AH AH AH...Eiaculator ha scritto:Anche il fatto che quella sia Israele è discutibile.Kiara ha scritto:sicuramente non sono colpevoli quei poveretti che saltano in aria ogni tanto perche' qualche terrorista si fa esplodere in un luogo pubblico in Israele
(OT) Arafat ha perso le facolta' mentali
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You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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No, no, saresti innaturale. Continua come sei.Eiaculator ha scritto:Mi fa piacere che io sia riuscito a farti ridere. Se posso fare altro per te chiedi pure senza complimenti.
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l'identita sessuale penso che sia chiaracatoblepa ha scritto:Come sarà che una trentenne svizzera si iscrive ad un forum porno italiano e per prima cosa apre due topic politici dando kiaramente ad intendere di non pensarla come il padrone di casa?
Dubbi, solo dubbi. Nessuna polemica.

http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=67607
ogni mattina un passerotto si sveglia e in volo si alza... ogni giorno un aquila si sveglia ed in volo si alza... non e' importante se tu hai un aquila o un passerotto... l'importante è che l'uccello si alzi!!!..."
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tratto da corriere.it
La notizia della tv di Tel Aviv, ma l'ospedale Percy smentisce
Israele: «Arafat è morto». Parigi: non è vero
L'annuncio: «E' deceduto». Il portavoce dei medici: «Non è vero, resta ricoverato». Altre fonti mediche: morte cerebrale
PARIGI - «Yasser Arafat è morto». L'annuncio della tv isrealiana arriva alle 17,25 ed è netto e senza esitazioni: il leader storico dei palestinesi, fondatore di Al Fatah, 75 anni, è deceduto a Parigi, dove era ricoverato da una settimana al Percy Military Training Hospital. Ma la verità appare subito nascosta dalle necessità politiche e contigenti. L'Anp smentisce e 20 minuti dopo l'annuncio della tv israeliana arriva da Parigi la comunicazione ufficiale dell'ospedale parigino: «Arafat resta ricoverato in questo ospedale. Non è deceduto». Un'affermazione che sembra chiudere il giallo, se non fosse che i maggiori leader del mondo, compreso Bush («Dio benedica la sua anima. Ora ricominciamo a lavorare per
arrivare a una soluzione del problema palestinese») parlano già di Arafat come se non ci fosse più. Tutto probabilmente si lega alle decisioni politiche dei leader palestinesi: Arafat avrebbe chiesto di tornare in Palestina e di morire nella sua terra. Cosa che puó avvenire soltanto se tornerà a Ramallah clinicamente vivo. Un'ora dopo l'annuncio israeliano, le agenzie battono una comunicazione attribuita ai medici francesi che hanno in cura Arafat: il presidente dell'Anp è in stato di «morte cerebrale».
VOCI E SMENTITE - La successione delle notizie e delle smentite è proseguita per tutta la giornata. In mattinata si era saputo che Arafat era stato ricoverato nella notte in terapia intensiva. Soltanto la moglie e un piccolo gruppo di sostenitori erano stati informati e nessuno ha ricevuto l'autorizzazione a visitarlo. Anche per questo Abu Mazen, numero due dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, ha rinunciato alla visita che avrebbe voluto compiere a Parigi. Il viaggio è stato cancellato dopo che ad Abu Mazen è stato detto che non si sarebbe potuto incontrare con Arafat. Ma che la situazione fosse ormai disperata s'era capito nel pomeriggio quando era filtrata una notizia da fonte palestinese, secondo la quale lo stesso Arafat aveva chiesto di morire in Palestina. Poi e filtrava da fonti non ufficiali l'esito dell'ultimo controllo medico su Arafat, riportato sempre dalla tv israeliana: «E' clinicamente morto, il suo encefalogramma è piatto». E' stato l'epilogo di una giornata nella quale le notizie sulla salute del presidente dell'Anp si sono fatte sempre più preoccupanti e con frequenti riferimenti al suo stato di coma, anche questo smentito da fonti palestinesi.
IL BOLLETTINO - Il testo del bollettino letto dal portavoce dell'ospedale militare di Percy, Christian Estripeau, è netto quanto l'annuncio di morte della tv isreaeliana. «Il presidente Yasser Arafat non è morto è ancora ricoverato all'ospedale militare di Percy. Questo comunicato è stato redatto nel rispetto della discrezione chiesta dalla moglie. La situazione clinica è diventata più complicata dopo i primi giorni di ricovero. Lo stato di salute del paziente richiede cure appropriate che hanno reso necessario nel pomeriggio del 3 novembre il suo trasferimento a un'unità più adatta alle sue condizioni».
LEADERSHIP PALESTINESE - Circa mezz'ora dopo l'annuncio della tv israeliana, giungono tuttavia notizie sulle decisioni della leadership palestinese che in qualche modo confermano il precipitare degli eventi. I poteri su sicurezza e finanze finora in mano a Yasser Arafat nonostante le sue condizioni di salute fiossero gravi, sono stati trasferiti al premier palestinese Abu Ala.
La notizia della tv di Tel Aviv, ma l'ospedale Percy smentisce
Israele: «Arafat è morto». Parigi: non è vero
L'annuncio: «E' deceduto». Il portavoce dei medici: «Non è vero, resta ricoverato». Altre fonti mediche: morte cerebrale
PARIGI - «Yasser Arafat è morto». L'annuncio della tv isrealiana arriva alle 17,25 ed è netto e senza esitazioni: il leader storico dei palestinesi, fondatore di Al Fatah, 75 anni, è deceduto a Parigi, dove era ricoverato da una settimana al Percy Military Training Hospital. Ma la verità appare subito nascosta dalle necessità politiche e contigenti. L'Anp smentisce e 20 minuti dopo l'annuncio della tv israeliana arriva da Parigi la comunicazione ufficiale dell'ospedale parigino: «Arafat resta ricoverato in questo ospedale. Non è deceduto». Un'affermazione che sembra chiudere il giallo, se non fosse che i maggiori leader del mondo, compreso Bush («Dio benedica la sua anima. Ora ricominciamo a lavorare per
arrivare a una soluzione del problema palestinese») parlano già di Arafat come se non ci fosse più. Tutto probabilmente si lega alle decisioni politiche dei leader palestinesi: Arafat avrebbe chiesto di tornare in Palestina e di morire nella sua terra. Cosa che puó avvenire soltanto se tornerà a Ramallah clinicamente vivo. Un'ora dopo l'annuncio israeliano, le agenzie battono una comunicazione attribuita ai medici francesi che hanno in cura Arafat: il presidente dell'Anp è in stato di «morte cerebrale».
VOCI E SMENTITE - La successione delle notizie e delle smentite è proseguita per tutta la giornata. In mattinata si era saputo che Arafat era stato ricoverato nella notte in terapia intensiva. Soltanto la moglie e un piccolo gruppo di sostenitori erano stati informati e nessuno ha ricevuto l'autorizzazione a visitarlo. Anche per questo Abu Mazen, numero due dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, ha rinunciato alla visita che avrebbe voluto compiere a Parigi. Il viaggio è stato cancellato dopo che ad Abu Mazen è stato detto che non si sarebbe potuto incontrare con Arafat. Ma che la situazione fosse ormai disperata s'era capito nel pomeriggio quando era filtrata una notizia da fonte palestinese, secondo la quale lo stesso Arafat aveva chiesto di morire in Palestina. Poi e filtrava da fonti non ufficiali l'esito dell'ultimo controllo medico su Arafat, riportato sempre dalla tv israeliana: «E' clinicamente morto, il suo encefalogramma è piatto». E' stato l'epilogo di una giornata nella quale le notizie sulla salute del presidente dell'Anp si sono fatte sempre più preoccupanti e con frequenti riferimenti al suo stato di coma, anche questo smentito da fonti palestinesi.
IL BOLLETTINO - Il testo del bollettino letto dal portavoce dell'ospedale militare di Percy, Christian Estripeau, è netto quanto l'annuncio di morte della tv isreaeliana. «Il presidente Yasser Arafat non è morto è ancora ricoverato all'ospedale militare di Percy. Questo comunicato è stato redatto nel rispetto della discrezione chiesta dalla moglie. La situazione clinica è diventata più complicata dopo i primi giorni di ricovero. Lo stato di salute del paziente richiede cure appropriate che hanno reso necessario nel pomeriggio del 3 novembre il suo trasferimento a un'unità più adatta alle sue condizioni».
LEADERSHIP PALESTINESE - Circa mezz'ora dopo l'annuncio della tv israeliana, giungono tuttavia notizie sulle decisioni della leadership palestinese che in qualche modo confermano il precipitare degli eventi. I poteri su sicurezza e finanze finora in mano a Yasser Arafat nonostante le sue condizioni di salute fiossero gravi, sono stati trasferiti al premier palestinese Abu Ala.
non aver paura della gente cattiva, bensà della gente ignorante