Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Un discorso non esclude l'altro, ossia sono due piani diversi.
Salieri indubbiamente fa parte di un'altra generazione, con tutto ció che questo comporta, le differenze di contenuti e di stili e di contesto generale.
Tuttavia mi pare riduttivo vedere la sua presa di posizione solo ed esclusivamente alla luce di questo; di certo parla alla luce della propria personale prospettiva, il che dà indubbiamente alla sua posizione un senso di anacronismo. Ma non mi fermerei qui, non limiterei il discorso ad uno sterile e fin troppo stereotipato dualismo bianco/nero tra il vecchio e il nuovo, sarebbe ai miei occhi l'ennesima semplificazione brutale che non giova a nessuno e testimonia solo un approccio partigiano, anch'esso figlio dei tempi.
Non negando, quindi, l'inevitabilità del cambiamento del gusto e delle possibilità, degli strumenti a disposizione e di alcuni (ma non tutti) fattori in gioco, mi pare che la questione sia un po' piú grande della vicenda personale di Salieri, e se si puó (per certi versi) leggere autoreferenzialità nel tirare acqua al proprio mulino, non sprecherei degli spunti cosí interessanti perseverando solo ad accusare Salieri di inevitabile parzialità.
In altre parole, Salieri si è esposto ed offre lo spunto per riflettere sul cambiare dei tempi, macro argomento che sarebbe ridicolo limitare alla reazione stizzita e al dileggio del coinvolgimento personale di chi l'ha esternata.
Anche perché il cambiamento non è mai una mera linea retta da un punto A ad un punto B, e tutt'ora siamo in un presente tutt'altro che stabile e in cui si possa scommettere sull'immutabilità degli stilemi contemporanei, anche nel porno.
Non è escluso, ad esempio, che non si faccia strada l'esigenza di un ritorno a trame e narrative di un passato neppure cosí lontano, eccetera eccetera.
Salieri indubbiamente fa parte di un'altra generazione, con tutto ció che questo comporta, le differenze di contenuti e di stili e di contesto generale.
Tuttavia mi pare riduttivo vedere la sua presa di posizione solo ed esclusivamente alla luce di questo; di certo parla alla luce della propria personale prospettiva, il che dà indubbiamente alla sua posizione un senso di anacronismo. Ma non mi fermerei qui, non limiterei il discorso ad uno sterile e fin troppo stereotipato dualismo bianco/nero tra il vecchio e il nuovo, sarebbe ai miei occhi l'ennesima semplificazione brutale che non giova a nessuno e testimonia solo un approccio partigiano, anch'esso figlio dei tempi.
Non negando, quindi, l'inevitabilità del cambiamento del gusto e delle possibilità, degli strumenti a disposizione e di alcuni (ma non tutti) fattori in gioco, mi pare che la questione sia un po' piú grande della vicenda personale di Salieri, e se si puó (per certi versi) leggere autoreferenzialità nel tirare acqua al proprio mulino, non sprecherei degli spunti cosí interessanti perseverando solo ad accusare Salieri di inevitabile parzialità.
In altre parole, Salieri si è esposto ed offre lo spunto per riflettere sul cambiare dei tempi, macro argomento che sarebbe ridicolo limitare alla reazione stizzita e al dileggio del coinvolgimento personale di chi l'ha esternata.
Anche perché il cambiamento non è mai una mera linea retta da un punto A ad un punto B, e tutt'ora siamo in un presente tutt'altro che stabile e in cui si possa scommettere sull'immutabilità degli stilemi contemporanei, anche nel porno.
Non è escluso, ad esempio, che non si faccia strada l'esigenza di un ritorno a trame e narrative di un passato neppure cosí lontano, eccetera eccetera.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Improvvisati sono i millemila che aprono canali su pornhub, onlyfans e via dicendo, non quelli che fanno il tuo lavoro (non posso generalizzare mettendo tutti sullo stesso livello solo perchè vi occupate di pornografia). E' chiaro che oggi per emergere in una marea dove l'offerta è immensa devi avere i controcazzi, era quello cui mi riferivo con la frase "senza capire che le difficoltà di oggi sono completamente cambiate", ma immagino ne incontrerai ogni giorno di tizi che pensano di sfondare perchè hanno comprato una blackmagic e hanno la ragazza giusta.giorgiograndi ha scritto:Kowalski
Improvvisarsi in questo settore, al giorno d'oggi è impossibile, cosa fattibilissima negli anni 2000.
Se prendi le aziende italiane, a parte un paio, il resto erano degli emeriti ignoranti in materia pornografica, infatti sono scomparsi o tornati a fare l'imbianchino. Stessa cosa per chi i film li girava, fino a poco prima giravano matrimoni. Poi perchè sapevano usare una bella telecamera hanno cominciato a fare porno, ma non evevano talento.
Chi aveva talento è rimasto (esempio Alex Conte), uno che negli anni 2000 era considerato l'ultima ruota del carro e adesso ancora avanza soldi dai senatori di allora
Proprio perchè oggi c'è una competizione fortissima non puoi più pensare di metterti a fare porno solo perchè hai un'ottima strumentazione che gli altri non hanno, ma il discorso vale per tutti i settori. Una volta in ogni paesino c'era la figura del fotografo che fondamentalmente era un tizio con una buona attrezzatura e un'impostazione molto scolastica (tutti immagino abbiamo presente le loro tristissime vetrine), con l'arrivo delle digitali reflex quella figura è scomparsa, ma oggi per emergere dalla massa devi avere davvero quel qualcosa in più. Prima potevi tranquillamente campare anche se eri un mediocre con l'attrezzatura giusta, oggi no.
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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Sta venendo fuori davvero un bel fraseggio.Kowalski ha scritto: Proprio perchè oggi c'è una competizione fortissima non puoi più pensare di metterti a fare porno solo perchè hai un'ottima strumentazione che gli altri non hanno, ma il discorso vale per tutti i settori. Una volta in ogni paesino c'era la figura del fotografo che fondamentalmente era un tizio con una buona attrezzatura e un'impostazione molto scolastica (tutti immagino abbiamo presente le loro tristissime vetrine), con l'arrivo delle digitali reflex quella figura è scomparsa, ma oggi per emergere dalla massa devi avere davvero quel qualcosa in più. Prima potevi tranquillamente campare anche se eri un mediocre con l'attrezzatura giusta, oggi no.
Interessante anche questa chiave di lettura.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Conosco pochissimo dell'epoca Salieri preci ho davvero poco materiale pratico per poter dare un giudizio.
Mi limito a parlare del porno di oggi e da qua ci si può anche riallacciare a certe discussioni saltate fuori del FWP
Personalmente non faccio il paradigma Estremo=Migliore anzi, per me spesso è il contrario
Amo il porno leggermente patinato alla Brazzers Style perché reputo che sia fatto in un modo più simile a quello che mi aggrada, Attrici Bellissime, Attori decenti (Scusate voi riuscite a segarvi vedendo Ron Jeremy? Il no nemmeno se scopa la più figa dell'universo) belle ambientazioni, e spesso riesce a strapparmi qualche risata, Ognuno di noi ha accesso ad una quantità impensabile sino a 20 anni fa di materiale HARD e per emergere devi andare incontro ai gusti del cliente, ed il consumatore di porno di oggi è esigente e più che altro siamo milioni con gusti diversi l'uno dall'altro.
quello che a me eccita ad un'altro annoia, quello che ad un'altro esalta a me può far venire rigetto, come ho scritto su certe pornostar per me la discriminante tra bella scena e scena "Junk" è un dettaglio, che spesso esula dalla scena stessa o dalla fisicità degli attori, può essere il modo in cui l'attrice si toglie una scarpa o il modo in cui magari lei succhia il lobo dell'orecchio del partner o spesso la differenza la fa l'ambientazione, spesso mi sono gustato belle scene solo perché magari eran girate in una villa panoramica e vedere i palazzi di Los Angeles sullo sfondo mi ha fatto esclamare "WOW bene, la prendo"
Siamo Tanti possibili clienti ed ognuno di noi richiede al porno cose diverse.
In Merito ai Tatuati, alla faccia a cattivo ed a Jordi el Nino Polla, sono d'accordo con Salieri ma purtroppo è lo specchio della società, fatevi dire se avete amiche donne che scopano, con quale tipologia di uomo vanno e con il quale si concedono avventure e vedrete che la tipologia di maschio odierno che scopa è molto simile a quella degli attori che vanno per la maggiore. basta andare nei locali e vedere....o scopa il Bad Boy, o scopa il 20enne sveglio magari con la 40enne messa su da Via Salaria con a casa il Marito Pancione e figli che spesso sono coetanei dei loro aitanti amanti. Mondo di merda ma è cosi
Mi limito a parlare del porno di oggi e da qua ci si può anche riallacciare a certe discussioni saltate fuori del FWP
Personalmente non faccio il paradigma Estremo=Migliore anzi, per me spesso è il contrario
Amo il porno leggermente patinato alla Brazzers Style perché reputo che sia fatto in un modo più simile a quello che mi aggrada, Attrici Bellissime, Attori decenti (Scusate voi riuscite a segarvi vedendo Ron Jeremy? Il no nemmeno se scopa la più figa dell'universo) belle ambientazioni, e spesso riesce a strapparmi qualche risata, Ognuno di noi ha accesso ad una quantità impensabile sino a 20 anni fa di materiale HARD e per emergere devi andare incontro ai gusti del cliente, ed il consumatore di porno di oggi è esigente e più che altro siamo milioni con gusti diversi l'uno dall'altro.
quello che a me eccita ad un'altro annoia, quello che ad un'altro esalta a me può far venire rigetto, come ho scritto su certe pornostar per me la discriminante tra bella scena e scena "Junk" è un dettaglio, che spesso esula dalla scena stessa o dalla fisicità degli attori, può essere il modo in cui l'attrice si toglie una scarpa o il modo in cui magari lei succhia il lobo dell'orecchio del partner o spesso la differenza la fa l'ambientazione, spesso mi sono gustato belle scene solo perché magari eran girate in una villa panoramica e vedere i palazzi di Los Angeles sullo sfondo mi ha fatto esclamare "WOW bene, la prendo"
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In Merito ai Tatuati, alla faccia a cattivo ed a Jordi el Nino Polla, sono d'accordo con Salieri ma purtroppo è lo specchio della società, fatevi dire se avete amiche donne che scopano, con quale tipologia di uomo vanno e con il quale si concedono avventure e vedrete che la tipologia di maschio odierno che scopa è molto simile a quella degli attori che vanno per la maggiore. basta andare nei locali e vedere....o scopa il Bad Boy, o scopa il 20enne sveglio magari con la 40enne messa su da Via Salaria con a casa il Marito Pancione e figli che spesso sono coetanei dei loro aitanti amanti. Mondo di merda ma è cosi

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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Questo secondo me è l'errore più comune.Kowalski ha scritto: Improvvisati sono i millemila che aprono canali su pornhub, onlyfans e via dicendo.
Se parliamo della creazione di contenuti per piattaformer come onlyfans, manyvids, ci va solo il buon vecchio talento.
Ci sono ragazze e ragazzi che con pochi soldi e un po di fantasia, creano introiti più che interessanti. Ce ne sono relativamente pochi che falliscono.
Questo ti fa capire come ci sia richiesta di contenuti che non combacia con quelli che dicono che c'è crisi.
Il vero goal è creare un contenuto vendibile ad un audience vasto, non un contenuto che si reputa bello o migliore degli altri solo sotto un punto di vista personale. Oppure fare cosa superlative in una nicchia con poca concorrenza, non troppo estrema, che a forza di vederla, quasi si sdogana e diventa mainstream.
Dai un'occhiata al miei toys: THEWONDERTOYS.COM
Dai un'occhiata al miei video: GIORGIOGRANDI.COM
FOLLOW ME ON TWITTER: @giorgiograndi76
L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Il discorso di salieri diciamo che "fila", però come dice giorgio alla fine se vuoi vendere qualcosa, è la gente che decide cosa comprare in base ai loro gusti...
Inoltre penso che molte cose di quest'epoca siano parallele agli anni 80 90, nel senso che chiama le attrici di oggi prostitute, ma mi pare che anche ai suoi tempi le varie selen e moana pozzi per quanto trasgressive fossero di loro si facevano pagare per girare, non è che lo facessero gratis...
Idem gli attori, prima andava piu di moda il maschio ruspante con peli e pancetta, oggi vuoi o non vuoi il tipo che va di piu è il fighetto depilato con un pò di muscoli e addominali...
Magari poi una volta si faceva piu attenzione alla trama perchè i film erano piu incentrati a un pubblico adulto, mentre oggi pure con i vari divieti si sa che una grossa fetta di under 18 vede i porno sul web, prima invece potevi solo comprare le cassette dove cmq era per forza richiesta la maggiore età...
Sul discorso del sesso piu spinto di oggi, credo che sia dovuto alla maggiore emancipazione sessuale che si ha da ragazzi e ragazze rispetto a una volta, prima penso che nel privato trovare una che faceva sesso anale ad esempio era considerato aver trovato una super "porcona", mentre invece oggi una che dà il culo passa spesso inosservata...ecco perchè per trovare qualcosa di piu che trasgressivo si è arrivati a fare video dove ci sono DP, DVP, DAP, etc etc...
Inoltre penso che molte cose di quest'epoca siano parallele agli anni 80 90, nel senso che chiama le attrici di oggi prostitute, ma mi pare che anche ai suoi tempi le varie selen e moana pozzi per quanto trasgressive fossero di loro si facevano pagare per girare, non è che lo facessero gratis...
Idem gli attori, prima andava piu di moda il maschio ruspante con peli e pancetta, oggi vuoi o non vuoi il tipo che va di piu è il fighetto depilato con un pò di muscoli e addominali...
Magari poi una volta si faceva piu attenzione alla trama perchè i film erano piu incentrati a un pubblico adulto, mentre oggi pure con i vari divieti si sa che una grossa fetta di under 18 vede i porno sul web, prima invece potevi solo comprare le cassette dove cmq era per forza richiesta la maggiore età...
Sul discorso del sesso piu spinto di oggi, credo che sia dovuto alla maggiore emancipazione sessuale che si ha da ragazzi e ragazze rispetto a una volta, prima penso che nel privato trovare una che faceva sesso anale ad esempio era considerato aver trovato una super "porcona", mentre invece oggi una che dà il culo passa spesso inosservata...ecco perchè per trovare qualcosa di piu che trasgressivo si è arrivati a fare video dove ci sono DP, DVP, DAP, etc etc...
Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Mah...x quanto riguarda i maschi nn mi risulta che al giorno d' oggi siano tutti adoni, anzi, come negli anni 80-90 nn mi sembra che ci fossero solo cessi....a parte Malone o Ron Jeremy x il resto erano uomini normali o cmq di bell' aspetto..
"Ladies and gentlemen, please stand up for the National Anthem of the German Democratic Republic:
https://youtu.be/3AhIJB9jpWQ"
https://youtu.be/3AhIJB9jpWQ"
Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
credo che con il termine improvvisati intendiamo due cose diverse. Per me improvvisato non è necessariamente sinonimo di dilettante allo sbaraglio destinato al fallimento, ma è solo qualcuno che senza avere una preparazione specifica si butta, ma non necessariamente deve andare a finire male, anzi, ci sono casi che dimostrano ampiamente il contrario, ma immagino che tu la sappia meglio di me.giorgiograndi ha scritto:Questo secondo me è l'errore più comune.Kowalski ha scritto: Improvvisati sono i millemila che aprono canali su pornhub, onlyfans e via dicendo.
Se parliamo della creazione di contenuti per piattaformer come onlyfans, manyvids, ci va solo il buon vecchio talento.
Ci sono ragazze e ragazzi che con pochi soldi e un po di fantasia, creano introiti più che interessanti. Ce ne sono relativamente pochi che falliscono.
Cioè, partendo dal presupposto di avere almeno gli attori/attrici a disposizione, un conto è "improvvisare" una produzione come la tua, e la vedo complicata, un conto è improvvisare un video di Danika Mori, e lì la vedo più semplice. Nel secondo caso la differenza non la fa (e non l'ha fatta) una telecamera da 5.000€, una troupe di professionisti, un set curato, le luci e tutto il resto, la differenza l'hanno fatta Danika e il suo fidanzato (il famoso "talento" che nessuno ti regala).
Credo molto nel fenomeno manyvids & co. tant'è che gli ho dedicato una discussione:
https://www.superzeta.it/viewtopic.php?f=2&t=34853
Al momento mi verrebbe da dire che la strada è questa, poi onestamente non sono in grado di prevedere come cambierà la tecnologia da qui a dieci e magari cambierà tutto un'altra volta (10 anni fà i DVD vendevano ancora bene e i contenuti si facevano per quel tipo di distribuzione anche se il mercato stava cambiando, con Blockbuster che falliva proprio nel 2010), tra dieci chissà quali formati saranno più diffusi e come verranno distribuiti.
il mercato del porno a livello mondiale è vivo e vegeto (anche qui sono certo che lo sai molto meglio di me), ma per guadagnare bisogna restare al passo con i tempi. Non so quanto sia attendibile questo articolo:giorgiograndi ha scritto:Questo ti fa capire come ci sia richiesta di contenuti che non combacia con quelli che dicono che c'è crisi.
Il vero goal è creare un contenuto vendibile ad un audience vasto, non un contenuto che si reputa bello o migliore degli altri solo sotto un punto di vista personale. Oppure fare cosa superlative in una nicchia con poca concorrenza, non troppo estrema, che a forza di vederla, quasi si sdogana e diventa mainstream.
https://www.wired.it/internet/web/2019/ ... no-online/
Tornando a Salieri, che conosco poco, non ho idea di quanto si sia adeguato a queste tecnologie.I numeri
Le cifre, qui, ballano, ma stando a Kassia Wosick, professoressa di sociologia alla New Mexico State University, a livello globale si parla di 97 miliardi di dollari, circa 10-12 dei quali provenienti dai soli Stati Uniti (ma i profitti, netti, sono di 618 milioni). A far la parte del leone, negli incassi, non sono tuttavia i film, ma i servizi ad hoc. Per esempio, l’abbonamento a webcam che mostrano dal vivo delle pornostar o, uno degli ultimi trend, la realizzazione di video hard amatoriali su richiesta. Che trasformano lo spettatore in una sorta di regista. È così che nel quinquennio 2014-2019 si è assistito a un incremento medio del 10,1% del fatturato, un trend che gli analisti prevedono raddoppiato nei prossimi cinque anni, anche in virtù delle nuove possibilità offerte dalla realtà virtuale. Insomma, il porno non è mai stato meglio.
Ultima modifica di Kowalski il 24/03/2020, 15:30, modificato 1 volta in totale.
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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Quantità e varietà sono valori aggiunti, indipendentemente dai generi che la compongono e dai modi in cui si realizzano. Sono valori a prescindere.
Pur apprezzando i film di Salieri, ci ho sempre trovato componenti di ripetitività, monotematicità e disgusto che imputa al porno attuale. Bellissime ragazze dell'est, dai seni naturali e senza tatuaggi, con pregi e difetti delle performer dell'est. Però Salieri aveva un suo stile riconoscibile, ogni tanto era bello immergersi nelle sue atmosfere per variare dai gonzo americani o dall'iper-platinato della PRIVATE. Ammetto che ogni tanto mi ritrovo a fare le medesime considerazioni su sport e musica. Ho rivisto partite di volley, calcio, tennis di 20/30 anni fa, che avevano segnato la mia infanzia/adolescenza, rimanendone molto deluso. Partite che mi avevano entusiasmato sono lente e noiose.
Riguardo tatuaggi depilazione e muscoli, un ragazzo di oggi potrebbe dire uguale di cespugli panze e barbe anni '70. Io non disdegno il silicone, inteso come estremizzazione dei caratteri sessuali secondari. Non mi dispiace il genere freak, sia come vecchi che scopano ragazze giovani (non viceversa) sia come simil-ragazzini che ingroppano milfoni imputtaniti. Jordi Polla è uno dei miei attori preferiti. Lo invidio da morire, darei un rene per essere al suo posto. E non ci sono solo i grandi network o Legal Porno, Salieri sembra trascurare fenomeni come i canali su pornhub (spesso ragazze bellissime) o l'universo fetish di clips4sale. Ce ne sono per tutti i gusti. Con l'evoluzione dei media il porno ha subito la sorte di tutti gli altri contenuti audio-visivi: esplosione dell'offerta ed estrema differenziazione, nicchie auto-alimentatesi dal rischio assuefazione. Lo trovo un fatto positivo. Il bello sta nel passare da un all sex del 2020 ad un film muto in pellicola degli anni '70.
Pur apprezzando i film di Salieri, ci ho sempre trovato componenti di ripetitività, monotematicità e disgusto che imputa al porno attuale. Bellissime ragazze dell'est, dai seni naturali e senza tatuaggi, con pregi e difetti delle performer dell'est. Però Salieri aveva un suo stile riconoscibile, ogni tanto era bello immergersi nelle sue atmosfere per variare dai gonzo americani o dall'iper-platinato della PRIVATE. Ammetto che ogni tanto mi ritrovo a fare le medesime considerazioni su sport e musica. Ho rivisto partite di volley, calcio, tennis di 20/30 anni fa, che avevano segnato la mia infanzia/adolescenza, rimanendone molto deluso. Partite che mi avevano entusiasmato sono lente e noiose.
Riguardo tatuaggi depilazione e muscoli, un ragazzo di oggi potrebbe dire uguale di cespugli panze e barbe anni '70. Io non disdegno il silicone, inteso come estremizzazione dei caratteri sessuali secondari. Non mi dispiace il genere freak, sia come vecchi che scopano ragazze giovani (non viceversa) sia come simil-ragazzini che ingroppano milfoni imputtaniti. Jordi Polla è uno dei miei attori preferiti. Lo invidio da morire, darei un rene per essere al suo posto. E non ci sono solo i grandi network o Legal Porno, Salieri sembra trascurare fenomeni come i canali su pornhub (spesso ragazze bellissime) o l'universo fetish di clips4sale. Ce ne sono per tutti i gusti. Con l'evoluzione dei media il porno ha subito la sorte di tutti gli altri contenuti audio-visivi: esplosione dell'offerta ed estrema differenziazione, nicchie auto-alimentatesi dal rischio assuefazione. Lo trovo un fatto positivo. Il bello sta nel passare da un all sex del 2020 ad un film muto in pellicola degli anni '70.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Salieri ha ragione però su un punto, ovvero i guadagni
Selen, Moana, Cicciolina guadagnavano tanto. con i film sicuramente, con gli spettacoli ancor di più. questo perchè i film li vedevi nei cinema a lucri rosse, nelle vhs e poi con i dvd. e girando anche meno scene e/o film. basta guardare la filmografia di Moana Pozzi, Karin Schubert, Milly D'Abbraccio. se arrivano a 25 film è tanto, ma forse saranno meno. avevano anche la possibilità di andare in televisione, perchè erano personaggi da mainstream. da noi c'è solo Malena, perchè la Smeraldi ha fatto un paio di ospitate ma adesso più che fare porno non può fare. la carriera delle "attrici" oggi è brevissima. a parte qualche eccezione, poche hanno più di 3/4 anni di attività. molte facevano le escort anche all'epoca, oggi oserei dire che siamo prossimi al 100%.
sui guadagni degli attori credo che anche lì Salieri non dica fesserie. e devono solo dire grazie alla chimica se possono fare 50 scene all'anno (perchè un Cristian Clay quel numero lo fa si sicuro, se non di più)
Selen, Moana, Cicciolina guadagnavano tanto. con i film sicuramente, con gli spettacoli ancor di più. questo perchè i film li vedevi nei cinema a lucri rosse, nelle vhs e poi con i dvd. e girando anche meno scene e/o film. basta guardare la filmografia di Moana Pozzi, Karin Schubert, Milly D'Abbraccio. se arrivano a 25 film è tanto, ma forse saranno meno. avevano anche la possibilità di andare in televisione, perchè erano personaggi da mainstream. da noi c'è solo Malena, perchè la Smeraldi ha fatto un paio di ospitate ma adesso più che fare porno non può fare. la carriera delle "attrici" oggi è brevissima. a parte qualche eccezione, poche hanno più di 3/4 anni di attività. molte facevano le escort anche all'epoca, oggi oserei dire che siamo prossimi al 100%.
sui guadagni degli attori credo che anche lì Salieri non dica fesserie. e devono solo dire grazie alla chimica se possono fare 50 scene all'anno (perchè un Cristian Clay quel numero lo fa si sicuro, se non di più)
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
A breve arriva Salieri. Si è appena registrato.
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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Ottima notizia, sicuramente ci potrà dire la sua, il topic già c'è 

Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)
- mario salieri
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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Gentili amici di superzeta, desidero intervenire su alcuni commenti e chiarire meglio il significato del mio post, che purtroppo molti di voi non hanno ben compreso. Io mi sono limitato a descrivere una fotografia del porno audiovisivo contemporaneo, secondo una visione personale, e non a definire il mio lavoro migliore di quello degli altri. Nella conclusione del mio post auspico solo di essere un eccezione al panorama descritto, e con orgoglio sostengo di esserlo. Qualcuno sostiene che "Oggi conta molto di più la creatività che non il saper padroneggiare un mezzo tecnologico". E dove sarebbe la creatività nel porno contemporaneo? Jordi El Niño Polla e Nikki Nuttz mi ricordano molto il Francesco Malcom di Adolescenza Perversa (1993) o Eros e Thanatos (1995) e il terzo elemento scenico Voyeur Gallery (1997) e tantissimi altri film realizzati negli anni novanta. Altri dicono "Perché El Nino Polla e la stepmother dovrebbero essere peggio dei vecchi ungheresi obesi e volutamente turpi che si scopano le ragazzine efebiche?". E qui ritorniamo alla competizione del meglio questo o quell'altro, cosa che io non mai stabilito. Ognuno è libero di guardare e di preferire quello che desidera, l'industria del porno è molto variegata e ciascun genere ha il suo pubblico. Lo stesso estensore scrive poi "Un video attuale di Salieri è composto all'80 per cento da lingue in bocca, seghe e smanacciamenti". Sinceramente ridurre un mio film a questo è estremamente offensivo perchè evidentemente chi scrive trascura, o meglio non percepisce, particolari come sceneggiatura, narrazione filmica, direzione attoriale ed erotismo. Ma va bene lo stesso, ciascuno è libero di amare il genere che preferisce. Quanto ai nostalgici che continuano a citare "Concetta Licata", "Dracula" , etc, lasciatemi dire che si tratta di film mediocri, che andavano bene negli anni in cui furono realizzati ma che oggi ad una visione attenta e professionale sono solo opere naïf, testimoni di un passato che non esiste più. Orgoglioso quindi di essere come molti mi definiscono "il secondo o il terzo Salieri". Infine vorrei dire a tutti quelli che mi accusano di "rosicare d'invidia" perchè il mio mondo professionale è stato sostituito da quello contemporaneo che io sono ricco e gestisco il sito porno più CARO al mondo (http://www.salierixxx.com) che conta tantissimi abbonati in continuo aumento. Che invidia dovrei provare e nei confronti di chi? L'unico sentimento è la rabbia per tutti quelli (multinazionali del porno comprese) che continuano a calpestare i diritti d'autore.
- Salieri D'Amato
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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Più che sul numero delle scene, direi che è proprio il mantenersi in erezione per ore, di fronte a varie persone, in contesti non sempre confortevoli, con pause, interruzioni e quant'altro, non ultimo partner non sempre gradevoli, che era la difficoltà pre-chimica, per cui solo alcuni "dotati" avevano accesso in pianta stabile al mondo del porno. Chi riusciva a fare questo, avendo una buona dotazione di base lavorava con continuita, gli alti erano fuori. Non per niente se ricordi gli attori di punta erano circa una ventina a girare, per tutte le produzioni, sempre ed esclusivamente loro. Alcuni erano più belli, altri meno, alcuni inguardabili, ma le caratteristiche richieste non erano prioritariamente la bellezza.cicciuzzo ha scritto:sui guadagni degli attori credo che anche lì Salieri non dica fesserie. e devono solo dire grazie alla chimica se possono fare 50 scene all'anno (perchè un Cristian Clay quel numero lo fa si sicuro, se non di più)
Oggi può lavorare chiunque abbia una buona dotazione, ovvio che si privilegi fisici scolpiti e gradevoli, anche se noto generalmente meno carisma e peculiarità negli attori, salvo qualche eccezione.
Per il discorso di Salieri che dire, concordo molto con Kow, già Giorgio Grandi ci aveva più volte spiegato che oggi il porno è praticamente on demand, si produce ciò che la gente vuole vedere, non più un porno generalista, dove un regista mette in mostra il suo talento, la sua "arte" e sta al pubblico preferire quella rispetto all'arte di un altro, ma un porno settoriale, dove ogni consumatore pagante si sceglie la sua attrice, il suo contesto di scena e le pratiche che ama vedere (non per forza in questo ordine). E in questo mercato non si può far altro che produrre scene singole, mirate appunto al consumatore finale. Per chi vuole esclusivamente doppie anali non avrebbe senso vedersi oggi un film dove vi siano 2 penetrazioni vaginali, 1 anale semplice, un lesbo e solo una doppia anale.
Ho amato molto, come si evince dal nick, i film del primo Salieri, buona trama, belle scenografie, il top delle attrici su piazza e soprattutto grande sensualità delle scene, a mio avviso il focus su cui valutare essenzialmente un regista. Oggi si fanno scene con inquadrature migliori dal punto di vista prettamente "ginecologico", la strumentazione è eccellente, così come il make up, ma spesso si privilegiano i numeri da circo, le posizioni, il dettaglio anatomico, ma si perde in fantasia, in sensualità. Attori e attrici, salvo notevli ed eccellenti eccezioni, hanno una recitazione più meccanica, hanno meno appeal, ma quì dovrei addentrarmi in un altro discorso, già da me fatto, quello che le più belle ragazze in cerca di notorietà a tutti i costi, non hanno bisogno del porno, avendo mille altri canali a disposizione, al contrario di una volta dove l'imbuto era molto stretto.
So che film come Dracula non potranno più essere fatti, che certi budget non potrebbero più essere ripagati dagli incassi, ma bisogna prendere atto del cambiamento.
Scene a tema, magari con con un continuom narrativo potrebbero essere l'evoluzione dei film con trama, e se fatti bene avere un positivo riscontro sul mercato, ma ovviamente indietro non si torna, non sono cambiati i gusti, ma proprio il paradigma, oggi è il consumatore a dettare la strada, se tu produttore fai prodotti che non ne incontrano il gusto vai fuori mercato, inevitabilmente. La varietà e l'offerta è talmente vasta che ognuno può selezionare esattamente il proprio ambito di richiesta.
E da amante di tanti film, attrici e registi di fine anni 90, se da un lato mi dispiace perchè spesso sono un nostalgico, da un altro non posso dirmi insoddisfatto del porno odierno, dove mi scelgo le scene da guardare in un panorama infinito. D'altronde quante volte in un film mi piacevano solo 2/3 scene su 7/8 o 1 attrice su 4 e dovevo bypassare il resto.
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Re: Una riflessione di Mario Salieri sul porno di oggi
Avevo scritto prima di vedere il tuo (se posso permettermi il tu) post. Ma visto che hai chiarito alcuni concetti, mi riallaccio ad essi.mario salieri ha scritto:Gentili amici di superzeta, desidero intervenire su alcuni commenti e chiarire meglio il significato del mio post, che purtroppo molti di voi non hanno ben compreso. Io mi sono limitato a descrivere una fotografia del porno audiovisivo contemporaneo, secondo una visione personale, e non a definire il mio lavoro migliore di quello degli altri. Nella conclusione del mio post auspico solo di essere un eccezione al panorama descritto, e con orgoglio sostengo di esserlo. Qualcuno sostiene che "Oggi conta molto di più la creatività che non il saper padroneggiare un mezzo tecnologico". E dove sarebbe la creatività nel porno contemporaneo? Jordi El Niño Polla e Nikki Nuttz mi ricordano molto il Francesco Malcom di Adolescenza Perversa (1993) o Eros e Thanatos (1995) e il terzo elemento scenico Voyeur Gallery (1997) e tantissimi altri film realizzati negli anni novanta. Altri dicono "Perché El Nino Polla e la stepmother dovrebbero essere peggio dei vecchi ungheresi obesi e volutamente turpi che si scopano le ragazzine efebiche?". E qui ritorniamo alla competizione del meglio questo o quell'altro, cosa che io non mai stabilito. Ognuno è libero di guardare e di preferire quello che desidera, l'industria del porno è molto variegata e ciascun genere ha il suo pubblico. Lo stesso estensore scrive poi "Un video attuale di Salieri è composto all'80 per cento da lingue in bocca, seghe e smanacciamenti". Sinceramente ridurre un mio film a questo è estremamente offensivo perchè evidentemente chi scrive trascura, o meglio non percepisce, particolari come sceneggiatura, narrazione filmica, direzione attoriale ed erotismo. Ma va bene lo stesso, ciascuno è libero di amare il genere che preferisce. Quanto ai nostalgici che continuano a citare "Concetta Licata", "Dracula" , etc, lasciatemi dire che si tratta di film mediocri, che andavano bene negli anni in cui furono realizzati ma che oggi ad una visione attenta e professionale sono solo opere naïf, testimoni di un passato che non esiste più. Orgoglioso quindi di essere come molti mi definiscono "il secondo o il terzo Salieri". Infine vorrei dire a tutti quelli che mi accusano di "rosicare d'invidia" perchè il mio mondo professionale è stato sostituito da quello contemporaneo che io sono ricco e gestisco il sito porno più CARO al mondo (http://www.salierixxx.com) che conta tantissimi abbonati in continuo aumento. Che invidia dovrei provare e nei confronti di chi? L'unico sentimento è la rabbia per tutti quelli (multinazionali del porno comprese) che continuano a calpestare i diritti d'autore.
Il discorso di creatività citato credo intendesse in senso lato, su fare un certo tipo di scena in un dato contesto, non quella autoriale di una creazione scenica, non prettamente pornografica.
Il problema odierno è che sceneggiatura, narrazione filmica, direzione attoriale ed erotismo (che avevo appunto elogiato) oggi hanno una minima richiesta, la maggior parte degli utenti richiede la scena nuda e cruda, la sublimazione dell'atto sessuale nudo e crudo. Tu che ancora tendi a dare un taglio "completo" alle tue scene sei diventato di nicchia, nicchia che ovviamente ha i suoi appassionati, che come dici pagano bene per vedere ancora quel tipo di cinema.
Già avevo letto una tua intervista dove in pratica quasi disconoscevi il primo e forse anche il secondo Salieri, quello di concetta Licata e Dracula, per concentrarti maggiormente su tematiche più specifiche e ovviamente su prodotti stilisticamente più al passo con i tempi e sulla tua visione. Purtroppo per me e moltissimi appassionati il Salieri che preferiamo è proprio quello, non che Band of Bastard non mi piaccia ma gli altri rappresentano per me il culmine di una certa autorialità abbinata al porno in senso stretto, perchè alla fine sono le scene e le attrici che ci interessa vedere nel porno, la trama e altre tematiche rimangono sullo sfondo.
Sui diritti d'autore sfondi una porta aperta ... ma ho paura che sia una guerra persa.
Sull'invidia concordo con te, chi si sente il numero 1 non può invidiare gli altri. Magari però un certo successo da parte di produzioni, diciamo basiche e distanti dalla tua idea di porno di qualità, può farti girare i coglioni, o sbaglio? E' umano d'altronde.
La via più breve tra due cuori è il pene