[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
anche perchè è facile, molto facile parlare il giorno dopo. io da interista mica sono contento che nella mia squadra primavara ci siano 9 stranieri. se siamo fuori è perchè ieri sera in campo c'erano giocatori che manco giocano fissi nelle loro squadre
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Risaputamente un cretino che si crede un filosofo.Drogato_ di_porno ha scritto:giancarlo dotto
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ma Giancarlo è Dotto. 

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
e battere i calci d'angolo. li battiamo sempre bassi e corti facile preda dell'uomo sul primo palo
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
complimenti a chi????Nip ha scritto:
In velocità come se si costruiscono un fortino nella propria area? Non c'erano gli spazi.
Hanno lasciato spazio sugli esterni apposta, concedendo spazio a Candreva e soprattutto a Darmian (che non ne ha imbroccata una) e quindi la possibilità di fare tanti cross sapendo che i loro difensori di testa erano molto meglio dei nostri attaccanti. Tatticamente è stata studiata bene dal loro CT.
Dovevavamo assediarli meglio. Siamo riusciti a schiacciarli bene nella loro area solo verso la fine del primo tempo per una decina di minuti ma anche per un pizzico di sfortuna non è arrivato il gol. Nella ripresa solo a sprazzi li abbiamo messi sotto.
La Svezia come valore tecnico non sarà granchè ma è una squadra solida e compatta. All'andata ci hanno menato il giusto e concedendoci pochissime occasioni, al ritorno si sono difesi bene. Questi hanno buttato fuori Olanda e Italia, complimenti a loro.
questi hanno buttato fuori l'olanda perché e solamente messa molto ma molto peggio di noi...
la nostra nazionale attuale è leggermente più forte di quella di Conte, di sicuro non avremmo vinto il mondiale,ma con un allenatore bravo e i giocatori giusti nella posizione giusta(cosa mai successa con Ventura) potevamo dire la nostra.
una sottospecie di allenatore senza passato ed evidentemente senza nè presente nè futuro che è riuscito a mettere un terzino a fare l'interno, una punta a fare l'interno all'andata, a tenere in panchina i pochi che saltano l'uomo,non capire che un cazzo di 4-3-3 andava a nozze con dei pennelloni alti e soprattutto quando non hai spazi te li devi CREARE..ha provato 42 mila moduli assurdi, uno peggio dell'altro, inventandosi delle scelte ridicole come quelle di ieri (Florenzi mezz'ala sinistra, l'insistenza testarda su quel cesso di Parolo, l'utilizzo di Bernardeschi), inoltre è riuscito anche a non dimettersi alla fine di tale scempio.
ps in russia la svezia prenderà ceffoni da tutti
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Magnate tranquillissimi
"Serve un'analisi approfondita e decidere le scelte future", dice il n. 1 della Federcalcio
http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale ... 2442.shtml
"Serve un'analisi approfondita e decidere le scelte future", dice il n. 1 della Federcalcio
http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale ... 2442.shtml
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ecco cosa pensano i granata di ventura:
Il fiume scorre.
Ti aspettavo.
Ti aspettavo come ho aspettato poche persone nella mia vita.
Il fiume porta i cadaveri dei nemici.
Di solito li porta quando non te ne frega più niente.
Eppure, sapessi quanto me ne frega questa volta!
Passa, passa pallone gonfiato.
No, non sei più un pallone gonfiato.
Ma galleggi lo stesso.
Hai impiegato un anno a non piacermi.
All’inizio pensavo che quel gioco di merda, millantato come maestria, fosse un mezzo necessario alla nostra promozione.
E così fu, me lo feci piacere.
Tuttavia furono prima le voci, poi i tuoi atteggiamenti.
Ricordi quello 0-0 con l’Albinoleffe?
Oppure lo 0-0 con il Genoa? Forse tutto iniziò lì.
E poi fu un progressivo prendere coscienza.
Tu ci odiavi, lo so.
Lo so perché lo dicevi appena ti allontanavi da Torino.
Non ci amavi, ti risultava incredibile pensare che non tutti potessero stendersi adoranti di fronte a te, pallone gonfiato.
Già, perché tu eri il Messia, quello che ‘costruiva sulle macerie’.
Quello che ogni tre per due tirava fuori la storia del taxista, delle cazzo di bandiere.
Tu eri quello che spingeva i giocatori verso le ‘grandi squadre’, quello che parlava di tesoretti.
Quello che confondeva con le parole, che ci rinfacciava un periodo nero storico, che addobbava di prosopopea la sua mediocrità, che arringava le follie parlando di processi di crescita, anche quando le partite che vedevamo erano uno schifo atroce.
Tu eri quello che insultava la tribuna dopo un gol, che faceva il gesto del tagliagole.
Quello patetico con la camicia aperta come i playboy anni ‘60, con la faccia che grondava di lampade, che nei locali si considerava troppo importante per quello che sarebbe stato un dovere.
Tu eri quello che ha convinto buona parte della tifoseria che le nostre ambizioni fossero da ridimensionare, e su questo sei andato a braccetto col tuo datore di lavoro.
Eri quello che ha spacciato una vittoria in un sedicesimo di finale come la Coppa del Mondo vinta 4-0 contro il Brasile, un derby come virtù divina.
E dietro tutti ad adorarti, perché tu eri il Messia, è vero.
Tu eri quello che, mediocre da una vita, ti eri convinto di essere un semidio, tante erano le persone che ti adoravano.
Quello con la corte imbarazzante al tuo fianco, con le vedove che hanno continuato a tifare per te anche quando te ne sei andato, e che per dispetto hanno tifato contro sperando in un tuo ritorno, Maestro.
Maestro sì, ma di ‘sto cazzo.
5 anni.
5 lunghi anni a fare battaglie con l’amico e fratello Walter.
In mezzo tanti insulti, da parte di chi aveva confuso il Toro con una persona, con chi non aveva esitato a scambiare l’essenza Toro con il cieco idolatrare un montato.
5 anni.
Abbiamo brindato quando te ne sei andato, talmente ti avevamo sempre visto come un seme alieno, i cui danni, come già detto, sopravvivono alla tua quanto mai sospirata dipartita dal Toro.
Chi tifava per altre squadre, diceva che per noi eri oro colato.
Non eri oro, ma colavi lo stesso.
Ora tutti hanno visto.
Tutta Italia ha visto e pagherà le conseguenze di aver messo un pallone gonfiato alla guida del calcio nazionale.
Il destino invece ha approntato per te, ma soprattutto per noi, una rivincita colossale, che neanche Hitchcock avrebbe saputo immaginare.
Peggio della Corea.
Peggio del povero Fabbri.
Il tuo nome è legato in eterno a una delle pagine più vergognose della storia del calcio italiano.
Eh sì, stai passando sul fiume.
Non sei più un pallone gonfiato, ma galleggi lo stesso.
Chissà come mai.
Il fiume scorre.
Ti aspettavo.
Ti aspettavo come ho aspettato poche persone nella mia vita.
Il fiume porta i cadaveri dei nemici.
Di solito li porta quando non te ne frega più niente.
Eppure, sapessi quanto me ne frega questa volta!
Passa, passa pallone gonfiato.
No, non sei più un pallone gonfiato.
Ma galleggi lo stesso.
Hai impiegato un anno a non piacermi.
All’inizio pensavo che quel gioco di merda, millantato come maestria, fosse un mezzo necessario alla nostra promozione.
E così fu, me lo feci piacere.
Tuttavia furono prima le voci, poi i tuoi atteggiamenti.
Ricordi quello 0-0 con l’Albinoleffe?
Oppure lo 0-0 con il Genoa? Forse tutto iniziò lì.
E poi fu un progressivo prendere coscienza.
Tu ci odiavi, lo so.
Lo so perché lo dicevi appena ti allontanavi da Torino.
Non ci amavi, ti risultava incredibile pensare che non tutti potessero stendersi adoranti di fronte a te, pallone gonfiato.
Già, perché tu eri il Messia, quello che ‘costruiva sulle macerie’.
Quello che ogni tre per due tirava fuori la storia del taxista, delle cazzo di bandiere.
Tu eri quello che spingeva i giocatori verso le ‘grandi squadre’, quello che parlava di tesoretti.
Quello che confondeva con le parole, che ci rinfacciava un periodo nero storico, che addobbava di prosopopea la sua mediocrità, che arringava le follie parlando di processi di crescita, anche quando le partite che vedevamo erano uno schifo atroce.
Tu eri quello che insultava la tribuna dopo un gol, che faceva il gesto del tagliagole.
Quello patetico con la camicia aperta come i playboy anni ‘60, con la faccia che grondava di lampade, che nei locali si considerava troppo importante per quello che sarebbe stato un dovere.
Tu eri quello che ha convinto buona parte della tifoseria che le nostre ambizioni fossero da ridimensionare, e su questo sei andato a braccetto col tuo datore di lavoro.
Eri quello che ha spacciato una vittoria in un sedicesimo di finale come la Coppa del Mondo vinta 4-0 contro il Brasile, un derby come virtù divina.
E dietro tutti ad adorarti, perché tu eri il Messia, è vero.
Tu eri quello che, mediocre da una vita, ti eri convinto di essere un semidio, tante erano le persone che ti adoravano.
Quello con la corte imbarazzante al tuo fianco, con le vedove che hanno continuato a tifare per te anche quando te ne sei andato, e che per dispetto hanno tifato contro sperando in un tuo ritorno, Maestro.
Maestro sì, ma di ‘sto cazzo.
5 anni.
5 lunghi anni a fare battaglie con l’amico e fratello Walter.
In mezzo tanti insulti, da parte di chi aveva confuso il Toro con una persona, con chi non aveva esitato a scambiare l’essenza Toro con il cieco idolatrare un montato.
5 anni.
Abbiamo brindato quando te ne sei andato, talmente ti avevamo sempre visto come un seme alieno, i cui danni, come già detto, sopravvivono alla tua quanto mai sospirata dipartita dal Toro.
Chi tifava per altre squadre, diceva che per noi eri oro colato.
Non eri oro, ma colavi lo stesso.
Ora tutti hanno visto.
Tutta Italia ha visto e pagherà le conseguenze di aver messo un pallone gonfiato alla guida del calcio nazionale.
Il destino invece ha approntato per te, ma soprattutto per noi, una rivincita colossale, che neanche Hitchcock avrebbe saputo immaginare.
Peggio della Corea.
Peggio del povero Fabbri.
Il tuo nome è legato in eterno a una delle pagine più vergognose della storia del calcio italiano.
Eh sì, stai passando sul fiume.
Non sei più un pallone gonfiato, ma galleggi lo stesso.
Chissà come mai.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Cannavaro la tocca piano


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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
è un calcio malaaaaaaaato
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Questo sarà solo l'inizio, presto l'italietta diverrà roba da calcio indiano tipo macao, sri lanka e timor est. Era il naturale proseguimento delle cose, basta guardare dai pulcini in su e tutto ciò che ruota attorno al calcio, sia esso dilettante o meno, si è scoperchiato il vado di pandora e servirebbe solo decapitare la "cupola" se però non fosse inutile, tavecchio e soci (opti pogba, le 4 lesbiche ecc..) verrebbero rimpiazzati da altri vecchiacci incapaci. Già che non si sono ancora dimessi e "servono riflessioni" la dice lunga.
Gente a neanche venti anni pagata milioni, tipo dollarumma, che motivazione può avere a giocare e sbattersi? Ora son tutti ragazzini pieni di soldi e figa, vi ricordate quando si inventavano gli infortuni per non giocare in nazionale e dare la precedenza al club?
Ora come ora non ci sono neanche le basi per pensare di esser degni per il qatar nel 2022.
Gente a neanche venti anni pagata milioni, tipo dollarumma, che motivazione può avere a giocare e sbattersi? Ora son tutti ragazzini pieni di soldi e figa, vi ricordate quando si inventavano gli infortuni per non giocare in nazionale e dare la precedenza al club?
Ora come ora non ci sono neanche le basi per pensare di esser degni per il qatar nel 2022.
Ultima modifica di Paperinik il 14/11/2017, 12:20, modificato 1 volta in totale.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Bernardeschi è un ottimo esempio per farsi delle domande.ethernet ha scritto:(Florenzi mezz'ala sinistra, l'insistenza testarda su quel cesso di Parolo, l'utilizzo di Bernardeschi)
L'hanno pagato 40 milioni. In pratica la Juve ha speso, per comprarlo, l'intero fatturato del Benevento per poi non farlo giocare.
E la Juve stessa, unica italiana che ultimamente bazzica le zone alte d'Europa e che quindi hanno almeno l'abitudine a certi palcoscenici, da alla nazionale tre giocatori che hanno 40, 36 e 33 anni.
E in Rai, ieri sera, cercavano di convincere Chiellini a non smettere, perché "hai solo 33 anni"
Prot
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Colpo di classe: non si dimetteCapitanvideo ha scritto:Ecco cosa pensano i granata di ventura:
Il fiume scorre.
Ti aspettavo.
Ti aspettavo come ho aspettato poche persone nella mia vita.
Il fiume porta i cadaveri dei nemici.
Di solito li porta quando non te ne frega più niente.
Eppure, sapessi quanto me ne frega questa volta!
Passa, passa pallone gonfiato.
No, non sei più un pallone gonfiato.
Ma galleggi lo stesso.
Hai impiegato un anno a non piacermi.
All’inizio pensavo che quel gioco di merda, millantato come maestria, fosse un mezzo necessario alla nostra promozione.
E così fu, me lo feci piacere.
Tuttavia furono prima le voci, poi i tuoi atteggiamenti.
Ricordi quello 0-0 con l’Albinoleffe?
Oppure lo 0-0 con il Genoa? Forse tutto iniziò lì.
E poi fu un progressivo prendere coscienza.
Tu ci odiavi, lo so.
Lo so perché lo dicevi appena ti allontanavi da Torino.
Non ci amavi, ti risultava incredibile pensare che non tutti potessero stendersi adoranti di fronte a te, pallone gonfiato.
Già, perché tu eri il Messia, quello che ‘costruiva sulle macerie’.
Quello che ogni tre per due tirava fuori la storia del taxista, delle cazzo di bandiere.
Tu eri quello che spingeva i giocatori verso le ‘grandi squadre’, quello che parlava di tesoretti.
Quello che confondeva con le parole, che ci rinfacciava un periodo nero storico, che addobbava di prosopopea la sua mediocrità, che arringava le follie parlando di processi di crescita, anche quando le partite che vedevamo erano uno schifo atroce.
Tu eri quello che insultava la tribuna dopo un gol, che faceva il gesto del tagliagole.
Quello patetico con la camicia aperta come i playboy anni ‘60, con la faccia che grondava di lampade, che nei locali si considerava troppo importante per quello che sarebbe stato un dovere.
Tu eri quello che ha convinto buona parte della tifoseria che le nostre ambizioni fossero da ridimensionare, e su questo sei andato a braccetto col tuo datore di lavoro.
Eri quello che ha spacciato una vittoria in un sedicesimo di finale come la Coppa del Mondo vinta 4-0 contro il Brasile, un derby come virtù divina.
E dietro tutti ad adorarti, perché tu eri il Messia, è vero.
Tu eri quello che, mediocre da una vita, ti eri convinto di essere un semidio, tante erano le persone che ti adoravano.
Quello con la corte imbarazzante al tuo fianco, con le vedove che hanno continuato a tifare per te anche quando te ne sei andato, e che per dispetto hanno tifato contro sperando in un tuo ritorno, Maestro.
Maestro sì, ma di ‘sto cazzo.
5 anni.
5 lunghi anni a fare battaglie con l’amico e fratello Walter.
In mezzo tanti insulti, da parte di chi aveva confuso il Toro con una persona, con chi non aveva esitato a scambiare l’essenza Toro con il cieco idolatrare un montato.
5 anni.
Abbiamo brindato quando te ne sei andato, talmente ti avevamo sempre visto come un seme alieno, i cui danni, come già detto, sopravvivono alla tua quanto mai sospirata dipartita dal Toro.
Chi tifava per altre squadre, diceva che per noi eri oro colato.
Non eri oro, ma colavi lo stesso.
Ora tutti hanno visto.
Tutta Italia ha visto e pagherà le conseguenze di aver messo un pallone gonfiato alla guida del calcio nazionale.
Il destino invece ha approntato per te, ma soprattutto per noi, una rivincita colossale, che neanche Hitchcock avrebbe saputo immaginare.
Peggio della Corea.
Peggio del povero Fabbri.
Il tuo nome è legato in eterno a una delle pagine più vergognose della storia del calcio italiano.
Eh sì, stai passando sul fiume.
Non sei più un pallone gonfiato, ma galleggi lo stesso.
Chissà come mai.
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Capitanvideo ha scritto:Bernardeschi è un ottimo esempio per farsi delle domande.ethernet ha scritto:(Florenzi mezz'ala sinistra, l'insistenza testarda su quel cesso di Parolo, l'utilizzo di Bernardeschi)
L'hanno pagato 40 milioni. In pratica la Juve ha speso, per comprarlo, l'intero fatturato del Benevento per poi non farlo giocare.
E la Juve stessa, unica italiana che ultimamente bazzica le zone alte d'Europa e che quindi hanno almeno l'abitudine a certi palcoscenici, da alla nazionale tre giocatori che hanno 40, 36 e 33 anni.
E in Rai, ieri sera, cercavano di convincere Chiellini a non smettere, perché "hai solo 33 anni"
Prot
qui ti do ragione
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Il calcio come la politica. Tavecchio che esperienza di calcio tiene ???? Stato calciatore allenatore
Ultima modifica di apache il 14/11/2017, 12:43, modificato 1 volta in totale.
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
- Gargarozzo
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- Messaggi: 20022
- Iscritto il: 21/11/2016, 6:09
- Località: piemonte
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
la deriva dirigenziale, è bene vederlo, riguarda ormai ogni sport italiano. (E parte da altri settori che ben conosciamo...)
Guardiamo in che stato sono il basket, il tennis, la pallavolo, l'atletica, il ciclismo...
Bene vedere l'incompetenza specifica, ma senza inquadrarla in un quadro più ampio si rischia di non vederne tutte le ramificazioni.
Nel calcio è sicuramente più grave, perché da sempre si prende il 90% (e oltre) degli sponsor, perché è lo "sport nazionale"
e l'indotto (bar, ristoranti, ecc) è più condizionato da esso, e gli sprechi (umani, di talento, economici...) sono evidentissimi.
Però la malagestione, il clientelismo, l'immortalità di certi dirigenti che non conoscono NULLA dello sport che sono chiamati a rappresentare, sono malattie croniche e sempre sottovalutate da questioni tattiche o dettagli che hanno importanza, ma che finiscono sempre per essere foglie di fico su problematiche molto più gravi
Guardiamo in che stato sono il basket, il tennis, la pallavolo, l'atletica, il ciclismo...
Bene vedere l'incompetenza specifica, ma senza inquadrarla in un quadro più ampio si rischia di non vederne tutte le ramificazioni.
Nel calcio è sicuramente più grave, perché da sempre si prende il 90% (e oltre) degli sponsor, perché è lo "sport nazionale"
e l'indotto (bar, ristoranti, ecc) è più condizionato da esso, e gli sprechi (umani, di talento, economici...) sono evidentissimi.
Però la malagestione, il clientelismo, l'immortalità di certi dirigenti che non conoscono NULLA dello sport che sono chiamati a rappresentare, sono malattie croniche e sempre sottovalutate da questioni tattiche o dettagli che hanno importanza, ma che finiscono sempre per essere foglie di fico su problematiche molto più gravi
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
sed magis amica veritas.