[O.T.] Il Cambiamento che ci cambia

[Helmut]

Voi come reagite ai cambiamenti ? a quelle scelte di vita che la vita cambiano?

Ho dovuto fare di necessità virtù, perchè ai cambiamenti ci sono abituato fin dalle elementari, causa il lavoro di mio padre sempre in giro per cantieri, poi più o meno la stessa sorte è capitata a me.

Quindi traslochi, Paesi stranieri, professioni nuove, colleghi e amici nuovi, un matrimonio finito prima dei 30 anni, licenziamenti mi hanno vaccinato alle variazioni di stili di vita.

Non sono per me neppure una novità e, prossimo ai 43, reagisco ormai come una normale routine consolidata.

[Helmut]

Come vi preparate e come reagite a tutti quegli imprevisti, a quelle situazioni che prima non c erano ?

Come sopravvivete?

Con l'esperienza.

Un gatto randagio è più intelligente, scaltro, flessibile, accorto, vivace di un gattone domestico nutrito a Whiskas.

[superflowerpunkdiscopop]

da domani si cambia casa.
Casa nuova, arredata con mobili nuovi, super vista, insomma..una tragedia borghese

add:
non credo molto nei cambiamenti, ci si porta sempre dietro lo stesso carico di paranoie e storie personali, è forse alla spicciola solo una questione di odori, colori..facce nuove..ma per qualche giorno.
Comunque no, le novità non mi mandano in paranoia..o almeno fin quando non sono una scelta disperata senza alternative, e ovvio una casa nuova, arredata con gusto nord europeo (ikea i mobili, il parquet non è ikea ma si chiama Oslo, i colori sono tenui) non è una novità di quelle che non ti fanno dormire la notte

[Voltaire]

No, no Voltaire questo è il topic giusto...

Grazie Pimpi, però piangersi addosso non serve a niente, esattamente come piangere sul latte versato. Il peggio del peggio è versarsi il latte addosso.

[misha71]

come gestisco il pre?

non lo gestisco. ne sono gestito.
registro alti livelli di adrenalina quando cognitivamente percepisco l'occorrenza di un fenomeno trasformativo. solitamente piacevole (non mi so' mai fatto droghe, immagino che quella sensazione di edge sia simile seppur quantitativamente inferiore).

cambiamenti storici?
allora...
- 1971 immagino che quello utero vs mondo non valga (anche perché non me ne ricordo i dettagli, francamente), ma retrospettivamente è stata na merda di cambiamento
- trasformazione significativa 23 novembre 1980: persa casa, alcuni amici e parenti, cambiato paese, cambiata scuola, cambiato amici e mondo di riferimento
- 1989 fuga da casa per venire a roma: un mix di terrore panico e gioia di abbandonare casa dei miei. motivo per il quale ho scelto una facoltà che al tempo c'era solo a Roma Padova e Palermo
- 1995 dopo la laurea servizio cìvile. per dio, mi hanno mandato a senigallia per un anno. ecco là m'è presa brutta. m'è saltata l'unica possibilità di rimanere all'università. fanculo. senigallia per altro è na merda di posto e la gente è pure peggio
- dopo i cambiamenti lavorativi, sempre ben vissuti. erano programmati, voluti da me.
- cambiamenti nell'ammore, manco me va' di pensarci o cari forumisti, solitamente molta cacca.

bon vado a cucinare ciao

[Drogato_ di_porno]

i cambiamenti non mi fanno più nè caldo nè freddo. in passato dopo l'entusiasmo iniziale diventava lo stesso piattume deprimente e monotono. adesso m'impongo un grigiore mentale monocorde, in modo da non avere picchi emozionali. al lavoro ho lo stesso rapporto con gli altri che avevo alle superiori con la prof. d'italiano e i compagni, non c'è stata soluzione di continuità. alla solitudine ci sono abituato per cui vivere da solo non ha comportato alcun trauma (per cibo, bucato, pulizie ecc. mi arrangio da quando avevo 13-14 anni). vivo alla giornata, senza alcuna aspettativa, se ho qualche emozione positiva, qualche endorfina, non gli do peso per evitare l'ANTI-CLIMAX.

ecco, tutta la mia vita si riduce al contenimento dell' anti-climax, la fase down, la cosa più terribile creata da dio.

[jhonnybuccia]

l'astensione dalle emozioni è sempre auspicabile.

[Blif]

Bisogna che tutto cambi perché tutto resti com'é.

Il cambiamento è illusione: l'unica foto in cui mi riconosco è di quando avevo otto anni.
Nelle altre, passavo di lì per caso.

[XCLARAX]

a me hanno lasciato delle cicatrici interiori, una relazione devastante che mi ha resa distaccata, apatica e frigida riguardo alle situazioni sentimentali e il fatto di andare via di casa presto e rapportarmi con essere umani lontani anni luce da me come concezione di vita e modus vivendi......

[gibiser]

l'astensione dalle emozioni è sempre auspicabile.

....buddista?

[El Diablo]

Risposta: prima frase della mia firma.

[misha71]

a me hanno lasciato delle cicatrici interiori, una relazione devastante che mi ha resa distaccata, apatica e frigida riguardo alle situazioni sentimentali e il fatto di andare via di casa presto e rapportarmi con essere umani lontani anni luce da me come concezione di vita e modus vivendi......

http://www.youtube.com/watch?v=8JQjLELd90k
PLUS
http://www.youtube.com/watch?v=qKDi1fksI_0

[pan]

Topicone Pimpi,lo aspettavo da sempre.
Se l'influenza che mi affligge cambierà in meglio, stanotte mi cimento.

[casta diva]

Ma è un forum di psicanalisi?

Ho sempre avuto di me l'immagine della chiocciola che si porta sul dorso la sua casa, e ritira le antenne quando c'è un pericolo.

Nella mia vita ci sono stati cambiamenti che definire tali è eufemistico.
Ecco perche traslochi, rapporti che finiscono, cambiamenti sul lavoro mi fanno un baffo.

Malattie di persone care e lutti importanti (e non mi riferisco a padre e madre, il che è nella natura delle cose), eventi che avrebbero potuto scaraventarmi nella più cupa depressione, mi hanno fatto capire a un tempo la fragilità e la forza dell'uomo.

Ma mi sono sempre rifiutata, a pelle, di entrare in "crisi".
Crisi vuol dire cambiamento, nel suo significato etimologico, e non ha l'accezione negativa che le viene comunemente attribuita.
Ecco, a ogni crisi, forse per una forma estrema di difesa psichica, non lo so, ho fatto mio - ribaltandolo - il motto dell'antico soldato romano. Era frangar, non flectar.
Io invece mi piego, ma non mi spezzo.
Come una canna al vento, sopravvivo, e ne sono felice.

[Neil McCauley]

Pensare di poter gestire i cambiamenti veri, non le banalità come un trasloco o un cambio di lavoro, è una pia illusione.
Puoi prepararti quanto e come vuoi, non sarà mai come te lo sei immaginato, quindi tanto vale agire d' istinto.