Do il mio piccolo contributo all'interessante argomento (il punto G, ovviamente, non le frecciatine del Virgil).
L'uretra è il condotto dove passa l'urina e, nel maschio, anche lo sperma. Nell'uretra maschile sbocca una ghiandola che è la prostata, che produce il succo prostatico (che va a costituire il liquido seminale).
Nell'embrione esistono gli abbozzi di tutti gli organi, maschili e femminili, che poi si svilupperanno o meno, a seconda che l'embrione sia geneticamente maschio o femmina.
Quindi anche la donna ha un abbozzo di prostata che, ovviamente non si sviluppa come nel maschio, ma rimane come un agglomerato di tessuto ghiandolare posto intorno all'uretra.
Dietro l'uretra femminile c'è la vagina, quindi introducendo un dito nella vagina si puó toccare, in avanti, la zona dove si trova questo tessuto ghiandolare che, stimolato, produce un liquido che fuoriesce dall'uretra.
Tale zona (il punto G per l'appunto) si proietta sulla parete anteriore della vagina, a circa 4-5 cm. dall'ingresso (le misure sono molto variabili individualmente).
Facendo scorrere un dito sulla parete anteriore della vagina si dovrebbe arrivare al punto G, ma non è così facile.
Infatti per essere percepita, questa zona deve essere rigonfia, cosa che accade quando la donna è già bella eccitata (il punto G "a secco" non si troverà mai).
Quando la donna è sessualmente eccitata si puó percepire questa zona rilevata, di dimensioni variabili (tanto per cambiare), mediana o più sviluppata da un lato.
A questo punto si puó procedere ad un massaggio, nè troppo leggero nè eccessivamente energico.
Come ben sanno gli omosessuali, o comunque i maschi che hanno rapporti anali passivamente (non ho nessuna esperienza personale, riferisco soltanto

), la sollecitazione della prostata per via rettale risulta estremamente piacevole e porta facilmente all'orgasmo.
Lo stesso vale per la donna: una stimolazione del punto G puó esitare in un orgasmo (descritto con caratteristiche differenti da quello clitorideo, per esempio), con produzione ed emissione di una piccola quantità (comunque variabile) di liquido.
La stimolazione genera sensazioni particolari nella donna e questo puó un pó bloccarla; per esempio la sensazione più frequente è la voglia di urinare, che, istintivamente, fa trattenere ed irrigidire la donna. Invece si deve rilassare, consapevole che non si tratta di urina.
Se poi si vuole essere più tranquilli basta mettere un asciugamano sul letto (o dove ci si trova...).
Insomma, soprattutto la prima volta non è detto che si trovi il punto, che sia molto piacevole, che ci sia eiaculazione, ecc. (contano molto il coinvolgimento emotivo e la situazione psicologica), ma vale la pena insistere, in fondo mi sembra comunque una ricerca divertente, anche se all'inizio potrà non essere coronata da successo.
Naturalmente anche su questo le donne possono simulare hehehe.
Se vedete un emissione di liquido simile per intensità e quantità al getto di un idrante rassegnatevi.....è urina.
