcio interpretativo su alcuni fenomeni mai trattati in precedenza: e cioè la sinergia tra nazifascisti, alcuni Legionari e riti esoterici. L’Internazionale nera per anni ha avuto una sede importantissima a Lisbona, sotto la copertura dell’Aginter Presse, a sua volta coperta dal regime fascista portoghese. Tutta la peggiore sozzura criminale fascista italiana, spagnola e francese ebbe rapporti con la Aginter Presse. Il vertice gerarchico dell’Aginter Presse era composto da ex legionari francesi spesso transitati nella famigerata OAS o da ex SS. Il capo della Aginter era Guérin-Sérac (alias Yves Guillou), forse oggi deceduto, il vicecapo era Jean Marie Laurent, ambedue già appartenenti alla Legione straniera e combattenti in Vietnam e Algeria. Altro pezzo da novanta di Aginter era Robert Henry Leroy, francese, ma arruolatosi nelle SS durante la II guerra mondiale. Sia Guérin-Sérac, sia Laurent che Leroy hanno avuto a che fare con la strage di Piazza Fontana del 1969 e con altre stragi per i loro legami coi fascisti italiani.
Nel libro di Sceresini si descrivono dettagliatamente i rapporti stretti tra Guérin-Sérac e l’Ordre du temple solaire, tramite il fascista belga Luc Jouret. L’Ordre du temple solaire era una famigerata setta esoterica tradizionalista. Una parte degli appartenenti a questa setta si suicidarono tra il 1994 e il 1995: 25 membri in Svizzera nel Canton Vallese in due incendi, altri 23 membri, tra suicidati e ammazzati a Cheiry, sempre nel cantone svizzero; 5 nel Quebec,; 16 in Francia nel massiccio del Vercors. I due leader della setta Joseph di Mambro e Luc Jouret furono trovati morti tra i 23 di Cheiry. Di rilievo resta il fatto che Guérin-Sérac, ufficialmente cattolico tradizionalista, era componente della setta esoterica neotemplare Ordre du temple solaire. E’ quindi assodato che pericolosi nazifascisti ex legionari erano al contempo membri di oscure sette esoteriche e compagni di merenda della strategia della tensione in Italia ordita a suon di bombe e di attentati. Peccato che gli archivi di Aginter Presse, sequestrati dall’esercito portoghese che cacciò i fascisti al potere, sono “evaporati”; qualcosa fu pubblicato dall’Europeo e dall’Espresso, il resto è finito o a Mosca o negli USA; sarebbe stato utile leggere i nomi dei legionari fascisti italiani collaboratori. Per tornare a bomba, si possono insomma perseguire insieme macabri rituali, che fanno anche da “cemento” all’interno della comunità settaria, e obiettivi fascisti (per conto terzi?) di destabilizzazione. Comunque Don Guillou, cioè Guérin-Sérac, partecipò nel 2006 al Foro Espiritual Estrella, un summit interconfessionale di vari movimenti settari, tra cui gli italiani della Ananda Marga, il cui nucleo storico italiano fu fondato da appartenenti veronesi ad Ordine Nuovo. Comunque una serie impressionante di persone connesse con gli omicidi del Mostro di Firenze sono state con gli anni suicidate o ammazzate; altre sono scomparse in circostanze misteriose. Si tratta di vicende difficilmente attribuibili a Pacciani e al suo nucleo di porci efferati di provincia, quanto piuttosto a una setta con elementi militari consistenti.
Un altro particolare di contorno di non poco rilievo era avvenuto in Toscana, a Viareggio, qualche anno prima, nel 1969: il rapimento/omicidio del bambino Ermanno Lavorini. Le piste perseguite nei primi anni furono l’omicidio post violenza carnale pedofila. La verità era un’altra, si era trattato di un rapimento, motivato dall’esigenza di una banda di giovani fascisti di fare cassa per la loro cellula eversiva. Per molto tempo ci fu invece una feroce campagna, montata a neve dalla stampa e dalla destra, contro gli omosessuali e “la sinistra che li difende”, che contribuì non poco all’imbarbarimento di una parte degli italiani verso la cosiddetta maggioranza silenziosa
Noi non sappiamo quanto sia foriera di sviluppi la nuova pista di indagine sul Mostro di Firenze, sappiamo solo che esiste un solito fondamento di pabulum e di circostanze nell’Italia di quegli anni, che hanno dei ponti solidi anche con l’Italia di questi anni.
Nuove indagini sul mostro di Firenze. Una pista conduce all’ipotesi di una setta esoterica di fascisti. Sullo sfondo la strategia della tensione
Mostro di Firenze, una storia che riaffiora dagli anni 70 e 80. In questi giorni di canicola stagionale si è letta una notizia che a molti è sembrata enfatizzata dalla ricerca di notizie bomba estive che sovente in realtà rivelano delle bufale.
Parliamo delle nuove indagini e delle nuove piste sugli omicidi operati dal “Mostro” di Firenze negli anni ‘70 e ’80: in effetti, trattandosi di omicidi plurimi volontari e aggravati, il reato è imprescrittibile. Gli omicidi del Mostro in qualche misura si inserirebbero nella cosiddetta strategia della tensione di quel periodo. Le agenzie di stampa informano che è indagato tale Giampiero Vigilanti, il quale già venne perquisito nel settembre 1985, tre giorni avanti la prima perquisizione a Pietro Pacciani. Sembra fosse stato segnalato da alcuni vicini come possibile Mostro. Nella sua abitazione furono trovati alcuni ritagli di giornali sui delitti delle coppiette.
Nove anni più tardi, nel 1994, si legge ancora sui quotidiani, dopo una lite con un vicino di casa l’ex legionario fu perquisito una seconda volta e in casa i carabinieri gli trovarono 176 proiettili calibro 22 di marca Winchester serie H, gli stessi usati dal Mostro di Firenze. Gli accertamenti non portarono comunque a niente e Vigilanti venne scagionato. La Adn kronos riporta testualmente:
”Giampiero Vigilanti, 87 anni, originario di Vicchio del Mugello, conterraneo di Pacciani: la Procura e i carabinieri del Ros battono una nuova pista, che cerca contatti tra un estremista di destra e i personaggi già al centro del processo ai cosiddetti ‘compagni di merende’. Un ex legionario è indagato: si tratta, come riferisce il “Corriere Fiorentino”, di Giampiero Vigilanti, 87 anni, residente a Prato ed originario di Vicchio del Mugello (Firenze), che ha conosciuto Pietro Pacciani, il sospettato numero uno per i delitti delle otto coppie di fidanzati commessi nelle campagne intorno a Firenze fra il 1968 e il 1985. Vigilanti fu già perquisito nel settembre del 1985, tre giorni prima della perquisizione in casa di Pacciani. Ma Vigilanti non sarebbe il solo indagato in questa nuova inchiesta affidata dalla Procura di Firenze al procuratore capo di Pistoia, Paolo Canessa, l’ex pm fiorentino che da sempre cerca la verità sul mistero del killer delle coppiette massacrate. Sono state passate al setaccio le relazioni di Vigilanti con Pacciani, con un defunto imprenditore di origini tedesche a suo tempo investito dalle indagini e con Salvatore Vinci, ma anche con altri elementi delle destra più estrema. L’ipotesi – scrive l’edizione fiorentina di “La Repubblica” che dà conto dei nuovi sviluppi – è che ci siano stati contatti con la strategia della tensione e con la volontà di aumentare la pressione sulla Procura di Firenze che all’epoca indagava sugli attentati ai treni”.
L’ipotesi dei delitti del Mostro come elemento della cosiddetta strategia della tensione sembrerebbe fare a cazzotti con la realtà. Chi conosce le metodiche del Mostro di uccisione e di taglio con precisione quasi chirurgica delle parti intime delle vittime, praticamente pezzi di carne escissi come feticci, difficilmente può ritenerle come confacenti a delitti “politici” (tipo attentati e stragi sui treni e sulle piazze), anzi ne evidenzia l’aspetto paranoico rituale.
Eppure ci sono delle assonanze neanche troppo sotto traccia. Si parla in questo nuovo filone di indagine di un ex legionario e di ambienti di estrema destra. Chi è Giampiero Vigilanti? Nel 1952 entra nella Legione Straniera, combattendo in Vietnam e Algeria, dove si vantava di avere ucciso addirittura centinaia di nemici; un fatto effettivamente lo rende ancora oggi leggendario nella Legione: fu catturato, torturato dai vietnamiti e sepolto vivo, ma in circostanze rocambolesche viene salvato da altri legionari. Vigilanti vanta amicizie fraterne con moti nazifascisti, tra cui Rolf Reinecke, residente a Prato negli anni ’80. Sembra quasi la trama di un noir della serie africana di Grangè, che ben conosce le porcherie della Legione Straniera e dell’Armée di quegli anni ingarbugliate da strane commistioni esoteriche quasi stregonesche. Ma la realtà non è un romanzo, è ben oltre.
Per certi aspetti alcuni dei macabri rituali del Mostro sono assimilabili a quelli di alcune stragi naziste commesse in Italia durante la Resistenza. Anzi scrive Selvatici su Repubblica:
“Colpisce in primo luogo l’efferatezza del delitto del Mostro del 14 settembre 1974. Stefania Pettini, figlia di un partigiano e attivista comunista, fu sorpresa in auto con il fidanzato Pasquale Gentilcore. Ucciso lui, l’assassino estrasse ancora viva dalla macchina la giovane donna e infierì su di lei con 96 coltellate e infine, in segno di estremo oltraggio, la penetrò in vagina con un tralcio di vite. Il suo corpo straziato ricordava quelli delle donne massacrate dalle SS di Walter Reder nel corso dell’eccidio di Vinca (24 agosto 1944). Alcune di loro erano state impalate e a una era stato strappato il bambino il feto che portava in grembo”.
E’ d’altronde ben nota e storicamente appurata l’appartenenza di non pochi ufficiali delle SS al nazismo magico in connessione a orrendi rituali. Inoltre un libro recente, Internazionale Nera di Andrea Sceresini, apre un potente faro di squarcio interpretativo su alcuni fenomeni mai trattati in precedenza: e cioè la sinergia tra nazifascisti, alcuni Legionari e riti esoterici. L’Internazionale nera per anni ha avuto una sede importantissima a Lisbona, sotto la copertura dell’Aginter Presse, a sua volta coperta dal regime fascista portoghese. Tutta la peggiore sozzura criminale fascista italiana, spagnola e francese ebbe rapporti con la Aginter Presse. Il vertice gerarchico dell’Aginter Presse era composto da ex legionari francesi spesso transitati nella famigerata OAS o da ex SS. Il capo della Aginter era Guérin-Sérac (alias Yves Guillou), forse oggi deceduto, il vicecapo era Jean Marie Laurent, ambedue già appartenenti alla Legione straniera e combattenti in Vietnam e Algeria. Altro pezzo da novanta di Aginter era Robert Henry Leroy, francese, ma arruolatosi nelle SS durante la II guerra mondiale. Sia Guérin-Sérac, sia Laurent che Leroy hanno avuto a che fare con la strage di Piazza Fontana del 1969 e con altre stragi per i loro legami coi fascisti italiani.
Nel libro di Sceresini si descrivono dettagliatamente i rapporti stretti tra Guérin-Sérac e l’Ordre du temple solaire, tramite il fascista belga Luc Jouret. L’Ordre du temple solaire era una famigerata setta esoterica tradizionalista. Una parte degli appartenenti a questa setta si suicidarono tra il 1994 e il 1995: 25 membri in Svizzera nel Canton Vallese in due incendi, altri 23 membri, tra suicidati e ammazzati a Cheiry, sempre nel cantone svizzero; 5 nel Quebec,; 16 in Francia nel massiccio del Vercors. I due leader della setta Joseph di Mambro e Luc Jouret furono trovati morti tra i 23 di Cheiry. Di rilievo resta il fatto che Guérin-Sérac, ufficialmente cattolico tradizionalista, era componente della setta esoterica neotemplare Ordre du temple solaire. E’ quindi assodato che pericolosi nazifascisti ex legionari erano al contempo membri di oscure sette esoteriche e compagni di merenda della strategia della tensione in Italia ordita a suon di bombe e di attentati. Peccato che gli archivi di Aginter Presse, sequestrati dall’esercito portoghese che cacciò i fascisti al potere, sono “evaporati”; qualcosa fu pubblicato dall’Europeo e dall’Espresso, il resto è finito o a Mosca o negli USA; sarebbe stato utile leggere i nomi dei legionari fascisti italiani collaboratori. Per tornare a bomba, si possono insomma perseguire insieme macabri rituali, che fanno anche da “cemento” all’interno della comunità settaria, e obiettivi fascisti (per conto terzi?) di destabilizzazione. Comunque Don Guillou, cioè Guérin-Sérac, partecipò nel 2006 al Foro Espiritual Estrella, un summit interconfessionale di vari movimenti settari, tra cui gli italiani della Ananda Marga, il cui nucleo storico italiano fu fondato da appartenenti veronesi ad Ordine Nuovo. Comunque una serie impressionante di persone connesse con gli omicidi del Mostro di Firenze sono state con gli anni suicidate o ammazzate; altre sono scomparse in circostanze misteriose. Si tratta di vicende difficilmente attribuibili a Pacciani e al suo nucleo di porci efferati di provincia, quanto piuttosto a una setta con elementi militari consistenti.
Un altro particolare di contorno di non poco rilievo era avvenuto in Toscana, a Viareggio, qualche anno prima, nel 1969: il rapimento/omicidio del bambino Ermanno Lavorini. Le piste perseguite nei primi anni furono l’omicidio post violenza carnale pedofila. La verità era un’altra, si era trattato di un rapimento, motivato dall’esigenza di una banda di giovani fascisti di fare cassa per la loro cellula eversiva. Per molto tempo ci fu invece una feroce campagna, montata a neve dalla stampa e dalla destra, contro gli omosessuali e “la sinistra che li difende”, che contribuì non poco all’imbarbarimento di una parte degli italiani verso la cosiddetta maggioranza silenziosa
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
antico dipinto raffigurante la pulzella Giorgia Meloni in procinto di unirsi al demonio


Amicus Plato,
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
quando c'era LVI
Dopo oltre settant'anni dalla caduta del fascismo, mai come ora l'idra risolleva la testa, soprattutto su Internet, ma non solo. Frasi ripetute a mo' di barzelletta per anni, che parevano innocue e risibili fino a non molto tempo fa, si stanno sempre più facendo largo in Italia con tutt'altro obiettivo. E fanno presa. La storiografia ha indagato il fascismo e la figura di Mussolini in tutti i suoi dettagli e continua a farlo. Il quadro che è stato tracciato dalla grande maggioranza degli studiosi è quello di un regime dispotico, violento, miope e perlopiù incapace. L'accordo tra gli studiosi, che conoscono bene la storia, è piuttosto solido e i dati non mancano. Ma chi la storia non la conosce bene - e magari ha un'agenda politica precisa in mente - ha buon gioco a riprendere quelle antiche storielle e spacciarle per verità. È il meccanismo delle fake news, di cui tanto si parla in relazione a Internet; ma è anche il metodo propagandistico che fu tanto caro proprio ai fascisti di allora: «Dite il falso, ditelo molte volte e diventerà una verità comune». Per reagire a questo nuovo attacco non resta che la forza dello studio. Non resta che rispondere punto su punto, per mostrare la realtà storica che si cela dietro alle «sparate» della Rete. Perché una cosa è certa: Mussolini fu un pessimo amministratore, un modestissimo stratega, tutt'altro che un uomo di specchiata onestà, un economista inetto e uno spietato dittatore. Il risultato del suo regime ventennale fu un generale impoverimento della popolazione italiana, un aumento vertiginoso delle ingiustizie, la provincializzazione del paese e infine, come si sa, una guerra disastrosa. Basta un'ora per leggere questo volume, e sarà un'ora ben spesa, che darà a chiunque gli strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social. Prefazione di Carlo Greppi.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] Aria di fascismo
Svastica in piazza del Popol Giost: denunciato un uomo di 35 anni
Identificato dalla Digos un 35enne reggiano che vive in città, già noto alle forze dell’ordine e seguito dai servizi sociali
REGGIO EMILIA – La polizia ha denunciato l’uomo che lo scorso 27 settembre imbrattò piazza del Popol Giost, appena riqualificata dal Comune, con una svastica. Un orrore subito cancellato, che colpì molto l’opinione pubblica. Le indagini della Digos hanno portato a identificare l’autore grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona di via Roma. Si tratta di un 35enne reggiano, che vive in città, già noto alle forze dell’ordine per resistenza a pubblico ufficiale, usurpazione di funzioni pubbliche e violenza privata. L’uomo è anche seguito dai servizi sociali. Dovrà rispondere del reato di imbrattamento aggravato.
Interrogato in questura, ha detto di aver agito perché mosso dall’ansia e dalla necessità di sfogarla. Ha anche affermato di fare uso di psicofarmaci. Nel suo appartamento, che è stato perquisito, non sono stati trovati simboli né riferimenti a gruppi di estrema destra

Identificato dalla Digos un 35enne reggiano che vive in città, già noto alle forze dell’ordine e seguito dai servizi sociali
REGGIO EMILIA – La polizia ha denunciato l’uomo che lo scorso 27 settembre imbrattò piazza del Popol Giost, appena riqualificata dal Comune, con una svastica. Un orrore subito cancellato, che colpì molto l’opinione pubblica. Le indagini della Digos hanno portato a identificare l’autore grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona di via Roma. Si tratta di un 35enne reggiano, che vive in città, già noto alle forze dell’ordine per resistenza a pubblico ufficiale, usurpazione di funzioni pubbliche e violenza privata. L’uomo è anche seguito dai servizi sociali. Dovrà rispondere del reato di imbrattamento aggravato.
Interrogato in questura, ha detto di aver agito perché mosso dall’ansia e dalla necessità di sfogarla. Ha anche affermato di fare uso di psicofarmaci. Nel suo appartamento, che è stato perquisito, non sono stati trovati simboli né riferimenti a gruppi di estrema destra

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Re: [O.T.] Aria di fascismo
Filippi se vuole criticare il fascismo può scrivere di come ha perso la guerra e della privazione della libertà.
Sul campo delle opere pubbliche i regimi successivi scompaiono nel confronto con chiunque fascismo compreso.
A Roma il confronto e’ alla luce del sole.
Intendo dire Filippi hai gli argomenti per criticare il fascismo se vuoi fallo ma non cercare di stravincere dove straperdi. Forse pensa che nessuno ha il coraggio di farglielo notare
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
sono andato a controllare questo tweet, in realtà è pieno di imprecisioni. la settimana di 40 ore l'ha effettivamente introdotta Mussolini (Regio Decreto 1768 del 1937): https://archivio.camera.it/inventari/sc ... 0-ore.html
quanto ai versamenti obbligatori non sono del 1912 bensì nascono con un decreto del 1919 (governo liberale di Orlando) poi convertito in legge solo nel 1923 (governo fascista).
quanto ai versamenti obbligatori non sono del 1912 bensì nascono con un decreto del 1919 (governo liberale di Orlando) poi convertito in legge solo nel 1923 (governo fascista).
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] Aria di fascismo
Hai letto il libro? Delle guerre ne parla (e di come ci si è arrivati a perderle in quel modo, che è diverso) così come della privazione delle libertà. Certo, è un saggio introduttivo (ben fatto e documentato) che si rivolge al grande pubblico, ci sono tutti i rimandi alle opere per approfondire.OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑19/11/2020, 5:40Filippi se vuole criticare il fascismo può scrivere di come ha perso la guerra e della privazione della libertà.
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Intendo dire Filippi hai gli argomenti per criticare il fascismo se vuoi fallo ma non cercare di stravincere dove straperdi. Forse pensa che nessuno ha il coraggio di farglielo notare
Nella vita c'è una sola regola...purtroppo l'ho dimenticata. The Crew.
Re: [O.T.] Aria di fascismo
E' IL FIGLIO.Si prepara a scendere in campo dopo il suo più grande scoop.L'ultimo messaggio del Duce "NOMINO MIO FIGLIO CHE SI CHIAMERA' BRUNO MIO SUCCESSORE ALLA GUIDA DEL PARTITO E DELLO STATO".Dopotutto anche Benito aveva iniziato facendo il giornalista e lancia il suo movimento:"FORZA DUCE"Magath ha scritto: ↑19/11/2020, 9:32Hai letto il libro? Delle guerre ne parla (e di come ci si è arrivati a perderle in quel modo, che è diverso) così come della privazione delle libertà. Certo, è un saggio introduttivo (ben fatto e documentato) che si rivolge al grande pubblico, ci sono tutti i rimandi alle opere per approfondire.OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑19/11/2020, 5:40Filippi se vuole criticare il fascismo può scrivere di come ha perso la guerra e della privazione della libertà.
Sul campo delle opere pubbliche i regimi successivi scompaiono nel confronto con chiunque fascismo compreso.
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Intendo dire Filippi hai gli argomenti per criticare il fascismo se vuoi fallo ma non cercare di stravincere dove straperdi. Forse pensa che nessuno ha il coraggio di farglielo notare



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Re: [O.T.] Aria di fascismo
Il libro non l’ho letto.Magath ha scritto: ↑19/11/2020, 9:32Hai letto il libro? Delle guerre ne parla (e di come ci si è arrivati a perderle in quel modo, che è diverso) così come della privazione delle libertà. Certo, è un saggio introduttivo (ben fatto e documentato) che si rivolge al grande pubblico, ci sono tutti i rimandi alle opere per approfondire.OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑19/11/2020, 5:40Filippi se vuole criticare il fascismo può scrivere di come ha perso la guerra e della privazione della libertà.
Sul campo delle opere pubbliche i regimi successivi scompaiono nel confronto con chiunque fascismo compreso.
A Roma il confronto e’ alla luce del sole.
Intendo dire Filippi hai gli argomenti per criticare il fascismo se vuoi fallo ma non cercare di stravincere dove straperdi. Forse pensa che nessuno ha il coraggio di farglielo notare
L’autore fa un affermazione chiara che si comprende anche senza aver letto il libro.
Per me quello che dice e’ sbagliato e dannoso.
Sulla base dell’assunto che il fascismo ha fatto solo cose negative, i successivi regimi di prima e seconda repubblica hanno ostracizzato in toto le iniziative del fascismo incluse quelle che non erano specificatamente fasciste ma che sarebbero state necessarie per gestire l’Italia in maniera piu’ assertiva e completa.
Comunque so benissimo che non ci sono le condizioni per condurre un dibattito del genere
- CanellaBruneri
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
In realtà, per dire, la Repubblica ha mantenuto intatto l'apparato poliziesco e non ha abbattuto nulla di quel che era stato costruito. Certo, non si potevano più deportare i veneti a bonificare le paludi, o trasferire i ferrovieri alla garbatella per sventrare meglio per expo42. E, visto che è una tua passione, la Democrazia ha dato alle forze armate un equipaggiamento ed armamento più consono dei moschetti '91, dei carri armati finti, delle fasce per la Russia con suole di cartone. Ah, poi l'italia bombardata è stata ricostruita in tempi piuttosto brevi data la situazione e per fare l'A1 ci sono voluti solo 4 anni, e via elencando. Ah, si sono persino laciati i seguaci tutti vivi e arzilli, quelli che poi (deve essere un vizio) mettevano le bombe nelle banche, nei treni, nelle stazioni e, anche qui, così via elencandoOSCAR VENEZIA ha scritto: ↑19/11/2020, 13:59Il libro non l’ho letto.Magath ha scritto: ↑19/11/2020, 9:32Hai letto il libro? Delle guerre ne parla (e di come ci si è arrivati a perderle in quel modo, che è diverso) così come della privazione delle libertà. Certo, è un saggio introduttivo (ben fatto e documentato) che si rivolge al grande pubblico, ci sono tutti i rimandi alle opere per approfondire.OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑19/11/2020, 5:40Filippi se vuole criticare il fascismo può scrivere di come ha perso la guerra e della privazione della libertà.
Sul campo delle opere pubbliche i regimi successivi scompaiono nel confronto con chiunque fascismo compreso.
A Roma il confronto e’ alla luce del sole.
Intendo dire Filippi hai gli argomenti per criticare il fascismo se vuoi fallo ma non cercare di stravincere dove straperdi. Forse pensa che nessuno ha il coraggio di farglielo notare
L’autore fa un affermazione chiara che si comprende anche senza aver letto il libro.
Per me quello che dice e’ sbagliato e dannoso.
Sulla base dell’assunto che il fascismo ha fatto solo cose negative, i successivi regimi di prima e seconda repubblica hanno ostracizzato in toto le iniziative del fascismo incluse quelle che non erano specificatamente fasciste ma che sarebbero state necessarie per gestire l’Italia in maniera piu’ assertiva e completa.
Comunque so benissimo che non ci sono le condizioni per condurre un dibattito del genere
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Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
sempre dal libro di Vespa
chissà che scopate la buonanima del Benny, bunga bunga ante litteram
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AGLI ALTRI IL CAUDILLO, A NOI IL MANDRILLO – MUSSOLINI HA ''RICEVUTO'' UNA DONNA AL GIORNO, TUTTI I GIORNI, PER VENT'ANNI - IL CIAMBELLANO DI PALAZZO VENEZIA LE CHIAMAVA ''VISITATRICI FASCISTE'' E SI TRATTENEVANO NON PIU' DI UNA MEZZ'ORA: META' DEL TEMPO ERA DESTINATA A UN AMPLESSO FURIOSO CONSUMATO SUL TAPPETO O SU UN CUSCINO SCARLATTO NEL VANO DI UNA DELLE FINESTRE AFFACCIATE SU PIAZZA VENEZIA - LA GIORNALISTA-SPIA FRANCESE MAGDA DE FONTANGES E L'UNICA ARISTOCRATICA, ANGELA CUCCIATI: ESTRATTO HOT DEL LIBRO DI BRUNO VESPA
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
mmm mi convince poco questa pista...oddio magari il legionario era tra gli esecutori (lui magari era l'esperto di armi che sparava alle coppiette poi gli esperti in medicina facevano le mutilazioni, le indagini avevano indicato il medico perugino Francesco Narducci come l'adetto ai feticci anche non sono mai arrivati a trovare prove certe) mentre pacciani vanni ecc erano i guardoni addetti a segnalare agli esecutori la presenza della coppietta (gli omicidi li facevano sempre e solo il venerdi o il sabato sera, solo se cadeva in una certa fase lunare ecc) e insomma non erano molte le date disponibili e quindi dovevano avere una rete di osservatori diffusa per beccare la coppietta appartata proprio in quel lasso di tempo di loro interesse.dostum ha scritto: ↑20/10/2020, 4:43Esoterici e fascisti, chi erano i mostri di Firenze?
Nuove indagini sul mostro di Firenze. Una pista conduce all’ipotesi di una setta esoterica di fascisti. Sullo sfondo la strategia della tensione
Mostro di Firenze, una storia che riaffiora dagli anni 70 e 80. In questi giorni di canicola stagionale si è letta una notizia che a molti è sembrata enfatizzata dalla ricerca di notizie bomba estive che sovente in realtà rivelano delle bufale.
Parliamo delle nuove indagini e delle nuove piste sugli omicidi operati dal “Mostro” di Firenze negli anni ‘70 e ’80: in effetti, trattandosi di omicidi plurimi volontari e aggravati, il reato è imprescrittibile. Gli omicidi del Mostro in qualche misura si inserirebbero nella cosiddetta strategia della tensione di quel periodo. Le agenzie di stampa informano che è indagato tale Giampiero Vigilanti, il quale già venne perquisito nel settembre 1985, tre giorni avanti la prima perquisizione a Pietro Pacciani. Sembra fosse stato segnalato da alcuni vicini come possibile Mostro. Nella sua abitazione furono trovati alcuni ritagli di giornali sui delitti delle coppiette.
Nove anni più tardi, nel 1994, si legge ancora sui quotidiani, dopo una lite con un vicino di casa l’ex legionario fu perquisito una seconda volta e in casa i carabinieri gli trovarono 176 proiettili calibro 22 di marca Winchester serie H, gli stessi usati dal Mostro di Firenze. Gli accertamenti non portarono comunque a niente e Vigilanti venne scagionato. La Adn kronos riporta testualmente:
”Giampiero Vigilanti, 87 anni, originario di Vicchio del Mugello, conterraneo di Pacciani: la Procura e i carabinieri del Ros battono una nuova pista, che cerca contatti tra un estremista di destra e i personaggi già al centro del processo ai cosiddetti ‘compagni di merende’. Un ex legionario è indagato: si tratta, come riferisce il “Corriere Fiorentino”, di Giampiero Vigilanti, 87 anni, residente a Prato ed originario di Vicchio del Mugello (Firenze), che ha conosciuto Pietro Pacciani, il sospettato numero uno per i delitti delle otto coppie di fidanzati commessi nelle campagne intorno a Firenze fra il 1968 e il 1985. Vigilanti fu già perquisito nel settembre del 1985, tre giorni prima della perquisizione in casa di Pacciani. Ma Vigilanti non sarebbe il solo indagato in questa nuova inchiesta affidata dalla Procura di Firenze al procuratore capo di Pistoia, Paolo Canessa, l’ex pm fiorentino che da sempre cerca la verità sul mistero del killer delle coppiette massacrate. Sono state passate al setaccio le relazioni di Vigilanti con Pacciani, con un defunto imprenditore di origini tedesche a suo tempo investito dalle indagini e con Salvatore Vinci, ma anche con altri elementi delle destra più estrema. L’ipotesi – scrive l’edizione fiorentina di “La Repubblica” che dà conto dei nuovi sviluppi – è che ci siano stati contatti con la strategia della tensione e con la volontà di aumentare la pressione sulla Procura di Firenze che all’epoca indagava sugli attentati ai treni”.
L’ipotesi dei delitti del Mostro come elemento della cosiddetta strategia della tensione sembrerebbe fare a cazzotti con la realtà. Chi conosce le metodiche del Mostro di uccisione e di taglio con precisione quasi chirurgica delle parti intime delle vittime, praticamente pezzi di carne escissi come feticci, difficilmente può ritenerle come confacenti a delitti “politici” (tipo attentati e stragi sui treni e sulle piazze), anzi ne evidenzia l’aspetto paranoico rituale.
Eppure ci sono delle assonanze neanche troppo sotto traccia. Si parla in questo nuovo filone di indagine di un ex legionario e di ambienti di estrema destra. Chi è Giampiero Vigilanti? Nel 1952 entra nella Legione Straniera, combattendo in Vietnam e Algeria, dove si vantava di avere ucciso addirittura centinaia di nemici; un fatto effettivamente lo rende ancora oggi leggendario nella Legione: fu catturato, torturato dai vietnamiti e sepolto vivo, ma in circostanze rocambolesche viene salvato da altri legionari. Vigilanti vanta amicizie fraterne con moti nazifascisti, tra cui Rolf Reinecke, residente a Prato negli anni ’80. Sembra quasi la trama di un noir della serie africana di Grangè, che ben conosce le porcherie della Legione Straniera e dell’Armée di quegli anni ingarbugliate da strane commistioni esoteriche quasi stregonesche. Ma la realtà non è un romanzo, è ben oltre.
Per certi aspetti alcuni dei macabri rituali del Mostro sono assimilabili a quelli di alcune stragi naziste commesse in Italia durante la Resistenza. Anzi scrive Selvatici su Repubblica:
“Colpisce in primo luogo l’efferatezza del delitto del Mostro del 14 settembre 1974. Stefania Pettini, figlia di un partigiano e attivista comunista, fu sorpresa in auto con il fidanzato Pasquale Gentilcore. Ucciso lui, l’assassino estrasse ancora viva dalla macchina la giovane donna e infierì su di lei con 96 coltellate e infine, in segno di estremo oltraggio, la penetrò in vagina con un tralcio di vite. Il suo corpo straziato ricordava quelli delle donne massacrate dalle SS di Walter Reder nel corso dell’eccidio di Vinca (24 agosto 1944). Alcune di loro erano state impalate e a una era stato strappato il bambino il feto che portava in grembo”.
E’ d’altronde ben nota e storicamente appurata l’appartenenza di non pochi ufficiali delle SS al nazismo magico in connessione a orrendi rituali. Inoltre un libro recente, Internazionale Nera di Andrea Sceresini, apre un potente faro di squarcio interpretativo su alcuni fenomeni mai trattati in precedenza: e cioè la sinergia tra nazifascisti, alcuni Legionari e riti esoterici. L’Internazionale nera per anni ha avuto una sede importantissima a Lisbona, sotto la copertura dell’Aginter Presse, a sua volta coperta dal regime fascista portoghese. Tutta la peggiore sozzura criminale fascista italiana, spagnola e francese ebbe rapporti con la Aginter Presse. Il vertice gerarchico dell’Aginter Presse era composto da ex legionari francesi spesso transitati nella famigerata OAS o da ex SS. Il capo della Aginter era Guérin-Sérac (alias Yves Guillou), forse oggi deceduto, il vicecapo era Jean Marie Laurent, ambedue già appartenenti alla Legione straniera e combattenti in Vietnam e Algeria. Altro pezzo da novanta di Aginter era Robert Henry Leroy, francese, ma arruolatosi nelle SS durante la II guerra mondiale. Sia Guérin-Sérac, sia Laurent che Leroy hanno avuto a che fare con la strage di Piazza Fontana del 1969 e con altre stragi per i loro legami coi fascisti italiani.
Nel libro di Sceresini si descrivono dettagliatamente i rapporti stretti tra Guérin-Sérac e l’Ordre du temple solaire, tramite il fascista belga Luc Jouret. L’Ordre du temple solaire era una famigerata setta esoterica tradizionalista. Una parte degli appartenenti a questa setta si suicidarono tra il 1994 e il 1995: 25 membri in Svizzera nel Canton Vallese in due incendi, altri 23 membri, tra suicidati e ammazzati a Cheiry, sempre nel cantone svizzero; 5 nel Quebec,; 16 in Francia nel massiccio del Vercors. I due leader della setta Joseph di Mambro e Luc Jouret furono trovati morti tra i 23 di Cheiry. Di rilievo resta il fatto che Guérin-Sérac, ufficialmente cattolico tradizionalista, era componente della setta esoterica neotemplare Ordre du temple solaire. E’ quindi assodato che pericolosi nazifascisti ex legionari erano al contempo membri di oscure sette esoteriche e compagni di merenda della strategia della tensione in Italia ordita a suon di bombe e di attentati. Peccato che gli archivi di Aginter Presse, sequestrati dall’esercito portoghese che cacciò i fascisti al potere, sono “evaporati”; qualcosa fu pubblicato dall’Europeo e dall’Espresso, il resto è finito o a Mosca o negli USA; sarebbe stato utile leggere i nomi dei legionari fascisti italiani collaboratori. Per tornare a bomba, si possono insomma perseguire insieme macabri rituali, che fanno anche da “cemento” all’interno della comunità settaria, e obiettivi fascisti (per conto terzi?) di destabilizzazione. Comunque Don Guillou, cioè Guérin-Sérac, partecipò nel 2006 al Foro Espiritual Estrella, un summit interconfessionale di vari movimenti settari, tra cui gli italiani della Ananda Marga, il cui nucleo storico italiano fu fondato da appartenenti veronesi ad Ordine Nuovo. Comunque una serie impressionante di persone connesse con gli omicidi del Mostro di Firenze sono state con gli anni suicidate o ammazzate; altre sono scomparse in circostanze misteriose. Si tratta di vicende difficilmente attribuibili a Pacciani e al suo nucleo di porci efferati di provincia, quanto piuttosto a una setta con elementi militari consistenti.
Un altro particolare di contorno di non poco rilievo era avvenuto in Toscana, a Viareggio, qualche anno prima, nel 1969: il rapimento/omicidio del bambino Ermanno Lavorini. Le piste perseguite nei primi anni furono l’omicidio post violenza carnale pedofila. La verità era un’altra, si era trattato di un rapimento, motivato dall’esigenza di una banda di giovani fascisti di fare cassa per la loro cellula eversiva. Per molto tempo ci fu invece una feroce campagna, montata a neve dalla stampa e dalla destra, contro gli omosessuali e “la sinistra che li difende”, che contribuì non poco all’imbarbarimento di una parte degli italiani verso la cosiddetta maggioranza silenziosa
Noi non sappiamo quanto sia foriera di sviluppi la nuova pista di indagine sul Mostro di Firenze, sappiamo solo che esiste un solito fondamento di pabulum e di circostanze nell’Italia di quegli anni, che hanno dei ponti solidi anche con l’Italia di questi anni.
Ma il problema di questa storia è individiare i mandanti piu che i manovali.
La sensazione è che le indagini le hanno sempre fatte arenare quando si avvicinavano troppo alla verità...qui da me il pm Mignini che indagava sul mostro quando ha iniziato a andare a fondo della storia gli hanno tolto il fascicolo denunciandolo (poi dopo anni assolto) mi pare per abuso d'ufficio ecc...e cosi alla procura di firenze, come qualche inquirente si avvicinava troppo giu trasferimenti d'ufficio e simili.
Dubito che quei 4 mentecatti dei neonazisti italiani siano così potenti e collegati "in alto" da avere il potere di bloccare le indagini...potere invece che a quanto si è capito è nelle mani della massoneria che è sempre stata chiamata in causa con la faccenda del mostro ma sempre chissa perche mai indagata a fondo...
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
Considerazioni un po' slegate a cui si fa fatica a dare un senso compiuto.CanellaBruneri ha scritto: ↑19/11/2020, 15:12In realtà, per dire, la Repubblica ha mantenuto intatto l'apparato poliziesco e non ha abbattuto nulla di quel che era stato costruito. Certo, non si potevano più deportare i veneti a bonificare le paludi, o trasferire i ferrovieri alla garbatella per sventrare meglio per expo42. E, visto che è una tua passione, la Democrazia ha dato alle forze armate un equipaggiamento ed armamento più consono dei moschetti '91, dei carri armati finti, delle fasce per la Russia con suole di cartone. Ah, poi l'italia bombardata è stata ricostruita in tempi piuttosto brevi data la situazione e per fare l'A1 ci sono voluti solo 4 anni, e via elencando. Ah, si sono persino laciati i seguaci tutti vivi e arzilli, quelli che poi (deve essere un vizio) mettevano le bombe nelle banche, nei treni, nelle stazioni e, anche qui, così via elencando
Comunque.
So anch'io che sono state mantenuti dei retaggi del ventennio (anche Scalfari e Napolitano ) ed è mancata una epurazione totale.
L'elenco pedissequo e la polemica su ogni singola voce non mi interessa.
Alla fine l'Italia di oggi anche se più forte quantitativamente è più debole qualitativamente ha perso senso e autostima in modo clamoroso, non solo rispetto al ventennio, ma rispetto a tutti i regimi precedenti. E questo è imputabile a come è stato condotto l'antifascismo, facendone un arma politica impropria senza considerare i danni che si facevano all' Italia.
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
invece son facili da seguire le tue paralogie da poseur di Roma nord che manco può più prendere un caffè al bar se no lo corcano.OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑19/11/2020, 18:54Considerazioni un po' slegate a cui si fa fatica a dare un senso compiuto.CanellaBruneri ha scritto: ↑19/11/2020, 15:12In realtà, per dire, la Repubblica ha mantenuto intatto l'apparato poliziesco e non ha abbattuto nulla di quel che era stato costruito. Certo, non si potevano più deportare i veneti a bonificare le paludi, o trasferire i ferrovieri alla garbatella per sventrare meglio per expo42. E, visto che è una tua passione, la Democrazia ha dato alle forze armate un equipaggiamento ed armamento più consono dei moschetti '91, dei carri armati finti, delle fasce per la Russia con suole di cartone. Ah, poi l'italia bombardata è stata ricostruita in tempi piuttosto brevi data la situazione e per fare l'A1 ci sono voluti solo 4 anni, e via elencando. Ah, si sono persino laciati i seguaci tutti vivi e arzilli, quelli che poi (deve essere un vizio) mettevano le bombe nelle banche, nei treni, nelle stazioni e, anche qui, così via elencando
Comunque.
So anch'io che sono state mantenuti dei retaggi del ventennio (anche Scalfari e Napolitano ) ed è mancata una epurazione totale.
L'elenco pedissequo e la polemica su ogni singola voce non mi interessa.
Alla fine l'Italia di oggi anche se più forte quantitativamente è più debole qualitativamente ha perso senso e autostima in modo clamoroso, non solo rispetto al ventennio, ma rispetto a tutti i regimi precedenti. E questo è imputabile a come è stato condotto l'antifascismo, facendone un arma politica impropria senza considerare i danni che si facevano all' Italia.
Detto questo: l'italia prefascista era notoriamente stimata e temuta (avanti Savoia!), l'Italia fascista era temutissima, rispettata e imperiale. L'antifascismo (e capisco che non sei praticante, manco la Costituzione sai) grazie al cielo ha ridato dignità al Paese (sì, compresi i Democristiani) che mai ha avuto sin da quando era solo un pensiero (Dante, conosci?).
Tu vivi in una bolla ucronica i cui ingredienti di base sono oltre l'astrazione dalla realtà (che trova riscontro nel tuo rapporto omoaffettivo con barbino), un narcisismo senza neppure una pallida giustificazione, il tutto condito con la spezia di ignoranza crassa e codina (lo si intuisce dall'uso di un linguaggio pseudo forbito sempre fuori sincro).
Cavalca la tua moto e vai in Costa Azzurra, così puoi entrare in un bar e berti un caffè con il mignolino all'insù: peccato che in Francia facciano un caffè di merda
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Re: [O.T.] Aria di fascismo
L’ avevo detto poco sopra non ci sono le condizioni per fare un dibattito serio sul fascismo. E’ solo questione di tempo che ti piomba il cretino di sinistra, non regge il dibattito nel merito e prova a squalificarti come persona , un classico per questi poveracci. Umanamente uno che fa così vale meno di un paio di mutande zozze.
Che poi adombra pure la possibilità che io sia frocio a mo di insulto.Ma brutto cretino non sei uno di quelli che fa le battaglie contro l’omofobia ? E poi quando sentì la cosa che non ti sconfinfera dai del frocio per
denigrare. Allora oltre che comunista sei pure cretino. E se mi mettessi io a rinvangare sulla tua vita personale chissà quante belle cose verrebbero fuori , una personalità’ come la tua non viene fuori senza un aiuto ambientale. Io di me sono sicuro che mi piace la figa, sul fatto che tu l’abbia preso nel sedere o abbia bramato qualche volta di prenderlo non ci metterei la mano sul fuoco
Che poi adombra pure la possibilità che io sia frocio a mo di insulto.Ma brutto cretino non sei uno di quelli che fa le battaglie contro l’omofobia ? E poi quando sentì la cosa che non ti sconfinfera dai del frocio per
denigrare. Allora oltre che comunista sei pure cretino. E se mi mettessi io a rinvangare sulla tua vita personale chissà quante belle cose verrebbero fuori , una personalità’ come la tua non viene fuori senza un aiuto ambientale. Io di me sono sicuro che mi piace la figa, sul fatto che tu l’abbia preso nel sedere o abbia bramato qualche volta di prenderlo non ci metterei la mano sul fuoco