La rivoluzione già c'è. Si può discutere dove porterà

p.s. lo so che finchè le cose non si vedono in tv non esistono. Questo 3d è nato apposta per informare

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Husker è un ragazzo saggio e ha preso spunti interessanti. Infatti per fare una rivoluzione come si deve serve un capo.Husker_Du ha scritto:L'unica rivoluzione possibile in Itaglia e' una rivoluzione culturale (possibilmente armata).
Tuttavia in quello che vedo in giro, non solo in itaglia, gli studenti (che teoricamente dovrebbero essere quelli piu' adatti a realizzare una rivoluzione culturale) non sono neppure lontani parenti delle Guardie Rosse di Mao. E comunque credo ci sia pochissima cultura rilevante negli studenti itagliani, per cui si parte gia' malissimo.
Occorre un leader illuminato che diriga gli studenti bue, altrimenti, la rivoluzione definita da bella e' soltanto un momento per passare il tempo a fare casino e sentirsi importanti all'interno di una massa.
Tale leader in itaglia non esiste. Quindi nessuna rivoluzione rilevante.
viewtopic.php?f=2&t=24458bocha ha scritto:e il bello che allo scempio di ieri (in cui, per il sommo dispiacere di fede, i protagonisti erano quelli dei centri sociali) ci si dedica pure un topic....
Se un idealista.bellavista ha scritto: Husker è un ragazzo saggio e ha preso spunti interessanti. Infatti per fare una rivoluzione come si deve serve un capo.
Ma il capo non c'è? O semplicemente ancora non lo si conosceE' evidente che le manifestazioni sono organizzate. Gli attacchi al Senato sono organizzati la scelta degli obbiettivi sono organizzati.
Il fatto che tu ed io non conosciamo i capi, non significa che non ce ne siano.
Significa semplicemente i che i capi non sono i vari politicanti già conosciuti. E' molto probabile che ci siano già aspiranti Lenin e aspiranti Mao. Impareremo a conoscerli
Ma mica ho detto che la rivoluzione avà successo. In decine di paesi ci sono stati tentativi di rivoluzione. Alcuni si sono concretizzati altri sono morti. Questo dipende da svariati fattori e a volte anche dalla fortunaHusker_Du ha scritto:Se un idealista.bellavista ha scritto: Husker è un ragazzo saggio e ha preso spunti interessanti. Infatti per fare una rivoluzione come si deve serve un capo.
Ma il capo non c'è? O semplicemente ancora non lo si conosceE' evidente che le manifestazioni sono organizzate. Gli attacchi al Senato sono organizzati la scelta degli obbiettivi sono organizzati.
Il fatto che tu ed io non conosciamo i capi, non significa che non ce ne siano.
Significa semplicemente i che i capi non sono i vari politicanti già conosciuti. E' molto probabile che ci siano già aspiranti Lenin e aspiranti Mao. Impareremo a conoscerli![]()
E' ovvio che tale manifestazioni siano organizzate da qualcuno, ma dubito fortemente che tale qualcuno sia un illuminato.
Inoltre se vuoi essere un aspirante Lenin o Mao non lavori nell'ombra.
Le guardie rosse entravano in citta' svenotlando il libretto rosso, avevano un obiettivo comune e credevano in quello che facevano (anche se era sbagliato non ha rilevanza). Il coordinamento (anche sociale) di tali forze e' fondamentale per qualsiasi successo. Non coordinerai mai bene stando nell'ombra. Se lo fai non hai grosse possibilita' di successo, ma puoi solo fare rumore ogni tanto.
Vertigo ha capito parecchiovertigoblu ha scritto:a mio avviso ha ragione husker, attualmente non c'è un leader autentico ed illuminato che pianifica strategie per una vera rivoluzione.però sottovalutare questo fermento e malcontento che cresce in europa sarebbe un errore.magari è la fase embrionale di un qualcosa che ancora non afferriamo.in più ok ,ci saranno provocatori professionisti,e figli di papà griffati con il desiderio di giocare ai piccoli rivoluzionari,ma a roma hanno sfilato pure precari,terremotati dell'aquila,e cittadini di napoli per protestare contro lo scandalo rifiuti/nettezza,insomma categorie che hanno disagi pesanti.
tutto sommato penso che sia solo questione di tempo prima che il tappo salti del tutto.
C'è ancora chi pensa che la rivoluzione sia come un'elezione. Non serve il 51% dei votanti per fare una rivoluzioneGiulio Tremonti ha scritto:Ricordo una intervista a Patrizio Peci in cui diceva che l'errore che molti facevano, non solo nelle BR, era pensare che una rivoluzione fosse dietro l'angolo e non accorgersi che l'Italia vera non era quella che si rappresentavano loro ma quella degli operai che si compravano la casa e dei pensionati che si facevano un mese al mare. La rivoluzione senza popolo, appunto.
Questo neli anni '70 in cui la situazione era cento volte più drammatica di ora.
In tutte queste manifestazioni non vedo "il popolo". Vedo qualche episodio di guerriglia urbana e qualche gruppo che difende i propri interessi particolari (a volte con ragione, come nel caso di Terzigno). Direi che il popolo è da tutt'altra parte e in altre faccende affaccendato. Nei centri commerciali, per esempio, e non vede l'ora di che arrivi il weekend per far fuori la tredicesima agli outlet village.