E quel simpaticone di Sundas pare abbia delle grane...
Secondo l'avvocato del rom nessuno è stato trattato come il suo assistito nei tanti casi di decessi provocati da incidenti stradali. E ci sarebbe un'indagine in corso per tentata estorsione sull'agente che tentó di lanciare la 'linearom' e su Fabiani, che ospitó il rom nel residence di Porto
Ancona, 13 marzo 2008 - ''E' un processo unico in Italia''. Così ha commentato la sentenza d'appello nei contronti di marco Ahmetovic il suo avvocato difensore Felice Franchi. Nella sua arringa davanti ai giudici della Corte d'Appello, il legale ha ricordato stamane una frase del presidente della Corte d'Appello delle Marche Mario Buffa, che in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario aveva parlato di ''prevenzione'' nei confronti del rom responsabile della strage di Appignano.
Secondo Franchi, nessuno è stato trattato come il suo assistito nei tanti casi di decessi provocati da incidenti stradali, citando il più recente, quello della donna che a Roma ''ha travolto e ucciso una ragazzina, è fuggita, è stata scoperta dai carabinieri mentre il suo carrozziere le stava riparando l'auto ed è stata in carcere solo per tre giorni''.
Per Franchi inoltre, il processo Ahemetovic è stato ''un processo mediatico''. E l'avvocato ha definito ''maledetto'' il rapporto con l'agente Alessio Sundas, ''che ha approfittato della solitudine e dell'ingenuità di Marco Ahmetovic'', di cui voleva sfruttare l'immagine per il lancio di una linea di abbigliamento e di un memoriale. Memoriale - ha sottolineato l'avvocato - che dopo ''diffide su diffide ora è nelle mani dei carabinieri''.
Ci sarebbe addirittura un'indagine in corso per tentata estorsione sul manager toscano. Fu lui a lanciare il progetto della 'linearom' (abbigliamento, accessori e profumi)con Marco Ahmetovic come testimonial. E su Marco Fabiani, proprietario dell'appartamento di Porto d'Ascoli, in cui il rom condannato a sei anni e sei mesi per la strage di Appignano, ha trascorso alcuni mesi agli arresti domiciliari.
A rivelarlo è stato lo stesso Franchi nell'arringa alla Corte di Appello di Ancona. Parlando con i giornalisti durante una pausa dell'udienza, l'avvocato ha detto peró di non sapere nulla di più sull'indagine. Davanti ai giudici della Corte di Appello ha avuto parole dure nei confronti di Sundas e Fabiani, spiegando che Ahmetovic aveva inizialmente accettato le proposte dell'agente pubblcitario ''per avere un po' di soldi da dare ai familiari delle vittime''. Ma poi aveva preso le distanze.
In realtà - sempre secondo il legale - ''non è Ahmetovic che ha bisgno di Sundas, ma Sundas che ha bisogno di Ahmetovic''. Quanto agli arresti domiciliari nel residence di Porto d'Ascoli - dove Ahmetovic è stato più volte ripreso da fotografi e troupe televisive, che sono anche entrate nel suo appartamento, lo stesso rom - secondo l'avvocato Franchi - ad un certo punto avrebbe detto che ''era meglio stare in carcere''.
Un permanenza, quella nell'appartamento di Fabiani, che - a giudizio del legale - ''non era opportuna, lo avevo anche fatto persente al procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno''. Altre soluzioni peró non furono particabili.
Da: Quotidiano.net